author Kenton stan   Euro
28,00
title Kenton era  
support Lp edition reissue          stereo  
year 1940 print usa label   creative world   item id. 319233

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Ristampa degli anni '70 ad opera della Creative World, con copertina cambiata, cartonata apribile, vinile quadruplo che assume colore ambrato se posto controluce, due inserti con note e scaletta, label gialla con scritte nere e logo Creative World in alto, catalogo AT1030. Originariamente pubblicata nel 1955 dalla Capitol negli USA sotto forma di cofanetto, la raccolta con quattro vinili di materiale in gran parte raro e di storica importanza nella discografia di Stan Kenton. Il primo dei bei quattro volumi presenta sul lato A un prologo nel quale Kenton spiega a parole e con l'aiuto musicale della sua orchestra lo sviluppo della sua musica, mentre il lato B raccoglie una serie di registrazioni al Rendezvous di Los Angeles, tra le quali e' bene ricordare ''Artistry In Rhythm'', brano che definira' il suo futuro orizzonte musicale; con una unica eccezione, quella di ''Etude for saxophones'', pezzo registrato in un negozio di musica insieme ad altri otto musicisti e che ben rappresenta il desiderio da parte di Kenton di suonare, all'epoca, un jazz nuovo e diverso. Questa la scaletta dei brani del primo vinile: ''Prologue'' (1955), ''Artistry in rhythm'' (1/9/41), ''Two moods'' (25/7/41), ''Etude for saxophones'' (1/11/40), ''I got it bad and that ain't good'' (17/8/41), ''Lamento gitano'' (1/9/41), ''Reed rapture'' (25/7/41), ''La cumparsita'' (17/8/41), ''St. James infirmary'' (1/9/41), ''Arkansas traveler'' (17/8/41), ''Artistry in rhythm (closing theme)'' (1/9/41). Il secondo dei quattro volumi presenta sul lato A, intitolato "Growing Pains", alcune performances, tutte registrate nel 1944, dal vivo alla Band Rehearsal di Hollywood ed al Civic Auditorium di Pasadena; con l' unica eccezione di "I'm going mad for a pad", una sorta di "racconto swingante", registrata in studio sempre ad Hollywood; mentre sul lato B, intitolato "Artistry in Rhythm", troviamo alcuni tra i pezzi che hanno decretato il successo dell' Orchestra di Kenton e che hanno definito il suo modo di intendere il jazz. Tra i musicisti qui presenti vanno ricordati Stan Getz e Shelly Manne. Questa la scaletta dei brani del secondo vinile: ''Russian lullaby'' (6/12/44), ''I lost my sugar in salt lake city'' (14/1/44), ''Opus a dollar three eighty'' (6/12/44), ''I know that you know'' (20/4/44), I'm going mad for a pad'' (20/5/44), ''Ol' man river'' (15/4/44), ''I'll remember April'' (20/4/44), ''Liza'' (14/1/44), ''One twenty'' (20/12/45), ''Body and soul'' (27/11/45), ''Tea for two'' (20/12/45), ''I never thought I'd sing the blues'' (20/12/45), ''I've got the world on a string'' (18/7/46), ''Everybody swing'' (19/7/46), ''You may not love me'' (19/7/46), ''More than you know'' (18/7/46). Il terzo dei quattro volumi presenta sul lato A, intitolato "Progressive Jazz", i brani piu' famosi e maggiormente eseguiti dal vivo dall'orchestra di Kenton, durante i mesi tra il '47 ed il '48, periodo che vide la vera e propria creazione e nascita del jazz progressivo di Kenton. Sul lato B, intitolato "Innovations", troviamo invece una eloquente documentazione di quelle innovazioni e di quegli esperimenti che Kenton introdusse, tra il '50 ed il '51, nel tradizionale repertorio di un'orchestra jazz, attraverso dissonanze, ritmi intricati e tonalita' musicali decisamente nuove. Tra i musicisti presenti vale la pena ricordare Shelly Manne, Boots Mussulli e Laurindo Almeida. Questa la scaletta dei brani del terzo vinile: ''Artistry in harlem swing'' (1/4/47), ''If I could be with you'' (1/4/47), ''By the river st. Marie'' (1/4/47), ''Sophisticated lady'' (1/4/47), Interlude'' (12/6/48), ''Over the rainbow'' (13/12/47), ''Machito'' (12/6/48), ''Elegy for alto'' (12/6/48), ''In veradero'' (5/2/50), ''Amazonia'' (3/2/50), ''Salute'' (14/10/51), ''Coop's solo'' (14/10/51), ''Ennui'' (14/10/51), ''Samana'' (14/10/51). Il quarto ed ultimo volume e' diviso in due parti intitolate "Contemporary" ed "Epilogue", ed illustra in maniera assai efficace la avanzata concezione musicale di Kenton nel periodo piu' importante della sua maturita' artistica, dove il suo jazz sfuma decisamente nella musica sinfonica e nel virtuosismo dei musicisti. Tra i brani qui presenti e' senz'altro da ricordare "Swing house", il pezzo che apre la prima facciata, composto da Gerry Mulligan e con Lee Konitz al sax alto. ''Epilogue'', che occupa l'intera seconda facciata, e' un brano parlato in cui Stan Kenton tira le fila di questa mastodontica raccolta. Questa la scaletta dei brani del quarto vinile: ''Swing house'' (15/9/52), ''You go to my head'' (15/9/52), ''Baa-too-kee'' (30/1/53), ''Stella by starlight'' (28/1/53), ''Bill's blues'' (20/3/52), ''Modern opus'' (19/3/52), ''Zoot'' (18/9/53), ''Epilogue''. Il pianista e direttore d'orchestra Stan Kenton (1911-1979) e' uno dei personaggi piu' controversi della storia del jazz. Amato da alcuni e detestato da altri, Kenton aveva senza dubbio una sua originale ed innovativa concezione della jazz big band, dando maggior risalto alla potenza del suono ed agli arrangiamenti rispetto allo swing: le sue orchestre erano note per la capacita' di eseguire esplosivi crescendo di potenza quasi sinfonica.    
   
     
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