author De andre' fabrizio   Euro
36,00
title anime salve (+ booklet)  
support lp edition new record          stereo  
year 1996 print eu label   sony music / rca   item id. 2131852

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Ristampa del 2024, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, corredata di inserto apribile in tre parti con foto e testi e di un esclusivo libretto di 20 pagine con testi, crediti, note e foto. Da wikipedia: "Anime salve", e' il tredicesimo e ultimo album registrato in studio dal cantautore genovese Fabrizio De André, pubblicato il 19 settembre 1996 dalla BMG Ricordi. L' album ha ottenuto un riscontro molto positivo sia da parte dalla critica musicale, che gli ha assegnato la Targa Tenco 1997, sia dal punto di vista commerciale, debuttando direttamente al primo posto della classifica e raggiungendo in seguito la certificazione di triplo disco di platino in Italia. Frutto di un lavoro a quattro mani di De André con il collega e concittadino Ivano Fossati, che era già stato suo collaboratore episodico in passato, "Anime salve" e' considerato da molti il testamento non solo musicale di Fabrizio De Andre', ma anche spirituale, soprattutto per la presenza del brano di chiusura dell'opera, "Smisurata preghiera". Attraverso i brani del disco, il cantautore intraprende un percorso ideale nell'anima del mondo degli umili, dei reietti e dei dimenticati, sempre molto caro al cantautore. Il tema prevalente e' la solitudine in tutte le sue forme: quella della transessuale, del Rom, dell'innamorato, del misero pescatore di acciughe, anche (in positivo) quella scelta come condizione ideale. Lo stesso titolo dell'album deriva dall'etimologia delle parole "Anime" e "Salve", e sta a significare "spiriti solitari". L'intero disco puo' essere considerato un "elogio della solitudine", che permette di essere liberi e non condizionati dalla società, come spiegato dallo stesso De André durante un live poi pubblicato nell'album "Ed avevamo gli occhi troppo belli". Le canzoni dell'album, arrangiate da Piero Milesi, sono caratterizzate da una ricerca sonora indirizzata verso ritmi e temi tipici della cultura musicale sudamericana, cari a Fossati ma che hanno appassionato anche De André stesso fin da giovane, e verso il tropicalismo di Caetano Veloso, ma vi sono anche chiari riferimenti alle atmosfere balcaniche e mediterranee. Anche in quest'ultimo disco De André fa uso di dialetti ed altre lingue: i cori di Prinçesa sono in portoghese del Brasile, i cori di Dolcenera e l'intero testo di  cúmba sono in genovese, il finale di Khorakhané è in lingua rom, mentre il titolo della sesta canzone, Disamistade, è un termine sardo dalla forte connotazione sociale. L'apparente incongruenza dell'opera è dovuta alla disputa, avvenuta nei due anni passati in sala di registrazione, tra la "corrente paganiana" che prediligeva ritmi e sonorità mediterranee (sulla scorta di "Crêuza de mä") e la "corrente fossatiana" che intendeva realizzare un unicum musicale sudamericano. Dopo innumerevoli facimenti e rifacimenti, De André ha poi optato per una miscellanea delle contrastanti posizioni. Per fare questo si è rivolto a Piero Milesi, che aveva avuto modo di conoscere bene durante la realizzazione del precedente album Le nuvole.    
   
     
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