author | Vibravoid | Euro 160,00 |
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title | Void vibration (ltd. white vinyl + inserts) |
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support | Lp | edition | original issue | stereo | |||
year | 2003 | ger | label nasoni | item id. 334526 |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa, qui in una delle due versioni più rare, quella in vinile bianco, pressata in soli 100 esemplari (le altre versioni sono: 100 esemplari numerati in vinile nero "dolby surround edition", 400 in vinile nero non numerato, e 500 in vinile picture), copertina lucida apribile senza barcode, con parti in rilievo sul fronte, e con parte circolare staccabile sul pannello posteriore interno (qui ancora attaccata alla copertina), completa di due inserti, uno a colori formato A4, l'altro in bianco e nero formato 12", inner sleeve in plastica trasparente con motivo spiraliforme in nero disegnato su di un lato, label custom in bianco e nero con motivo spiraliforme, scritte nere su di un lato, catalogo NR020. Pubblicato nel febbraio del 2003 dalla tedesca Nasoni, il secondo album, successivo a "2001 love is freedom" (2000) e precedente "Triptamine E.P." (2006). Composto da sei brani di durata medio/breve e da un lunghissimo episodio di chiusura, la title track di quasi tredici minuti, "Void vibration". Il gruppo propone una psichedelia profonda ed oscura, che va da episodi aggressivi e propulsivi come "Black and white" e "Vivid vision" a pezzi più lenti, dondolanti ed ipnotici come "Creepy people" e soprattutto la lunga title track, mesmerizzante intreccio fra Pink Floyd, Suicide e Spacemen 3. Quartetto psichedelico tedesco, con base a Dusseldorf, i Vibravoid sono degni rappresentanti della nuova scena psichedelica europea; sono composti da Sven S. alle percussioni, Peter M al basso, Michael G. e Christan K. alle chitarre, pedaliere, synths analogici e persino il buon vecchio theremin, i quali dopo una manciata di splits e singoli esordiscono con un lavoro di forte derivazione psichedelica retro, attingendo dai Pink Floyd del primo periodo, dal rock cosmico e dal krautrock, fra Hawkwind e Popol Vuh, fra suggestione e misticismo, con propri tocchi eterei e liquidi piu' personali e meno derivativi. Fra live, splits ed Lp's, hanno realizzato circa venti albums, spaziando fra rock cosmico, psichedelia piu' o meno pesante e neo-krautrock. | |||||||
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