Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
author | 76% Uncertain | Euro 14,00 |
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title | Hunka hunka burnin' log | ||||||
support | Lp | edition | originale | stereo | |||
year | 1989 | usa | label wishingwell / giant | item id. 334646 |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Good |
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Copia con alcuni segni di usura sulla copertina, prima stampa USA, nella versione in vinile nero, copertina semilucida con barcode e fabbricata in Canada, completa dell'inserto con i testi, label nera con logo e scritte bianche, catalogo GRI6021 / WW-8. Pubblicato nel 1989 dalla Wishingwell / Giant negli USA, il terzo ed ultimo album in studio, successivo a "Nothing but love songs" (1985) e precedente il live "Where's the lid" (1990). "Hunka hunka..." è il lavoro più complesso ed "evoluto" nella breve discografia dei 76% Uncertain, accostato dai tipi di Flex ai Nomeansno, una musica in cui l' hardcore punk si fa più articolato senza perdere dinamismo, ed in cui le sonorità assumono maggiori riflessi metallici, in un eccellente equilibrio fra melodia ed aggressività; tra i brani, una cover ovviamente stravolta di "Live and Let Die" di Paul McCartney. I 76% Uncertain sono stati uno dei più rispettati gruppi hardcore punk della costa orientale degli Stati Uniti: una sorta di "super gruppo", fondato nel 1983 a Bridgeport, Connecticut, da ex membri di Reflex From Paine C.I.A., che pubblicò nel corso degli anni '80 tre eccellenti album dal sound rabbioso, potente e tirato ma anche composto con intelligenza ed inventiva, inizialmente più crudo e poi più sofisticato e metallico: "Estimated monkey time" (1984), "Nothing but love songs" (1985) e "Hunka hunka burnin' log" (1989) sono lavori che mostrano una continua evoluzione nella loro musica, senza mai tradire le radici HC punk ma plasmandole in modo da rendere i pezzi più articolati e meno prevedibili. | |||||||