author | Fuller blind boy | Euro 20,00 |
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title | With sonny terry and bull city red |
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support | Lp | edition | new record | mono | |||
year | 1935 | usa | label blues classics | item id. 2126086 |
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Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nella seconda meta' degli anni '60 dalla Blues Classics, sottoetichetta della Arhoolie, questo album postumo raccoglie quattordici dei migliori brani incisi da un Fuller in grandissima forma fra il 1935 ed il 1940, accompagnato dai fidi Sonny Terry (armonica) e Bull City Red (washboard), fornendo un'ottima introduzione al suo Piedmont blues, sincopato e vivace, genere a cui Fuller e' indelebilmente associato. Questa la scaletta: ''Shake it baby'', ''Bye bye baby blues'', ''You've got something there'', ''Pistol slapper blues'', ''Step it up and go'', ''Good feeling blues'', ''Jitterbug rag'', ''Careless love'', ''Bus rider blues'', ''I'm a rattlesnakin' daddy'', ''Big house bound'', ''Piccolo rag'', ''Three ball blues'', ''Stealin' bo-hog''. Originario della Carolina del Nord, Blind Boy Fuller (1907-1941) e' considerato il piu' importante ed influente esponente del Piedmont blues (il Piedmont e' una vasta area che si estende dalla pianura costiera atlantica ai monti Appalachi, negli Stati Uniti sud-occidentali), variegato genere musicale tradizionale che racchiude gli stili praticati nella regione, caratterizzati da andamento sincopato e da un complesso fingerpicking. Fuller incise solo per sei anni, fra la seconda meta' degli anni '30 e l'inizio degli anni '40, per poi scomparire prematuramente, e tuttavia rimane uno dei bluesmen piu' registrati dell'epoca prebellica: dotato di grande versatilita' che lo metteva a suo agio sia con il blues che con il ragtime ed il pop, e' stato definito un ''sintetizzatore'' di stili, similmente al grande Robert Johnson. | |||||||
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