author | Hammill peter | Euro 30,00 |
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title | Love songs |
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support | Lp | edition | original issue | stereo | |||
year | 1984 | ita | label charisma / virgin | item id. 336164![]() |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa italiana su Charisma / Virgin, copertina semilucida e senza barcode, label azzurra che sfuma verso il bianco in basso, logo Charisma bianco e blu in alto e con immagine del cappellaio matto, catalogo CAS1166, senza data sul trail off. Pubblicata nel 1984 dalla Charisma nel Regno Unito, "The love songs" è una delle più peculiari raccolte della discografia di Peter Hammill: essa compila infatti una serie di ballate provenienti dai suoi album solisti degli anni '70 e dei primi '80, ma con le parti vocali reincise, e quelle strumentali remixate, talora oggetto di nuove aggiunte effettuate tramite sovraincisioni. I toni languidi ed i ritmi lenti non lascino credere che queste siano mere ballate sentimentali a tema amoroso, in quanto i testi di Hammill sono ben più complessi, talora sfuggenti e leggibili su più di un piano, e talora esplicitamente distanti dal tema tipico della canzone d'amore; curiosa l'operazione di estrapolare questi brani dai loro originari contesti su lp, dato che, alla luce della musa progressive ed art rock di Hammill, erano spesso e volentieri calati in un contesto a 33 giri più organico, ciononostante la realizzazione delle nuove parti vocali e la rielaborazione di quelle strumentali generano una certa coerenza in quest'opera. Questa la scaletta: "Just Good Friends", "My Favourite", "Been Alone So Long", "Ophelia", "Again", "If I Could", "Vision", "Don't Tell Me", "The Birds", "(This Side) Of The Looking Glass". Una delle voci e delle penne più originali ed anche spiazzanti del rock classico britannico, Peter Hammill emerge con vigore e carisma alla fine degli anni '60 ed all'inizio dei '70 come cantante e paroliere dei Van Der Graaf Generator, una delle migliori band espresse dal prog rock britannico; artisticamente, Hammill rappresentava allora una controparte oscura, stridente e tormentata del Peter Gabriel dei Genesis, entrambi i cantanti in possesso peraltro di una fortissima e distinta personalità. Nel corso degli anni '70, Hammill avvierà anche una carriera solista importante e molto produttiva, che si protarrà nel corso dei decenni ed oltre la fine del XX secolo. | |||||||
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