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Aa.vv. (Black flag, redd kross, bags, white flag...) Desperate teenage lovedolls ost

Lp (edition) original issue stereo usa 1984 gasatanka
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

L' originale rara stampa americana, copia con foro promozionale sull'angolo inferiore destro della copertina, copertina lucida fronte retro senza barcode, inserto in carta lucida formato lp con note e foto in bianco e nero, label nera con scritte argento e logo Gasatanka multicolore in alto, catalogo E-1140, groove message ''WGP prod. dude'' sul lato A e ''coming soon; love dolls superstar'' sul lato B, vinile ambrato se posto in controluce. Pubblicato nel 1984 dalla Gasatanka negli USA (e poi ristampato dalla SST), questo album contiene la colonna sonora dell'oscuro film underground dallo stesso titolo, girato da David Markey ed incentrato sulle avventure e disavventure di una rock band femminile, vagamente ispirata alle Runaways. La colonna sonora fu realizzata con il contributo di alcune importanti band hardcore e punk californiane, fra cui Black Flag, Redd Kross, Bags e White Flag, tutti con contributi esclusivi ed altrove inediti. Questa la scaletta: Redd Kross, ''Ballad of a love doll''; Redd Kross with Johanna Spockolla McDonald, ''Legend''; White Flag with J.S.M., ''You got me''; Greg/Greg (ovvero Greg Graffin e Greg Hetson dei Bad Religion), ''Runnin' fast'' (bell' episodio sorprendentemente acustico); White Flag, ''Johnny Tramaine's theme''; Sin34, ''Twelve hour trip''; Redd Kross, ''Charly''; Nip Drivers, ''Fox on the run''; Black Flag, ''Life of pain''; Redd Kross, ''Self respect''; Darkside, ''Right's right''; White Flag with J.S.M., ''Hot bitch (with an electric guitar)''; Redd Kross, ''Ballad of a love doll instrumental''.

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30,00

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Aa.vv. (black keys, buffalo killers...) Never give up on your hallucinations

Lp (edition) original issue stereo usa 2009 alive natural sound
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 2000

+ notes

Prima stampa, uscita in edizione limitata e solo in vinile, pressata solo negli USA, con l'errore nella scaletta sulla label della prima facciata (che riporta erroneamente il brano ''Atomic love'' prima di ''Anymore'', mentre il loro ordine e' invertito sui solchi), qui nella versione in vinile nero (esiste anche in vinile porpora), copertina con barcode 095081009714, label nera con parti bianche, scritte bianche e nere, logo Alive Natural Sound Records bianco in basso, catalogo ALIVE0097-1. Pubblicata nell'agosto del 2009 dalla Alive Natural Sound, la bella raccolta contenente dodici brani di gruppi all'epoca accasati presso l'etichetta, fra i quali troviamo anche TRE BRANI INEDITI, firmati rispettivamente BLACK KEYS, Radio Moscow e Left Lane Cruiser. La passione della label americana per le sonorita' vintage degli anni '50, '60 e '70, che siano rock'n'roll, blues, garage, acid tock, hard rock e proto punk, ma filtrate attraverso una moderna, ruvida ed essenziale estetica indie rock contemporanea, e' documentata in tutti i brani della raccolta, dal low fi punk sferragliante di ''Atomic love'' dei Brimstone Howl alla ballata ''Anymore'' degli Outrageous Cherry, che rimanda ai Velvet Underground piu' lenti e melodici, dalla versione a base di abrasivo hard rock stradaiolo della classica ''I just want to make love to you'' di Willie Dixon, qui intrepretata dai Radio Moscow, al divertente ibrido fra low fi, roots rock countryeggiante e Rolling Stones di ''Old fashioned shoeshine'' dei Left Lane Cruiser. Questa la scaletta: A1 – The Black Keys ''Can't Find My Mind'' A2 – Brian Olive (ex Greenhornes e Soledad Brothers) ''Jubilee Line'' A3 – Thomas Function ''Relentless Machines'' A4 – Hacienda ''She's Got A Hold On Me'' A5 – Outrageous Cherry ''Anymore'' A6 – Brimstone Howl ''Atomic Love'' B1 – Black Diamond Heavies ''Leave It On The Road'' B2 – Radio Moscow ''I Just Want To Make Love To You'' B3 – Buffalo Killers ''Don't You Ever Think I Cry'' B4 – Trainwreck Riders ''Tomorrow's Gonna Change It All'' B5 – Left Lane Cruiser ''Ol' Fashioned'' B6 – Henry's Funeral Shoe ''Don't Lose The Rhythm''.

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Euro
18,00

id. 328561
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Aa.vv. (black widow tribute) King of the witches

LP2 (edition) original issue stereo ita 2000 black widow
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 90

+ notes

Doppio album in vinile pesante, l' originale stampa, in edizione limitata, copertina apribile senza barcode, inner sleeve semirigida con crediti, artwork e foto dei gruppi partecipanti, label in bianco e nero con grande logo Black Widow Records sulla prima e terza facciata, custom fotografica con immagine in negativo sulla seconda e quarta facciata, catalogo BWR039. Pubblicata nel 2000 dalla italiana Black Widow, la compilation tributo all'omonima band progressive rock inglese degli anni '70. Ricordati per i loro provocatori concerti, che includevano riferimenti all' occultismo e finti sacrifici umani, i Black Widow erano un gruppo di rock progressivo che talvolta sconfinava nell' hard rock. Formatisi a Leicester alla fine degli anni '60 e contraddistinti dal flauto e dal sax di Clive Jones, pubblicarono nel 1970 il loro primo lp, quello di maggior successo, con il titolo ''Sacrifice''; l' album contiene anche il loro brano piu' famoso, ''Come to the sabbat'', carico di riferimenti al satanismo ed alla stregoneria. In questo corposo tributo, che si apre con una breve traccia introduttiva narrata da Clive Jones e che si chiude con un brano accreditato a Widow, progetto estemporaneo animato dal cantante dei Black Widow Kip Trevor, una serie di gruppi italiani ed internazionali coverizzano ciascuno un brano (tranne i Death SS che propongono due pezzi) del repertorio della storica band inglese: troviamo formazioni metal come gli italiani Death SS e The Black, gli spagnoli Tempter ed i giapponesi Church Of Misery, formazioni che propongono ibridi fra metal e progressive come Malombra, Northwinds e Presence, gruppi progressivi come Abiogenesi e Standarte, ed un gruppo fra prog e psichedelia come i tedeschi Fantasyy Factoryy. Questa la scaletta: Clive Jones, "Intro"; Death SS, "Ancient days"; Presence, "Attack of the demon"; Malombra, "Tears and wine"; Northwinds, "Way to power"; Ars Nova, "Legend of creation"; Death SS, "Come to the sabbath"; The Tempter, "Conjuration"; The Black, "Sacrifice"; Church Of Misery, "Accident"; Wuthering, "Floating"; Standarte, "The sun"; Fantasyy Factoryy, "Kings of heart"; Abiogenesi, "Mary clark"; Widow, "Come to the sabbath".

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Euro
20,00

id. 334417
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Black oak (black oak arkansas) I'd rather be sailing

Lp (edition) original issue stereo usa 1978 capricorn
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Prima stampa USA, copertina semilucida senza barcode, completa dell'inserto da compilare e spedire per ordinare le t-shirt del gruppo, etichetta crema con caprone sullo sfondo, catalogo CPN-2-0207. Pubblicato nel 1978 dalla Capricorn negli USA ed in Europa, il secondo dei due album usciti a nome Black Oak, successivo a "Race with the devil" (1977) e precedente "Ready as hell" (1984, il primo uscito a nome Jim Dandy & Black Oak Arkansas). Inciso al Capricorn Studio di Macon in Georgia, con la produzione di Deke Richards, il secondo frutto della storica formazione nella sua versione rinnovata sia nell'organico che nella ragione sociale, con Jim Dandy Mangrum (voce), Jimmy Henderson (chitarre elettriche ed acustiche), Andy Tanas (basso, contrabbasso, chitarra acustica, cori), Greg Reding (tastiere, chitarre, e-bow, cori), Jack Holder (chitarre elettriche ed acustiche, e-bow, sax, flauto, cori) e Joel Williams (batteria, percussioni, glockenspiel), è un lavoro che prosegue con regolarità sul solco del Southern rock, con un sound elettroacustico vibrante e venato di folk sulla prima facciata, anche muscolare ed irruvidito nelle chitarre, che in un paio di episodi già prefigura il roots rock degli anni '80 (compreso il paisley underground più rootsy, in un brano come "You keep me waiting") ma che d'altro canto, soprattutto sulla seconda facciata, è fortemente attratto dall'orbita del soft rock allora imperante. Tra i gruppi cardine del Southern rock degli anni '70, i Black Oak Arkansas provenivano dalla piccola Black Oak, cittadina dell' Arkansas come il loro stesso nome rivela. Dopo un album pubblicato per una sussidiaria della Stax come Knowbody Else (1969) e qualche aggiustamento nella formazione, cambiarono ragione sociale stabilendosi a Los Angeles ed ottenendo, grazie ad anni di ottimi dischi ed infuocati concerti, un notevole successo. Dopo "High on the Dog" (1973) il chitarrista Harvey Jett fu sostituito; se si chiude forse qui il periodo musicalmente più felice del gruppo, il successo proseguì ancora per qualche stagione. Nella seconda metà degli anni '70 accorciarono il loro nome in Black Oak e poi intorno a metà anni '80, operarono come Jim Dandy & Black Oak Arkansas.

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Euro
18,00

id. 333020
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British north american act In the beginning

Lp (edition) reissue stereo eu 1969 now
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

Ristampa private press della fine degli anni '80, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, pressoche' identica alla rara prima rarissima e molto costosa tiratura, etichetta bianca con scritte e logo neri, catalogo RSS6700. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Now in Canada, dopo un unico singolo uscito nel '68 i cui due brani sono qui inclusi, l' unico apprezzato album di questo gruppo formato a Montreal da musicisti canadesi, inglesi ed ungheresi (il tastierista Andy Bator). Un disco considerato fra i migliori del popsike di fine decennio, un po' fuori dal tempo (all'epoca gia' prendevano piede hard rock e rock proto-progressivo), che propone un risplendente intreccio fra popsike cugino degli Zombies di ''Odessey and oracle'', accenni di garage melodico e screziato di psichedelia, belle voci corali ancora immerse nel 1967, onirici mantra di pop ipnotico e lisergico (''The world would undestand''). Il gruppo si sciolse poco dopo la realizzazione di questo lp.

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Euro
23,00

id. 248169
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Brownlee archie and the five blind boys of mississippi You done what the doctor couldn't do

Lp (edition) new record stereo swe 1948 gospel jubilee
blues rnr coun

+ notes

Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1989 dalla Gospel Jubilee in Svezia, questa raccolta compila diciotto storici brani incisi fra il 1948 ed il 1959 dai Five Blind Boys of Mississippi, nel periodo in cui erano fronteggiati da Archie Bronwlee, scomparso prematuramente nel 1960. I Five Blind Boys of Mississippi sono stati uno dei piu' grandi gruppi vocali di musica gospel intorno alla meta' del '900. Composti da cinque cantanti ciechi, erano attivi giovanissimi gia' nella seconda meta' degli anni '30 e nella prima meta' dei '40 con sigle diverse (fra cui Cotton Blossom Singers), affermandosi poi nel corso della seconda meta' degli anni '40 e nei '50, quando erano fronteggiati dal grandissimo cantante solista Archie Brownlee (1925-1960), in possesso di un canto di grandissima forza emotiva e spirituale, capace di slanci di dolcezza come di lancinanti e potentissime grida (che a volte evocano la figura di un giovane James Brown in veste gospel), ed influenzato da R.H. Harris dei Soul Stirrers. Il loro brano ''Our father'' (1950) fu uno dei pochi pezzi gospel a fare breccia nella classifica r'n'b americana, contribuendo negli anni successivi ad ingrandire la loro fama, costruita nel corso di anni di intense performances dal vivo attraverso il paese. Archie Brownlee mori' di polmonite a soli trentaquattro anni, ma il gruppo continuo' con nuovi membri la sua attivita' nel corso dei decenni. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: ''Jesus gave me water'' (circa 4/50), ''Amazing grace'' (circa 4/50), ''Must be a go somewhere'' (circa 1948), ''In the wilderness'' (circa 9/50), ''Something within me'' (circa 4/50), ''World prayer'' (circa 4/52 o 10/59), ''How far am I from canaan'' (circa 4/50), ''Jesus traveled this road before'' (circa 1948), ''Precious memories'' (circa 5/52), ''You done what the doctor couldn't do'' (circa 1/59), ''In the garden'' (circa 9/54), ''In this world alone'' (circa 4/51), ''Have you talked to the man upstairs'' (circa 9/54 o 10/59), ''It's a wonder'' (12/2/57), ''All over me'' (21/2/57), ''Take your burdens to jesus'' (circa 10/59), ''I wonder, do you'' (circa 4/54), ''A weeping for a mighty long time'' (circa 10/59).

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Euro
34,00

id. 3511097
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Christopher (north carolina) whatcha gonna do?

lp (edition) reissue stereo usa 1969 animus oculus
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

rarissima e ricarcata ristampa del 1990 su Animus Oculus (sottoetichetta della collezionatissima Rockadelic), pressata in sole 350 copie numerate a mano sul retrocopertina (questa la copia 248), copertina neutra bianca con fogli "paste on", ovvero incollati sopra, quello sul fronte a riprodurre la copertina della incredibilmente rara tiratura pressata in 100 copie nel 1969 su Chris-Tee, ma con sfondo rosa-crema e non rosso-arancio, e quello sul retro con foto e note, etichetta argento con scritte nere, catalogo AOLP102. L' unico leggendario album del gruppo del Nord Carolina (da non confondere con gli omonimi texani), disco mitico per la sua rarita' e difatti venduto ormai esclusivamente per asta a suon di migliaia di dollari, tra i massimi esempi dell' heavy rock americano di sempre, caratterizzato da un magnifico, essenziale e potentissimo, approccio chitarristico influenzato da Hendrix e dai Cream ma pure profondamente "garagistico", con accenti hard blues in parte affini al miglior southern rock a venire, influenze psichedeliche, brani ora brevi e serratissimi ora superbamente dilatati (la splendida title track supera i 12 minuti). Si trattava in effetti di un demo album stampato privatamente dalla band, e che in effetti ottenne il riscontro sperato, senonche' davanti alla possibilita' di incidere per la Capitol che avrebbe voluto portarli in tournee con la Steve Miller Band, con la necessita' di cambiar vita radicalmente, l' incubo di essere "on the road" per 300 giorni l' anno, la band fece un passo indietro giungendo al contrario presto allo scioglimento.

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Euro
80,00

id. 226605
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Copeland eric (black dice) Joke in the hole

Lp2 (edition) original issue stereo usa 2013 dfa
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 2000

+ notes

copia ancora incellophanata, l' originale stampa americana, copertina senza codice a barre, con adesivo di presentazione sul cellophane, completa di coupon per il download digitale (non sappiamo se ancora utilizzabile) ed inner sleeves, etichette grigie con scritte bianche, doppio Lp pubblicato dalla DFA agli inizi dell'agosto 2013, dopo "Limbo" (2012) e prima di "Jesus Freak" (2015), il sesto album del musicista americano (considerando anche il fantomatico "Heavy Afternoon Buzz / Late At Night A Day Lay" del 2008, pressato in 50 copie). Questa prova segue quella sperimentazione ubriaca e sfasata iniziata nel debutto solista di "Hrmaphrodite" (07); un assemblaggio elettro-acustico, in cui si e' abbandonata la classica strumentazione rock, a favore di una post-techno somigliante ad una musica da ballo, vista con una lente deformata, talvolta demenziale: campionamenti disgiunti, assistiti da polirtmie continuamente sovrapposte fatte di tamburi e percussioni, ma anche di suoni estranei alla funzionalita' classica delle ritmiche. Un lavoro che riesce a proporre un interessante suono strutturalmente maturo in una dimensione sperimentale, che mantiene un approccio ludico infantile. Eric Copeland e' un musicista sperimentale di New York, membro dei Black Dice ed attivo anche nei Terrestrial Tones con Avey Tare (Animal Collective). I Black Dice provengono da  Brooklyn e sono stati uno dei piu' interessanti esempi del nuovo hardcore e noise rock. La musica della band prende l'avvio da esperimenti quali quelli dei Melt Banana, Merzbow e Harry Pussy, con un suono potente, distorto ed abrasivo; il loro debutto risale al 1998 con un singolo che immediatamente li impone all'attenzione nazionale e, dopo aver partecipato ad alcune delle piu' interessanti e seminali compilation della fine del millennio, si presentano con il primo lp nel 2000, seguito da uno split con Erase Errata e Cold Hands nel  2001. E' pero' l'anno seguente quello in cui avviene la rivoluzione copernicana della band, che abbandona le sonorita' consuete per dedicarsi all'elettronica con un feeling vicino allo avant hardcore: tale svolta gli frutta un contratto con la DFA  per la quale pubblicano un nuovo album nel 2002, "Beaches & canyons". Nel 2003 e' la volta di una nuova collaborazione, nello specifico con Wolf Eyes, e nello stesso anno vede la luce il 12'' "Cone Toaster", apprezzatissimo anche all'interno della dancefloor e singolo del mese per numerose webzine; sara' seguito a sua volta nel 2004 dall' EP, "Miles of Smiles" e da un altro album, "Creature Comforts" (2004). LA discografia si completa con "Broken ear record" nel 2005, seguito da "Load brown" (07), "Repo" (09) e "Mr Impossible" (12).

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Euro
28,00

id. 234319
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Dc 3 (black flag) You are only as blind as your...

lp (edition) original issue stereo usa 1986 sst
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

l' originale stampa americana, copertina lucida senza barcode, etichetta rosa e grigia, catalogo SST083, completo di inserto con testi, titolo completo "You are only as blind as your mind can be". Pubblicato nel 1986 dalla SST, questo e' il terzo album dei DC3, uscito dopo ''The good hex'' (1986) e prima di ''Vida'' (1989). In questo terzo album il gruppo di Dez Cadena si allontana ancora ulteriormente dall'influenza dei Black Sabbath, seguendo un percorso iniziato con l'lp precedente; la chitarra di Cadena si fa meno ruvida, mantenendo comunque il gusto per l'assolo, mentre il garage si fa sentire di piu', all'interno di un contesto sempre vicino all'hard rock ed arricchito dalle tastiere svolazzanti di Paul Roessler; non mancano addirittura ballate elettriche come ''Party for one''. Dopo aver fatto parte dei grandi Black Flag nei primi anni '80, Dez Cadena forma nel 1983 i DC3 insieme al tastierista Paul Roessler (gia' nei leggendari Screamers). Il gruppo propone un hard rock con reminiscenze Black Sabbath e contaminazioni hardcore punk ed esordisce con l'album ''This is the dream'' (1985). Il suono si fa meno metallico nei successivi ''The good hex'' e ''You are only as blind...'', entrambi usciti nel 1986. Nel frattempo Roessler pubblica alcuni album solisti, il primo dei quali come Twisted Roots (con Cadena e Jeff dahl), in seguito a proprio nome. L'ultimo album pubblicato dal gruppo e' ''Vida'' (1989), una raccolta di brani dal vivo.

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Euro
24,00

id. 209341
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Egypt (north dakota) Become the sun

Lp2 (edition) new record stereo eu 2012 doomentia
indie 2000

+ notes

ristampa del 2018, doppio vinile con copertina apribile, adesivo su busta esterna. Il primo album, registrato dopo la reunion del 2010, un disco solido di hard-rock chitarristico e "voce rauca", con un ottima chitarra fuzz in stile sabbathiano, con passaggi prog. Questo gruppo americano proviene da Fargo in North Dakota, e non va confuso con gli Egypt texani, provenienti da Austin. Un trio stoner / doom attivo inizialmente fra il 2003 ed il 2005 con Aaron Esterby (voce, basso), Ryan Grahn (chitarra) e Chad Heile (batteria), pubblicarono con questa formazione un primo eponimo raro ep nel 2005, prima di sciogliersi temporaneamente; piu' tardi, dal 2012, con un nuovo chitarrista, Neal Stein, hanno realizzato nuovi lp: ''Become the sun'' (2012), ''Endless flight'' (2015) e ''Cracks and lines'' (2017).

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Euro
28,00

id. 2077235
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Gangloff mike (black twig p.) Poplar hollow

Lp (edition) new record stereo uk 2013 blackest rainbow
indie 2000

+ notes

Edizione a tiratura limitata a 500 copie, in vinile 180 grammi verde e rosso, copertina senza codice a barre, completa di coupon per il download digitale, etichetta custom multicolorata su di un lato, nera con scritte rosse sull'altro, Lp pubblicato dalla Blackest Rainbow nell'ottobre 2013, dopo "A thereadbare threnody" (04), prima della collaborazione con Steve Gunn, "Melodies for a savage fix" (nov. 13), il secondo album per il violinista, fondatore nel 1993 dei Pelt, attivo in altre bands come Spiral Joy Band, Keyhole, e negli anno 2000 nei Black Twig Pickers. Questo "Poplar hollow" e' costituito esclusivamente da fiddle e banjo, con la voce di Gangloff che compare in "Waiting on my ride back from town", mostrando uno stile che ricorda Eugene Chadbourne. Gangloff continua a dimostrare il suo virtuosismo ai due strumenti, in pezzi che rimandano alla ricerca della tradizione bluegrass e Appalachi, ricerca gia' avviata piu' organicamente con i Black Twig Pickers, anche se, fra i solchi, compaiono anche riferimenti piu' sperimentali che evocano i Pelt ("Cat mountain"). Mike Gangloff e' un importante violinista, recentemente attivo nei Black Twig Pickers, la cui la line-up comprende oltre a Gangloff, Nathan Bowles (precedentemente membri dei Pelt, gruppo sperimentale dei 90) e Isak Howell, interscambiabili fra chitarre, violini, banjo, percussioni e armoniche a bocca, ai quali si e' recentemente aggiunta la violinista Sally Morgan, la quale si occupa anche della voce e del fiddle, 'flat-foot dancing' (sorta di tempo battuto con i piedi a terra) e 'square dance calling''.

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Euro
26,00

id. 6003922
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Ginn greg (black flag) Getting even

Lp (edition) original issue stereo usa 1993 cruz
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, con barcode 031895-0029-16, label color amarato con scritte bianche e logo Cruz Records bianco a sinistra, catalogo CRZ029. Pubblicato nel giugno del 1993 dalla Cruz negli USA, il primo album solista del chitarrista dei Black Flag e dei Gone, precedente di pochi mesi il secondo "Dick". Prodotto da Ginn, che vi suona tutti gli strumenti (basso, chitarra, voce) con l'ausilio del dolo David Raven (batteria), Composto per lo più da brevi o brevissimi brani, "Getting even" riporta Ginn alla urgenza ed all'aggressività del punk dei tardi anni '70, con un sound dissonante, martellante e trainato da una batteria pestona; non siamo però di fronte solo al grezzo HC punk del passato, bensì ad una musica che a tratti tracima in un punk blues sulfureo e claustrofobico. Una musica viscerale, polemica nei testi verso l'autoritarismo e l'ingiustizia sociale, che si esprime con un linguaggio sintetico e rabbioso. Greg Ginn è stato uno dei protagonisti della musica indipendente statunitense degli anni '80, siam come chitarrista con la HC punk band Black Flag e con i successivi Gone, mostrando di saper integrare nel suo stile le più diverse influenze, sia come discografico, in quanto fondatore della fondamentale label SST, e poi anche direttore della Cruz e della New Alliance. Verson la fine dell'epopea dei Black Flag, i Gone nascono nel 1985 come progetto parallelo di Ginn; l'intento e' di dar vita ad una musica strumentale ibrida e basata sull'improvvisazione, le cui tracce si possono trovare anche in alcuni brani dei tardi Black Flag, oppure in certi mInutemen, non a caso anche loro tra gli alfieri della scuderia SST. Ginn si avvale di Andrew Weiss e Simeon Cain, entrambi poi nella Rollins Band: i Gone aprono i concerti dei Black Flag nel 1986 e pubblicano in quell'anno due album "Let's get real, real gone for a change" e "Gone II but never too gone", entrambi su SST. I Black Flag si sciolgono e Ginn si concentra sulla sua etichetta SST, mentre i Gone non si fanno piu' sentire fino al 1994, quando Ginn riforma il gruppo con Steve Sharp e Gregory Moore; la nuova formazione riprende ad incidere ed a esibirsi fino al 1998.

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Euro
23,00

id. 334755
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Gone (black flag) All the dirt that's fit to print

Lp (edition) original issue stereo usa 1994 sst
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

L' originale stampa americana, label gialla con scritte nere e logo SST nero in basso, catalogo SST306. Pubblicato nel 1994, il quarto album, originariamente pubblicato dalla SST nell'agosto del 1994 in Gran Bretagna e negli USA. Uscito pochi mesi dopo ''The criminal mind'' (1994), che aveva segnato il risveglio del progetto di Greg Ginn dopo alcuni anni di pausa, e prima di ''Best left unsaid'' (1996), questo lavoro dei Gone e' all'insegna di un approccio meno prolisso rispetto ai loro primi lavori, con meno propensione alla jam ma lasciando intatto lo stile all'incrocio fra punk, jazz e rock acido; l'atmosfera sembra spesso carica di nevrosi e riporta talvolta alla mente i King Crimson piu' spigolosi ed ostici del biennio 1973/74 (quelli di ''Red''). I Gone nascono nel 1985 come progetto parallelo di Greg Ginn, allora chitarrista degli storici Black Flag; l'intento e' di dar vita ad una musica strumentale ibrida e basata sull'improvvisazione, le cui tracce si possono trovare anche in alcuni brani dei tardi Black Flag, oppure in certi mInutemen, non a caso anche loro tra gli alfieri della scuderia SST. Ginn si avvale di Andrew Weiss e Simeon Cain, entrambi poi nella Rollins Band: i Gone aprono i concerti dei Black Flag nel 1986 e pubblicano in quell'anno due album "Let's get real, real gone for a change" e "Gone II but never too gone", entrambi su SST. I Black Flag si sciolgono e Ginn si concentra sulla sua etichetta SST, mentre i Gone non si fanno piu' sentire fino al 1994, quando Ginn riforma il gruppo con Steve Sharp e Gregory Moore; la nuova formazione riprende ad incidere ed a esibirsi fino al 1998.

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Euro
18,00

id. 3502863
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Grim northern social honey/the grim northern social

7" (edition) new record stereo uk 2003 one little indian
indie 2000

+ notes

7" con due brani, singolo tratto dall'album di debutto omonimo del gruppo scozzese di pop epico chitarristico, con riferimenti a Muse, Strokes, Travis.

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Euro
3,00

id. 4005806
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Hatfield and the north afters (+insert)

Lp (edition) original issue stereo uk 1979 Virgin
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Corredata del raro inserto originario con i testi, prima molto stampa inglese, coeprtina con l' originario adesivo sul fronte con nome del gruppo e prezzo imposto di £3.52, etichetta verde con striscia rossa da un lato e rossa con striscia verde dall'altro, catalogo VR5. Pubblicato in Inghilterra nel 1979 dopo ''Rotters club''. Il terzo album della ultima grande band della scena di Canterbury, nata da una tradizione che risale fino ai Wilde Flowers; gli  Hatfield and the North furono il ''supergruppo'' del Canterbury sound, capitanati dal bassista e cantante Richard Sinclair dei Caravan, alla chitarra avevano Phil Miller dei Matching Mole, alla tastiera Dave Stewart degli  Egg ed alla batteria Pip Pyle dei Gong e dei Delivery. Il sound del gruppo presenta elementi che vanno da  un sofisticatissimo jazz-rock  di matrice progressiva, ad  atmosfere pop delicate e surreali, con tocchi  Zappiani e memorie Soft Machine. Contiene 16 brani tratti da singoli, live inediti, sessions inedite, oltre a selezioni dai loro primi due albums. Questa la lista completa dei brani: 1. Let's eat (Real soon) (facciata A dell' unico singolo, novembre 1974) 2. Fitter Stoke has a bath (facciata B del singolo di cui sopra), 3. Mumps. edited (dal secondo album "The Rotters Club" del marzo 1975) , 4. Share it. which segues wonderfully into... (dal secondo album), 5. Lounging there trying (dal secondo album), 6. The Stubbs effect (dal primo album "Hatfield And The North" del marzo 1974), 7. Big jobs (Poo Poo extract) (dal primo album), 8. Going up to people and tinkling (dal primo album), 9. Calyx (dal primo album), 10. (Big) John Wayne socks psychology on the jaw (dal secondo album), 11. Chaos at the greasy spoon. edited cunningly cross faded into... (dal secondo album), 12. Halfway between Heaven and Earth (live al Rainbow Theatre di Londra, 16 marzo 1975), 13. Oh,Len's nature! (composta da registrazioni dal vivo effettuate a Lione e Tolosa, in Francia, rispettivamente l' 8 e l' 11 febbraio 1975), 14. Lything and gracing (registrata dal vivo a Lille, Francia, il 9 giugno 1974), 15. Prenut (dal secondo album), 16. Your majesty is like a cream donut (Loud) (dal secondo album).

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Euro
100,00

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Hatfield and the north hatfield and the north

Lp (edition) reissue stereo uk 1974 Virgin
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

rara ristampa della meta' degli anni '80, pressocche' identica alla prima molto rara tiratura uscita su Virgin in Inghilterra nel 1973, copertina apribile con barcode, etichetta rossa da un lato e verde dall' altro, catalogo OVED131. Pubblicato in Uk nel febbraio del 1974 prima di ''Rotter's Club'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il primo album. Vede tra gli altri la collaborazione di Robert Wyatt alla voce nella sua prima registrazione dopo l' incidente che lo rese paraplegico. L' esordio della ultima grande band della scena di Canterbury, nata da una tradizione che risale fino ai Wilde Flowers; gli  Hatfield and the North furono il ''supergruppo'' del Canterbury sound, capitanati dal bassista e cantante Richard Sinclair dei Caravan, alla chitarra avevano Phil Miller dei Matching Mole, alla tastiera  Dave Stewart degli  Egg ed alla batteria Pip Pyle dei Gong e dei Delivery. Questo lp, considerato per la sua brillantezza e creativita' come uno dei migliori debutti del periodo, suonato in maniera eccezionale, presenta elementi che vanno da  un sofisticatissimo jazz-rock  di matrice progressiva, ad  atmosfere pop delicate e surreali, con tocchi  Zappiani e memorie Soft Machine; i brani sono brevi ma si incastrano tra loro in una sorta di puzzle sonoro immersi in un contesto tematico uniforme che  rappresenta, sia da un punto di vista concettuale che di esecuzione,  la massima espressione della seconda stagione del movimento.

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Euro
34,00

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Jubilee allstars By the end of the night + 3

7" (edition) original issue stereo uk 1996 lakota
[vinyl] Excellent [cover] Very good indie 90

+ notes

ep in formato 7", bella copia con una piccola abrasione sul retro copertina a sinistra, prima stampa inglese, uscita in edizione limitata e numerata sul retro copertina (questo esemplare il numero 470), copertina semirigida e ruvida, label custom fotografica in nero ed in turchese, foro centrale piccolo, catalogo LAK70002. Pubblicato nel 1996 dalla Lakota nel Regno Unito, il primo ep, dopo due singoli e prima del secondo ep "Keep on chewin'" (1997), della band irlandese. Quattro brani, tutti inediti su album, in cui la band irlandese pennella un delizioso indie rock chitarristico, dalle forti inflessioni folk rock ma lontanissimo da quello tipico irlandese e rivolto invece verso le influenze del folk pop classico degli anni '60, ammodernato con eleganza al moderno indie e vicino anche al guitar pop anglosassone, velato di atmosfere sottilmente malinconiche. I Jubilee Allstars sono un gruppo indie rock dalle sfumature folk rock formatosi nel 1993 a Dublino, Irlanda, inizialmente con il nome di Jubilee, poi cambiato per un caso di omonimia con un'altra band. Ai fondatori Niall McCormack (voce, chitarra), Fergus McCormack (basso, voce) e Lee Casey (batteria), si unisce nel 1995 Barry McCormack (chitarra); nello stesso anno il gruppo pubblica i suoi primi due singoli, nei quali suona il sax Jack Wright, firmano poi con la label dublinese Lakota, che pubblica i loro due 7"ep (1996/97) ed il primo album "Sunday miscellany" (1998), a cui seguiranno "Lights of the city" (2000) e "The struggle continues" (2004). Barry McCormack ha pubblicato anche vari album solisti a partire dal 2003.

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Euro
4,00

id. 332180
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Knowbody else (black oak arkansas) Knowbody else

Lp (edition) new record mono usa 1969 cleopatra
rock 60-70

+ notes

Edizione limitata, ristampa del 2016 ad opera della Cleopatra, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Hip negli USA, l'unico eponimo album. I Knowbody Else si erano formati a Black Oak in Arkansas nel 1963 e pubblicarono una manciata di singoli ed un unico eponimo album, uscito nel 1969, facendosi apprezzare dal pubblico del Sud degli States, prima di ribattezzarsi Black Oak Arkansas, formazione degli anni '70, tra i gruppi cardine della musica rock sudista. Dopo questo album pubblicato per una sussidiaria della Stax come Knowbody Else e qualche aggiustamento nella formazione, cambiarono ragione sociale stabilendosi a Los Angeles ed ottenendo, grazie ad anni di ottimi dischi ed infuocati concerti, un notevole successo. Dopo l'album "High on the Dog" (1973), il chitarrista Harvey Jett fu sostituito; se si chiuse forse con quel disco il periodo musicalmente piu' felice del gruppo, il successo prosegui' ancora per qualche stagione. Questo lp a nome ''Knowbody else'' e' un disco decisamente originale e di confine, ben suonato e registrato, guidato dalla voce nasale e graffiante di James Mangrum, ora quasi narrativa come quella di un cantautore, ora intensa e dolente come quella di un soulman, talora accompagnata da eterei cori vocali maschili; musicalmente il gruppo suona un sorprendente ibrido fra country rock dalle sonorita' distese che richiamano l'allora nascente roots rock californiano, melodie di chiara ispirazione soul, passaggi acustici quasi hippie folk ed occasionali sfumature psichedeliche. Una piacevole riscoperta.

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Euro
33,00

id. 3510510
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Lightning dust (black mountain) Fantasy

Lp (edition) new record stereo usa 2013 jagjaguwar
indie 2000

+ notes

Comprensivo di coupon per il download digitale e di inner sleeve, etichette fuxia con parti sfumate e scritte bianche, L pubblicato dalla Jagjaguwar nel giugno 2013, dopo "Infinite light" (09), il terzo album del duo canadese,  costola dei Black Mountain. "Fantasy" accentua il loro lato piu' elettronico, in cupi e minimali trame sonore, vicine al synth pop anni ottanta, al trip hop anni novanta, con momenti piu' folk, che rimandano al folk-rock del loro esordio. Una sorta di miscelazione fra Depeche Mode, Cocteau Twins, Sinned O'Connor, Tricky, Bat for Lashes e Knife. Formatisi a Vancouver nei primi anni del nuovo secolo, i Lightning Dust sono un duo canadese formato da Amber Webber e da Joshua Wells, entrambi membri dei piu' noti connazionali Black Mountain; come questi ultimi, risentono dell'influenza del rock degli anni '70, ma seguono un approccio lontano dallo hard rock e dal prog, concentrandosi su composizioni atmosferiche dominate dalle tastiere e talvolta venate di folk rock. Il loro primo album epon

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Euro
23,00

id. 2089284
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Lightning dust (black mountain) Infinite light

Lp (edition) new record stereo usa 2009 jagjaguwar
indie 2000

+ notes

coupon per download, copertina con barcode 656605213910, inserto con artwork e crediti, label custom nera ed azzurra con tracklist su di una facciata ed immagine sull'altra, catalogo JAG139. Pubblicato nell'agosto del 2009 dalla Jagjaguar, questo è il secondo album dei Lightning Dust, successivo all'eponimo debutto del 2007 e precedente ''Fantasy'' (2013). Il gruppo canadese, costola dei Black Mountain, propone qui un melodico e malinconico indie rock minimale e brumoso, attraverso brani da acidi tappeti di tastiere vintage (organo e Wurlitzer) o da toccanti accompagnamenti archi, mentre la fragile ed emotiva voce di Amber Webber si alterna con quella più compassata di Joshua Wells, ed il groove dei brani si muove in una singolare terra di confine fra circolarità e minimalismo alla krautrock / Suicide e delicatissimo indie pop etereo e sottilmente drammatico. Formatisi a Vancouver nei primi anni del nuovo secolo, i Lightning Dust sono un duo canadese formato da Amber Webber e da Joshua Wells, entrambi membri dei piu' noti connazionali Black Mountain; come questi ultimi, risentono dell'influenza del rock degli anni '70, ma seguono un approccio lontano dallo hard rock e dal prog, concentrandosi su composizioni atmosferiche dominate dalle tastiere e talvolta venate di folk rock. Il loro primo album eponimo esce nel 2007, seguito nel 2009 da ''Infinite light'' e nel 2013 da ''Fantasy''.

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Euro
23,00

id. 2090235
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Lightning dust (black mountain) Spectre (ltd)

Lp (edition) new record stereo eu 2019 western vinyl
indie 2000

+ notes

edizione limitata in vinile arancio marmorizzato. "Spectre" (2019) è il quarto album in studio dei Lightning Dust: sempre sulla stessa lunghezza d'onda delle produzioni precedenti il duo - Amber Webber e Joshua Wells - continua a muoversi sulle stesse coordinate sonore, tra psichedelia, country cosmico e folk.  
I Lightning Dust sono un duo canadese formato da Amber Webber e da Joshua Wells, entrambi membri dei più noti connazionali Black Mountain; come questi ultimi, risentono dell'influenza del rock degli anni '70, ma seguono un approccio lontano dallo hard rock e dal prog, concentrandosi su composizioni atmosferiche dominate dalle tastiere e talvolta venate di folk rock.

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Euro
29,00

id. 2090176
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Liner (blackfoot sue) Liner

Lp (edition) original issue stereo uk 1979 atlantic
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode, label verde e arancio con banda bianca al centro, scritte nere, pivvolo logo W lungo il bordo, logo Atlantic multicolore in alto, catalogo K50553. Pubblicato nel 1979 dalla Atlantic in Gran Bretagna e dalla ATCO negli USA, l'unico eponimo album di questi inglesi Liner, autori anche di una manciata di singoli in quello stesso anno. I Liner erano composti da Tom Farmer, Eddie Golga e Dave Farmer, ossia i tre quarti dei Blackfoot Sue, gruppo pop rock di Birmingham attivo fra il 1970 ed il 1977, con un paio di album a proprio credito. La band si ribattezzo' Liner per questo lavoro, inciso con musicisti sia inglesi che americani, fra cui spicca il sassofonista Mel Collins, gia' con i King Crimson all'inizio degli anni '70. L'album presenta un intreccio fra pop di fine annni '70 e disco music, con predominio di tastiere, sonorita' molto morbide e cori femminili; il singolo ''You and me'' giunse al 92esimo posto della billboard hot 100 negli USA. Il gruppo riemergera' negli anni '80 con il nome di Outside Edge, pubblicando ulteriori lp.

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20,00

id. 317769
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Lo fidelity allstars Don't be afraid of love

lp2 (edition) original issue stereo uk 2002 skint
[vinyl] Excellent [cover] Very good indie 2000

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Bella copia con leggeri segni di invecchiamento sulla copertina, prima stampa inglese, vinile doppio, copertina con barcode 5025425552229, inner sleeve in cartoncino sottile con artwork e crediti, label nera con scritte bianche, catalogo BRASSIC22, scritta ''mandy the exchange'' incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel marzo del 2002 dalla Skint in Gran Bretagna e dalla Columbia negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, il secondo album, successivo a ''How to operate with a blown mind'' (1998) e precedente ''Northern stomp'' (2009). Un lavoro che integra efficacemente big beat, acid house ed influenze soul, funk e r'n'b, questo doppio vede i Lo Fidelity Allstars offrire brani frizzanti e ballabili che episodi piu' lenti ed atmosferici, alcuni dei quali vedono la presenza di cantanti ospiti come Greg Dulli degli Afghan Whigs (''Somebody needs you''), Jamie Liddell dei Super Collider (''Deep ellum... hold on'') ed il grande Bootsy Collins dei Funkadelic (''On the pier''). Formati a Londra nel 1996 da musicisti e dj provenienti dal Nord dell'Inghilterra, fra cui l'abilissimo Albino Priest, gli inglesi Lo Fidelity Allstars sono un gruppo di sei elementi che produce elettronica big beat ma con un piglio piu' rock rispetto alla media delle band della Skint Records, della cui scuderia hanno fatto parte per molti anni. Il loro big beat, in cui il basso mostra influssi dub e le tastiere echi soul, e' pervaso da uno spirito spensierato e festaiolo che richiama gruppi della vecchia scena ''Madchester'' come gli Happy Mondays. Suscitato l'interesse del direttore della Skint Damian Harris, il gruppo debutta per quell'etichetta con i primi singoli nel 1997, quindi nel 1998 arriva il loro primo lp ''How to operate with a blown mind'', che ottiene un buon successo in patria; nel 2002 segue ''Don't be afraid of love'' e nel 2009 arriva ''Northern stomp''. Hanno anche pubblicato alcuni album di remix, fra cui ''On the floor at the boutique – vol. 2'' (2000).

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15,00

id. 326646
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Lokkhi terra meets shikor bangladesh allstars Introducing baby akhtar (180 gr.)

12" (edition) new record stereo eu 2017 funkywala
world

+ notes

Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download digitale del disco, catalogo LPFW003. Pubblicato nel 2017 dalla Funkywala, questo è il secondo 12"ep realizzato in collaborazione fra i Lokkhi Terra e gli Shikor Bangladesh Allstars, importante gruppo folk del Bangladesh, che include qui anche la giovane cantante Dewan Baby Akhtar. Una collaborazione nata già da tempo, visto che i due gruppi hanno avuto modo di suonare insieme dal 2009 a Dacca, capitale del paese asiatico, che i Lokkhi Terra hanno frequentemente visitato in tour. Il 12", che contiene cinque brani inediti su album, è stato inciso fra Dacca e Londra, offre una affascinante sintesi fra grooves funkeggianti e soul jazz, melodie di musiche bengalesi come il baul, lo splendido cantato femminile di Baby Akhtar, influssi ritmici afrocubani, arrangiamenti elettroacustici dal suono caldo e fluente, in cui strumenti come il flauto e le tastiere elettriche rimandano un po' anche agli anni '70. Questa la scaletta: "Nesha lagilo re", "Kon mistori", "Baula", "Jeyo na", "Moner manush". I Lokkhi Terra sono un gruppo multietnico britannico basato a Londra, autori di una brillante sintesi fra musica pop e funk e radici folk di differenti paesi, dalla rumba cubana al folk bengalese fino allo afrobeat ed alla musica classica indiana; la loro sintesi non si manifesta solo nella relazione fra elementi stilistici, ma anche nel suonare determinate musiche folk con strumenti provenienti da altre culture. Le radici dei Lokkhi Terra sono a Cuba dove il futuro leader del gruppo Kishon Khan (pianista collaboratore di nomi come Hugh Masekela e gli Havana Cultura di Giles Peterson) scoprì la possibilità di una sinergia fra la rumba cubana e la musica baul del Bangladesh, entrambi generi popolari i cui artisti si esprimono anche in strada; inserita nel contesto cosmopolita di una metropoli internazionale come Londra, questa interazione fece sbocciare la coloratissima musica dei Lokkhi Terra, composti da musicisti cubani, turchi, bengalesi e britannici. Nel 2012 pubblicano il loro primo album "Che guava's rickshaw diaries", seguito nel 2018 dalla collaborazione con il musicista di indirizzo afrobeat Dele Sosimi, "Cubafrobeat", e nel 2020 dal secondo album "Cubangla".

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21,00

id. 3513381
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Mien (black angels, horrors) Mien (clear vinyl)

Lp (edition) original issue stereo uk 2018 rocket recordings
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 2000

+ notes

Copia ancora incellophanata, con adesivi di presentazione sul fronte (uno con elenco dei membri della band, l'altro con l'indicazione della versione in vinile "lucid mien", che sta ad indicare quella trasparente), ancora completa del coupon per il download digitale dell'album (non sappiamo se ancora utilizzabile), prima stampa inglese, nella versione in vinile trasparente, pressata pare in mille esemplari (è stato pressato contemporaneamente in più versioni di vinile colorato, ed in vinile nero), copertina semiruvida senza barcode, inner sleeve in cartoncino rigido con artwork a colori, label rossa, gialla ed arancio con artwork diverso su ciascuna facciata e grande logo Rocket su di un lato, catalogo LAUNCH125E. Pubblicato nell'aprile del 2018 dalla Rocket Recordings, il primo album dei Mien, progetto nato dalla collaborazione fra Alex Mass (Black Angels; voce, campionamenti, loops), Tom Furse (The Horrors; tastiere, programmazione), John-Mark Lapham (The Earlies; tastiere, campionamenti, programmazione) e Rishi Dhir (Elephant Stone; basso, sitar, tastiere). La visione del progetto è, nelle parole di Lapham, di "immaginare i Black Angels come Nico nella sua fase industrial degli anni '80 mescolati con George Harrison e Conny Plank"; una visione certo ambiziosa ma non priva di coesione. Inciso a distanza fra i vari membri, "Mien" risulta alla fine un disco armonioso e percorso da un'estetica coerente, che si ispira senza dubbio alla psichedelia degli anni '60, al krautrock ed alle creazioni sixties e seventies che intrecciavano pop e rock con sonorità indiane (i vari dischi in cui il sitar interagiva con rock e psichedelica, come il primo di Ananda Shankar, o anche con il jazz elettrico, come in "Mathar" del Dave Pike Set). Indubbie sono le tendenze psichedeliche di questo album, seppure inserite in un contesto non meramente derivativo, dal sound modernamente ipnotico ed onirico ed aperto all'impiego di elettronica e campionamenti.

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25,00

id. 332358
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