author | Baustelle | Euro 48,00 |
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title | L'amore e la violenza vol.2 (ltd reissue red) |
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support | Lp2 | edition | new record | stereo | |||
year | 2018 | eu | label atlantic | item id. 2123631 |
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edizione limitata di 3500 copie numerate, doppio vinile 180 grammi, copertina apribile, inner sleeves."L'amore e la violenza vol.2" (2018) è secondo volume del disco omonimo, il primo volume pubblicato nel gennaio 2017. L'album, scritto durante il tour del lavoro precedente, ha come tema principale l'amore, descritto in maniera cruda e pura (violenza, non a caso, quindi) facendo ricorso a un pop che sembra facile ma non lo è : "i dodici pezzi facili" sono infatti trame sonore costruite su synth vintage e chitarre presenti come non mai. I Baustelle (parola tedesca che significa lavori in corso) si formano a Montepulciano (SI), nella seconda meta' dei novanta. Debuttano nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si ritrovano elementi della canzone d'autore italiana e francese, la new wave, elettronica, colonne sonore e la bossa nova. Nel 2003 esce "La moda del lento", con cui rafforzano la propria idea di musica, fra canzone d'autore e pop, ricevendo positivi consensi da parte della critica specializzata e non. Due anni piu' tardi esce il terzo "Malavita", con suoni piu' rock e piu' potenti, registrato dal produttore storico del rock italiano, Carlo U. Rossi, la cui produzione prosegue anche in "Amen", disco di platino, che vanta la collaborazione di numerosi musicicti fra cui Sergio Carnevale, Mulatu Astatke, Beatrice Antolini. Prima del quinto album "I mistici dell'occidente, pubblicano la colonna sonora del film "Giulia non esce la sera" del regista Giuseppe Piccioni, incidendo un inedito duetto con l'attrice valeria Golino, "Piangi Roma". Seguono i dischi "I Mistici dell'Occidente"(2010) e "Fantasma"(2013). Dopo il monumentale “Fantasma” (2013) i Baustelle pubblicano “L’amore e la violenza” (2017), disco definito da Bianconi “oscenamente pop”. In chiave postmoderna si ritorna al synth pop de il “Sussidario illustrato della giovinezza” (2000) e de “La moda del lento” (2003), di citazione in citazione: il titolo – “L’amore e la violenza” - richiama alla mente “L'Amour et La Violence” di Sébastien Tellier; il primo singolo, “Amanda Lear”, racconta una “storia di common people” , con sonorità alla Pulp, citando Amanda Lear e l’epoca dei vinili (“I wanna be Amanda Lear/ il tempo di un LP/ il lato A, il lato B”); “Basso e Batteria” riprende il giro introduttivo della sigla di Sandokan e il gruppo dichiara ironicamente di voler essere “gli Oliver Onions del Duemila"; “Eurofestival” , incrocio tra la “Let’s stick together” (interpretata a suo tempo da Bryan Ferry) e Battiatismi vari, è un cut up di contrasti (che vanno e vengono) in un “mondo di amore e violenza”; “La Musica Sinfonica” (che in fase di scrittura si chiamava “ Rondò Valentino”) è l’incontro/scontro tra il Rondò Veneziano e “Comprami” di Viola Valentino; “Ragazzina” ricorda, invece, “Uomini persi” di Claudio Baglioni. Dodici tracce (quelle del disco), quindi, che sono un bignami della musica leggera italiana anni settanta e ottanta. Nel Marzo 2018 esce un secondo volume de "L'amore e la violenza", definito dalla band "un disco di canzoni sui rapporti puri" | |||||||
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