author | Hammill peter | Euro 23,00 |
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title | In translation |
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support | Lp | edition | new record | stereo | |||
year | 2021 | ger | label fie! | item id. 2117968 |
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Vinile da 180 grammi, inner sleeve con note, label custom blu con pentagramma sullo sfondo, scritte bianche, logo Fie! bianco in alto, catalogo FIE9141V. Pubblicato nel luglio del 2021 dalla Fie!, il trentaquattresimo album solista dell' artista inglese, altrimenti impegnato con i Van Der Graaf Generator, successivo a "From the trees" (2017) ed alla collaborazione con gli Isildur's Bane "In amazonia" (2019). Per la prima volta nella sua lunga carriera, Hammill realizza un album di cover, pescando da una cesta molto variegata, che include la canzone d'autore e popolare italiana, il grande American Songbook, la musica classica tedesca e francese ed il tango; quasi tutti i brani sono stati tradotti in lingua inglese da lui stesso. Da De André e Tenco a Mahler e Fauré, da Astor Piazzolla ad Oscar Hammerstein, la scaletta di "In translation" è unita, nelle parole di Peter Hammill, dalla presenza nella maggior parte dei brani di temi come la perdita, la dislocazione (intesa come spostamento da un luogo) e le aspettative disattese. Inciso durante la pandemia del COVID19 e quindi anche durante periodi di lockdown, l'album è stato suonato pressoché interamente dal solo Hammill, che qui dà un'ulteriore prova della sua musa controcorrente, eccentrica e spesso imprevedibile. Questa la scaletta: "The Folks Who Live On the Hill", "Hotel Supramonte", "Oblivion", "Ciao Amore", "This Nearly Was Mine", "After a Dream", "Ballad for My Death", "I Who Have Nothing", "Il Vino", "Lost to the World". | |||||||
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