author | Weller paul | Euro 35,00 |
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title | a kind revolution |
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support | Lp | edition | original issue | stereo | |||
year | 2017 | eu | label parlophone | item id. 262343![]() |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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printer friendly |
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La prima ormai rara stampa, in vinile nero pesante 180 grammi (le due versioni in vinile blu sono entrambe successive), copertina apribile con lettere lucide sul fronte, con apertura per il disco all' interno, corredata di booklet di otto pagine con artwork, foto e testi e di inserto "art print", etichetta nera con logo Parlophone giallo in alto, catalogo 0190295845261. A due anni dal precedente "Saturns Pattern" (2015), e prima di "True Meanings" (2018), il tredicesimo album in studio solista dell' ex Jam e Style Council, uscito su Parlophone nel maggio del 2017 e giunto al quinto posto delle classifiche inglesi. Inciso con un foltissimo stuolo di ospiti e collaboratori, fra cui il grande Robert Wyatt, voce solista e trombettista nel brano ''She moves with the fayre'', il chitarrista degli Ocean Colour Scene Steve Cradock, ormai a lungo collaboratore di Weller, Boy George, che duetta con il leader nell'incalzante pop soul ballabile di ''One tear'', ed il multistrumentista Andy Croft, leader dei Moons ed a sua volta regolare collaboratore di Paul, ''A kind revolution'' e' un album complessivamente piu' diretto e familiare rispetto ai suoi predecessori recenti: Weller opta soprattutto per caldi influssi soul e funk in questi brani, abbastanza rilassati nelle sonorita' ma non di rado pervasi da una vena ballabile e frizzante, come il brano di apertura ''Woo se' mama'' o il denso rocker ''Nova'', accanto a dolci ballate come ''Long long road'', ''The impossible idea'' e ''The crane is back''; interessante il funk rock di ''She moves through the fayre'' con le voci dilatate dall'eco, la stompeggiante ''Satellite kid'' con una chitarra robusta ed inacidita dallo wah wah. Figura storica del rock britannico, Paul Weller assume la fama di rockstar fra gli anni '70 e gli '80, guidando il gruppo punk mod dei Jam e poi la sofisticata band pop Style Council. Dopo lo scioglimento di questi ultimi, Weller intraprende una carriera solista negli anni '90 che gli dara' molte soddisfazioni in Gran Bretagna, dove riscuote l'ammirazione di gruppi come Oasis ed Ocean Colour Scene. | |||||||
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