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Moebius (cluster) - story - leidecker (negativland) Snowghost pieces

Lp+cd (edition) new record stereo eu 2014 bureau b
rock 60-70

+ notes

Copertina a busta, allegata versione in cd dell'album, label bera con scritte bianche e blu e nomi autori in marroncino, catalogo BB167. Pubblicato nel 2014 dalla Bureau B, l'album frutto della collaborazione fra il tedesco Dieter Moebius, uno dei maggiori esponenti del filone piu' sperimentale della musica tedesca degli anni '70, prima nei Kluster/Cluster e poi anche come solista, con gli americani Jon Leidecker (Negativland, People Like Us) e Tim Story, quest'ultimo stimato compositore con il quale Moebius aveva gia' collaborato in passato nel progetto Lunz (che frutto un album eponimo nel 2002). Questo ''Snowghost pieces'' e' un lavoro basato su lenti ritmi elettronici che sorreggono partiture atmosferiche e contemplative, talora immerse in atmosfere oscure e conturbanti, in altri casi piu' rilassate e lievi, ricamando in ogni caso fascinose e variegate melodie elettroniche che, prendendo spunto dalle sperimentazioni teutoniche del passato, si proiettano in ambientazioni moderne.

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23,00

id. 2087803
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Mogwai Rock action (red)

Lp (edition) new record stereo uk 2001 pias
indie 90

+ notes

Ristampa limitata in vinile rosso trasparente.  Pubblicato nell'aprile del 2001 dalla Southpaw in Gran Bretagna, dove giunse al 23ø posto in classifica, e dalla Matador negli USA, dove non entro' in classifica, ''Rock action'' e' il terzo album dei Mogwai, uscito dopo ''Come on die young'' (1999) e prima di ''Happy songs for happy people'' (2003). Prodotto da Dave Fridmann (Mercury Rev), ''Rock action'' vede la partecipazione del cantante Gruff Rhys (Super Furry Animals) e di Dave Pajo (Slint, Tortoise etc.). I Mogwai addolciscono ulteriormente la propria musica rispetto al precedente ''Come on die young'', facendo uso di malinconici e sommessi arrangiamenti di archi e mettendo in secondo piano le devastanti esplosioni chitarristiche di ''Young team'' (1997). Un lavoro piu' vicino allo indie rock melodico che al post rock sperimentale, quieto e meditativo. Uno dei gruppi piu' importanti del cosiddetto post rock e di tutto il rock indipendente a cavallo fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, i Mogwai nascono a Glasgow in Scozia nel 1995 come terzetto, che diventera' quintetto nel 1997 con l'aggiunta del secondo chitarrista John Cummings e di Brendan O'Hare (ex Teenage Fanclub e Telstar Ponies); quest'ultimo uscira' dal gruppo nel 1998. Autori di un rock in gran parte strumentale, dominato dalle chitarre ed influenzato dal minimalismo come dal noise e dalla musica cosmica tedesca, i Mogwai costruiscono epici brani in crescendo che, partendo con toni quieti e suffusi, terminano in autentiche tempeste sonore. Il loro stile porta somiglianze con quello dei canadesi G.Y.B.E.!, sebbene i due gruppi abbiano identita' distinte e marcate differenze. Il primo acclamato album ''Young team'' (1997) esce dopo una serie di apprezzati singoli ed ep ed e' considerato uno dei dischi piu' importanti del rock indipendente di fine secolo. Il gruppo si costruisce una buona fama anche grazie ai suoi impressionanti e rumorosi concerti; nel 1999 esce il secondo album ''Come on die young'', piu' quieto e sognante rispetto ai lavori precedenti e seguito da ulteriori album, in genere apprezzati dalla critica, molti dei quali entrano in classifica in Gran Bretagna.

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Euro
35,00

id. 2127363
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Monkees more of the monkees

Lp (edition) original issue stereo usa 1967 colgems
[vinyl] Very good [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, prima rara stampa americana, IN MONO, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina cartonata, etichetta con "deep groove", rossa e bianca CON "TM of Colgems Records" sotto il logo, catalogo COM-102, copia pressata negli stabilimenti RCA Records Pressing Plant di Indianapolis, con una "I" incisa sul trail off dei due lati. Pubblicato in Usa nell' aprile del 1967 dopo "The Monkees" e prima di "Headquarters", giunto al numero 1 delle classifiche Usa ed al numero 1 di quelle Uk dove usci' nel febbraio del 1967, il secondo album. Costruito sulla stessa falsariga del primo lavoro, contiene numerosi celeberrimi brani, tra questi "I'm a Believer" e "Steppin' Stone", alcune composizioni di Mike Nesmith, tra cui "Mary, Mary," pubblicata originariamente dalla Paul Butterfield Blues Band e persino un futuro hit per i rappers Run-D.M.C. nel 1988. Il resto e' scritto da maestri del calibro di Boyce/Hart, Goffin/King, Neil Diamond, Jeff Barry, Neil Sedaka e Carole Bayer; il gruppo partecipa alle registrazioni cantando tutte le canzoni ma non avendo alcun potere decisionale, come nel primo lavoro; ma iniziano ad affiorare i primi segni di ribellione,  il tono dell'opera e' quello del magistrale pop/rock adolescenziale a cui avevano abituato gli ascoltatori. Da notare l' inclusione della magnifica "She".  Prototipo ideale di gruppo costruito a tavolino, con una riuscita commerciale ed artistica decisamente al di sopra della media, nacquero nel '66 in seguito ad un annuncio posto su un noto quotidiano di Los Angeles al fine di formare una band protagonista di una progettata serie televisiva costruita su misura per la nuova generazione "beat". Tra ben 437 ragazzi, I prescelti furono Davy Jones (inglese di Manchester e gia' autore di un album solista un anno prima), Michael Nesmith (da tempo nei circuiti folk di Los Angeles con il nome di Michael Blessing, con cui aveva pure pubblicato alcuni 45 giri), Mickey Dolenz, non nuovo ad esperienze televisive, e Peter Tork (gia' membro degli Au Go Go Singers). Nonostante le esperienze musicali non trascurabili, furono istruiti su come cantare, muoversi e recitare, delegando a musicisti di studio il compito di fornire il supporto strumentale e commissionando le composizioni ad autori professionisti. Il gioco riusci' magnificamente, ed i Monkees riuscirono per un paio d' anni addirittura a contendere il ruolo di dominatori delle classifiche americane (e talvolta anche inglesi) nientemeno che ai Beatles, con conseguente dilagante "monkeemania". Pretesero pero', incoraggiati dal consolidato successo, di avere maggiore spazio relativamente all' aspetto musicale, e se gia' in "Headquarters" suonarono per la prima volta gran parte degli strumenti, in "The Birds the Bees and the Monkees" diedero anche, tutti, il proprio contributo compositivo, inaugurando la fase musicalmente piu' interessante e creativa della loro storia discografica, purtroppo non altrettanto dirompente in termini di successo commerciale quanto la prima, anche per la loro volonta' di staccarsi dall' immagine di bravi ed inoffensivi ragazzotti che gli era stata cucita addosso. Dopo "Instant Replay" Tork abbandono' il gruppo, seguito dopo il successivo "Present..." da Nesmith, autore di una lunga ed intensa attivita' solista; l' ultimo album prima delle numerose reunion fu "Changes", con i soli Dolenz e Jones, ancora insieme negli anni '70 sia come duo che con Tommy Boyce e Bobby Hart, autori di molti dei loro vecchi successi.

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Euro
45,00

id. 260772
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Monyaka Reggaenomics (180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1984 demon
reggae

+ notes

Vinile da 180 grammi. Ristampa del 2019 ad opera della Demon, la prima in assoluto in vinile e pressoché identica alla prima tiratura USA. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Easy Street negli USA e dalla Woorell in Giappone, il secondo album, successivo a "Classical roots" (1983). I Monyaka danno prova della loro versatilità con "Reggaenomics", mostrandosi capaci di sfornare pezzi ibridi come il reggae funky "Reggaematic funk", la loro ultima hit, ma anche convincenti pezzi legati al roots reggae come "Bill collector". L'album contiene anche quella che rimane la loro maggior hit, "Go deh yaka", brano in cui il reggae si modernizza con le nuove sonorità anni '80, aprendosi al pop pur mantenendo il suo caratteristico groove. Questa la scaletta completa: "Go Deh Yaka", "Nancy (Rub A Dub)", "Bill Collector", "Stand Up Strong", "Live On", "Reggaematic Funk", "Garvey Was Right", "Togetherness", "Ready Or Not". I Monyaka, formati da musicisti originari della Giamaica ma basati a Brooklyn, New York, sono stati uno dei più rispettati gruppi reggae della Grande Mela. Si formarono nel 1974, inizialmente come Soul Supersonics, poi come Monyaka Band e quindi Monyaka, e suonarono come gruppo di supporto per importanti artisti reggae in visita a New York, fra i quali Dennis Brown, Burning Spear, Black Uhuru, Culture e Peter Tosh, fra gli altri. Fondarono una propria etichetta, la Hevyaka, con la quale pubblicarono nel 1977 il loro primo singolo "Rocking time"; nel 1983 ottennero una buona hit nel Regno Unito con "Go deh yaka" e nello stesso anno pubblicarono il loro primo raro album, "Classical roots", sempre su Hevyaka. L'anno successivo uscì il secondo "Reggaenomics", su Easy Street, disco che ebbe poco successo commerciale, ma che fruttò la modesta hit "Reggaematic funk", uno degli esempi della loro capacità di fondere il reggae con influenze soul e funk, seppure il gruppo era capacissimo di suonare anche il puro roots reggae.

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19,00

id. 3515869
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Moore anthony (slapp happy) Pieces from the cloudland ballroom

Lp (edition) new record stereo eu 1971 wah wah
rock 60-70

+ notes

Edizione limitata a 500 copie realizzata con la collaborazione dello stesso Anthony Moore, copertina "textured" fronte retro, con parti dorate sul fronte e senza codice a barre, inserto esterno a protezione della costola con note di presentazione, inserto interno con crediti e note. Ristampa del 2019 ad opera della Wah Wah, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1971 dalla Polydor solo in Germania, prima di "Secrets of the blue bag" (1972), il primo album solista del musicista inglese Anthony Moore, cofondatore della eccellente art rock band Slapp Happy nei primi anni '70 (che avrebbe pubblicato il primo lp "Sort of" nel 1972), e collaboratore dei leggendari Henry Cow. "Pieces from the cloudland ballroom" fu inciso nell'ottobre del 1971 a Wumme, la base degli amici Faust, e prodotto dal produttore di questi ultimi, Uwe Nettelbeck, così come sarebbe successo per il sopracitato primo lp degli Slapp Happy. Werner "Zappa" Diermaier, batterista dei Faust, suonò le percussioni in questo album, mentre le parti vocali sono opera di Ulf Kenklies, Glyn Davenport e Gieske Hof-Helmers. L'opera è composta da tre lunghi brani, fortemente influenzati dal minimalismo dei maestri americani come Richard Youngs e Steve Reich: note pianistiche e vocalizzi sillabici ricamano melodie circolari ed ipnotizzanti differenziate da microvariazioni, che nella loro esecuzione ritornano al punto di partenza come nella chiusura di un cerchio; affascinanti le parti vocali nel lungo brano sulla prima facciata, contemporanee fra esse, e nelle quali ciascun cantante recita sillabe diverse e con ritmi differenti rispetto agli altri. Sognante e delicato è il lungo episodio che apre la seconda facciata, la cui guida melodica è affidata a lunghe e stirate note di strumenti che sembrano archi. Un lavoro di pura sperimentazione che rientra nell'avanguardia contemporanea ed esula dal rock, persino da quello sperimentale di Slapp Happy e Henry Cow.

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27,00

id. 2093059
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Moped johnny WILD BREED: LIVE AT THE ROXY 1977

7" (edition) new record stereo eu 1977 last years youth
punk new wave

+ notes

ep in formato 7", versione in vinile nero limitata in 306 copie, copertina senza barcode ripiegata in tre parti attorno al disco, etichetta in bianco e nero custom, foro al centro piccolo. Pubblicato dalla Last Years Youth nel maggio del 2020, questo ep contiene quattro brani registrati il 31 marzo del 1977 al Roxy di London (in fin dei conti buona la qualita' di registrazione) dal gruppo di Johnny Moped ("Incendiary Device", "No One", "Groovy Ruby" e "Wild Breed", nessuna delle quali inclusa nella raccolta del 1977 "Live At The Roxy London WC2", a cui Johnny Moped partecipo' con un altro brano). Brani grezzi ed urticanti, siamo nei giorni piu' gloriosi dell' esplosione della scena punk inglese di cui il Roxy fu uno dei centri fondamentali; ma la band affonda le sue radici addirittura nel maggio del '72, quando parte del gruppo era gia' attiva con il nome Genetic Breakdown. Lontanissimi dall'attitudine autodistruttiva dei Sex Pistols, dall'impegno politico dei Clash o dall'approccio artistico degli Adverts, suonavano un grezzo ed essenziale punk rock che nell'attitudine fondamentalmente rock'n'roll si avvicina piu' a certo punk americano che non alla contemporanea scena inglese, con una goliardia strafottente che si avvicina a quella di un' altra band che uno sguardo aldila' dell'Atlantico lo dava volentieri, ovvero i Damned dell'amico Captain Sensible, che con il suo vero nome di Ray Burns aveva suonato per anni nelle varie formazioni embrionali di questo gruppo, e che partecipera' alle registrazioni dello storico album "Cycledelic" del 1978. Avevano esordito con la partecipazione alla storica raccolta "Live at the Roxy", pubblicando poi un singolo la cui trascinante b-side "Incendiary Device" e' qui' inclusa e quindi un altro 7" ed il gia' citato album "Cycledelic", tra incontrollata furia giovanile e tanta goliardia, disco fondamentale o assolutamente superfluo, a seconda dei punti di vista, che restera' l'unico album della band, scioltasi dopo un altro singolo (salvo riformarsi molti anni dopo).

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12,00

id. 3024220
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Morricone ennio A fistful of dollars / for a few dollars more (ltd. coloured heavy vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 1964 klimt
soundtracks

+ notes

Edizione limitata a 500 copie in vinile pesante di colore rosso scuro. Ristampa del 2021 ad opera della Klimt, pressoché identica alla rara prima tiratura, pressata in Italia, ma con la scaletta tradotta in lingua inglese e con i brani su ciascuna facciata invertiti con l'altra (quindi qui i brani "Per qualche dollaro in più" sono sulla secona facciata e non più sulla prima). Originariamente pubblicato nel 1966 dalla RCA in Italia, questo album contiene brani tratti dalle colonne sonore dei primi due celebrati film western di Sergio Leone, "Per un pugno di dollari" (1964) e "Per qualche dollaro in più" (1965), entrambe composte da Ennio Morricone, e da annoverare fra i suoi primi capolavori musicali: coadiuvato dai talenti di artisti come Alessandro Alessandroni, sopraffino fischiatore, Morricone creò una sonorizzazione originalissima ed al tempo stesso molto caratterizzante, che divenne immediatamente una componente organica ai lungometraggi, nella quale si esprimevano magnificamente tensione, malinconia, umorismo, pathos, così come l'immaginario di un mondo di confine fra Stati Uniti e Messico del XIX secolo, e che sarebbe diventata pietra miliare per tutto il genere passato alla storia come spaghetti western e non solo (vista poi l'influenza di Morricone su registi americani come Tarantino). Questa la scaletta: "Overture of a fistful of dollars", "Almost dead", "Square dance", "The chase", "The result", "Without pity", "For a fistful of dollars", "Sixty seconds to what?", "Ace high", "The watchers are being watched", "The vice of killing", "The musical pocket watch", "The showdown", "Goodbye colonel", "For a few dollars more".

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Euro
25,00

id. 2128814
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Morricone ennio Allonsanfan (ltd. Clear Red + Insert, Rsd 2024)

lp (edition) new record stereo eu 1974 btf / universal
soundtracks

+ notes

EDIZIONE LIMITATA, IN VINILE ROSSO, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2024, corredata di inserto formato lp. Pubblicata per la prima volta in vinile in questa edizione, la colonna sonora del film del 1974 diretto da Paolo e Vittorio Taviani, con Marcello Mastroianni, LeaMassari, Laura Betti e Mimsy Farmer, tra gli altri. Si tratta della prima collaborazione tra i fratelli Taviani e Morricone, che per loro scrivera' anche la colonna sonora del film "Il prato" del 1979.

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Euro
33,00

id. 2128828
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Morricone ennio Giu' la testa ost (original sleeve - ltd. crystal vin.)

Lp (edition) new record stereo eu 1971 ams / cinevox
soundtracks

+ notes

ristampa del 2021, edizione limitata in vinile chiaro ("crystal"), copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicata nel 1971 dalla Cinevox in Italia, la colonna sonora del celebre film spaghetti western di Sergio Leone, interpretato da James Coburn e Rod Steiger. La colonna sonora venne ovviamente composta e realizzata da Ennio Morricone, gia' autore delle musiche dei precedenti western di Leone, ed ancora una volta il compositore romano pennella un accompagnamento sonoro originale ed indimenticabile, dalle tinte forse piu' nostalgiche e malinconiche rispetto a quelle dei film precedenti del regista, inevitabilmente legate all'atmosfera del film, ma anche aperte a divagazioni ironiche, anch'esse in linea con il contenuto a tratti ''picaresco'' del lungometraggio. Questa la scaletta: ''Giu' la testa'', ''Amore'', ''Mesa verde'', ''Marcia degli accattoni'', ''I figli morti'', ''Addio Messico'', ''Scherzi a parte'', ''Messico e Irlanda'', ''Invenzione per John'', ''Rivoluzione contro'', ''Dopo l'esplosione''.

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Euro
31,00

id. 2128859
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Morricone ennio Trio infernale ost (ltd. coloured vinyl, rsd 2022)

Lp (edition) new record stereo ita 1974 rustblade
soundtracks

+ notes

Edizione limitata a 500 copie (anche se sono indicate 499 copie sull'adesivo di presentazione, mentre sul retro copertina l'indicazione è di 500 copie), REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL'APRILE 2022, vinile color magenta semistrasparente. Ristampa del 2022 ad opera della Rustblade, rimasterizzata dai nastri originali, la prima in assoluto in vinile, con copertina esclusiva, con sette bonus tracks e titoli dei brani cambiati, della colonna sonora, originariamente pubblicata in Francia nel 1974 dalla Yuki Music con il titolo di "Le trio infernal", dell'omonimo film diretto da Francis Girod ed interpretato, fra i protagonisti, da Michel Piccoli e Romy Schneider. Una delle colonne sonore meno famose del maestro romano, "Trio infernale" fu incisa con la consueta collaborazione della voce "wordless" della magnifica Edda Dell'Orso e del coro dei Cantori Moderni di Alessandroni. Le musiche sprigionano un'atmosfera di decadente sensualità, per una storia dai toni scabrosi e truculenti ma non priva di humor nero: a brani dai toni ammalianti ed avvolgenti, guidati dalla voce da sirena della Dell'Orso, si alternano episodi di cabaret grottesco e sfigurato dall'elettronica come "Rag nuziale (primo matrimonio)", e pezzi dai toni sinistri ed ombrosi come l'orchestrata "Il trio infernale", ma sempre con l'inconfondibile marchio stilistico ed atmosferico di Ennio Morricone. Questa la scaletta: "Acido E Charme", "Rag Nuziale (Primo Matrimonio)", "Il Trio Infernale", "Rag Nuziale (Secondo Matrimonio)", "Acido E Charme (2)", "Sinfonietta-Requiem All'Acido Solforico", "Rag Nuziale (Ultimo Matrimonio)", "Il Trio Infernale (2)", "Acido E Charme (3)", "Rag Nuziale (Primo Matrimonio-2)", "Il Trio Infernale (3)", "Acido E Charme (4)", "Rag Nuziale (Ultimo Matrimonio-2)", "Il Trio Infernale (4)", "Acido E Charme (5)", "Il Trio Infernale (5)".

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42,00

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Morrison van it's too late to stop now (live 1973)

Lp2 (edition) new record stereo eu 1974 legacy / exile / sony
rock 60-70

+ notes

Doppio album, ristampa rimasterizzata, con copertina apribile in tre parti, pressoche' identica a quella della prima tiratura su Warner Bros. Pubblicato in USA nel febbrao del 1974  dopo ''Hard nose the highway'' e prima di ''Veedon Fleece'', giunto al numero 53 delle classifiche USA e non entrato in quelle Inglesi.  L'ottavo album. Si tratta delle registrazioni effettuate live a Londra ed a Los Angeles nell'estate del 1973, durante il tour di ''Hard nose the highway''; tra i brani, tutti celeberrimi, spiccano reinterpretazioni di classsici di Sam Cooke, Sonny Boy Williamson e Ray Charles. In questo tour Morrison si esibisce con una sezione d'archi e la Oakland symphony orchestra. Contiene i seguenti brani: "Ain't nothin'you can do", "Warm love", "Into the mystic", "These dreams of you", "I believe to my soul", "I've been working", "Help me", "Wild children", "Domino", "I just wanna make love to you", "Bring it on home", "Saint Dominic's preview", "Take your hand out of my pocket", "Listen to the lion", "Here comes the night", "Gloria", "Caravan", "Cypress Avenue".

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30,00

id. 3034451
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Motorhead Iron fist (180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1982 bronze / sanctuary / bmg
punk new wave

+ notes

ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura su Bronze, completa di inner sleeve. Uscito nell'aprile del 1982, dopo il live "No Sleep 'Til Hammersmith" che aveva clamorosamente portato la band al numero uno delle classifiche inglesi; l' ultimo album registrato dalla band con la classica formazione che gia' nel '77 aveva registrato lo storico ed omonimo esordio "Motorhead". Un disco tra i loro piu' efficaci nel mettere insieme hard rock e punk, in un serratissimo muro del suono che non impediva pero' alla band di rivelare indubbie radici rock'n'roll ed un' ironia degna degli amici Damned.  (ndr Tommaso Franci/Onda Rock) ....I Motorhead di Ian Kilmister alias "Lemmy" hanno compiuto in ambito metal una rivoluzione "culturale" pari a quella dei Sex Pistols nel punk. Per almeno sei anni (1977-1983) capeggiarono un movimento tra i piu' selvaggi della musica rock. All'insegna del loro tipico, intransigente heavy-rock'n'roll, i Motorhead danno alle stampe Iron Fist (1982), dove si distinguono "Iron Fist" e la confessione di "Loser". Ma c'e' anche "Sex and outrage", le sincopi di "America" o le distorsioni di "Speadfreak", che mostrano come Lemmy sia adesso piu' che mai estremo, giunto davvero "over the top" e rimasto con una voce fioca ed un cuore secco ad imbastire cattedrali nel deserto comunque sempre sincere. Altresi' e' presente la componente del deja vu, del cliche', del superfluo, che divengono comunque, in questo tipo di musica, valori; perche' si tratta di suoni e di vite auto-referenziali per eccellenza e chiuse in se stesse a fare quelle stesse cose, perche' quella e' la loro natura e la loro fede.

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Euro
20,00

id. 3034471
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Motorhead over kill

Lp (edition) new record stereo eu 1979 sanctuary / bmg
punk new wave

+ notes

ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Bronze. Pubblicato nel marzo del 1979 dalla Bronze in Gran Bretagna, dove giunse al 24esimo posto in classifica, non uscito negli USA, ''Overkill'' e' il secondo album dei Motorhead, uscito dopo l'eponimo esordio del 1977 e prima di ''Bomber'' (1979). Considerato uno dei capolavori del gruppo di Lemmy (r.i.p.), questo lp sviluppa il feroce e sporco rock'n'roll venato di punk e metal dell'esordio, con suono piu' pieno e potente che beneficia della produzione di Jimmy Miller. Formatisi a Londra nel giugno del 1975 dopo la fuoriuscita di Lemmy (Ian Kilmister) dagli Hawkwind, i Motorhead registrarono gia' nel '75 un primo album ("On Parole") che rimase pero' per anni nei cassetti della United Artists, e dopo un primo singolo anch'esso pronto per la pubblicazione ma poi cancellato (sarebbe dovuto uscire per la Stiff), pubblicarono per la indipendente Chiswick prima il singolo "Motorhead", poi l'omonimo album nell'agosto del '77. All'epoca ancora lontana dallo speed metal di cui fu principale anticipatrice, la band suonava una incandescente miscela di hard rock, e proto punk, con uno spirito genuinamente rock'n'roll che li accompagnera' durante i decenni a venire. Nel marzo del '79 il secondo "Overkill" lascio' intravedere tutto il potenziale commerciale del gruppo, che nel 1981, con il live "No Sleep Til Hammersmith", raggiungera' addirittura la vetta della classifica inglese, con un successo che li accompagnera' ancora a lungo.

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Euro
23,00

id. 2128856
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Motorpsycho Behind the sun

lp2 (edition) new record stereo eu 2014 rune grammofon
indie 90

+ notes

ristampa in doppio vinile grigio etichette custom, doppio Lp con quarto lato 'etched', pubblicato dalla Rune Grammofon nel marzo 2014, dopo "Still life with eggplant" (13), il diciassettesimo album della band norvegese. Prosegue la collaborazione con il chitarrista svedese dei Dungen, Reine Fiske e in un lavoro potente ed avvolgente, con  gli arrangiamenti generalmente affidati agli archi degli Sheriffs of Nothingness. Ne deriva un suono in equilibrio fra esplosione e dolcezza, fra passaggi piu' cerebrali ed altri piu' fisici, in un compendio che potrebbe essere il manuale sonoro di questa band, la cui vocazione finale sta in un anima dalla profonda attitudine progressive, fra Yes e Genesis. Trio formato a Trondheim, città vicina al circolo polare artico, nel 1989, composto dal frontman Bent Saether (basso e voce), da Hangus Magnus Ryan (chitarra) e da Kjell Runar Jenssen (batteria). Dopo un anno registrano il demo tape "Mayden Voyage", qualche mese dopo verrà pubblicato il primo album ufficiale intitolato "Lobotomizer". Nel corso degli anni accresceranno il loro culto anche al di fuori dei confini nazionali divenendo la band Norvegese dei 90 più conosciuta al mondo.

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Euro
30,00

id. 2110589
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Moustaki georges Georges moustaki (le meteque)

Lp (edition) original issue stereo fra 1969 polydor
[vinyl] Excellent [cover] Very good world

+ notes

prima stampa francese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) apribile in tre, laminata all'esterno e liscia all'interno, etichetta rossa con logo Polydor in bianco e nero in alto, marchio BIEM a sinistra, senza marchio SACEM, catalogo 184851GU. Pubblicato nel 1969 dalla Polydor, il secondo album solista, pubblicato come "Le Métèque" in Nord America, successivo a ''Les orteils au soleil'' (1961) e precedente ''Bobino 70'' (1970). Il cantautore franco-greco-italiano è qui artefice di un'evocativa chanson acustica dai toni più sognanti rispetto ad autori quali Brassens, e dai testi che rivelano temi ora esistenziali, ora utopistici, ora sentimentali. Contiene uno dei suoi primi grandi successi, ''Le meteque''. Questi i brani presenti: ''Le meteque'', ''La mer m'a donne'', ''Gaspard'', ''Voyage'', ''Le facteur'', ''Natalia'', ''Ma solitude'', ''Il est trop tard'', ''La carte du tendre'', ''Le temps de vivre'', ''Joseph'', ''Rue des fosses saint-jacques''. Importantissimo cantautore nell'ambito della chanson francese, Georges Moustaki (1934-2013) rimane popolare oltralpe, ma non ha goduto della stessa fama internazionale di altre voci compatriote. Nato ad Alessandria d'Egitto da genitori ebrei italiani originari dell'isola greca di Corfù, e stabilitosi a Parigi nel 1951, Moustaki era in possesso di una formazione cosmopolita, che con ogni probabilità si riversò anche nella sua musica, più ricca di riferimenti stilistici internazionali (dal jazz alle musiche ''etniche'') rispetto a quella di altri interpreti ed autori francesi; era già un apprezzato paroliere alla fine degli anni '50, stimato fra l'altro dalla grande Edith Piaf, che interpretò alcune sue canzoni. Il decennio successivo segnò anche l'avvio della sua carriera discografica solista, che spiccò decisamente il volo solo alla fine degli anni '60.

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17,00

id. 332265
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Mr. fox mr fox

Lp (edition) new record stereo eu 1970 long hair
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2020, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Transatlantic, corredata di esclusivo inserto. Pubblicato in Inghilterra nel 1970 prima di ''The Gypsy'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il primo album. Storico gruppo inglese dello Yorkshire che vede in questo esordio due brani scritti per loro da Ashley Hutchings, grande estimatore e collaboratore della band, vede in questo primo capitolo prodotto da Bill Leader una  formazione a sei elementi, capitanata da Bob e Carole Pegg, con Alun Eden e Barry Lyons, poi  membri dei Trees, e con Andrew Massey e John Myatt, che usciranno dal gruppo prima del secondo lavoro. Nonostante laquasi assoluta mancanza di riscontro commerciale furono uno dei piu' interessanti ed innovativi esempi di  folk rock progressive inglese, la loro era una musica carica di suggestioni ed influenze esotiche, brani soffusi e malinconici ma che vedevano  una base rock potente e chitarristica. I loro due lavori sono opere splendide e poetiche, che fondono la malinconia del folk alla sperimentazione del progressive e alle visioni evocative della psichedelia, con una grazie ed un gusto davvero eccellenti.

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28,00

id. 2128769
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Mu (merrell fankhauser) mu (lemurian music)

Lp (edition) reissue stereo uk 1971 reckless
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

ormai rara ristampa inglese del 1988, copertina lucida esclusiva, etichetta nera, grigia e bianca con logo verticale centrale, catalogo RECK4. Uscito nel 1971 in Usa su Rtv come "Mu", ristampato in Inghilterra dalla United Artists con titolo "Lemurian Music" con copertina cambiata nel 1974, il magnifico unico album vero album del progetto di Merrell Fankhauser, gia' alla guida di Sentinels, Impacts, Exiles e Fapardokly; trasferitosi a Los Angeles nel '67 con il chitarrista Bill Dodd con lui nei Fapardokly, Fankhauser formo', con anche due ex Impacts in formazione, gli H.M.S.Bounty, autori di un album tra i piu validi e personali nell' ambito della psichedelia californiana (sebbene Fankhauser sia in effetti nato a Louisville, Kentucky), sospeso tra folk e psichedelia acida. Con due ex Exiles, ovvero il bassista Larry Willey ed il chitarrista Jeff Cotton, reduce dall' esperienza con Beefheart, formo' quindi nel '70 i Mu, pubblicando nel '71 da una piccola etichetta di Beverly Hills questo che e' forse il suo massimo capolavoro (presto stampato anche in Inghilterra come "Lemurian Music"), disco di grande bellezza, purtroppo misconosciuto, magicamente sospeso tra atmosfere sognanti e folk, acid blues e psichedelia, con una serie di episodi di grande bellezza, sorretti da una vena ispiratissima; il gruppo suono' per anni interessato piu' alla meditazione ed all' alimentazione vegetariana che all' aspetto discografico. Mu e' il nome del mitico continente perduto, di cui le isole Hawaii sarebbero le uniche tracce rimaste: naturale cosi' che, nel '73, con qualche cambiamento d' organico, i musicisti si fossero trasferiti in una di quelle isole, quella di Maui, registrando una gran quantita' di eccelso materiale poi edito nei decenni successivi, avvicinandosi ad un rilassato, malinconico sound di matrice westcoastiana. Furono probabilmente alcuni dissidi religiosi a causare lo scioglimento del gruppo, dopo del quale Cotton torno' a suonare con Beefheart e Fankhauser prosegui' il suo percorso di vita e musicale con la compagna e violinista Mary Lee, registrando con lei un album durante una visita a Los Angeles, con accenti ancora piu' folk ed una vena sempre piu' delicata ed intimista. Tornato alle Hawaii, prosegui' a suonare ed incidere di tanto in tanto, sempre piu' lontano dalle scene "ufficiali". Questo e' certamente uno dei lasciti piu' straordinari di Fankhauser, disco assolutamente da scoprire.

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Euro
28,00

id. 252617
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Mumford & sons Babel (10th)

Lp (edition) new record stereo eu 2012 island
indie 2000

+ notes

Edizione per il decennale in vinile bianco e cover esclusiva, con scritte in rilievo.. Lp pubblicato dalla Island nel settembre 2012, dopo l'acclamato "Sigh no more" (09), il secondo album del gruppo inglese, giunto alla posizione n. 1 delle classifiche britanniche ed americane. Prodotto come il precedente da Markus Dravs, "Babel" e' un lavoro definibile, per sommi capi, indie-folk, con tracce che spaziano da un intimismo toccante a progressioni epiche, con variazioni repentine, sempre con melodie perfette anche corali; riferimenti a Fleet Foxes, Coldplay, Avett Brothers. Quartetto, formatosi a Londra nel 2007 sulla base di una comune passione per la musica country, il folk e il bluegrass, composto da Marcus Mumford (voce, chitarra e batteria) e i suoi "figli in arte" Winston Marshall (voce, chitarra resofonica e banjo) Ben Lovett (voce, organo e tastiera) e Ted Dwane (voce e contrabbasso), il cui primo album "Sigh no more" ha  avuto un incredibile successo internazionale, mettendo d'accordo giovani e meno giovani. Stroncati dalla webzine Pitchfork, che li ha accusati di aver saccheggiato, piuttosto che trarne semplice ispirazione, la musica dei Fleet Foxes (band alla quale, in effetti, i Mumford & Sons sono facilmente accostabili) per confezionare un prodotto pretenzioso e commerciale, Marcus Mumford e soci sembrano tuttavia aver sapientemente miscelato il folk classico dei Fairport Convention e dei Pentagle e quello indie e moderno di Laura Marling e Noah & The Whale.

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36,00

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Mwwb (mammoth weed wizard bastard) The harvest (ltd)

Lp (edition) new record stereo eu 2022 new heavy sound
indie 2000

+ notes

edizione limitata in vinile colorato acquamarina strisciato di verde, coupon per download digitale, adesivo su cellophane. Il quarto album della band gallese, il primo con il nome accorciato a MWWB. Definito un viaggio intergalattico verso i più remoti buchi neri, "the harvest" riesce a intrappolare nei suoi brani vari stili che passano dal Doom con voci femminili melodiche "shoegaze", intermezzi strumentali accostabili a John Carpenter, space-rock, dark-wave e progressive. prodotto da Chris Fielding, il disco si svolge come una ipotetica colonna sonora.

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25,00

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Nazareth razamanaz

Lp (edition) original issue stereo uk 1973 mooncrest
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

prima ormai molto rara stampa inglese, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento ed apertura di circa 5 cm. lungo il bordo in basso) apribile, pressata da E.J.Day Group e con l' originario indirizzo "37 Soho Square" sul retro, etichetta con cielo notturno stelle e pianeti, catalogo CREST1. Pubblicato nel maggio del 1973  prima di "Loud n' proud" e dopo "Exercises", giunto al numero11 delle classifiche Uk, non entrato in quelle Usa. Il terzo album. E' l'episodio in cui il gruppo si allontana dal suono ''Rolling Stones'', con il mix di  rock e country caratteristico dei primi due albums, e si converte all' hard rock; il merito del cambiamento va ascritto alla produzione di Roger Glover, che spinge la band ad abbandonare il vecchio suono per estrarne e perfezionare gli aspetti piu' vicini all'  hard rock. Il risultato e' un album che pur essendo potente e dinamico, rimane profondo e oltremodo interessante, con composizioni spettacolari ed entrate di diritto nella storia del genere, vedi  "Alcatraz" e "Night Woman", in cui il glam degli arrangiamenti si fonde alla ritmica tribale, o "Vigilante Man" che inizia come un blues e diviene puro  heavy metal. Vi sono ancora brani dal sapore ''vintage'', come "Broken Down Angel" o "Bad Bad Boy", ed altri assai innovativi negli arrangiamenti e nella composizione, come "Razamanaz'' o "Woke Up This Morning". Non desti sorpresa il fatto che questo album sia stato inserito nella lista dei top 100 albums dgli anni '70 dal pool di critici di Rolling Stone, si tratta infatti di uno dei migliori e piu' memorabili lavori di hard pubblicati in assoluto, una vera gemma nel catalogo dei  Nazareth e dell' hard rock dei '70 in generale. Storico gruppo hard rock scozzese, i Nazareth si formarono a Dunfermline nel 1969, per poi stabilirsi a Londra. Autori di una vastissima discografia, in cui lo hard rock vicino ai Deep Purple presenta anche elementi blues e glam, oltre che metal. Fra i loro lavori piu' noti, ''Razamanaz'' (1973), prodotto da Roger Glover dei Deep Purple, ''Hair of the dog'' (1975) e la cover degli psichedelici Tomorrow ''My white bicycle''.

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100,00

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Nebula / that's all folks Split

7" (edition) original issue stereo ita 1997 last scream
[vinyl] Excellent [cover] Very good indie 90

+ notes

Ep in formato 7", bella copia con leggeri segni di invecchiamento sulla delicata copertina (con artwork a colori e senza barcode), prima ricercata stampa, pressata solo in Italia (poi ristampata con artwork completamente diverso ed allegata al primo album dei That's All Folks), label nera con foro centrale piccolo e scritte bianche, logo Last Scream Records bianco a destra, catalogo SCREAM010. Pubblicato nel 1997 dalla italiana Last Scream, questo split 7" fu il disco d'esordio degli americani Nebula, i quali condividono il disco con gli italiani That's All Folks. I Nebula propongono due brani, "Vulcan bomber" (poi inserita nel 12"EP americano "Let it burn" nel 1998) e "Sky diver" (inedita), i That's All Folks "Aquasphere" (inedita). Gli americani propongono uno stoner rock dai caratteri classici, in ottimo equilibrio fra potenza sabbathiana e distorsioni acid rock, gli italiani con il loro lungo brano realizzano una sintesi fra il sound denso e monolitico dei Black Sabbath e la circolarità e le inclinazioni psichedeliche dei Loop. Formati da Eddie Glass (chitarra, voce, ex Fu Manchu), Ruben Romano (batteria, voce, ex Fu Manchu) e Mark Abshire (basso) nel 1997, i Nebula suonano uno stoner piu' vicino ai Blue Cheer ed all'hard rock americano che ai Black Sabbath. Il gruppo pubblica il primo album, "To the center" nel 1999 e, dopo una serie di singoli ed Ep's, prosegue con "Charged" nel 2001, facendosi notare nel frattempo per l'instancabile attivita' live. La discografia si completa con "Artomic ritual" nel 2003, "Apollo" nel 2006, con le Peel sessions del 2008 e con l'ultimo Ep "Heavy Psych" del 2009, dopo cui la band si scioglie nel marzo 2010. I That's All Folks sono una band di Bari, capitanata dal cantante e chitarrista Claudio Colaianni, definita una delle migliori nel panorama stoner del nostro paese, con due album al proprio attivo: "Soma... 3rd way to zion" (2000) e "Psyche as one of the fine arts" (2002), e numerosi concerti a fianco di formazioni affini come OJM, Hogwash, Acaju e Vortice Cremisi.

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35,00

id. 335974
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Neu! Neu! 86 (neon yellow vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 1986 gronland
rock 60-70

+ notes

Vinile "neon yellow", label bianca e rosa con scritte rosa stilizzate, catalogo LPGRONIV. Pubblicato nel 2010 dalla Gronland, questo ''Neu! 86'' e' considerato da Michael Rother il quarto album del gruppo. Il disco e' basato sulle travagliate incisioni effettuate da Dinger e Rother nel 1985/86, che avrebbero dovuto materializzarsi nel quarto lp dei Neu, ma che rimasero nei cassetti fino al 1995, quando Dinger pubblico' il disco con il titolo di ''Neu! 4'' senza il consenso di Rother. Dopo la scomparsa di Klaus Dinger nel 2008, Michael Rother ha raggiunto un accordo con i suoi eredi ed ha realizzato questa versione del disco, che condivide alcuni brani con ''Neu! 4'', mentre altri sono remixati da Rother oppure nuovi. Il disco mostra indubbiamente alcuni elementi fondamentali dei classici primi tre lp del gruppo tedesco, come l'approccio minimale e circolare, i ritmi ripetitivi di Dinger e la sensibilita' melodica meditativa di Rother, ma al tempo stesso e' anche piu' accessibile e ''pop'' rispetto ai primi Neu. Uno dei piu' importanti ed influenti gruppi fioriti nella magnifica primavera musicale tedesca dei primi anni '70, i Neu! nascono a Dusserdolf in Germania nel 1971, ad opera di Michael Rother e Klaus Dinger (fino a poco prima nei Kraftwerk). La musica oscura, ripetitiva ed ipnotica del gruppo ed i suoni decisamente avanti rispetto al proprio tempo eserciteranno dalla fine degli anni '70 in poi una grande influenza sulla musica alternativa. Dopo il magistrale ed abrasivo esordio eponimo del 1972, il gruppo prosegue con il travagliato "2" nel 1973, per poi interrompere momentaneamente la propria attivita' anche per divergenze fra i due membri. Il breve ritorno sulle scene nel 1975 frutta il terzo ed ultimo album, dal suono piu' morbido, forse il piu' influente fra i tre pubblicati dai Neu!, che si sfaldano di li' a poco; Rother si dedica agli Harmonia mentre Klaus Dinger ed Hans Lampe danno vita agli LA Dusserdolf.

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Euro
22,00

id. 2128770
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New riders of the purple sage powerglide

Lp (edition) third issue stereo usa 1972 columbia
[vinyl] excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Terza stampa americana, copertina cartonata con apertura per il disco non piu' in alto ma a destra, con ancora il catalogo della seconda stampa C31284, etichetta rossa con logos arancio lungo la circonferenza, con catalogo con prefisso "PC". Pubblicato in USA nel maggio del 1972 dopo '' New riders of the purple sage'' e prima di '' Gypsy Cowboy'', giunto al numero 33 delle classifiche USA  e non entrato in quelle UK dove usci' nel giugno dello stesso anno. Il secondo album. Considerato uno dei capolavori assoluti della band, vede come brano d'apertura  "Dim Lights, Thick Smoke (And Loud, Loud Music)" uno straordinario  honky tonkcon alla voce David Nelson ed al piano Nicky Hopkins, le chitarre di  "Rainbow" ricordano i migliori  Flying Burrito Brothers e il resto dei brani e' anche meglio,  "California Day" , "Contract,"  "Sweet Lovin' One."  Jerry Garcia suona il  banjo ("Sweet Lovin' One," "Duncan and Brady") ed il piano ("Lochinvar"),  Bill Kreutzmann e  Nicky Hopkins partecipano anch'essi alle registrazioni e le chitarre di  David Nelson e  Buddy Cage, che suona la  pedal steel sono sontuose. Un album davvero bello. Nati a San Francisco per iniziativa di John Dawson e David Nelson, videro presto l' ingresso dei tre Grateful Dead Jerry Garcia, Phil Lesh e Mickey Hart, e divennero una "palestra" per Jerry Garcia, intenzionato a perfezionare la propria tecnica alla pedal steel guitar ed al banjo; furono per qualche tempo un disimpegnato gruppo live, finirono con l' essere uno dei migliori e piu' importanti gruppi di country rock di tutti i '70, nonostante l' abbandono di Lesh prima e Hart durante le registrazioni del primo album, sostituito da Spencer Dryden (presente fino a "New Riders"), appena uscito dai Jefferson Airplane, e la dipartita di Garcia poco dopo, sostituito dall' ex Ian & Sylvia Buddy Cage. Tra gli altri musicisti che si avvicendarono nel gruppo ricordiamo il bassista Dave Torbert, ex Horses e poi, lasciati i New Riders dopo "Home Home on the Road", nei Kingfish, ed il grande ex Evergreen Blueshoes e Byrds Skip Battin al basso, presente in "Brujo", prima di entrare nei Flying Burrito Bros. Proprio "Brujo" e' forse l' ultimo album veramente riuscito della band, attiva saltuariamente anche negli anni '80 e '90.

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23,00

id. 260811
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Ngozi family Day of judgement

Lp (edition) new record stereo usa 1976 now again
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2014 ad opera della Now Again, pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1976 dalla Zambia Music Parlour solo in Zambia, il leggendario primissimo album della Ngozi Family, precedente anche a "45000 volts" (1977). Registrato con il potente batterista Chrissy Zebby Tembo in formazione, e con un'attitudine grezza ed immediata che fa pensare ad una ambientazione live, "Day of judgement" è un granitico classico del garage rock africano: un assalto di chitarre distorte da effetti fuzz ed altre amenità psichedeliche, supportato da una batteria aggressiva e martellante, ed un cantato grezzo ed esuberante, il tutto percorso da una sottile vena funk, ma la musica è decisamente rock, quasi protopunk nel suo incedere, con la chitarra di Paul Ngozi che a tratti si avvicina a quella dei primi Stooges. Formatisi nel 1975, gli Ngozi Family erano guidati dal pirotecnico chitarrista Paul Ngozi, autore anche di vari lavori solisti, e furono una delle band piu' importanti del rock dello Zambia. Paul Ngozi era il pirotecnico chitarrista che guidata la Ngozi Family, formata nel 1975; il gruppo aveva in formazione anche il batterista  Chrissy Zebby Tembo, e la band suonò anche nel suo primo album solista "My ancestors" (1974). Nella musica della Ngozi Family si intrecciavano in modo assai interessante un duro e grezzo hard rock anni '70, chitarre fuzz di ispirazione garage ed influssi di musiche africane, in un sound a affine a quello di lavori come quello sopracitato di Tembo od a quelli dei nigeriani Blo, nel suo mettere insieme influenze occidentali ed africane.

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29,00

id. 3514462
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Novak (san francisco) dumb records: 1977-1979

lp (edition) original issue stereo eu 1977 athena
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

copia ancora incellophanata, l' originale stampa, ormai fuori catalogo, copertina senza barcode, con adesivo di presentazione sul cellophane, inserto apribile formato lp con note e foto, etichetta in bianco e nero, catalogo OR-18 / ATH-01. Pubblicato nell' aprile del 2016, questo album contiene tutti i brani pubblicati dal progetto di William Novak, tra i principali, sebbene poco noti, animatori della prima scena punk di San Francisco (produttore del primo demo dei Nuns, del primo ep dei Readymades e del singolo "Frustration" dei Crime...), ovvero dodici brani originariamente contenuti in 4 singoli ed eps autoprodotti dalla sua Dumb Records tra il 1977 ed il 1979, e ad essi aggiunge il contenuto dell' unico singolo degli effimeri Survivors, sempre da lui guidati, pubblicato nel 1979 depre su Dumb Records. Una delle prime espressioni di un lato all' epoca in parte "nascosto" della ricca e variegata scena punk di San Francisco, che pero' trovera' sempre maggiori sbogghi negli anni immediatamente a venire, tra urgenza espressiva punk, sperimentazione, teatralita' glam, i 60's mai dimenticati... Nel dettaglio: "RU21", "Honey Dew", "Love Is Hot" e "Signs Stop" sono i quattro brani del primo 7"ep, la leggendaria "Oh Farrah!" (dedicata ad una all' epoca bellissima e sulla cresta dell' onda Farrah Fawcett) e "Real Cool Guy" erano contenute nel secondo 7", sempre del 1977, "Too Many Girls" e la personalissima versione di "Yummy Yummy Yummy (That's Life)" degli Ohio Express nel terzo singolo, uscito nel 1978, "Hello, I Love You" (curiosa cover del brano dei Doors che si incrocia con "In-A-Gadda-Da-Vida" degli Iron Butterfly), "Velveeta", "Attention" e "Six Pack" nell' ultimo 7"ep, realizzato nel 1979 (e preceduto da un ulteriore singolo con due nuove versioni dei brani "Oh Farrah" e "Real Cool Guy", qui non contenute). "We Died Because You Would Not Let Us Live In Peace part One" e "We Died Because You Would Not Let Us Live In Peace part Two" erano infine il contenuto dell' unico cupo ed ostico singolo a nome Survivors. Tra i musicisti che lo accompagnarono nei lavori a proprio nome, Bob Gonsalves, che nel 1979 partecipera' alle registrazioni di "Summer Music 1970" di Jacques Bekaert, Maggie Goldman, nota anche come Margret Blanche, poi nei Bob autori di un singolo nel 1980 ed un album nel 1983 (prodotti da Novak), e Megan Roberts, gia' nel 1977 con un brano a proprio nome nella storica raccolta " New Music For Electronic And Recorded Media" (che vide la partecipazione di Laurie Anderson), con Novak ospite alla voce.

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34,00

id. 260746
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