Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
author | Moor mother | Euro 29,00 |
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title | Circuit city (ltd. coloured vinyl) | ||||||
support | Lp | edition | nuovo | stereo | |||
year | 2020 | usa | label don giovanni | item id. 3513405 |
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Edizione limitata in vinile color arancione, copertina apribile, label custom in diverse tonalità di marrone e con scritte bianche, catalogo DG-197. Pubblicato in cd nel settembre del 2020 dalla Don Giovanni ed in vinile nel febbraio successivo, il quarto album, successivo ad "Analog fluids of sonic black holes" (2019). Descritto come un ciclo di canzoni afrofuturista scaturito dal corrente clima sociopolitico americano, "Circuit city" è stato inciso da Ada Adhiyatma (sound designer, elettronica), Elon Battle (voce),Steve Montenegro (elettronica), Luke Stewart (contrabbasso), Keir Neuringer (sax, percussioni), Tcheser Holmes (batteria, percussioni) ed Aquiles Navarro (tromba, percussioni). Composto da quattro lunghissimi brani, l'album è frutto di un progetto multimediale che include anche una rappresentazione teatrale, ed il disco stesso ha una natura ibrida di musica e poesia, i cui testi esprimono sentimenti e critica in particolare nei confronti della trascuratezza dei progetti residenziali pubblici, che spesso colpisce i soggetti più deboli fra i deboli, della povertà e della brutalità della polizia negli Stati Uniti, narrati da chi vive o ha vissuto direttamente determinati contesti. Uno stridente ed incisivo lavoro di interazione fra poesia, protesta, hip hop, free jazz ed elettronica, che confluiscono in una catarsi sonica intensa e vorticosa, sintetizzando sperimentazione avanguardista ed umanità. La cantante e poetessa afroamericana Camae Ayewa, in arte Moor Mother, originaria del Maryland e basata a Philadelphia, propone un'arte sonica urticante e molto originale, in cui l'impiego di elettronica che tende al rumorismo, a fianco di lenti ed ipnotizzanti grooves hip hop underground, spunti free jazz e campionamenti anticonvenzionali, generano tappeti sonori su cui si animano le proprie parole, espresse con un approccio ibrido fra declamazione, narrazione hip hop e graffiante rabbia punk, e contenenti istanze via via più politicizzate. Ispirata sia dalla scena punk che dal rap, Ayewa avviò il progetto Moor Mother nel 2012, dopo aver fatto parte del gruppo hip hop The Mighty Paradocs, integrando poesia e musica sperimentale: nel 2015 pubblicò una cassetta, "Moor mother goddess", alla quale fecero seguito nel resto del decennio una serie di album su Don Giovanni e su Vinyl Factory, sempre più ricchi di sfumature stilistiche; nel frattempo, ha partecipato come cantante ed autrice al collettivo free jazz di Chicago Irreversible Entanglements. | |||||||