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Hendrix Jimi Axis: bold as love

Lp (edition) new record stereo eu 1968 sony / legacy
rock 60-70

+ notes

ristampa in versione stereo, in vinile pesante, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiruatura del 1968. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1967 dopo ''Are you experienced'' e prima di ''Electric Ladyland'', giunto al numero 5 delle classifiche inglesi ed al numero 3 di quelle USA dove usci' nel febbraio dello stesso anno. Il secondo album.  Pubblicato nel momento di massimo fulgore del chitarrista di Seattle, e' come impostazione vicino al primo album, registrato con Noel Redding e Mitch Mitchell,  usci' nel momento in cui la band stava ampliando la propria popolarita' in tutto il mondo, questo consenti' ad Hendrix di poter trascorrere piu' tempo in studio a sperimentare ma anche di dedicarsi in maniera piu' continuativa alla scrittura dei brani, qui le radici soul e r'n'b' emergono maggiormente rispetto al primo lp, anche i testi sono piu' ermetici e complessi, inoltre la groove funky inizia ad affacciarsi, rendendo questo album uno dei piu' moderni e freschi lavori del decennio.  Contiene epici brani quali ''Spanish castle magic'', ''Little wing'', ''Castles made of sand'', ''If 6 was 9''.

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Euro
27,00

id. 3034228
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Her name is calla Long crass

10" (edition) new record stereo ger 2010 denovali
indie 2000

+ notes

Edizione vinilica a tiratura limitata a 300 copie (100 in vinile trasparente e 200 in vinile nero), copertina apribile lucida, senza codice a barre e completa di Cd, etichetta nera con scritte bianche, 10" pubblicato dalla tedesca Denovali nel febbraio 2010, poco prima del secondo Lp "The quiet lamb" (ottobre 2010). Contiene tre tracce: "Long crass", presente nel sopracitato album e gli inediti, "A sleeper" e "The white and the skin". Band con base a Leeds, attiva dal 2004, la cui musica e 'un post rock atmosferico che essenzialmente combina, con cadenze lente e forti, orchestrazioni e parti vocali; il tutto crea atmosfere dilatate e molto cinematiche, quasi apocalittiche. Un sadcore con scatti improvvisi, i cui riferimenti portano ai Rachel's, ai Silver Mt Zion, ai Low ed ai Radiohead. Esordiscono  con "Heritage" nel 2008, quando gia' hanno registrato "The quie lamb", che esce sulla tedesca Denovali solo nel 2010.

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Euro
33,00

id. 2020280
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Hoboken division Psycholove

Lp (edition) new record stereo eu 2024 la face cachee
indie 2000

+ notes

Il terzo album del gruppo francese, descitti dalla label come un incrocio di Garage, fuzz, con tocchi di psichedelia e kraut. "Gli Hoboken Station si scatenano con 'Psycholove'! Questo gioiello post-punk sprizza energia pura. Immagina voci ringhianti, chitarre taglienti e ritmi che non si fermano. Immergiti in inni come "Lover's Limbo" e "Discipline" per una dose inebriante di angoscia e ribellione. Preparati a pogare: queste non sono le tipiche canzoni d'amore." per fans di Black angels, Kills, Psychic Ills.

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Euro
21,00

id. 2128250
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Hollow men broken stuff

lp (edition) original issue stereo aus 1988 au go go
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

l' originale stampa australiana, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inner sleeve con testi, foto ed artwork, etichetta blu con logo e scritte neri, catalogo ANDA 68. Pubblicato nel marzo del 1988, dopop il 12" "Blue Trains And Gravel Lanes" (ottobre 1986) ed il minialbum "This Is Cactus Land" (1987), e prima del secondo ed ultimo album "So Lon" (1989), il primo lp della band australiana di Melbourne guidata da Billy Baxter, personaggio di culto della scena locale (gia' nel 1980 Paul Kelly intitolava un suo singolo "(I Wanna Be Like) Billy Baxter"). Tra rock chitarristico, folk rock e power pop, con un songwriting lirico e potente, molto "americano", un gruppo che sarebbe certo stato molto apprezzato e ben piu' conosciuto se avesse operato nella california di met'a anni '80, insieme alle migliori bands della scena paisley underground. Dopo lo scioglimento Baxter pubblichera' alcuni dischi per conto proprio, parte degli altri formeranno i Pale Blue Eyes.

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Euro
18,00

id. 250090
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Hollow men live and otherwise

mlp (edition) original issue stereo aus 1988 au go go
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

l' originale stampa australiana, copertina senza barcode, etichetta rossa con scritte e logo neri, catalogo ANDA71; pubblicato nel 1988, tra il primo album "Broken Stuff" ed il secondo ed ultimo "So Long", il minialbum con quattro brani della band australiana di Melbourne guidata da Billy Baxter, personaggio di culto della scena locale (gia' nel 1980 Paul Kelly intitolava un suo singolo "(I Wanna Be Like) Billy Baxter"), con "So Messed Up" e Ten Foot Wide" tratti dal primo album "Broken Stuff" ma qui in versione remixata, e due brani inediti registrati dal vivo al Prices Pier di Melbourne il 4 gennaio del 1988.: "Nites Like These" e "Box Of Broken Stuff". Tra rock chitarristico, folk rock e power pop, con un songwriting lirico e potente, molto "americano", un gruppo che sarebbe certo stato molto apprezzato e ben piu' conosciuto se avesse operato nella california di met'a anni '80, insieme alle migliori bands della scena paisley underground. Dopo lo scioglimento Baxter pubblichera' alcuni dischi per conto proprio, parte degli altri formeranno i Pale Blue Eyes.

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Euro
12,00

id. 3000832
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Hollow men This is cactus land

LPM (edition) original issue stereo aus 1987 rampant
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

Prima stampa australiana, copertina senza barcode e con testi sul retro, label rosa scuro con scritte nere e logo Rampant Records nero in alto, catalogo RR030. Pubblicato nel 1987 dalla Rampant in Australia, il mini lp "This is cactus land" uscì dopo il 12"EP "Blue trains and gravel lanes" (1986) e prima del primo album "Broken stuff" (1988). Sei brani di propria composizione in cui il gruppo australiano ricama una deliziosa trama fra guitar pop, roots rock e frizzante power pop, fra brani vivaci e scattanti come "Fools parade" e belle ballate elettroacustiche quali "This is where it all began", la struggente "Shades of blue", cullata da un malinconico violoncello e da un passionale sassofono suonato da Joe Camilleri (Jo Jo Zep and the Falcons), la cover dolceamara di "Cathy's clown" degli Everly Brothers, suonata senza percussioni ad esaltare le parti vocali sottilmente dolenti e l'inclinazione folkeggiante del gruppo, prima che la scaletta si chiuda con la trainante e decisamente rock "The promise", che sembra indicare i Velvet Underground del terzo album. Band australiana di Melbourne guidata da Billy Baxter, personaggio di culto della scena locale (gia' nel 1980 Paul Kelly intitolava un suo singolo "(I Wanna Be Like) Billy Baxter"), gli Hollow Men (da non confondere con gli omonimi e coevi britannici di Leeds), proponevano una musica tra rock chitarristico, folk rock e power pop, con un songwriting lirico e potente, molto "americano"; un gruppo che sarebbe certo stato molto apprezzato e ben piu' conosciuto se avesse operato nella california di met'a anni '80, insieme alle migliori bands della scena paisley underground. Pubblicarono due album, "Broken stuff" (1988) e "So long" (1989), oltre al mini "This is cactus land" (1987) ed una manciata di singoli ed EP usciti fra il 1986 ed il 1990. Dopo lo scioglimento Baxter pubblichera' alcuni dischi per conto proprio, parte degli altri formeranno i Pale Blue Eyes.

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Euro
20,00

id. 335922
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Holly buddy Greatest hits

Lp (edition) new record stereo eu 1956 vinyl passion
blues rnr coun

+ notes

registrazioni rimasterizzate in DMM, raccoglie brani usciti come solista o con i Crickets: 1. That'll Be the Day 2. Peggy Sue 3. Oh, Boy! 4. Maybe Baby 5. Listen To Me 6. Rave On 7. Think It Over 8. Fool's Paradise 9. Early In the Morning 10. Heartbeat 11. It Doesn't Matter Anymore 12. Raining In My Heart 13. Midnight Shift 14. Peggy Sue Got Married 15. True Love Ways 16. Learning the Game 17. What To Do 18. (You're So Square) Baby I Don't Care 19. Valley of Tears. Tra il 54 ed il 55 in compagnia di Bob Montgomery Charles Hardin "Buddy" Holley si affaccio' alla prima notorieta' locale conducendo uno show radiofonico che, prima indirizzato ad un pubblico "maturo", molto "country oriented", si oriento' sempre di piu' verso una musica piu' selvaggia e rock'n'roll divenendo un culto presso i giovani locali. Presto, da solo e con i Crickets che lo accompagnarono nella sua piu' esaltante stagione musicale, la sua musica ne avrebbe fatto uno degli artisti piu' importanti di tutti i tempi, influenza a dir poco fondamentale per innumerevoli artisti e gruppi anche e soprattutto negli anni '60, iniziatore di una vera e propria scuola musicale che ha avuto come massimi rappresentanti i Beatles ed i Beach Boys, in contrapposizione ad un approccio piu' nero e blues che da Chuck Berry  trovera' i suoi discepoli nei Rolling Stones e negli Animals. Il suo e' uno stile ancora vivo e palpitante di una irrefrenabile carica energetica e di modernita', assolutamente incredibile oggi come oltre 50 anni fa. Uno dei punti fermi assoluti della musica rock, autore di innumerevoli brani divenuti dei classici.

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Euro
17,00

id. 2128161
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Holmes rupert pursuit of happiness

lp (edition) second issue stereo usa 1978 mca
[vinyl] Excellent [cover] Good rock 60-70

+ notes

seconda stampa americana su Mca, dopo la prima su Private Stock, copertina (con diversi segni di invecchiamento) cartonata senza barcode, etichetta azzurra con cielo ed arcobaleno, completo di inserto con testi e foto; il terzo album, uscito nel 1978 dopo ''Rupert holmes'' (1975) e prima di ''Partners in crime'' (1979). Tra i musicisti, Elliott Randall ed i fratelli Michael e Randy Brecker, Nato nel 1947 in Inghilterra da padre americano e madre inglese, il cantante, compositore e produttore Rupert Holmes ha legato il suo nome soprattutto alla celeberrima canzone "Escape (the pina colada song)", singolo del 1979 che giunse in vetta alla classifica billboard hot 100 americana, suo unico grande successo insieme al successivo 45 giri "Him" del 1980 (che arrivò alla sesta posizione nella stessa classifica). Tuttavia Holmes era già un veterano con lunghi anni di attività nell'industria discografica: negli anni '60 aveva lavorato come arrangiatore per Platters e Gene Pitney, quindi sul finire del decennio ed all'inizio del successivo lo troviamo molto attivo nel circuito del bubblegum pop, collaborando come paroliere, produttore e, nel secondo caso anche come cantante, con i Cuff Links e poi con gli Street People; questi ultimi, con Holmes alla voce, ottennero una hit da 36esimo posto in classifica con "Jennifer tomkins" nel 1970, mentre nel 1971 i Buoys ottennero un successo ancora maggiore con la sua "Timothy". Holmes dette impulso alla sua carriera solista negli anni '70, pubblicando il suo primo album ed i primi singoli nel 1974, ma sarà solo a fine decennio che, come già detto, riuscirà a sfondare, anche se solo per poco; negli anni '80 otterrà comunque altri successi lavorando per Broadway.

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Euro
10,00

id. 27412
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Hurst Mike (springfields) Country Supersession

lp (edition) original issue stereo uk 1987 sundown
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

prima stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) in cartoncino lucido, etichetta crema con scritte  e logo marroni, catalogo SDLP059. Publicato inInghilterra nel 1988, spesso indicato come una raccolta di autori vari, questo album e' in realta' accreditabile a Mike Hurst, qui' aiutato da uno stuolo di importanti amici musicisti, personaggi del calibro di Rod Argent, B.J.Cole, Ian Paice, Herbie Flowers, Ray Fenwick ed altri ancora, alle prese con una serie di brani (tutti firmati da Hurst) piuttosto eterogenei, in cui la componente country caratterizza solo una parte dei brani, insieme ad altri ingredienti, tra 60's pop, beat e ballads. Cantante, chitarrista, autore e produttore inglese, Hurst ha iniziato, dopo un periodo di gavetta, con Dusty e Tom Springfield negli Springfields, ottenendo alcuni successi all' inizio degli anni '60. Dopo lo scioglimento degli Springfields formo' gli effimeri ma storicamente importanti Methods, con Jimmy Page, Albert Lee e Tony Ashton, prima di accostarsi all' attivita' di produttore e scopritore di talenti, al lavoro tra gli altri con Cat Stevens, P.P. Arnold, Manfred Mann e Spencer Davis, senza rinunciare di tanto in tanto a pubblicare dei lavori per conto proprio.

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Euro
13,00

id. 43804
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Idles Ultra mono (ltd vortex)

Lp (edition) original issue mono eu 2020 partisan
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 2000

+ notes

Edizione limitata in vinile colorato "vortex", bianco e nero. Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, oltre ad un adesivo posto a sigillo del disco, coeprtina senza barcode (il barcode e' sull' adesivo-sigillo), corredata di inner sleeve, catalogo . Il terzo album in studio della band inglese art-post-punk, pubblicato nel settembre 2020, dopo "Joy as an Act of Resistance" (2018) e prima di "Crawler" (2021, e giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al 54esimo di quelle americane. Tra i più attesi della stagione, Ultra Mono include la voce di Jehnny Beth (Savages), e i contributi di ospiti come Warren Ellis (Nick Cave and the Bad Seeds), David Yow (jesus lizard), e Jamie Cullum. note a seguire.
Nati nel 2010, gli inglesi IDLES sono una delle realtà punk più interessanti degli ultimi anni, con un suono brutale e diretto, racchiuso in maniera esplosiva nei due album in studio : il disco d'esordio "Brutalism", pubblicato nel 2017, e "Joy as an Act of Resistance." (2018). 
La line up attuale della band è formata da Joe Talbot (voce), Mark Bowen (chitarra, voce), Adam Devonshire (basso), Jon Beavis (batteria) e Lee Kiernan (chitarra, 2013- presente).

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Euro
40,00

id. 2112143
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Jenkins johnny (with allman brothers) Ton-ton macoute!

Lp (edition) new record stereo usa 1970 4 men with beards
blues rnr coun

+ notes

Vinile da 180 grammi, copertina cartonata apribile senza codice a barre. Ristampa del 2018 ad opera della 4 Men With Beards, pressoché identica alla rara prima tiratura ma con due bonus tracks (''I don't want no woman'', posta alla fine della prima facciata, e ''My love will never die'', posta alla fine della seconda). Originariamente pubblicato nel 1970 dalla ATCO nel Regno Unito e negli USA, il primo album, precedente ''Blessed blues'' (1996). Un eccellente lavoro di culto che rappresenta al meglio una strada sudista al blues ed al rock, con un piglio muscolare, elettrizzante e mai noioso, una splendida slide guitar, una voce potente e graffiante vicina ai soul men del Sud, un organo gustosissimo ed un groove che avanza sicuro con ritmi né tirati né lenti, ''Ton-ton macoute!'' fu inciso con membri degli Allman Brothers (Duane Allman, Butch Trucks e Dickey Betts) e con esperti musicisti di Muscle Shoals. Un disco senza pezzi deboli, certo non un'opera avanguardista ma senza dubbio un lavoro di moderno rock blues che merita una riscoperta da parte di chi apprezza questo genere. Originario di Macon in Georgia, il talentuosissimo chitarrista Johnny Jenkins (1939-2006) è un musicista di culto che ha pubblicato pochissimi album ed a lunghi intervalli di tempo nella sua carriera; al di là della notevole qualità della sua musica intrisa di blues, in cui l'influenza di Elmore James è stata incorporata in uno stile personale, moderno e non derivativo, Jenkins è importante anche per essere stato un'importante fonte d'ispirazione per il grandissimo Jimi Hendrix. Come Hendrix, Jenkins era mancino e suonava una chitarra da destrimani capovolta, fin da ragazzo; la sua carriera professionale decollò nel 1962, quando collaborò con un Otis Redding agli esordi e pubblicò un singolo accompagnato dai Pinetoppers. Pochi anni dopo, un giovane Jimi Hendrix rimase impressionato dal modo di suonare di Jenkins, dopo averlo visto suonare a Macon. Nel 1970 uscì il suo primo ed a lungo unico lp solista, ''Ton-ton macoute!'', inciso con membri degli Allman Brothers, eccellente lavoro di rock blues dall'anima molto blues e caratterizzato da un elettrizzante ed esaltante slide guitar. Oltre venticinque anni dopo, il fondatore della label Capricorn, Phil Walden, convinse Jenkins a realizzare un nuovo album, e finalmente nel 1996 uscì il suo secondo lp ''Blessed blues''; pubblicò poi altri due album nei primi anni del nuovo secolo.

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Euro
40,00

id. 2109861
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Jesus and mary chain glasgow eyes (ltd. 2xlp 45 rpm, frosted clear vinyl)

lp2 (edition) new record stereo eu 2024 fuzz club
punk new wave

+ notes

Edizione limitata in doppio album, in vinile chiaro pesante 180 grammi, come da adesivo di presentazione sul cellophane, con gli stessi dodici brani della versione "regolare" distribuiti su due vinili a 45 giri per una migliore qualita' di ascolto, copertina inoltre, solo in questa versione, apribile, corredata di inner sleeves. Pubblicato nel marzo del 2024, a distanza di sette anni dal precedente album in studio "Damage and Joy" (2017), l' ottavo album in studio per la seminale band scozzese, come sempre guidata dai fratelli Reid. Descrizione completa a seguire. I Jesus & Mary Chain si formano nell' East Kilbride (Scozia) nel 1983, a dar vita al progetto sono i fratelli Jim e William Reid insieme a Murray Dalglish e Douglas Hart. I Jesus and Mary Chain formarono il gruppo prima di iniziare a suonare, per loro l'idea della band era la cosa piu' importante ed il saper suonare era una cosa totalmente irrilevante rispetto a questa. Sfruttavano le loro capacita' concentrandole in un repertorio di rumori distorti, fischi e feedback, prodotti rivolgendo gli strumenti verso gli amplificatori. Ribelli, irriverenti e sfrontati, restii ai giornalisti ed alla stampa specializzata, ma desiderosi nello stesso tempo di riuscire a guadagnarsi un posto nell'olimpo degli anni ottanta, personificavano il mito autolesionista dei Sex Pistols, non nascondevano il loro uso di lsd e anfetamine, non amavano bere ma amavano ubriacarsi. La loro musica e' stata definita come un attacco di terrorismo sonoro, rifiuto di ogni forma di controllo razionale. Le loro esibizioni erano devastanti e spesso si creavano disordini fra il pubblico e tra lo stesso pubblico ed il gruppo. Amati o odiati rappresentano una chiave di volta fondamentale e imprescindibile di un processo radicato nella musica rock, che ha come fine ultimo la ricerca di un estremo sonoro, uno dei gruppi piu' importanti degli anni ottanta, capace di un impatto sulla scena inglese a dir poco devastante, fautori di una nuova era dopo il dark e la new wave. Incideranno il loro primo singolo nel 1984 per la neonata Creation; Bobby Gillespie ex Wake e membro dei Primal Scream sostituira' Murray Dalglish dopo la pubblicazione di questo loro primo esordio, il gruppo successivamente firmera' per la Blanco Y Negro sussidiaria Wea che li accompagnera' nel corso di tutta la loro parabola artistica.

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Euro
42,00

id. 3034191
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Jesus and mary chain glasgow eyes (red vinyl)

lp (edition) new record stereo eu 2024 fuzz club
punk new wave

+ notes

Edizione in singolo album in vinile rosso, come da adesivo di presentazione sul cellophane, copertina senza barcode (ovvero con barcode adesivo sul cellophane, sul retro), corredata di inner sleeve. Pubblicato nel marzo del 2024, a distanza di sette anni dal precedente album in studio "Damage and Joy" (2017), l' ottavo album in studio per la seminale band scozzese, come sempre guidata dai fratelli Reid. Descrizione completa a seguire. I Jesus & Mary Chain si formano nell' East Kilbride (Scozia) nel 1983, a dar vita al progetto sono i fratelli Jim e William Reid insieme a Murray Dalglish e Douglas Hart. I Jesus and Mary Chain formarono il gruppo prima di iniziare a suonare, per loro l'idea della band era la cosa piu' importante ed il saper suonare era una cosa totalmente irrilevante rispetto a questa. Sfruttavano le loro capacita' concentrandole in un repertorio di rumori distorti, fischi e feedback, prodotti rivolgendo gli strumenti verso gli amplificatori. Ribelli, irriverenti e sfrontati, restii ai giornalisti ed alla stampa specializzata, ma desiderosi nello stesso tempo di riuscire a guadagnarsi un posto nell'olimpo degli anni ottanta, personificavano il mito autolesionista dei Sex Pistols, non nascondevano il loro uso di lsd e anfetamine, non amavano bere ma amavano ubriacarsi. La loro musica e' stata definita come un attacco di terrorismo sonoro, rifiuto di ogni forma di controllo razionale. Le loro esibizioni erano devastanti e spesso si creavano disordini fra il pubblico e tra lo stesso pubblico ed il gruppo. Amati o odiati rappresentano una chiave di volta fondamentale e imprescindibile di un processo radicato nella musica rock, che ha come fine ultimo la ricerca di un estremo sonoro, uno dei gruppi piu' importanti degli anni ottanta, capace di un impatto sulla scena inglese a dir poco devastante, fautori di una nuova era dopo il dark e la new wave. Incideranno il loro primo singolo nel 1984 per la neonata Creation; Bobby Gillespie ex Wake e membro dei Primal Scream sostituira' Murray Dalglish dopo la pubblicazione di questo loro primo esordio, il gruppo successivamente firmera' per la Blanco Y Negro sussidiaria Wea che li accompagnera' nel corso di tutta la loro parabola artistica.

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Euro
36,00

id. 2128096
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Johnson robert king of the delta blues singers (ltd. turquoise)

Lp (edition) new record stereo eu 1936 sony / legacy
blues rnr coun

+ notes

ristampa in vinile turchese, rimasterizzata, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rarissima tiratura su Columbia, ma corredata di due tracce aggiunte per l' occasione, "I Believe I'll Dust My Broom" e "Sweet Home Chicago" (originariamente incluse in "King Of The Delta Blues Singers Vol. II" del 1970). Il fondamentale album uscito nel 1961, raccolta di 78 giri usciti originariamente nel 1937 e di brani in versioni inedite, per un totale di 16 brani, delle sessions registrate il 23, 26 e 27 Novembre del 1936 ed il 19 e 20 Giugno del 1937, le prime in una stanza d'albergo a San Antonio e le seconde a Dallas in un ufficio da Don Law. Robert Johnson Š sicuramente la figura piu' mitica di tutto il blues del delta, tantopiu' in quanto la sua biografia resta avvolta da un alone di mistero, era gia' una leggenda nel 1938, mori' giovanissimo, pare avvelenato da un pappone, dopo una vita marchiata dall'alcol, le donne e le prigioni del sud degli States, con lui nasce il mito della musica del demonio, gli Stones si ispirano a lui per ''Beggar's banquet'', suoi e qui inclusi brani leggendari ripresi nel corso degli anni da innumerevoli gruppi ed artisti, quali ''Crossroads blues'', "Rambling on my mind'', ''Come on in my kitchen'', ''Me and the devil blues''....Ecco comunque la lista completa dei brani: "Cross Road Blues", "Terraplane Blues", "Come On In My Kitchen", "Walkin' Blues", "Last Fair Deal Gone Down", "6. 32-20 Blues", "Kind Hearted Woman Blues", "If I Had Possession Over Judgement Day", "Preachin' Blues (Up Jumped The Devil)", "When You Got A Good Friend", "Ramblin' On My Mind", "Stones In My Passway", "Traveling Riverside Blues", "Milkcow's Calf Blues", "Me And The Devil Blues" e "Hell Hound On My Trail". Fondamentale, il disco ebbe un secondo volume approntato alla fine degli anni '60, rinnovando l' influenza di Johnson presso le nuove generazioni.

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Euro
25,00

id. 3034224
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Johnson wilko (dr. feelgood) Blow your mind (heavy vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 2018 chess / umc
punk new wave

+ notes

Vinile pesante, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina flipback su tre lati sul retro, inserto apribile con foto a colori, label bianca e blu con scritte blu e bianche (con ripartizione dei colori invertita sulla seconda facciata rispetto alla prima), catalogo 6734813. Pubblicato nel giugno del 2018 dalla Chess / UMC, il nuovo album di Wilko Johnson, successivo alla collaborazione con il cantante degli Who Roger Daltrey "Going back home" (2014). Johnson (voce, chitarra), accompagnato  da Norman Watt-Roy (basso), Dylan Howe (batteria), Mick Talbot (tastiere) e Steve Weston (armonica), ritorna con dodici sanguigni brani, il primo set di sue canzoni originali nell'arco degli ultimi trent'anni, e dopo una dura battaglia contro il cancro riprende a rockeggiare inossidabile: questi brani non sembrano molto influenzati dai gravi problemi di salute che lo avevano perseguitato, e mostrano invece una volontà di vita e divertimento come ai tempi dei Dr.Feelgood, con un trascinante blend di rock'n'roll, blues e sfumature funk (ottima la title track), ottimamente suonato. Ricordato soprattutto per essere stato il carismatico chitarrista della grande pub rock band Dr. Feelgood fino al 1977, gruppo influente anche sulla nascente scena punk britannica, Wilko Johnson ha condotto anche una lunga carriera solista, per quanto non fra le piu' prolifiche; e' stato uno dei fondatori dei Solid Senders, all'indomani della sua uscita dai Dr. Feelgood, e poi ha suonato brevemente con i Blockheads di Ian Dury, all'inizio degli anni '80.

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Euro
20,00

id. 3514368
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Joplin janis in concert (ltd. red)

lp2 (edition) new record stereo eu 1972 music on vinyl
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2023, EDIZIONE LIMITATA DI 2000 COPIE, NUMERATE SUL RETRO, IN VINILE ROSSO TRASPARENTE, copertina apribile pressoche' identica alla originaria tiratura, ma con bell' effetto textured in rilievo fronte e retro. Pubblicato in Usa nel maggio del 1972 dopo ''Pearl'' e prima di ''Janis Soundtrack'', giunto al numero 4 delle classifiche Usa ed al numero 30 di quelle Uk dove usci' nel luglio del 1972. Raccoglie i leggendari  live con i Big Brothers nel 1968 registrati in concerto al Grande Ballroom di Detroit ed al al Fillmore West, al Winterland ed al Carousel Ballroom di San Francisco nel primo disco, mentre nel secondo il materiale e' quello con la Full tilt boogie band registrato sempre live nel giugno e luglio del 1970 a Calgary e Toronto. Ecco la scaletta dei brani inclusi: "Down on me" (2 marzo 1968, Grande Ballroom, Detroit, Michigan) "Bye bye baby" (12 aprile 1968, Winterland Ballroom, San Francisco, California), "All is loneliness" (4 aprile 1970, Fillmore West, San Francisco, California), "Piece of my heart" (2 marzo 1968, Grande Ballroom), "Road block" (23 giugno 1968, Carousel Ballroom, San Francisco, California), "Flower in the sun" (23 giugno, 1968, Carousel Ballroom), "Summertime" (23 giugno 1968, Carousel Ballroom), "Ego rock" (4 aprile 1970, Fillmore West), "Half moon" (28 giugno 1970, Festival Express, Toronto, Ontario), "Kozmic blues" (28 giugno 1970, Festival Express, Toronto), "Move over" (28 giugno 1970, Festival Express, Toronto), "Try just a little bit harder" (4 luglio 1970, Festival Express, Calgary, Alberta), "Get it while you can" (4 luglio 1970, Festival Express, Calgary, Alberta), "Ball and chain" (4 luglio 1970, Festival Express, Calgary, Alberta).

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Euro
39,00

id. 3034189
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Joplin janis janis (ltd. magenta)

lp2 (edition) new record stereo eu 1975 music on vinyl
rock 60-70

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Doppio album, ristampa del 2023, EDIZIONE LIMITATA IN 1500 COPIE, NUMERATE SUL RETRO, IN VINILE MAGENTA, copertina apribile pressoche' identica alla originaria tiratura, ma con bell'effetto textured in rilievo fronte e retro, completa di libretto fotografico di 16 pagine. Pubblicata dalla Columbia nel 1975, la colonna sonora dell' omonimo film, con molti inediti, alcuni dei quali del periodo "texano" della Joplin, altri ricavati da registrazioni dal vivo del '69 e '70, ecco la lista completa del materiale incluso- Mercerdes  benz, Ball anc chain, Rap on try, Try, Summertime, Albert hall interview 1969, Cry baby, Move over, Dick Cavett TV interview, Piece of my heart, Port arthur high school reunion, Maybe, Me and bobby mc gee, Trouble in mind, What good can drinkin' too, Silver threads and golden needles, Mississippi river, , Stealin', No reason for livin', Black mountain blues, Walk right in, River jordan, Mary jane, Kansas city blues, Daddy daddy daddy, C.c. rider, San francisco bay blues, Winni' boy, Careless love, I'll drown in my own tears.

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Euro
39,00

id. 3034188
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Joykiller (t.s.o.l.) Three

Lp (edition) original issue stereo usa 1997 epitaph
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

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Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, copertina con barcode 04577-86502-17, inserto con artwork e testi, label nera con scritte bianche lungo il bordo ed argentate al centro, logo Epitaph argento e viola in alto, catalogo 86502-1. Pubblicato nel settembre del 1997 dalla Epitaph negli USA, il terzo album, successivo a ''Static'' (1996) e precedente "Music for break-ups" (2015). Ricordato come un degno epilogo della prima fase della carriera della band (poi ripresa molti anni dopo), "Three" vede il gruppo rinunciare ad una parte dell'urgenza e dell'aggressività punk a vantaggio di una maggiore dose di pop, ma non viene meno l'animo energico e diretto dei primi lavori, solo qui più imbrigliato e forse "maturo" e più riflessivo. I ritmi rimangono dinamici e vivaci ed il pop punk è dietro l'angolo, arricchito ancora una volta dal canto espressivo e drammatico di Jack Grisham che ben si adatta a questa cavalcata senza sosta fatta di brani anthemici sostenuti da un sound in equlibrio fra zucchero e muscoli. I californiani Joykiller, attivi per pochi anni nella seconda meta' dei '90, furono formati da due membri degli allora disciolti T.S.O.L., leggendaria punk band di Huntington Beach (poi destinata a riattivarsi nel nuovo secolo): il cantante Jack Grisham ed il chitarrista Ron Emory, desiderosi di recuperare le radici del suono della loro vecchia band, che negli anni aveva avuto numerose metamorfosi che la avevano allontanata dal punk degli esordi. Faceva parte dei Joykillers anche il bassista Billy Persons, ex Weirdos e Gun Club. Pubblicarono tre album dallo stile orbitante fra le radici hardcore ed il pop punk, ancora capaci di esprimere una musica rabbiosa, energica ed esuberante.

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Euro
26,00

id. 334752
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Jubilee allstars By the end of the night + 3

7" (edition) original issue stereo uk 1996 lakota
[vinyl] Excellent [cover] Very good indie 90

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ep in formato 7", bella copia con una piccola abrasione sul retro copertina a sinistra, prima stampa inglese, uscita in edizione limitata e numerata sul retro copertina (questo esemplare il numero 470), copertina semirigida e ruvida, label custom fotografica in nero ed in turchese, foro centrale piccolo, catalogo LAK70002. Pubblicato nel 1996 dalla Lakota nel Regno Unito, il primo ep, dopo due singoli e prima del secondo ep "Keep on chewin'" (1997), della band irlandese. Quattro brani, tutti inediti su album, in cui la band irlandese pennella un delizioso indie rock chitarristico, dalle forti inflessioni folk rock ma lontanissimo da quello tipico irlandese e rivolto invece verso le influenze del folk pop classico degli anni '60, ammodernato con eleganza al moderno indie e vicino anche al guitar pop anglosassone, velato di atmosfere sottilmente malinconiche. I Jubilee Allstars sono un gruppo indie rock dalle sfumature folk rock formatosi nel 1993 a Dublino, Irlanda, inizialmente con il nome di Jubilee, poi cambiato per un caso di omonimia con un'altra band. Ai fondatori Niall McCormack (voce, chitarra), Fergus McCormack (basso, voce) e Lee Casey (batteria), si unisce nel 1995 Barry McCormack (chitarra); nello stesso anno il gruppo pubblica i suoi primi due singoli, nei quali suona il sax Jack Wright, firmano poi con la label dublinese Lakota, che pubblica i loro due 7"ep (1996/97) ed il primo album "Sunday miscellany" (1998), a cui seguiranno "Lights of the city" (2000) e "The struggle continues" (2004). Barry McCormack ha pubblicato anche vari album solisti a partire dal 2003.

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Euro
4,00

id. 332180
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Kameras Kameras

Lp (edition) new record stereo fra 1979 cameleon
punk new wave

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Edizione limitata a 300 copie, copertina senza codice a barre, label custom rossa con riga arancione orizzontale su di una facciata ed a colori invertiti sull'altra, scritte nere, logo Cameleon in bianco e nero in alto, catalogo CAME76, groove message ''merci à philippe siegfried'' sul lato A e ''londres 79'' sul lato B. Pubblicato nel 2019 dalla francese Cameleon, questo album contiene tredici registrazioni inedite effettuate fra il marzo ed il settembre del 1979 dai londinesi Kamera, oscura formazione post punk composta da Joe Kelly (voce), Stan Stainthorpe (basso), Alan Kasket (batteria) e dal francese Philippe Siegfried (chitarra), che si era unito al gruppo in sostituzione del precedente chitarrista Matthew Ashman, il quale se n'era andato per unirsi agli Adam and the Ants. I Kameras suonarono frequentemente dal vivo nel circuito londinese, esibendosi fra l'altro al Moonlight Club di West Hampstead, dove registrarono dal vivo una versione di ''The return of the ice age'' che fu inserita nella compilation ''The moonlight tapes'' del 1980. Firmarono per una piccola label di Belfast, la Good Vibrations, ed incisero per essa un singolo, ''Artificial joy / Melancholy'', che però non fu mai pubblicato per problemi finanziari, e presto il gruppo si sciolse, senza lasciare quasi traccia dietro di sé, ad eccezione della sopracitata partecipazione alla compilation. Questa raccolta riporta finalmente alla luce il loro contributo alla scena post punk londinese e contiene anche i due brani incisi per il sopracitato singolo. La loro era una musica nervosa e spigolosa, maniacale ed aggressiva, sia nei ritmi, secchi e nevrotici, che nel sound chitarristico, sospeso fra punk e post punk, e nel cantato schizzato di Kelly; ricordano i primi e più ruvidi Siouxsie and the Banshees ed i primi P.I.L. Questa la scaletta: ''Artificial joy'' (9/79), ''Melancholy (no way out)'' (9/79), ''The return of the ice age'' (5/79), ''Homosexual'' (5/79), ''Leisure time'' (5/79), ''Anger baboo'' (9/79), ''Artificial joy'' (5/79), ''Melancholy (no way out)'' (3/79), ''The return of the ice age'' (3/79), ''Homosexual'' (3/79), ''Leisure time'' (3/79), ''Spaceman'' (3/79), ''20 floors up'' (3/79).

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Euro
23,00

id. 2109829
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Kaos rock basta basta / la rapina (red vinyl)

7" (edition) original issue stereo ita 1980 cramps
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

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Singolo in formato 7", l' originale stampa, nella rara versione in vinile rosso, etichetta argento e nera, foro al centro largo, "Stereomono" a sinistra, catalogo 5202 251, data sul trail off del lato A "30-01-80". Pubblicato nel febbraio del 1980, il primo storico singolo dei notevoli Kaos Rock di Milano, uno dei gruppi piu' autenticamente punk della ricca scena bolognese degli anni a cavallo tra la fine dei '70 ed i primi anni '80, giudati da Muciaccia, boyfriend di Joe Squillo. I due brani, l' anthem irresistibile "Basta, Basta" e la piu' graffiante "La Rapina", tra serrato punk rock, venature hard rock e una stretta parentela con il meglio della scena demenziale bolognese, sarebbero stati inclusi pochi mesi dopo nella raccolta della Cramps "Rock 80" (raccolta a cui parteciparono tra gli altri Skiantos, Windopen, Kandeggina Gang e Dirty Actions), ma nel 1980 la Cramps pubblichera' anche un altro singolo e l' unico album "W.W.3". Restera' questo singolo, comunque, la piu' significativa testimonianza dell' esistenza del gruppo. Miciaccia guidera', dopo lo scioglimento dei Kaos Rock, i Kaos, collaborando anche con Jo Squillo, Luigi Schiavone entrera' negli Champagne Molotov, e sara' quindi il chitarrista di Enrico Ruggeri.

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Euro
40,00

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Kaukonen jorma Ain't in no hurry

Lp (edition) new record stereo eu 2015 red house
rock 60-70

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Copertina a busta, allegato coupon per il download dell'album da internet, label custom fotografica in bianco e nero con scritte bianche e rosse, catalogo RHRLP282, scritta ''MPO'' incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel febbraio del 2015 dalla Red House, il dodicesimo album solista dell'ex chitarrista dei Jefferson Airplane, successivo a ''River of time'' (2009). ''Ain't in no hurry'' e' un disco dalle atmosfere rilassate e contemplative, suonato in gran parte con strumenti acustici e con la chitarra di Kaukonen in primo piano, accompagnata in molti episodi da una sezione ritmica ed in alcuni brani anche da strumenti come mandolino, chitarra pedal steel e chitarra resofonica, strumenti che alimentano i toni folk, country e blues dell'album, che suonano vividi e non meramente revivalisti o manieristi nelle mani di Kaukonen, la cui voce e' ancora quella ben riconoscibile che aggraziava capolavori come ''Quah'' (1974). Partecipano alle incisioni Larry Campbell (chitarra resofonica), Barry Mitterhoff (mandolino) ed il vecchio compagno d'avventure nei Jefferson Airplane e negli Hot Tuna, Jack Casady, che imbraccia il basso nella lunga ''Bar room crystal ball''.

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Euro
27,00

id. 2109893
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Khruangbin A la sala (ltd soleil)

Lp (edition) new record stereo eu 2024 dead oceans
indie 2000

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edizione limitata in vinile arancio, adesivo su cellophane, copertina sagomata. Descrizione a cura della label "Nel quarto album dei Khruangbin, A La Sala, la band torna a spingersi oltre, e lo fa alle proprie condizioni. Si perpetua il mistero e la sacralità che sono la chiave dell'approccio di Laura Lee Ochoa (basso), Donald 'DJ' Johnson, Jr. (batteria) e Mark 'Marko' Speer (chitarra). Se Mordechai (2020), l'ultimo album solista di Khruangbin, è stato un disco di festa che ha cementato la reputazione della band in tutto il mondo, A La Sala rappresenta il giorno dopo la festa, più misurato. È un disco splendidamente arioso, realizzato con il tecnico di lunga data della band, Steve Christensen, con un minimo di sovraincisioni. A La Sala riduce la portata di Khruangbin per aumentarla, una strategia creativa che guarda al futuro. Una cascata di melodie nitide emana dalla chitarra elettrica con riverbero, danzando delicatamente intorno a triangoli di basso minimalisti, quasi dub, mentre la batteria funge da incrollabile pista da ballo su cui si svolge tutto questo movimento. I tocchi sonori dei Khruangbin - siano essi colonne sonore di spaghetti western, discoteche dell'Africa occidentale, fantasie G-funk o persino suoni ambientali - sono caratteristiche radicate, sono la loro identità. Unici ed enormi, ambiziosi e motivati."
I Khruangbin sono un trio musicale americano di Houston (Texas), formato da Laura Lee al basso, Mark Speer alla chitarra e Donald Ray "DJ" Johnson Jr. La band è nota per saper mescolare funk, psichedelia, dub, exotica, soul. Il loro album d’esordio, “The Universe Smiles Upon You” (2015), attinge alla storia della musica thailandese degli anni '60, mentre il loro secondo album, “Con Todo El Mundo (2018)”, ha influenze spagnole e mediorientali.

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Euro
36,00

id. 2128238
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Kina Nessuno schema nella mia vita

Lp (edition) new record stereo eu 1984 spittle
punk new wave

+ notes

Ristampa del 2018, rimasterizzata, e con allegata versione in cd del disco, copertina pressoche' identica a quella della ormai rara tiratura su Blu Bus, corredata di inner sleeve. Pubblicato dalla autogestita etichetta Blu Bus nel 1995, questo album porto' per la prima volta su vinile la parte incisa in studio del loro storico demotape del 1984 (manca qui invece la parte live del demo), che usci' all'epoca su di una cassetta autprodotta. Alcuni brani del demo vennero poi reincisi in seguito, per essere inseriti nell'album ''Irreale realta'''. Il gruppo italiano e' qui un puro concentrato di furia hardcore punk e di urgenza espressiva, che travalica ogni limite tecnico per concentrarsi sull' intensita' di un punk hardcore grezzo e viscerale. Grande e sottovalutata punk band anarchica di Aosta attiva dal 1982, i Kina esordirono su lp con ''Irreale realta''' (1985) seguito nel 1986 da ''Cercando'' sulla autogestita etichetta Blu Bus (il disco venne distribuito anche in Gran Bretagna!). La band, davvero meritevole del titolo di "Husker Du italiani", fu autrice di un punk rock spesso sconfinante nell' hardcore, abrasivo e potente, ma anche capace di intensissimi squarci lirici, in brani emozionanti e bellissimi, dalle strutture complesse ed articolate, ma anche grezzi istintivi, sinceri a tal punto da essere dolorosi, come i bellissimi testi del gruppo. Nel 1998 Alberto Ventrella e Sergio Milani formeranno i Frontiera.

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Euro
21,00

id. 2128187
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King Crimson Red

Lp (edition) new record stereo uk 1974 panegyric
rock 60-70

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barcode 0633367910714, ristampa in vinile pesante, con masterizzazione approvata da Robert Fripp, copertina pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Island, senza barcode. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1974  dopo ''Starless and bible black'' e prima di ''Usa'', giunto al nmero 28 delle classifiche Uk ed al numero 61 di quelle Usa. Il settimo album, registrato a Londra agli Olympic Studios tra il luglio e l'agosto del 1974, considerato da molti insieme al primo ''In the court of the crimson king'' il loro capolavoro, e' uno straordinario tour de force nell' ultima stagione del progressive inglese d' alta epoca,  dominato questa volta da spettrali oboe e violino e brani intimisti e surreali, registrato con formazione a tre che oltre a Fripp, John Wetton e Bill Bruford, si avvale della collaborazione di David Cross, Mel Collins, Ian McDonald, Robin Miller e Marc Charig.

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30,00

id. 2128162
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