author Aa.vv. (peru experimental)   Euro
29,00
title Territorio del eco: experimentalismos y visiones de lo ancestral en el peru 1975 – 1989 (ltd.)  
support Lp edition new record          stereo  
year 1975 print per label   buh   item id. 2128455

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Edizione limitata a 300 copie, allegato libretto di otto pagine formato 12" con foto e note, label custom verde e gialla con scritte nere, logo Buh Records nero in alto a destra, catalogo BR148. Pubblicata nell'aprile del 2022 dalla Buh, questa antologia compila nove brani, quattro dei quali inediti, incisi fra il 1975 ed il 1989 da alcuni dei più brillanti sperimentatori musicali attivi in Perù fra gli anni '70 ed '80, fra cui Miguel Flores ed Arturo Ruiz del Pozo (vedi sotto per le loro notizie biografiche). Fu un periodo molto fertile per questa piccola ma vivace scena sperimentale del paese andino, basata soprattutto a Lima, i cui protagonisti si contraddistinsero per la volontà di far interagire fuidamente diverse culture e concezioni: ritroviamo in queste opere caratteri di musique concrete, avanguardia elettronica e tecniche di manipolazione dei nastri insieme a strumenti acustici tradizionali ed a riferimenti a culture musicali folk andine, afro-peruviane ed amazzoniche, create da artisti che provenivano dalle più diverse esperienze, dalla musica rock al jazz fino alla sperimentazione accademica, ma anche dalle arti visuali e dalla poesia. Emerge da questi affascinanti brani l'idea di voler dare vita ad un incontro fra il Perù moderno e proiettato nel cosmopolismo, che stava emergendo in quegli anni, e la parte più ancestrale, folklorica ed indigena della cultura peruviana, rimasta ai margini dalla città contemporanea, ma che si voleva artisticamente portare o riportare al suo interno con un processo creativo lontano dalla riproposizione filologica delle tradizioni, bensì integrato con idee e tecniche all'avanguardia. Questi i brani presenti: Omar Aramayo, "Nocturno" (dalla cassetta autoprodotta "Nocturno", 1983); Manongo Mujica, "Invocación" (dalla cassetta autoprodotta "Mundos", 1989); Corina Bartra, "Jungle" (dall'album "Yambambo", 1985); Julio Algendones "Chocolate", "Eleegua" (estratto dalla cassetta autoprodotta "Canto eleegua", 1984); Ave Acustica, "Llegué a lima al atardecer" (inedito, 1975); Espiritus, "Bosques girando al tirmo del sol" (inedito, 1987); Miguel Flores, "Indio de la ciudad" (inedito, 1979); Luis David Aguilar, "La tarkeada" (inedito, 1986); Arturo Ruiz del Pozo, "Retorno" (dalla cassetta autoprodotta "Viajero terrestre", 1986). Miguel Flores, nato a Lima nel 1951, è un musicista peruviano autodidatta, attivo appena adolescente come batterista dei The Loop's e poi nei Thee Image nella seconda metà degli anni '60, consacrandosi sulla scena rock nella prima metà dei '70 nel ruvido gruppo hard rock PAX; in seguito percorrerà strade più sperimentali, ma con un orecchio teso anche al folk peruviano, nei suoi progetti Ave Acustica (1975-1978) e La Orquesta Integral Del Sol (1979). Autore di musiche per teatro, balletto e film, Flores è considerato uno dei più importanti musicisti creativi sulla scena peruviana degli anni '70 e '80, quando opera un originale lavoro di sintesi fra art rock, sperimentazione e folk del proprio paese, seguendo un approccio non tradizionale. Arturo Ruiz del Pozo, nato a Lima nel 1949, è uno dei talenti emersi nella musica sperimentale peruviana degli anni '70: studiò con Miguel Donoso, Lily Rosay, Andres Sas, Edgar Valcárcel, Kenneth Jones e Lawrence Casserley, a Lima ed a Londra, dove nel 1978 ottenne un diploma accademico in composizione musicale, presso il Royal College of Music. Caratteristica della sua arte è la sintesi e l'interazione fra gli strumenti della musica tradizionale acustica peruviana con avanzate tecniche di manipolazione del suono che vanno dalla musique concrete ad un accurato lavoro con i nastri e particolari effetti come l'eco.    
   
     
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