author | Armstrong louis | Euro 19,00 |
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title | Louis armstrong and his orchestra, vol. 7 - rockin' chair |
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support | Lp | edition | original issue | mono | |||
year | 1929 | ita | label joker | item id. 335031![]() |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa italiana, copertina ruvida fronte retro, label nera con parte bianca vicino al bordo, con cerchio arancione a destra ed a sinistra, scritte bianche lungo il bordo in basso ed argentate al centro, logo Joker nero su campo bianco in alto, e logo "The king jazz story" nero su campo bianco in basso, catalogo SM3748, data sul trail off 17/6/75, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato nel 1975 dalla Joker in Italia, questo è il settimo volume di una serie di antologie dedicate alla musica di Louis Armstrong, che documentano le sue incisioni in ordine cronologico. Questo volume contiene brani registrati a Chicago nel dicembre del 1929, ed a New York fra il dicembre dello stesso anno ed il maggio del 1930, nei quali Satchmo è accompagnato principalmente dalla sua orchestra; ormai una star riconosciuta del jazz, nel 1930 Armstrong si affermò con forza anche a New York, dove divenne uno degli animatori della rinascita culturale ed artistica afroamericana di Harlem. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "I Ain't Got Nobody" (10/12/29), "Dallas Blues" (10/12/29), "St. Louis Blues" (13/12/29), "Rockin' Chair" (13/12/29), "Song Of The Islands" (24/1/30), "Bessie Couldn't Help It" (1/2/30), "Blue Turning Grey Over You" (1/2/30), "Dear Old Southland" (5/4/30), "My Sweet" (5/4/30), "I Can't Believe That You're In Love With Me" (5/4/30), "Indian Cradle Song" (4/5/30), "Exactly Like You" (4/5/30), "Dinah" (4/5/30), "Tiger Rag" (4/5/30). Uno dei massimi protagonisti della storia del jazz, nato poverissimo a New Orleans nel 1900, Armstrong inizia la sua carriera professionale suonando a Chicago con Kid Ory nel 1918 e poi nel 1922 con Joe King Oliver. Fra il 1925 ed il 1930 raggiunge il suo apice creativo, dirigendo i suoi gruppi Hot Five e Hot Seven e realizzando composizioni che vanno oltre l'approccio collettivo del primo jazz di New Orleans per approdare all'improvvisazione ed al solismo tipici del jazz più moderno. L'opera di Armstrong costituisce quindi, a prescindere dal suo valore estetico, un lavoro innovativo che fa da ponte fra le orchestre di New Orleans di inizio '900 ed il jazz così come lo intendiamo oggi. | |||||||
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