author Ayler albert   Euro
19,00
title Nuits de la Fondation Maeght - volume 2  
support lp edition reissue          stereo  
year 1971 print usa label   water   item id. 252426

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Ristampa del 2002 in vinile pesante, copertina apribile lucida, pressoche' identica alla prima rara tiratura su Shandar, con adesivo Siae metallizzato sul retro, etichetta nera con scritte bianche, catalogo WATER502. Il secondo dei due volumi "Nuits de la Foundation Maeght", pubblicati originariamente nel 1971 dalla francese Shandar, anche in un unico doppio album. Due volumi che testimoniano gli ultimi due concerti del grande artista di colore, effettuati dal vivo a St. Paul de Vence in Francia il 25 ed il 27 luglio del 1970 (sebbene alcune fonti riportino il 25 e 27 febbraio), con formazione composta da Albert Ayler (sax soprano, sax tenore), Mary Maria (sax soprano), Call Cobbs (pianoforte), Steve Tintweiss (contrabbasso) ed Allen Blairman (batteria). I due volumi testimoniano due esibizioni francesi di un Ayler tornato in forma dopo un paio di anni molto discussi e poco apprezzati dai suoi estimatori; il sassofonista suona qui un jazz acustico, fra free e sensibilita' popolare, come se l'elite colta rappresentata dal free jazz si incontrasse per strada insieme ad una folla popolare in festa. Purtroppo Ayler morira' poco dopo questo efficace ritorno. Questa la scaletta dei brani del secondo volume: "Truth is marching in", "Universal message", "Spiritual reunion", "Music is the healing force of the universe" (secondo disco). Uno dei piu' originali, controversi ed influenti esponenti del free jazz, Albert Ayler (1936-1970) comincio' la sua carriera in gruppi r'n'b e soul, al contrario di molti suoi coetanei che si erano fatti le ossa con il bop. Sprovvisto della tecnica sopraffina di altri sassofonisti come Coltrane e Dolphy, Ayler era pero' capace di esprimere una musica libera, viscerale e selvaggia ma anche carica di umanita', in cui si possono avvertire anche le influenze delle big band di inizio '900. Dopo aver suonato in Europa, anche in compagnia di Cecil Taylor, nei primi anni '60, ebbe il suo periodo piu' brillante come band leader fra il 1964 ed il 1967, pubblicando dischi come "Spritual Unity" (1964), "Spirits rejoice" (1965) e "Love cry" (1967). Successivamente tento' di contaminare il suo jazz con il rock ed il funk, e mori' misteriosamente a soli 34 anni, forse per suicidio.    
   
     
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