author | Death in june | Euro 30,00 |
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title | Occidental martyr |
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support | 10'' | edition | reissue | stereo | |||
year | 1995 | usa | label soleilmoon | item id. 262480 |
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conditions [vinyl] Excellent |
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printer friendly |
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Minialbum in formato 10", ristampa del 2010, nella ormai rara edizione limitata di 500 copie in vinile picture, contenuta in una busta esterna plastificata, completa di due cartoline a colori, catalogo NERUS9. Ristampa in vinile picture e senza copertina del 10'' originariamente pubblicato nel 1995 dalla Twilight Command. Questo particolare progetto consiste nella declamazione di testi dei Death In June da parte dell'attore Max Wearing sopra basi musicali appositamente create da Douglas Pierce, risultando in un lavoro dai toni decisamente spettrali. I Death in June nascono nel 1981 all'indomani dello scioglimento dei Crisis dal proseguimento artistico di Douglas Pierce e Tony Wakeford ai quali si unira' Patrick Leagas O'Kill. Dopo aver dato alla luce un primo dodici pollici intitolato Heaven Street al quale seguira' il singolo State Laughter/Holy Water uscira' The Guilty Have No Pride, questa sara' l'ultima testimonianza del gruppo nella sua originaria formazione, difatti Tony Wakeford causa differenze stilistiche abbandonera' il gruppo per dar vita al progetto Above The Ruins artefice di un unico album e successivamente al ben piu' prolifoco progetto Sol Invictus. In sostituzione di Wakeford si unira' al gruppo Richard Butler ma ben presto abbandonera' la band, successivamente a segnare una ulteriore svolta sara' la dipartita di Patrick O'Kill che dara' vita al suo progetto Sixth Comm. Douglas Pierce nel trascorrere degli anni riuscira' a dar nuovo lustro al progetto Death In June, vantera' innumerevoli collaborazioni illustri come David Tibet, Boyd Rice, Albin Julius, Rose McDowell, Ian Read, Michael Moynihan, Richard Leviathan, Jhon Murphy, Michael Cashmore e molti altri artisti che si uniranno nel succedersi degli anni, relegando i Death In June come primogenito gruppo dal quale ha origine l'intera scena apocalittica anglosassone. Un album storico e fondamentale capace di un approccio musicale che non accetta compromessi. | |||||||
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