author Aksak maboul   Euro
25,00
title Redrawn figures 2  
support Lp edition new record          stereo  
year 2021 print eu label   crammed discs   item id. 2120184

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Edizione limitata, allegata tessera per il download digitale dell'album, label custom, catalogo CRAM308LP. Pubblicato nell'ottobre del 2021 dalla Crammed Discs, questo è il secondo dei due volumi, usciti separatemente ma contemporaneamente in vinile, contenenti remix ad opera vari autori dei brani di "Figures", terzo album ad uscire esclusivamente a nome degli Aksak Maboul, nel maggio del 2020, a circa quarant'anni di distanza dal secondo "Un peu de l'ame des bandits'' (1980), e due anni dopo il secondo disco co-accreditato a Veronique Vincent ed Aksak Maboul, "16 visions of ex-futur" (2016). Fra i partecipanti a questa operazione troviamo brillanti esponenti di pop sperimentale come i tedeschi Notwist, i britannici Vanishing Twin e Cate Le Bon, e Kate NV dalla Russia, autori elettronici come Felix Kubin e Tolouse Low Trax (Germania), Hello Skinny (aka Tom Skinner, Gran Bretagna), Matias Aguayo, Stubbleman (aka Pascal Gabriel), Carl Stone (sperimentatore dagli USA), Shungu (Belgio) ed il veterano della house music di Chicago Jordan Fields, fra gli altri, oltre ad alcune rielaborazioni curate da Marc Hollander degli Aksak Maboul. Una rielaborazione che parte dallo artwork di copertina, che in "Redrawn figures 2" è un "remix visuale" di quello originario di Veronique Vincent, realizzato dallo stimato pittore francese Hervé Di Rosa. Questa la scaletta: "Tous KO", "Un Caïd (Hello Skinny remix)", "Dramuscule (Ohh_luuu remix)", "Retour Chez A. (Felix Kubin remix)", "L'Adieu À L'Histoire (Tolouse Low Trax remix)", "Fin (Stubbleman remix)", "Un Caïd (Old School Rmx by Jordan Fields & Marc Hollander)", "Anatomy Of A Dramuscule". Gli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche degli Honeymoon Killers), furono autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Il primo ''Onze danses pour combattre la migraine'' (1977), presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconoclasta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima. Il secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), inciso con una formazione che includeva i britannici Fred Frith e Chris Cutler, e' considerato anche piu' sperimentale dell'esordio, ma ancora posseduto dal suo spirito giocoso, e fu acclamato dalla critica come uno dei vertici artistici del RIO (Rock In Opposition). Gli Aksak Maboul si riattivano nel secondo decennio del XXI secolo, attorno a Marc Hollander ed a Veronique Vincent, e pubblicano nuovi dischi, alcuni dei quali co-accreditati alla Vincent con gli Aksak Maboul, ed finalmente un terzo lp a nome solo del gruppo, "Figures", che esce nel 2020.    
   
     
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