Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
author | Cooper alice | Euro 45,00 |
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title | welcome to my nightmare | ||||||
support | Lp | edition | originale | stereo | |||
year | 1975 | uk | label anchor | item id. 261729 |
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conditions [vinyl] Very good [cover] Excellent |
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la bella e ricercata prima stampa inglese, copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata fronte e retro, pressata da James Upton, inner sleeve rigida con testi e foto, sagomata in alto, etichetta nera con scritte argento e logo multicolore in alto, nella versione con "Made in Uk" in basso, trail off con "...A-1U" e "B-1U" sui rispettivi lati, "TML-S" su entrambi, catalogo ANCL2011. Pubblicato nel marzo 1975 dopo ''Muscle of love'' e prima di ''Goes to hell'', giunto al numero 5 delle classifiche Usa ed al numero 19 di quelle Uk. L' ottavo album, registrato con Dick Wagner, Steve Hunter e John Prakash, ovvero la band di Lou Reed in "Rock'n'roll animal". Contiene il brano ''Only women bleed'' oltre a ''Welcome to my nightmare'', ''The black widow'', ''Cold ethyl'' e la leggendaria ''Steven'', oltre ad una "Escape" co-scritta da Kim Fowley che gia' gli Hollywood Brats avevano registrato el 1974 ma che sara' resa pubblicain quella versione solo molti anni dopo; la critica americana defini' questo album con le parole ''Welcome to my nightmare is by far the finest album Alice Cooper has yet released in his solo career''. Prima che Vincent Furnier, nato a Phoenix, Arizona, adottasse il nome Alice Cooper, la sua band, il cui embrione risale al '64, aveva avuto diversi nomi: Earwigs, Spiders e Nazz, facendosi notare positivamente in ambito garage-punk. Scoperti da Frank Zappa, "gli" Alice Cooper pubblicarono per la sua etichetta Straight tre albums che risentono non poco dell' influenza zappiana, anche se gia' il terzo, non a caso entrato prepotentemente in classifica nella sua riedizione per la Warner Bros, inizio' a proporre quegli ingredienti che diverranno di li' in poi un marchio di fabbrica: un hard rock semplice e diretto e testi molto espliciti su sesso, droga e religione. Nacque contemporaneamente il tipico live show della band, a base di trovate sceniche grandguignolesche e kitsch, con relativi problemi di censura e pubblico giovane in visibilio. La cosa ando' avanti, con successo sempre maggiore, fino al '73, quando la band abbandono' il cantante che tenne per se' la fortunata denominazione e continuo' come solista smorzando un poco la trasgressivita' della musica e degli shows. | |||||||