author Armstrong louis   Euro
19,00
title Louis armstrong and his hot seven, vol. 3 - potato head blues  
support Lp edition original issue          mono  
year 1927 print ita label   joker   item id. 335028

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conditions   [vinyl]  Excellent  [cover]  Excellent   try to 'translate' with Google.

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Prima stampa italiana, nella versione senza parte staccabile sul retro copertina vicino al lato di apertura, e con la dicitura "graphyche magica 2000 milano" in basso a destra, label nera con parte bianca vicino al bordo, con cerchio arancione a destra ed a sinistra, scritte bianche lungo il bordo in basso ed argentate al centro, logo Joker nero su campo bianco in alto, e logo "The king jazz story" nero su campo bianco in basso, catalogo SM3744, data sul trail off 24/5/75, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato nel 1975 dalla Joker in Italia, questo è il terzo volume di una serie di antologie dedicate alla musica di Louis Armstrong, che documentano le sue incisioni in ordine cronologico. Questo volume contiene brani registrati a Chicago in un breve lasso di tempo, nella prima metà del maggio del 1927, con gli Hot Seven (nei primi due brani, con John Thomas, Johnny Dodds, Lil Armstrong, Johnny St. Cyr, Pete Briggs e Baby Dodds) e con la sua Orchestra, comprendente nove elementi oltre a Satchmo (fra i quali il pianista Earl Hines), e documenta una fase in cui il trombettista e cantante era ormai chiaramente una stella ascendente nel panorama jazz di Chicago. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Willie The Weeper" (7/5/27), "Wild Man Blues" (7/5/27), "Chicago Breakdown" (9/5/27), "Alligator Crawl" (10/5/27), "Potato Head Blues" (10/5/27), "Melancholy Blues" (11/5/27), "Weary Blues" (11/5/27), "Twelfth Street Rag" (11/5/27), "Keuhole Blues" (13/5/27), "S.O.L. Blues" (13/5/27), "Gully Low Blues" (14/5/27), "That's When I'll Come Back To You" (14/5/27). Uno dei massimi protagonisti della storia del jazz, nato poverissimo a New Orleans nel 1900, Armstrong inizia la sua carriera professionale suonando a Chicago con Kid Ory nel 1918 e poi nel 1922 con Joe King Oliver. Fra il 1925 ed il 1930 raggiunge il suo apice creativo, dirigendo i suoi gruppi Hot Five e Hot Seven e realizzando composizioni che vanno oltre l'approccio collettivo del primo jazz di New Orleans per approdare all'improvvisazione ed al solismo tipici del jazz più moderno. L'opera di Armstrong costituisce quindi, a prescindere dal suo valore estetico, un lavoro innovativo che fa da ponte fra le orchestre di New Orleans di inizio '900 ed il jazz così come lo intendiamo oggi.    
   
     
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