Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
author | Doors | Euro 250,00 |
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title | Strange days | ||||||
support | Lp | edition | originale | mono | |||
year | 1967 | uk | label Elektra | item id. 253391 |
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conditions [vinyl] Excellent [cover] Excellent |
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prima rara stampa inglese, nella ancor piu' rara versione mono, completa della rara inner sleeve con foto e testi, copertina laminata fronte e retro, con l' originaria dicitura "Manufactured in Great Britain by Polydor Records Limited, London" sul retro in basso, presto eliminata, etichetta ruvida rossa/arancio con scritte e logo neri, con queste caratteristiche relative alla prima stampa: "Paradox Music / Essex Records" a sinistra e non "Copyright Control" (che subentrera' invece pochissimo tempo dopo), ancora senza il logo del gruppo sotto il foro centrale sopra i titoli dei brani, e senza l' indicazione "Produced By Paul A. Rotchild" in basso, trail off matrix "A1" e "B1" sulle rispettive facciate. Pubblicato in Usa nell'ottobre del 1967 dopo ''The Doors'' e prima di ''Waiting for the sun'', giunto al numero 3 delle classifiche americane e non entato nelle charts inglesi. Il secondo album. Prodotto da Paul Rothchild, con un feeling misterioso e surreale non alieno da splendide fughe psichedeliche, "Strange Days" e', non meno del primo album, uno dei capolavori assoluti della storia della musica rock. Molti dei brani di "Strange Days" sono stati scritti nello stesso periodo di quelli pubblicati su "The Doors", e quindi il lavoro non si distacca molto dal predecessore; l' opera vede moltissimi episodi celeberrimi, come "Strange Days", "Moonlight Drive", "You're Lost Little Girl", "Love Me Two Times" (che pubblicato come singolo ottenne un discreto successo); "My Eyes Have Seen You" e "I Can't See Your Face in My Mind", forse meno conosciuti, sono invece due incursioni nella psichedelia Orientale, tuttavia l' episodio centrale e' certamente la magnifica versione di 11-minuti di "When the Music's Over", che diverra' anche il punto centrale dei loro concerti, potente e carica di mistero come lo era stata "The End" nel primo album. | |||||||