author Manne shelly   Euro
18,00
title Shelly manne & co.  
support Lp edition original issue          mono  
year 1944 print ita label   contact   item id. 335005

help
conditions   [vinyl]  Very good  [cover]  Excellent   try to 'translate' with Google.

printer friendly
Bella copia con leggerissimi segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche lieve rumore di fondo all'ascolto, prima rara stampa italiana in mono, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, vinile estraibile dal lato interno, label nera e bianca con scritte nere lungo il bordo ed argentate al centro, logo Contact nero e rosso in alto a sinistra, logo "D.R." ("Diritti Riservati") a sinistra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), data sul trail off 12/10/65. Pubblicato nel 1965 dalla Stateside nel Regno Unito e dalla Contact negli USA, questo album compila incisioni effettuate a New York in tre diverse sessioni, nel corso del 1944, che vedono Shelly Manne suonare con tre differenti gruppi: il Barney Bigard Trio (22 gennaio, Barney Bigard – clarinetto, Eddie Heywood – pianoforte, e Manne alla batteria); Eddie Heywood e la sua Orchestra (2 maggio, Ray Nance – tromba e violino, Aaron Sachs – clarinetto, Don Byas – sax tenore, Eddie Heywood – pianoforte, John Simmons – contrabasso, e Manne alla batteria); infine con lo Eddie Haywood Trio (26 maggio, Johnny Hodges – sax alto, Eddie Heywood – pianoforte, e Manne alla batteria). Si tratta di alcune delle primissime sessioni di incisioni per un giovane Shelly Manne, che qui spazia fra elementi stilistici be bop, blues, jazz tradizionale e swing. Questa la scaletta: "How high the moon", "When we're alone (penthouse serenade)", "On the sunny side of the street", "Time on my hands", "Moonglow", "Tea for two", "Them there eyes", "Sarcastic lady", "Night and day", "Flamingo", "Step steps up", "Step steps down". Uno dei più apprezzati e registrati batteristi del jazz moderno, il newyorchese Shelly Manne (1920-1984) ha lavorato con diversi stili, dalla big band al bop al cool jazz. Autore di moltissimi dischi dagli anni '40 agli '80, è ricordato come un band leader gioviale e non egocentrico; fra il 1946 ed il 1952 suonò nell'orchestra del celebre Stan Kenton, per poi trasferirsi a Los Angeles e diventare uno dei batteristi più richiesti nel mondo del jazz, oltre a condurre le proprie formazioni, misurandosi nel corso dei decenni con differenti stili, dallo swing al bop, dalla big band al cool, dal dixieland al post bop ed alla fusion, oltre a lavorare intensamente anche nel mondo delle colonne sonore.    
   
     
Other records by Manne shelly