author | Kenton stan | Euro 18,00 |
|||||
title | Artistry in rhythm |
|
|||||
support | 10" | edition | reissue | mono | |||
year | 1946 | usa | label capitol | item id. 332245 |
|||
conditions [vinyl] Excellent [cover] Good |
try to 'translate' with Google.
printer friendly |
||||||
Copia con alcuni segni di usura sulla copertina, la prima rara stampa americana del 1950 in versione lp a 10" del disco originariamente come quadruplo 78 giri nel 1946; copertina cartonata, label viola con scritte argento e "deep groove", logo Capitol con cupola in alto, scritta "long playing microgroove" in basso, scritta "nonbreakable" a destra, catalogo H-167. Originariamente pubblicato nel 1946 dalla Capitol sotto forma di quadruplo 78 giri, "Artistry in rhythm" contiene otto brani incisi nel 1945/46 dall'orchestra di Stan Kenton: parteciparono a queste sessioni Al Anthony (sax alto), Boots Mussulli (sax alto), Pete Rugolo (arrangiatore), Bob Gioga (sax baritono), Eddie Safranski (contrabbasso), Bonb Ahern (batteria), Shelly Manne (batteria), Stan Kenton (pianoforte, leader), Bob Cooper (sax tenore), Vido Musso (sax tenore), Bart Varsalona (trombone), Kai Winding (trombone), Miff Sines (trombone), Milt Kabak (trombone), Buddy Childers (tromba), Chico Alvarez (tromba), Ken Hanna (tromba), Ray Wetzel (tromba) e June Christy (voce). Ricordato dal critico Scott Yanow come un eccellente campionario della musica orchestrale di Kenton di metà anni '40, "Artistry in rhythm" propone un jazz per big band dinamico e scoppiettante, nel quale sembrano convivere in un brillante contrasto caratteri molto popolari della musica americana con spunti innovativi e sperimentali. Questa la scaletta: "Come back to sorrento", "Fantasy", "Opus in pastels", "Artistry in percussion", "Ain't no misery in me", "Safranski – artistry in bass", "Willow weep for me", "Artistry in bolero". Il pianista e direttore d'orchestra Stan Kenton (1911-1979) è uno dei personaggi più controversi della storia del jazz. Amato da alcuni e detestato da altri, Kenton aveva senza dubbio una sua originale ed innovativa concezione della jazz big band, dando maggior risalto alla potenza del suono ed agli arrangiamenti rispetto allo swing: le sue orchestre erano note per la capacità di eseguire esplosivi crescendo di potenza quasi sinfonica. | |||||||
Other records by Kenton stan |