author | Aa.vv. (jazz) | Euro 14,00 |
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title | Atlantic jazz: the avant-garde |
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support | Lp | edition | original issue | stereo | |||
year | 1959 | ger | label atlantic | item id. 331005![]() |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, label argento e nera con scritte nere e logo Atlantic argentato in alto, logo GEMA/BIEM in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 781709-1. Pubblicato nel 1986 dalla Atlantic negli USA ed in Europa, edito anche all'interno del cofanetto ''Atlantic jazz'' dello stesso anno, questo album è un manifesto della musica jazz più sperimentale prodotta dalla label dei fratelli Ertegun fra gli anni '50 ed i '70 compilando otto brani editi, tratti da album pubblicati dall'etichetta, di autori di altissimo livello come Roland Kirk, Chrales Mingus, Ornette Coleman e John Coltrane. La Atlantic, nei suoi anni migliori, è stata una casa discografica attenta non solo alle migliori novità del rock e del soul, ma anche della musica jazz: questa propensione è celebrata negli anni '80 con le antologie della serie ''Atlantic jazz'', ciascuna delle quali compila brani editi afferenti ad un determinato filone della musica improvvisata di origine afroamericana. Questo volume è dedicato al jazz d'avanguardia emerso fra la fine degli anni '50 ed i primi '70: si ascoltano brani che vanno dai primi vagiti di quella che sarebbe passata alla storia come ''new thing'' o free jazz, con artisti come Don Cherry (qui insieme a Coltrane) ed Ornette Coleman, ed episodi del ''post bop'' più radicale e anticonformista interpretati da Roland Kirk, John Coltrane o Charles Mingus. Questa la scaletta: Roland Kirk, ''Black mystery has been revealed'' (da ''Left & right'', 1969); Charles Mingus, ''Wednesday night prayer meeting'' (da ''Mingus at Antibes'', 1976, registrato nel 1960); Ornette Coleman, ''Eventually'' (da ''The shape of jazz to come'', 1959); Ornette Coleman, ''Lonely woman'' (da ''The shape of jazz to come'', 1959); John Coltrane / Don Cherry, ''Cherryco'' (da ''The avant-garde'', 1966); John Coltrane, ''Countdown'' (da ''The alternate takes'', 1974); Roland Kirk, ''The inflated tear'' (da ''The inflated tear'', 1968); The Art Ensemble Of Chicago, ''Nonaah'' (da ''Fanfare for the warriors'', 1974). | |||||||
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