Rock bottom records

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Pop iggy apollo (manchester apollo, september 25th, 1977)

10" (edition) new record stereo uk 1977 easy action
rock 60-70

+ notes

10" pubblicato nel novembre 2017 dalla Easy Action, contiene due brani, registrati dal vivo (buona la qualita' sonora) all' Apollo di Manchester il 25 settembre del 1977, negli stessi giorni in cui usciva il bellissimo album "Lust For Life". Sul palco con l' ex Stooges sono Hunt Sales alla batteria, Tony Sales al basso, Stacey Heydon alla chitarra e l' altro Stooges Scott Thurston alle tastiere, per due lunghe versioni dei due brani forse piu' leggendari di quell' album: l' oscura "The Passenger" e la serrata "Lust For Life".

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18,00

id. 2073273
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Pop iggy every loser

lp (edition) new record stereo eu 2023 gold tooth / atlantic
rock 60-70

+ notes

edizione in vinile nero, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di inner sleeve e di booklet di 8 pagine formato lp, con testi, crediti e foto. Pubblicato nel gennaio 2023, a distanza di quattro anni dal precedente "Free" (2019), il nuovo album solista in studio dell' ex Stooges. 
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35,00

id. 2117020
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Pop iggy every loser (ltd. Blood red vinyl)

lp (edition) new record stereo eu 2023 gold tooth / atlantic
rock 60-70

+ notes

edizione limitata in vinile rosso, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di inner sleeve e di booklet di 8 pagine formato lp, con testi, crediti e foto. Pubblicato nel gennaio 2023, a distanza di quattro anni dal precedente "Free" (2019), il nuovo album solista in studio dell' ex Stooges. 
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38,00

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Pop iggy free

lp (edition) new record stereo eu 2019 caroline / loma vista
rock 60-70

+ notes

edizione regolare in vinile nero, barcode 6 02577 94353 9, inner sleeve. Pubblicato nel settembre del 2019, a tre anni di distanza dal precedente "Post Pop Depression", il diciottesimo album solista in studio dell' ex Stooges. Nel corso del nuovo secolo il Pop solista ha in alcuni casi esplorato il lato più riflessivo e melodico della sua musica, optando per una musica lontana dalle furiose partiture stoogesiane, e mostrando un'attrazione per generi come il jazz. "Free" è un ulteriore passo in questa direzione, attraverso brani ora dilatati dalle notturne sfumature davisiane, ora con rockers ombrosi come "James bond" e "Love's missing", in cui le chitarre distorte e fuzz lasciano il posto a melodie minimali ed a un assolo di tromba, strumento che, suonato da Leron Thomas, appare in tutti i brani tranne l'ultimo, "The dawn". Emerge così una vena da crooner moderno, in chiave rock ed un po' decadente, nello Iggy Pop maturo di questi anni, peraltro già mostrata in alcuni brani del suo classico primo album solista "The idiot", che non stona per niente con la sua voce. Iggy Pop (vero nome James Newell Osterberg) è originario di Muskegon, Michigan. Nei primi anni sessanta comincia a suonare la batteria e forma la sua prima band, The Iguanas. Attraverso i Rolling Stones Osterberg scopre il blues e forma i The Prime Movers. Si trasferisce poi a Chicago e suona la batteria accompagnando alcuni bluesemen locali. Ritorna poi ad Ann Arbor e forma un gruppo rock. Decide di abbandonare le pelli e fare il frontman cercando musicisti pronti a condividere le sue visioni musicali: creare un gruppo con un suono primordiale, aggressivo e ripetitivo. Nel 1967 insieme ai due fratelli Asheton (Ron e Scott), al bassista Dave Alexander mette su gli Psychedelic Stooges che diventano poi gli Stooges. Ed Osterberg comincia a farsi chiamare Iggy Pop. Nel 1968 la Elektra Records mette sotto contratto gli Stooges pubblicando l’album di debutto (omonimo) della band e il successivo “Fun House”. Entrambi i due dischi vendono poche copie ma nel corso degli anni sono diventati dei classici, all’insegna di un suono sporco e grezzo: il punk nella sua essenza più aggressiva. Nel 1971 succede, come ampiamente prevedibile, che l’etichetta discografica licenzi la band a causa dello scarso riscontro di pubblico e della forte dipendenza dalle droghe dei vari componenti. E il gruppo si scioglie. Viene in aiuto di Iggy Pop David Bowie, grande fan degli Stooges. Iggy Pop chiama il chitarrista James Williamson e ritornano anche i fratelli Asheton. Messi sotto contratto dalla Columbia Records, pubblicano “Raw Power” (1973): un disco sempre esplosivo e brutale come i precedenti del gruppo, ma anche questi "nuovi" Stooges si disgregheranno rapidamente. Durante il tour di “Station to Station” Bowie richiama l’amico (Iggy Pop) ed insieme i due si trasferiscono a Berlino nel 1976. “The Idiot” (marzo 1977) e “Lust for life” (agosto 1977), i primi due dischi da solista di Pop, sono scritti e prodotti insieme a Bowie. I lavori successivi – “New values” (1979), “Soldier” (1980), “Party” (1981) e “Zombie Birdhouse” (1982) – sono però confusi, privi della verve dirompente delle uscite precedenti. L’artista solo nel 1986 pubblica un un nuovo disco, “Blah blah blah” (prodotto di nuovo da Bowie) e che contiene la prima hit americana di Iggy: una cover di “Real wild child”. Nel 1988 esce “Instinct” (che vede la partecipazione del chitarrista dei Pistols Steve Jones) e nel 1990 Iggy Pop ottiene il primo vero riconoscimento commerciale con l’album “Brick by Brick” (uscito per la Virgin Records), certificato disco d’oro negli USA. Nel 1996 il brano di Pop, “Lust for life”, viene utilizzato nella colonna sonora del film Trainspotting. Nel 1997 comincia un’opera di rivalutazione del lavoro degli Stooges. E continua la carriera solista: “Avenue B” (1999), “Beat em up” (2001), “Skull Ring” (2003), “Préliminaires” (2009) e “Après” (2012).

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27,00

id. 2093137
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Pop iggy post pop depression

lp (edition) new record stereo eu 2016 caroline
rock 60-70

+ notes

inserto con foto e testi, etichetta nera con scritte bianche. Pubblicato nel marzo del 2016, “Post Pop Depression” è il ritorno al rock di Iggy Pop, il sopravvissuto del rock’n’roll che ha recentemente perso uno dei suoi grandi sodali musicali: David Bowie. Il musicista americano abbandona le pose da chansonnier di “Préliminaries” (2009) e di “Aprés” (2012), per realizzare, insieme a Josh Homme (Kyuss, Queens of the stone age, Desert Sessions,  Eagles of Death Metal, Them Crooked Vultures, ), quello che potrebbe il suo epitaffio musicale: “Post pop Depression” (2016). Il disco, contenente nove brani, è all’insegna di un rock muscolare, ruvido e groovy, viene fuori prepotente la personalità di Homme che ridà forza ed anima al Pop elettrico, fatta per eccezione per “Vulture”. Ad esempio “American Valahalla” e “In the lobby” potrebbero essere delle canzoni dei Queens of the stone age. 
Iggy Pop (vero nome James Newell Osterberg) è  nato il 21 aprile a Muskegon, Michigan Nei primi anni sessanta comincia a suonare la batteria e forma la sua prima band, The Iguanas. Attraverso i Rolling Stones Osterberg scopre il blues e forma i The Prime Movers. Si trasferisce poi a Chicago e suona la batteria accompagnando alcuni bluesemen locali. Ritorna poi ad Ann Arbor e forma un gruppo rock. Decide di abbandonare le pelli e fare il frontman cercando musicisti  pronti a condividere le sue visioni musicali: creare un gruppo con un suono primordiale, aggressivo e ripetitivo. Nel 1967  insieme ai due fratelli Asheton (Ron e Scott), al bassista Dave Alexander mette su gli Psychedelic Stooges che diventano poi gli Stooges. Ed Osterberg comincia a farsi chiamare Iggy Pop. Nel 1968 la Elektra Records mette sotto contratto gli Stooges pubblicando l’album di debutto (omonimo) della band e il successivo “Fun House”. Entrambi i due dischi vendono poche copie ma nel corso degli anni sono diventati dei classici, all’insegna di un suono sporco e grezzo : il punk nella sua essenza più aggressiva. Nel 1971 succede, come ampiamente prevedibile, che l’etichetta discografica licenzi la band a causa dello scarso riscontro di pubblico e della forte dipendenza dalle droghe dei vari componenti. E il gruppo si scioglie. Viene in aiuto di Iggy Pop David Bowie, grande fan degli Stooges. Iggy pop chiama il chitarrista James Williamson e ritornano anche i fratelli Asheton. Messi sotto contratto dalla Columbia Records, pubblicano “Raw Power” (1973): un disco sempre esplosivo e brutale come i precedenti del gruppo. Nel 1974 i vari musicisti sono già ricaduti nella dipendenza dalle droghe. Durante il tour di “Station to Station” Bowie richiama l’amico (Iggy Pop) ed insieme i due si trasferiscono a Berlino nel 1976. “The Idiot” (marzo 1977) e “Lust for life” (agosto 1977), i primi due dischi da solista di Pop, sono scritti e prodotti insieme a Bowie. I lavori successivi – “New values” (1979),  “Soldier” (1980), “Party” (1981) e “Zombie Birdhouse” (1982) – sono però confusi, manco della verve dirompente delle uscite precedenti. L’artista è di nuovo sopraffatto dai propri vizi, solo nel 1986 pubblica un un nuovo disco, “Blah blah blah” (prodotto di nuovo da Bowie) e che contiene la prima hit americana del musicista: una cover di “Real wild child”. Nel 1988 esce “Instinct” (che vede la partecipazione del chitarrista dei Pistols Steve Jones) e nel 1990 Iggy Pop ottiene il primo vero riconoscimento commerciale con l’album “Brick by Brick” (uscito per la Virgin Records), certificato disco d’oro negli USA. Nel 1996 il brano di Pop – “Lust for life” viene utilizzato nella colonna sonora del film Trainspotting. Nel 1997 comincia un’opera di rivalutazione del lavoro degli Stooges. E continua la carriera solista: “Avenue B” (1999),   “Beat em up” (2001), “Skull Ring” (2003), “Préliminaires” (2009) e “Après” (2012).

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Euro
27,00

id. 2098056
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Pop iggy post pop depression - live at royal albert hall (rsd 2017)

lp3 (edition) new record stereo eu 2017 caroline
rock 60-70

+ notes

EDIZIONE LIMITATA IN 6000 COPIE NUMERATE SUL RETRO DEL LIBRETTO INTERNO, REALIZZATE IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2017, triplo album, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile con quattro "pagine" (quindi con quattro vani che contengono rispettivamente i tre dischi ed il booklet). Pubblicato nel 2016 come cd+blu-ray e come cd+dvd, e finalmente anche in vinile, contiene l' intera performance effettuata alla Royal Albert Hall di Londra il 13 maggio del 2016 (splendidamente registrata), durante il tour successivo alla pubblicazione dell' album “Post Pop Depression” (marzo 2016), disco che ha rappresentato il ritorno al rock di Iggy Pop, lontano dalla vena da chansonnier di “Préliminaries” (2009) e di “Aprés” (2012), per realizzare, insieme a Josh Homme (Kyuss, Queens of the stone age, Desert Sessions,  Eagles of Death Metal, Them Crooked Vultures), l' altro Queens of the Stone Age Dean Fertita ed il batterista degli Arctic Monkeys Matt Helders, che lo accompagnarono anche in tour, un disco all’insegna di un rock muscolare, ruvido e groovy. Naturalmente dal vivo la band, che coadiuva ottimamente un Iggy Pop in formissima) non disdegna di alternare all' esecuzione dei brani dell' album in questione versioni efficaci di classici dell' Iguana (attingendo alla produzione solista, soprattutto i primi due albums, e non a quella degli Stooges). Questa la scaletta: A1 Lust For Life A2 Sister Midnight A3 American Valhalla A4 Sixteen A5 In The Lobby B1 Some Weird Sin B2 Funtime B3 Tonight B4 Sunday C1 German Days C2 Mass Production C3 Nightclubbing 
D1 Gardenia D2 The Passenger D3 China Girl E1 Break Into Your Heart E2 Fall In Love With Me E3 Repo Man F1 Baby F2 Chocolate Drops F3 Paraguay F4 Success. Iggy Pop (vero nome James Newell Osterberg) è  nato il 21 aprile a Muskegon, Michigan Nei primi anni sessanta comincia a suonare la batteria e forma la sua prima band, The Iguanas. Attraverso i Rolling Stones Osterberg scopre il blues e forma i The Prime Movers. Si trasferisce poi a Chicago e suona la batteria accompagnando alcuni bluesemen locali. Ritorna poi ad Ann Arbor e forma un gruppo rock. Decide di abbandonare le pelli e fare il frontman cercando musicisti  pronti a condividere le sue visioni musicali: creare un gruppo con un suono primordiale, aggressivo e ripetitivo. Nel 1967  insieme ai due fratelli Asheton (Ron e Scott), al bassista Dave Alexander mette su gli Psychedelic Stooges che diventano poi gli Stooges. Ed Osterberg comincia a farsi chiamare Iggy Pop. Nel 1968 la Elektra Records mette sotto contratto gli Stooges pubblicando l’album di debutto (omonimo) della band e il successivo “Fun House”. Entrambi i due dischi vendono poche copie ma nel corso degli anni sono diventati dei classici, all’insegna di un suono sporco e grezzo : il punk nella sua essenza più aggressiva. Nel 1971 succede, come ampiamente prevedibile, che l’etichetta discografica licenzi la band a causa dello scarso riscontro di pubblico e della forte dipendenza dalle droghe dei vari componenti. E il gruppo si scioglie. Viene in aiuto di Iggy Pop David Bowie, grande fan degli Stooges. Iggy pop chiama il chitarrista James Williamson e ritornano anche i fratelli Asheton. Messi sotto contratto dalla Columbia Records, pubblicano “Raw Power” (1973): un disco sempre esplosivo e brutale come i precedenti del gruppo. Nel 1974 i vari musicisti sono già ricaduti nella dipendenza dalle droghe. Durante il tour di “Station to Station” Bowie richiama l’amico (Iggy Pop) ed insieme i due si trasferiscono a Berlino nel 1976. “The Idiot” (marzo 1977) e “Lust for life” (agosto 1977), i primi due dischi da solista di Pop, sono scritti e prodotti insieme a Bowie. I lavori successivi – “New values” (1979),  “Soldier” (1980), “Party” (1981) e “Zombie Birdhouse” (1982) – sono però confusi, manco della verve dirompente delle uscite precedenti. L’artista è di nuovo sopraffatto dai propri vizi, solo nel 1986 pubblica un un nuovo disco, “Blah blah blah” (prodotto di nuovo da Bowie) e che contiene la prima hit americana del musicista: una cover di “Real wild child”. Nel 1988 esce “Instinct” (che vede la partecipazione del chitarrista dei Pistols Steve Jones) e nel 1990 Iggy Pop ottiene il primo vero riconoscimento commerciale con l’album “Brick by Brick” (uscito per la Virgin Records), certificato disco d’oro negli USA. Nel 1996 il brano di Pop – “Lust for life” viene utilizzato nella colonna sonora del film Trainspotting. Nel 1997 comincia un’opera di rivalutazione del lavoro degli Stooges. E continua la carriera solista: “Avenue B” (1999),   “Beat em up” (2001), “Skull Ring” (2003), “Préliminaires” (2009) e “Après” (2012).

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Euro
70,00

id. 2115937
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Pop iggy santa monica '77 featuring david bowie

Lp (edition) new record stereo eu 1977 protus
rock 60-70

+ notes

Edizione in vinile 180 grammi, come da adesivo sul cellophane; pubblicato nel 2019, questo album contiene sette brani (a cui si aggiungono alcuni stralci di intervista) risalenti all' esibizione dal vivo al Civic Auditorium di Santa Monica, California, il 15 aprile 1977, con Iggy Pop in tour per presentare il suo primo album solista "The Idiot", uscito poche settimane prima, e ad accompagnarlo una band che vedeva impegnati Hunt Sales alla batteria, Tony Sales al basso, Ricky Gardiner alla chitarra e nientemeno che David Bowie alle tastiere, che del comeback di Iggy pop, dopo anni di difficolta' dovute soprattutto ad abusi di droghe, era stato il principale responsabile, producendo sia "The Idiot" che il successivo "Lust For Life" (uscito nel settembre dello stesso anno), dischi in cui fu anche impegnato compositivamente e come musicista. La scaletta dei concerti di questo tour (ne venne tratto anche un famosissimo bootleg, "Iggy & Ziggy", registrato a Seattle tempo dopo) includeva sia brani che Iggy Pop aveva suonato anni prima con gli Stooges che nuovi episodi, la qualita' musicale e' davvero straordinaria, anche per l' incisivita' della band. Un documento quindi sia storico che artistico eccezionale. Ecco la scaletta: A1 Introduction - I Wanna Be Your Dog (Live) - Interview A2 1970 (Live) A3 Interview - Raw Power (Live) A4 Interview - Tv Eye (Live) B1 Dirt (Live) - Interview B2 Funtime (Live) B3 Turn Blue (Live) B4 Announcer - Interview - Outro.

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Euro
33,00

id. 3028582
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Pop iggy Shot myself up (+7" ltd)

lp (edition) new record stereo uk 1977 easy action
rock 60-70

+ notes

edizione limitata, versione in vinile nero, con allegato 7" a 45 giri, etichetta arancione nell' lp, e verde, rossa e bianca nel 7"; si tratta della riedizione dell' album uscito per la prima volta, in sole 500 copie in vinile verde, nell' aprile del 2015, in occasione del Record Store Day. Di particolare interesse, offre dodici brani (compresi quelli del singolo) registrati  radio live in studio, presso i Mantra Studios di Chicago, il 28 marzo del 1977, pochi giorni dopo l' uscita del primo album solista "The Idiot", e trasmessi da una radio locale, eseguiti dall' ex Stooges con una band che vede all' opera, accanto a Tony Sales, Hunt Sales e Rick Gardner, anche DAVID BOWIE alle tastiere, d' altro canto produttore e tastierista anche del gia' citato album. La scaletta include alcuni classici degli Stooges, come 'TV Eye', 'Dirt', 'Raw Power', 'Gimme Danger', 'I Wanna Be Your Dog', 'I Need Somebody', 'Search and Destroy' (queste ultime due nel singolo allegato), brani dal nuovo album 'The Idiot', come 'Funtime', 'Sister Midnight' e 'China Girl', ed anche una all' epoca inedita 'Turn Blue' che sara' presto nel secondo album solista "Lust For Life" (anche quello prodotto da Bowie).

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Euro
27,00

id. 3026996
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Pop iggy soldier

Lp (edition) new record stereo eu 1980 music on vinyl
rock 60-70

+ notes

ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Arista. Il quarto album in studio, uscito nel febbraio del 1980, a meno di un anno di distanza dal precedente "New Values". Prodotto da Pat Moran e registrato in Galles con una sorta di supergruppo che testimonia l' ormai consolidato legame dell' ex Stooges con la scnea "new wave", e che vede gli ex Rich Kids Glen Matlock (ovviamente, soprattutto, ex Sex Pistols) al basso e Steve New alla chitarra, Ivan Kral del Patti Smith Group alla chitarra, Barry Andrews alle tastiere, da poco uscito dagli XTC ed in procinto di formare gli Shriekback, ed ancora Klaus Kruger dei Tangerine Dream alla batteria, "Soldier" conferma la splendida vena di Iggy Pop messa in mostra nel disco precedente, sebbene attraverso una serie di episodi piu' immediati ed a tratti quasi "pop", dove per la prima volta l' Iguana di Detroit sembra si diverta a giocare con gli stereotipi del rock piu' trasgressivo e della propria musica. A tratti l' impressione e' quella di una deliberata quanto efficace "autoparodia", giacche' stupisce l' approccio quasi solare messo i mostra da Iggy Pop, e sorprende che l' album abbia avuto in realta' un travagliato parto: David Bowie e James Williamson dovevano inizialmente produrlo, poi i loro contrasti continui li portarono ad allontanarsene, e ci fu tensione durante le registrazioni tra Steve New ed Iggy, che ne cancello' parte delle parti chitarristiche in fase di missaggio. I risultati sono pero' ancora una volta eccellenti in tutti gli episodi dell' album: le smaccatamente pop e divertenti "Loco Mosquito" e "Take Care of Me", le atipiche "Ambition" (scritta interamente da Matlock, che cofirma altri episodi del disco, con tastiera e chitarra acustica in primo piano) e "Get Up and Get Out" (dove in primo piano sono la voce di Iggy, qui abilmente "trattata", ed un interessante sax), le stereotipate quanto efficaci "Knocking 'Em Down in the City", "Dogfood" ed "I Need More", o ancora "Play It Safe", che gioca con le atmosfere decadenti sperimentate con Bowie nel periodo berlinese qualche anno prima, e non a caso e' composta a quattro mani proprio da Bowie, presente ai cori insieme ai giovani Simple Minds al completo, la tesa "Mr. Dynamite", e soprattutto le conclusive "I'm A Conservative" e "I Snub You", che restituiscono l' Iggy Pop piu' graffiante e travolgente. Il disco non vendette comunque granche', arrivando solo al 125esimo posto nelle classifiche americane; un anno dopo "Party" lascera' assai perplessi con le sue velleita' da moderno "chansonnier", ma presto arrivera' con il sottovalutato "Zombie Birdhouse" l' ennesima resurrezione artistica.

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27,00

id. 3027702
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Pop iggy the idiot

Lp (edition) new record stereo eu 1977 virgin/universal/back to black
rock 60-70

+ notes

ristampa del 2017 in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Rca. Pubblicato dalla Rca in Usa nel marzo del 1977 prima di "Lust For Life", giunto al numero 72 delle classifiche Usa ed al numero 30 di quelle Uk. Il primo album solista. Nel 1976 gli  Stooges erano sciolti da due anni, ed  Iggy Pop era oramai divenuto una icona del  rock & roll, ma la velocita' con la quale stava dissipando le sue energie vitali lo costrinse a farsi ricoverare in una clinica psichiatrica, dalla quale usci' di nuovo in salute e motivato nel voler dimostrare che poteva resuscitare anche come artista e come musicista. Contattato il vecchio amico  David Bowie, che, oltre a oltre a produrre The Idiot,  scrisse molte di queste canzoni insieme a Iggy, vide l'abbandono del suono  proto-punk degli  Stooges. per abbracciare una groove vicina a quelle del periodo Berlinese di Bowie e per certi versi simile a quella di  Heroes e  Low, con chitarre frammentate e melodie a base di tastiere , anche la voce cambia, ed insieme ad essa i testi che si fanno piu' cerebrali e complessi,  con risultati che, come in  "Dum Dum Boys," sono eccezzionali.  tra i brani, "Nightclubbing," che introduce il mondo ad un Iggy Pop completamente diverso ed inaspettato, ma sempre potente ed emotivamente coinvolgente oltre ogni aspettativa.

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34,00

id. 2117505
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Pop iggy zombie birdhouse

Lp (edition) original issue stereo usa 1982 animal
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

prima rara stampa americana, copertina (con qualche segno di invecchiamento) con barcode (la seconda stampa distribuita non piu' dalla Chrysalis ma dalla Jem ne sara' priva), etichetta rossa con scitte nere e catalogo APE 6000. Pubblicato in Usa nel  settembre del 1982 dopo ''Party'' e prima di ''Blah blah blah'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il sesto album solista in studio, uscito  ad un anno di distanza dal precedente deludente "Party" che aveva segnato la fine del suo rapporto con la Arista. Prodotto dal Blondie Chris Stein per la sua etichetta personale Animal, registrato con lo stesso Stein al basso in parte dei brani, l' altro Blondie Clem Burke alla batteria e l' ex Mumps Rob Duprey respronsabile della composizione della gran parte delle musiche (tutti i brani tranne uno sono cofirmati da Duprey ed Iggy Pop) ed impegnato alla chitarra, alla tastiera e quant'altro, "Zombie Birdhouse" recupera la dimensione piu' autenticamente selvaggia della musica dell' ex Stooges, dopo lo sbandamento di un album come "Party" che ne aveva proposto una improbabile anima da chansonnier. Lontano da ogni tentazione commerciale, l' Iguana di Detroit si produce in una serie di performances tese ed incisive, in brani ora taglienti ora cupi ed implosivi, che a tratti riportano alle atmosfere di "The Idiot", e che per la prima volta compiutamente rivelano un artista pienamente in grado di dar vita ad un disco pienamente inserito nella nuova scena che peraltro da lui aveva tratto largamente ispirazione. Sottovalutatissimo proprio perche' complesso e certo atipico nell' ambito della discografia di Iggy Pop, ma invece assai ispirato in ogni suo episodio, tanto da essere indicato da alcuni come il suo massimo capolavoro solista, "Zombie Birdhouse" e' un disco di grande originalita', che merita, assolutamente, una riscoperta: gia' l' iniziale "Run Like A Villain" ritrova le sue pulsioni piu' selvagge ed animalesche, con una musica claustrofobica ed accattivante insieme che ricorda quella di certo Alan Vega solista, "The Villagers" e' cupa ed affilata, e ripropone l' Iggy Pop piu' decadente, "Angry Hills" e' una atipica e fascinosissima ballata carica pero' di tensione, "Life of Work" affascina sperimentando soluzioni atipiche ed inedite; dopo due episodi minori come "The Ballad of Cookie McBride", divertente blend tra country e disco, e "Ordinary Bummer", la seconda side si apre con il riuscito country-billy futurista di "Eat or be Eaten" (ancora Alan Vega viene inevitabilmente alla mente), poi propone l' autocaricaturale "Bulldozer", la suadente "Platonic" (molto "bowieana"), la accattivante "The Horse Song", ricca di bizarre soluzioni di arrangiamento, ritrova la via della sperimentazione con la cupa e claustrofobica "Watching the News" e si chiude "ufficialmente" con la divertita "Street Crazies"; un disco straordinariamente interessante. Ben quattro anni occoreranno ad Iggy Pop per tirarsi fuori dagli ennesimi problemi con la tossicodipendenza, ancora una volta aiutato da Bowie, per il mediocre "Blah Blah Blah".

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Euro
25,00

id. 254186
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Pop iggy zombie birdhouse (+1 track)

Lp (edition) reissue stereo ita 1982 get back
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2005, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della originaria tiratura su Animal, con l' aggiunta pero' di un brano inedito tratto dalle stesse sessions dell' album ("Pain & Suffering"), corredata di inner sleeve con foto e note, cataogo  GET126. Pubblicato in Usa nel  settembre del 1982 dopo ''Party'' e prima di ''Blah blah blah'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il sesto album solista in studio, uscito  ad un anno di distanza dal precedente deludente "Party" che aveva segnato la fine del suo rapporto con la Arista. Prodotto dal Blondie Chris Stein per la sua etichetta personale Animal, registrato con lo stesso Stein al basso in parte dei brani, l' altro Blondie Clem Burke alla batteria e l' ex Mumps Rob Duprey respronsabile della composizione della gran parte delle musiche (tutti i brani tranne uno sono cofirmati da Duprey ed Iggy Pop) ed impegnato alla chitarra, alla tastiera e quant'altro, "Zombie Birdhouse" recupera la dimensione piu' autenticamente selvaggia della musica dell' ex Stooges, dopo lo sbandamento di un album come "Party" che ne aveva proposto una improbabile anima da chansonnier. Lontano da ogni tentazione commerciale, l' Iguana di Detroit si produce in una serie di performances tese ed incisive, in brani ora taglienti ora cupi ed implosivi, che a tratti riportano alle atmosfere di "The Idiot", e che per la prima volta compiutamente rivelano un artista pienamente in grado di dar vita ad un disco pienamente inserito nella nuova scena che peraltro da lui aveva tratto largamente ispirazione. Sottovalutatissimo proprio perche' complesso e certo atipico nell' ambito della discografia di Iggy Pop, ma invece assai ispirato in ogni suo episodio, tanto da essere indicato da alcuni come il suo massimo capolavoro solista, "Zombie Birdhouse" e' un disco di grande originalita', che merita, assolutamente, una riscoperta: gia' l' iniziale "Run Like A Villain" ritrova le sue pulsioni piu' selvagge ed animalesche, con una musica claustrofobica ed accattivante insieme che ricorda quella di certo Alan Vega solista, "The Villagers" e' cupa ed affilata, e ripropone l' Iggy Pop piu' decadente, "Angry Hills" e' una atipica e fascinosissima ballata carica pero' di tensione, "Life of Work" affascina sperimentando soluzioni atipiche ed inedite; dopo due episodi minori come "The Ballad of Cookie McBride", divertente blend tra country e disco, e "Ordinary Bummer", la seconda side si apre con il riuscito country-billy futurista di "Eat or be Eaten" (ancora Alan Vega viene inevitabilmente alla mente), poi propone l' autocaricaturale "Bulldozer", la suadente "Platonic" (molto "bowieana"), la accattivante "The Horse Song", ricca di bizarre soluzioni di arrangiamento, ritrova la via della sperimentazione con la cupa e claustrofobica "Watching the News" e si chiude "ufficialmente" con la divertita "Street Crazies"; un disco straordinariamente interessante. Ben quattro anni occoreranno ad Iggy Pop per tirarsi fuori dagli ennesimi problemi con la tossicodipendenza, ancora una volta aiutato da Bowie, per il mediocre "Blah Blah Blah".

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Euro
20,00

id. 249957
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Pop iggy zombie birdhouse (180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1982 caroline
rock 60-70

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ristampa del 2019, rimasterizzata, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato in Usa nel  settembre del 1982 dopo ''Party '' e prima di '' ' Blah blah blah'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il settimo album. Uscito  ad un anno di distanza dal precedente deludente "Party" che aveva segnato la fine del suo rapporto con la Arista. Prodotto dal Blondie Chris Stein per la sua etichetta personale Animal, registrato con lo stesso Stein al basso in parte dei brani, l' altro Blondie Clem Burke alla batteria e l' ex Mumps Rob Duprey respronsabile della composizione della gran parte delle musiche (tutti i brani tranne uno sono cofirmati da Duprey ed Iggy Pop) ed impegnato alla chitarra, alla tastiera e quant'altro, "Zombie Birdhouse" recupera la dimensione piu' autenticamente selvaggia della musica dell' ex Stooges, dopo lo sbandamento di un album come "Party" che ne aveva proposto una improbabile anima da chansonnier. Lontano da ogni tentazione commerciale, l' Iguana di Detroit si produce in una serie di performances tese ed incisive, in brani ora taglienti ora cupi ed implosivi, che a tratti riportano alle atmosfere di "The Idiot", e che per la prima volta compiutamente rivelano un artista pienamente in grado di dar vita ad un disco pienamente inserito nella nuova scena che peraltro da lui aveva tratto largamente ispirazione. Sottovalutatissimo proprio perche' complesso e certo atipico nell' ambito della discografia di Iggy Pop, ma invece assai ispirato in ogni suo episodio, tanto da essere indicato da alcuni come il suo massimo capolavoro solista, "Zombie Birdhouse" e' un disco di grande originalita', che merita, assolutamente, una riscoperta: gia' l' iniziale "Run Like A Villain" ritrova le sue pulsioni piu' selvagge ed animalesche, con una musica claustrofobica ed accattivante insieme che ricorda quella di certo Alan Vega solista, "The Villagers" e' cupa ed affilata, e ripropone l' Iggy Pop piu' decadente, "Angry Hills" e' una atipica e fascinosissima ballata carica pero' di tensione, "Life of Work" affascina sperimentando soluzioni atipiche ed inedite; dopo due episodi minori come "The Ballad of Cookie McBride", divertente blend tra country e disco, e "Ordinary Bummer", la seconda side si apre con il riuscito country-billy futurista di "Eat or be Eaten" (ancora Alan Vega viene inevitabilmente alla mente), poi propone l' autocaricaturale "Bulldozer", la suadente "Platonic" (molto "bowieana"), la accattivante "The Horse Song", ricca di bizarre soluzioni di arrangiamento, ritrova la via della sperimentazione con la cupa e claustrofobica "Watching the News" e si chiude "ufficialmente" con la divertita "Street Crazies"; un disco straordinariamente interessante. Ben quattro anni occoreranno ad Iggy Pop per tirarsi fuori dagli ennesimi problemi con la tossicodipendenza, ancora una volta aiutato da Bowie, per il mediocre "Blah Blah Blah".

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Euro
27,00

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Pop iggy / David Bowie iggy and ziggy (cleveland '77)

Lp (edition) original issue stereo usa 1977 cleopatra
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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Copia ancora incellophanata, la prima stampa, in vinile nero e non pesante 180 grammi, etichetta custom in bianco e nero, catalogo CLP3738. Uscito per la americana Cleopatra nel 2009, questo album contiene 12 brani registrati dal vivo il 21 marzo del 1977 all' Agora Ballroom di Cleveland (concerto gia' oggetto di altre pubblicazioni), con Iggy Pop in tour per presentare il suo primo album solista "The Idiot", uscito proprio in quei giorni, e ad accompagnarlo una band che vedeva impegnati Hunt Sales alla batteria, Tony Sales al basso, Ricky Gardiner alla chitarra e nientemeno che David Bowie alle tastiere, che del comeback di Iggy pop, dopo anni di difficolta' dovute soprattutto ad abusi di droghe, era stato il principale responsabile, producendo sia "The Idiot" che il successivo "Lust For Life" (uscito nel settembre dello stesso anno), dischi in cui fu anche impegnato compositivamente e come musicista. La scaletta dei concerti di questo tour (ne venne tratto anche un famosissimo bootleg, "Iggy & Ziggy", registrato a Seattle tempo dopo) includeva sia brani che Iggy Pop aveva suonato anni prima con gli Stooges che nuovi episodi, la qualita' musicale e' davvero straordinaria, anche per l' incisivita' della band, e la qualita' di registrazione rende assolutamente giustizia al concerto, che immaginiamo eseguito di fronte alla punk generation di una Cleveland che appunto del punk americano fu uno dei primi, piu' creativi e straordinari epicentri. Un documento quindi sia storico che artistico eccezionale. Ecco la scaletta: 1. Raw Power 2. 1969 3. Turn Blue 4. Sister Midnight 5. I Need Somebody 6. Search ‘N’ Destroy 7. TV Eye 8. Dirt 9. Funtime 10. Gimme Danger 11. No Fun 12. I Wanna Be Your Dog.

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Euro
28,00

id. 254298
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Pop iggy / David Bowie iggy and ziggy (cleveland '77)

Lp (edition) new record stereo usa 1977 cleopatra
rock 60-70

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ristampa in vinile 180 grammi, pressoche' identica alla prima tiratura dell' album uscito nel 2009, che album contiene 12 brani registrati dal vivo il 21 marzo del 1977 all' Agora Ballroom di Cleveland, con Iggy Pop in tour per presentare il suo primo album solista "The Idiot", uscito proprio in quei giorni, e ad accompagnarlo una band che vedeva impegnati Hunt Sales alla batteria, Tony Sales al basso, Ricky Gardiner alla chitarra e nientemeno che David Bowie alle tastiere, che del comeback di Iggy pop, dopo anni di difficolta' dovute soprattutto ad abusi di droghe, era stato il principale responsabile, producendo sia "The Idiot" che il successivo "Lust For Life" (uscito nel settembre dello stesso anno), dischi in cui fu anche impegnato compositivamente e come musicista. La scaletta dei concerti di questo tour (ne venne tratto anche un famosissimo bootleg, "Iggy & Ziggy", registrato a Seattle tempo dopo) includeva sia brani che Iggy Pop aveva suonato anni prima con gli Stooges che nuovi episodi, la qualita' musicale e' davvero straordinaria, anche per l' incisivita' della band, e la qualita' di registrazione rende assolutamente giustizia al concerto, che immaginiamo eseguito di fronte alla punk generation di una Cleveland che appunto del punk americano fu uno dei primi, piu' creativi e straordinari epicentri. Un documento quindi sia storico che artistico eccezionale. Ecco la scaletta: 1. Raw Power 2. 1969 3. Turn Blue 4. Sister Midnight 5. I Need Somebody 6. Search ‘N’ Destroy 7. TV Eye 8. Dirt 9. Funtime 10. Gimme Danger 11. No Fun 12. I Wanna Be Your Dog.

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28,00

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Pop iggy / james williamson Kill city (colored)

Lp (edition) new record stereo usa 1977 alive / bomp!
rock 60-70

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Ristampa in formato lp, edizione limitata in vinile colorato, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Bomp/Import. Pubblicato in Usa nel novembre del 1977 dopo "Lust for life" e prima di ''New Values'' , non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk dove usci' nel febbraio del 1978 per la Radar, accreditato all' intramontabile "iguana" degli Stooges ed allo splendido chitarrista entrato in quella formazione all' epoca di "Raw Power", quando il gruppo assunse la denominazione Iggy & The Stooges. James Jewel Osterberg, in arte Iggy Pop, originario di Ann Arbor, Michigan, dopo il definitivo scioglimento degli Stooges attraverso' un terribile periodo di dipendenza dalle droghe e di depressione, con conseguenti frequenti ricoveri in ospedali psichiatrici. Nel '75, in uno dei momenti di relativa lucidita' dallo scioglimento definitivo della band, Iggy Pop registro' le parti vocali per una manciata di composizioni impresse su nastro dal vecchio compagno James Williamson, pubblicate solo oltre due anni dopo in questo "Kill City" (alle cui registrazioni partecipa anche l' altro ex Stooges Scott Thurston), disco decadente ed affascinante, sebbene a lungo sottovalutato, molto "loureediano", forse discontinuo ma illuminato da alcuni brani notevolissimi, come la viscerale "I Got Nothing" (uno dei ritratti piu' efficaci della decadenza del rock americano dell' epoca, corroso inesorabilmente dall' eroina, e certo lo stesso Iggy Pop attraversava in quegli anni momenti da questo punto di vista spaventosi...), le intense "Johanna" e "No Sense of Crime" o le trascinanti "Kill City" e "Consolation Prizes".

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28,00

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