author | Orton beth | Euro 30,00 |
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title | Trailer park (rsd 2022) |
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support | Lp2 | edition | new record | stereo | |||
year | 1996 | eu | label sony | item id. 2111085![]() |
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ristampa limitata, per la prima volta in doppio vinile, colorato blu, in occasione del record stord day 2022. Copertina pressoche' identica all'originale, del primo disco di Beth Oprton uscito originariamente nel 1996 su Heavenly, prima di "Central reservation" (98). Opera importante in quanto mutua, in una forma lineare e suadente, il filone dell'elettronica, trip hop, con il folk melanconico e delicato del cantautorato femminile. Gli episodi che compongono il disco, oltre ad essere originali e abbastanza diversi tra di loro, colpiscono per la qualita': semplici efficaci, delicati e vagamente malinconici e talvolta piu' solari. Esempio di come la tradizione cantautorale e folk abbia saputo fondersi con la musica elettronica nel trip hop, Beth Orton esordisce insieme a William Orbit nel duo Spill con la cover di "Don't wanna know about evil" di John Martyn. la collaborazione con Orbit prosegue nel suo album "Strange cargo 3" del 1993, come co-autrice e cantante della traccia "Water from a vine leaf". Subito dopo appare sui primi singoli del gruppo Red Snapper ("Snapper" e "In deep"). nel '95 collabora con i Chemical brothers di "Exit planet dust", figurando nell'ultima traccia del disco "Alive: alone". finalmente comincia a creare i suoi primi lavori come solista, considerati tra i più bei dischi del decennio, nel 1996 dopo aver messo su una propria band con il contrabbasista Ali Friend, il chitarrista Ted Barnes, il tastierista Lee Spencer e il batterista Wildcat Will, producendo sei Lp fino ad ora, "Trailer park" del 1996 prodotto da Andrew Weatherall, "Central reservation" del 1999, "Daybreaker" del 2002, in collaborazione con Ryan Adam e i Chemical Brothers, "Comfort of strangers" del 2006 prodotto da Jim O'Rourke | |||||||
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