author U2   Euro
16,00
title Under a blood red sky (no "special low price")  
support Lp edition original issue          stereo  
year 1983 print uk label   island   item id. 263245

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conditions   [vinyl]  Excellent  [cover]  Good   try to 'translate' with Google.

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La prima stampa inglese, copertina (con un' ampia piegatura in basso a sinistra) lucida senza codice a barre, nella rara versione senza l' indicazione "special low price" sotto il titolo sul fronte, etichetta custom con scritte in lettere nere, con la primissima versione di "Electric Co.", ovvero con "I Want To Live in America" citata durante l' esecuzione del brano, catalogo IMA 3, "Graeme" e "Precision" incisi sul trail off dei rispettivi lati. Pubblicato nel novembre del 1983, tra "War" e "The Unforgettable Fire", il primo storico live degli U2, con le bellissime versioni dei suoi anthemici otto episodi, che forniscono un' idea attendibile della verve on stage della band irlandese di Bono Vox e compagni, qui davvero al massimo della forma. Confermo' l' ormai enorme successo, almeno in Europa, della band, giungendo al secondo posto della classifica inglese e contribuendo ad allargare un pubblico devotissimo. "Under a blood red sky" registrato dal vivo e uscito sotto forma di mini-Lp e' uno dei vertici discografici degli U2, una delle pochissime band attive a partire dagli anni 80 capaci di assurgere allo status di "mito" del rock al pari delle formazioni "classiche" nate e cresciute nei decenni precedenti. Per una delle formazioni rock tra le piu' amate e famose di sempre analizzare proprio questo disco dal vivo risalente a 20 anni or sono puo' apparire operazione azzardata, ma una recente dichiarazione di Adam Clayton e' a tal proposito illuminante. A distanza di anni e in prospettiva, dice il bassista, tutti i primi lavori discografici sembrano valere poco piu' di una registrazione demo; una valutazione condivisa da tanti altri musicisti rock che nella propria carriera musicale partendo da un'istintiva vocazione per il "live" tendono nei primi lavori in studio a trasferire tale e quale il sound caldo e sudato della sala prove trascurando, vuoi per scelta, vuoi per inesperienza, vuoi per limiti di budget, il lavoro certosino di produzione e di costruzione creativa del sound su multitraccia. Questo live si puo' quindi considerare come il miglior lavoro del gruppo fino a quel momento, superiore ai primi tre dischi in studio, l'occasione ideale per la band per documentare tutta la propria carica esplosiva in concerto. Il quartetto irlandese si presenta dal vivo nella piu' classica delle formazioni. Leader e guida del gruppo e' Bono dalle qualita' vocali potenti e dall'innato carisma che lo rendono probabilmente il piu' rappresentativo frontman degli anni 80. La sezione armonica e' affidata interamente a The Edge, solido chitarrista e gran maestro nell'effettistica ritmica, qui assai prezioso anche nel ruolo di corista. La sezione ritmica vede il trascinante, preciso e mai banale Larry Mullen Jr. alle percussioni e Adam Clayton al basso. Quest'ultimo e' la lampante dimostrazione di come un musicista dalle limitate capacita' tecniche possa perfettamente amalgamarsi nel sound di una rock-band e trarre il massimo profitto da linee di basso tanto semplici quanto incisive. "Under a blood red sky" raccoglie le migliori canzoni tratte dai primi tre album ("Boy", "October" e "War") e dai primi 45 giri, dalle quali emerge chiara la matrice post-punk della band: canzoni dirette e senza fronzoli, riff taglienti, una ritmica incisiva e vibrante e, su tutto, l'interpretazione calda ed evocativa di Bono. Gli U2 dimostrano qui di possedere quell'energia misteriosa e rara capace di trasformare un concerto rock in un evento unico e memorabile. Dopo questo live la band vedra' crescere a dismisura la propria fama planetaria grazie al bellissimo "Unforgettable fire", forse lo zenith creativo dell'intera produzione U2 e l'ultimo lavoro che puo' in qualche modo essere annoverato nell'arcipelago new wave.    
   
     
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