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Perrett peter (Only ones) How the west was won

Lp (edition) new record stereo eu 2017 domino
punk new wave

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corredata di booklet di otto pagine con foto e testi e di coupon con codice per il download digitale, adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile, senza barcode, etichetta bianca con scritte nere. Uscito nel giugno del 2017, il sorprendente, alle nostre orecchie bellissimo sin dal primo ascolto, primo album solista di uno dei "cult heroes" della musica inglese della scena punk e post punk con i grandi londinesi Only Ones, sebbene gia' attivo nei primi anni '70 con gli England' s Glory. Perrett, da molti giustamente definito il Syd Barrett del punk, compositore talentuosissimo e cantante di grande personalita', fu capace con la band di un trittico formidabile di albums prima di scomparire per oltre 10 anni dalle scene, divorato dal baratro della tossicodipendenza. Ricomparve una prima volta con un nuovo progetto, i The One, con cui realizzo' tra il 1994 ed il 1998 un ep e due albums, prima di perderne nuovamente le tracce per lungo tempo.

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Euro
29,00

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Perrett peter (Only ones) humanworld

Lp (edition) new record stereo eu 2019 domino
punk new wave

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copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di codice per il download digitale. Uscito nel giugno del 2019, esattamente due anni dopo il sorprendente "How the west was won", il secondo album solista di uno dei "cult heroes" della musica inglese della scena punk e post punk con i grandi londinesi Only Ones, sebbene già attivo nei primi anni '70 con gli England' s Glory. Così come nel precedente lp, il nucleo del gruppo di supporto di Perrett in "Humanworld" è composto dai suoi due figli, Jamie (chitarra) e Peter Jr (basso); completano la formazione gli altri due membri degli Strangefruit, la band dei figli di Perrett, vale a dire Jake Woodward (batteria) e Jenny Maxwell (viola elettrificata, sintetizzatore Microkorg, cori), ed infine Laureen Moon (tastiere, cori). Anche questo lavoro ha suscitato positivi riscontri di critica, che hanno rilevato un sound leggermente più duro e spigoloso rispetto all'album del 2017 (eccellenti e vibranti le parti chitarristiche in mirabile equilibrio fra toni graffianti e melodici, e molto belli anche gli accompagnamenti di viola); le atmosfere richiamano quelle ombrose di molte grandi canzoni degli Only Ones, così come il cantato malinconico, quasi al confine con il narrativo ed influenzato da Dylan e Lou Reed, di Peter Perrett, la cui voce è ancora ben riconoscibile e che non ha perso quel fascino decadente ed autunnale degli anni verdi. Perrett, da molti giustamente definito il Syd Barrett del punk, compositore talentuosissimo e cantante di grande personalità, fu capace con la band di un trittico formidabile di albums prima di scomparire per oltre dieci anni dalle scene, divorato dal baratro della tossicodipendenza. Ricomparve una prima volta con un nuovo progetto, i The One, con cui realizzò tra il 1994 ed il 1998 un ep e due albums, prima che si perdessero nuovamente le sue tracce per lungo tempo.

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Euro
28,00

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Perrett peter (Only ones) humanworld (ltd blue vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 2019 domino
punk new wave

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EDIZIONE LIMITATA IN VINILE BLU, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di codice per il download digitale. Uscito nel giugno del 2019, esattamente due anni dopo il sorprendente "How the west was won", il secondo album solista di uno dei "cult heroes" della musica inglese della scena punk e post punk con i grandi londinesi Only Ones, sebbene già attivo nei primi anni '70 con gli England' s Glory. Così come nel precedente lp, il nucleo del gruppo di supporto di Perrett in "Humanworld" è composto dai suoi due figli, Jamie (chitarra) e Peter Jr (basso); completano la formazione gli altri due membri degli Strangefruit, la band dei figli di Perrett, vale a dire Jake Woodward (batteria) e Jenny Maxwell (viola elettrificata, sintetizzatore Microkorg, cori), ed infine Laureen Moon (tastiere, cori). Anche questo lavoro ha suscitato positivi riscontri di critica, che hanno rilevato un sound leggermente più duro e spigoloso rispetto all'album del 2017 (eccellenti e vibranti le parti chitarristiche in mirabile equilibrio fra toni graffianti e melodici, e molto belli anche gli accompagnamenti di viola); le atmosfere richiamano quelle ombrose di molte grandi canzoni degli Only Ones, così come il cantato malinconico, quasi al confine con il narrativo ed influenzato da Dylan e Lou Reed, di Peter Perrett, la cui voce è ancora ben riconoscibile e che non ha perso quel fascino decadente ed autunnale degli anni verdi. Perrett, da molti giustamente definito il Syd Barrett del punk, compositore talentuosissimo e cantante di grande personalità, fu capace con la band di un trittico formidabile di albums prima di scomparire per oltre dieci anni dalle scene, divorato dal baratro della tossicodipendenza. Ricomparve una prima volta con un nuovo progetto, i The One, con cui realizzò tra il 1994 ed il 1998 un ep e due albums, prima che si perdessero nuovamente le sue tracce per lungo tempo.

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