author | Grateful dead | Euro 29,00 |
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title | Anthem of the sun (180 gr.) |
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support | Lp | edition | new record | stereo | |||
year | 1968 | eu | label Warner Bros / rhino | item id. 2110465![]() |
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Ristampa del 2018, in vinile 180 grammi, rimasterizzata, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica a quella della originaria rara tiratura uscita su Warner Bros. Pubblicato in usa il 18 luglio del 1968 dopo ''Grateful dead'' e prima di ''Aoxomoxoa'', giunto al numero 87 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk dove fu pubblicato nel novembre dello stesso anno. Il secondo album. E' il fondamentale primo tassello di una straordinaria trilogia psichedelica ("Aoxomoxoa" e "Live/dead" gli altri due), registrato dal settembre del 1967 al dicembre dello stesso anno tra hollywood e new york, contiene la spettacolare ''that's it for the other one'', lunga suite divisa in quattro movimenti che rappresenta lo stato dell'arte della psychedelia californiana, sicuramente uno dei massimi esempi del suono di san francisco della stagione psychedelica e rimane un documento imprescindibile nella storia musicale del secolo passato. concepito come un modo per riuscire a transporre l'energia e le lunghe fluttuazioni psychedeliche in un singolo lp con brani di durata ''normale'', e registrato dopo che il gruppo si era allontanato dal suono del primo omonimo album in studio, vede le liriche di Robert Hunter e le percussioni del secondo batterista Mickey Hart, notevole anche la tastiera, con Tom Constanten alle prese con partiture vicine all' avant-garde con rimandi a John Cage e Karlheinz Stockhausen che alla musica rock. al disco hanno contribuito molti dei personaggi chiave della Bay Area, anche non musicisti, come Dan Healy il geniale tecnico del suono, il disco e' basato sul concetto di far suonare insieme e contemporaneamente, partiture diverse tra di loro e sviluppate su piu' piani, un idea per allora radicale, che doveva portare l' ascoltatore dentro a quei ''nuovi piani di percezione'' che venivano ''raggiunti'' durante i loro concerti del periodo, tutti i brani contenuti nel disco erano stati suonati live innumerevoli volte, e, per esempio, la lunga suite di "That's It for the Other One" e' un collage di brani e fraseggi gia' suonati in concerto anche in contesti assai diversi che qui vengono mirabilmente riuniti. emergono assai piu' che in passato anche le figure di Bob Weir e quella della guida spirituale Neal Cassidy, piu' volte citato nei testi, tra i brani le meravigliose "New Potato Caboose" l'autobiografica "Born Cross-Eyed" , ed "Alligator" che illustra il bizzarro talento di Ron "Pigpen" McKernan, la spina dorsale del gruppo . il risultato e' uno dei maggiori capolavori della musica rock di sempre, un mito della california degli anni ''60, ed uno dei piu' riusciti concept album post-Sgt. Pepper' s '' di tutti i tempi. | |||||||
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