author | Christian charlie | Euro 20,00 |
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title | Solo flight vol. 2 |
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support | Lp | edition | original issue | mono | |||
year | 1939 | ita | label cbs | item id. 334651 |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa italiana del 1967, copertina laminata sul fronte, flipback su due lati sul retro, label arancio con logo CBS nero al centro, logo "Vi piace il jazz" nero in alto, "D.R." ("Diritti Riservati") a destra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), senza data sul trail off, catalogo 62581. Pubblicata nel 1966 dalla CBS nel Regno Unito, questa raccolta compila registrazioni di Charlie Christian risalenti al periodo 1939-1942, effettuate insieme a diverse formazioni guidate da Benny Goodman (settetto, sestetto ed orchestra). Questi gruppi includono alcuni giganti del jazz dell'epoca come Lionel Hampton, Fletcher Henderson ed ovviamente lo stesso Goodman, ma è la chitarra di Christian in grande evidenza, con splendidi e fluidi assoli che avrebbero fatto scuola nei decenni successivi. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Solo Flight (Original Version)" (4/2/41), "Rose Room" (2/10/39), "Flying Home" (2/10/39), "Star Dust" (2/10/39), "Shivers" (20/12/39), "The Sheik Of Araby" (10/4/40), "I Surrender Dear" (16/4/40), "Memories Of You" (2/10/39), "Boy Meets Goy (Grand Slam)" (16/4/40), "Honeysuckle Rose" (22/11/39), "I've Found A New Baby" (15/1/41), "Royal Garden Blues" (7/11/40), "Benny's Buggle" (7/11/40), "Can't Give You Anything But Love" (19/12/40), "As Long As I Live" (7/11/40), "On The Alamo" (15/1/41). Il texano Charlie Christian è stato uno dei personaggi più leggendari che il jazz americano abbia mai prodotto, singolare figura di musicista afroamericano che preferiva, pur essendone profondamente influenzato, la chitarra jazz a quella blues; fu l'inventore e modellatore degli standard di esecuzione della chitarra elettrica nel jazz, ed operò negli Stati Uniti dal 1937 al 1942, anno in cui morì a causa della tubercolosi, a soli venticinque anni di età. Nonostante la brevità della sua vicenda umana ed artistica, fu consacrato come ''il miglior chitarrista del mondo'' da personaggi quali Thelonius Monk e Dizzy Gillespie; un vero pioniere, il primo capace di suonare la chitarra elettrica come se fosse uno strumento solista del jazz come il sassofono, e divenuto pietra di paragone per numerosi giovani jazzisti che imbracciarono la sei corde dopo di lui nei due decenni successivi alla sua morte. | |||||||
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