author | Armstrong louis | Euro 19,00 |
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title | Louis armstrong and his hot five, vol. 4 - savoy blues |
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support | Lp | edition | original issue | mono | |||
year | 1927 | ita | label joker | item id. 335029![]() |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa italiana, copertina con piccola porzione staccabile sul retro in prossimità del lato di apertura (qui ancora completamente fissata al resto della copertina), label nera con parte bianca vicino al bordo, con cerchio arancione a destra ed a sinistra, scritte bianche lungo il bordo in basso ed argentate al centro, logo Joker nero su campo bianco in alto, e logo "The king jazz story" nero su campo bianco in basso, catalogo SM3745, data sul trail off 27/5/75, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato nel 1975 dalla Joker in Italia, questo è il quarto volume di una serie di antologie dedicate alla musica di Louis Armstrong, che documentano le sue incisioni in ordine cronologico. Questo volume contiene brani registrati a Chicago fra il settembre del 1927 ed il giugno del 1928, insieme agli Hot Five (nel 1927 con Kid Ory, Johnny Dodds, Lil Armstrong e Johnny St. Cyr; nel 1928 con Fred Robinson, Jimmy Strong, Earl Hines, Mancy Cara e Zutty Singleton). Satchmo diventa sempre più una star del jazz, in quei tardi anni '20, e nel 1928 ottiene una hit da top ten con "Hotter than that", continuando a sfornare splendide prove di dixieland. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Put 'Em Down Blues" (2/9/27), "Ory's Creole Trombone" (2/9/27), "The Last Time" (6/9/27), "Struttin' With Some Barbecue" (9/12/27), "Got Not Blues" (9/12/27), "Once In A While" (10/12/27), "I'm Not Rough" (10/12/27), "Hotter Than That" (13/12/27), "Savoy Blues" (13/12/27), "Fireworks" (27/6/28), "Skip The Gutter" (27/6/28), "A Monday Date" (27/6/28), "Don't Jive Me" (28/6/28). Uno dei massimi protagonisti della storia del jazz, nato poverissimo a New Orleans nel 1900, Armstrong inizia la sua carriera professionale suonando a Chicago con Kid Ory nel 1918 e poi nel 1922 con Joe King Oliver. Fra il 1925 ed il 1930 raggiunge il suo apice creativo, dirigendo i suoi gruppi Hot Five e Hot Seven e realizzando composizioni che vanno oltre l'approccio collettivo del primo jazz di New Orleans per approdare all'improvvisazione ed al solismo tipici del jazz più moderno. L'opera di Armstrong costituisce quindi, a prescindere dal suo valore estetico, un lavoro innovativo che fa da ponte fra le orchestre di New Orleans di inizio '900 ed il jazz così come lo intendiamo oggi. | |||||||
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