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Peterson oscar Plays the harry warren and vincent youmans song book (ltd. 180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1959 waxtime
jazz

+ notes

Vinile da 180 grammi e con due bonus tracks incise nel novembre del 1954 ("Nagasaki", posta alla fine della prima facciata) e nel dicembre del 1953 ("Tea for two", posta alla fine della secoda facciata). Ristampa europea del 2017 su WaxTime, pressoche' alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1959/1960 dalla Verve negli USA, questo è uno degli album incisi pressoché contemporaneamente da Peterson, con la stessa formazione, ciascuno dei quali dedicati al libretto di un grande compositore americano moderno: il disco fu inciso, come gli altri, agli studi Universal Recording di Chicago fra il 14 luglio ed il 9 agosto del 1959, da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Qui il pianista canadese interpreta brani di due compositori americani attivi già nella prima metà del '900: Harry Warren (nato come Salvatore Antonio Guaragna), acclamato compositore di colonne sonore cinematografiche che vinse ben tre premi Oscar per la migliore canzone originale, e Vincent Youmans, produttore e compositore attivissimo a Broadway, ma non molto prolifico ed alquanto perfezionista, dallo stile essenziale. Peterson interpreta i loro brani con un approccio rilassato in deliziose ballate di jazz melodico a guida pianistica ed episodi più vispi e giocosi. Questa la scaletta: "Lullaby of broadway", "Serenade in blue", "You'll never know", "I had the craziest dream", "I only have eyes for you", "Chattanooga choo-choo", "More than you know", "Carioca", "Without a song", "Drums in my heart", "Time on my hands", "Great day". Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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Peterson oscar Recital (ltd. 180 gr. + bonus track)

Lp (edition) new record stereo eu 1952 waxtime
jazz

+ notes

Edizione limitata in vinile da 180 grammi. Ristampa del 2017 ad opera della Waxtime, pressoché identica alla prima tiratura ma con una bonus track ("Willow weep for me", tratta dalle stesse sessioni dell'album, e posta alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1954 dalla Clef negli USA, questo album fu inciso a Los Angeles in quattro sessioni, nel maggio/giugno del 1952, il 6 dicembre del 1953, il 27 aprile ed il 27 ottobre del 1954: nelle prime due sessioni Peterson (pianoforte) era accompagnato da Barney Kessel (chitarra) e Ray Brown (contrabbasso), nella terza e nella quarta da Herb Ellis (chitarra) e Ray Brown (contrabbasso), con l'aggiunta di Louie Bellson (batteria) in quella del 27 ottobre. Si tratta di due incarnazioni del suo trio dalla breve esistenza: quella con Kessel mostra un lato più compassato e lirico, quella successiva con Ellis è più frizzante ed estroversa. Questa la scaletta: "Pompton turnpike", "Cherokee", "Willow weep for me", "Soft winds", "Alone together", "Give me the simple life", "Singin' in the rain", "Love you madly", "The continental". Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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22,00

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Peterson oscar The way i really play

Lp (edition) reissue stereo ger 1968 mps
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

+ notes

Ristampa tedesca degli anni '80, copertina lucida con barcode, non apribile e con grafica parzialmente modificata rispetto alla originaria tiratura, etichetta nera ed argento, catalogo 821287-1. Pubblicato dalla Polydor in Gran Bretagna e dalla MPS in Germania, uscito anche in Usa su Prestige con titolo "The Great Oscar Peterson On Prestige", inciso nell'aprile del 1968 dal vivo presso lo Hans Georg Brunner-Schwer Studio di Villingen in Germania, con formazione composta da Oscar Peterson (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Bobby Durham (batteria). Uno dei volumi dell'acclamata serie ''Exclusively for my friends'', che raccoglie esibizioni effettuate dal vivo nello studio del produttore Brunner-Schwer in Germania nel corso dell'aprile del 1968; questo e' il terzo volume. Peterson ed il suo trio si cimentano con un bop jazz che si apre con l'inusuale medley ''Waltzing is hip/Satin doll'', e si dipana attraverso episodi che mostra l'influenza della maestria tecnica di Art Tatum su Peterson (''Love is here to stay'') ed altri episodi dai toni piu' leggeri. Questa la scaletta: ''Waltzing is hip / Satin doll'', ''Love is here to stay'', ''Sandy's blues'', ''Alice in wonderland'', ''Noreen's nocturne''. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studio' fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia cosi' nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman" - incidera' con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59,  cambia di impostazione al suol trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71, incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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16,00

id. 255321
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Peterson oscar Tracks

Lp (edition) reissue stereo hol 1970 mps
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

+ notes

Ristampa europea degli anni '80, con artwork pressoché identico a quello della prima tiratura, copertina semilucida con barcode e con "made in west germany" sul retro, label nera con scritte e logo argento in alto, "made in holland" e marchi BIEM / STEMRA a sinistra. Originariamente pubblicato nel 1971 dalla MPS in Germania, uscito negli USA solo nel 1974, questo album fu inciso nello studio privato di Hans Georg Brunner-Schwer di Villingen, Germania Occidentale, fra il 10 ed il 13 novembre del 1970, dal solo Oscar Peterson al pianoforte. Questo lavoro, sebbene non tra i più famosi della vasta discografia del pianista di Montreal, gode di alta considerazione presso la critica: dopo lunghi anni trascorsi a suonare sopratutto con il suo trio, Peterson libera la sua creatività in solitudine con il pianoforte, regalando sorprese, svolte inattese e vivacità in questo set di dieci brani, che include episodi frizzanti come "Give me the simple life" e "A little jazz exercise", oltre a qualche delicata ballata. Questa la scaletta: "Give me the simple life", "Basin street blues", "Honeysuckle rose", "Dancing on the ceiling", "A child is born", "If I should lose you", "A little jazz exercise", "Django", "Ja da", "Just a gigolo". Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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20,00

id. 334502
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Peterson oscar Trio: live from chicago

Lp (edition) reissue stereo fra 1961 verve
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

+ notes

Ristampa francese degli anni '80, con artwork pressoché identico a quello della prima stampa USA (e differente da quello della prima tiratura francese del 1964), copertina apribile lucida all'esterno e liscia all'interno, con barcode, label nera con scritte e logo argento, SACEM a sinistra, catalogo 823 008-1. Originariamente pubblicato nel 1961 dalla Verve, questo album fu registrato dal vivo alla London House di Chicago in due date, il 28 ed il 29 luglio dello stesso anno, dal brillante trio composto da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Il gruppo, in ottima forma, si cimenta con un set di standards interpretati con classe e con la giusta dose di leggerezza, lasciando correre libera la creatività negli undici minuti di "Sometimes I'm happy". Questa la scaletta: "I've never been in love before", "In the wee small hours of the morning", "Chicago", "The night we called it a day", "Sometimes I'm happy", "Whisper not", "Billy boy". Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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18,00

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Peterson oscar We get requests (180 gr. audiophile, gatefold)

Lp (edition) new record stereo eu 1965 verve / ume
jazz

+ notes

Bella ristampa del 2022, in vinile 180 grammi per audiofili, masterizzata dalle fonti analogiche originali, copertina cartonata lucida all' esterno, per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro alla prima rara tiratura, e con belle foto all' interno. Originariamente pubblicato dalla Verve nel 1965, inciso a New York il 19 ed il 20 ottobre del 1964, con formazione composta da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Si tratta di un lavoro a trio in cui Peterson rielabora alcuni standard che andavano per la maggiore a meta' anni '60, come ''People'' e ''The girl from Ipanema'', insieme ad altri brani meno popolari, quali ''D & E'' di John Lewis e la propria composizione ''Goodbye J.D.'', il tutto con un jazz dall'approccio melodico ed accessibile. Questa la scaletta: ''Quiet nights of quiet stars'', ''The days of wine and roses'', ''My one and only love'', ''People'', ''Have you met Miss Jones?'', ''You look good to me'', ''The girl from Ipanema'', ''D. & E.'', ''Time and again'', ''Goodbye J.D.''. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studio' fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia cosi' nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman" - incidera' con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59,  cambia di impostazione al suol trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71, incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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28,00

id. 3037304
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Red roses in the sand (peter sellers & the hollywood party) love song / play with fire

7" (edition) original issue stereo ita 1988 crazy mannequin
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

singolo in formato 7", l' originale stampa, autoprodotto su Crazy Mannequin nel 1988, copertina senza barcode, etichetta custom in bianco e nero, foro al centro piccolo, catalogo CRAZY00007. L' unico disco di questo progetto elettroacustico estemporaneo messo in piedi da Stefano Ghittoni e Tiberio Longoni dei Peter Sellers & the Hollywood Party, con ospite NIKKI SUDDEN alla chitarra ed all' armonica. Sul lato A la malinconica ed autunnale ballata "Love Song", molto vicina alle corde della musica dell' ospite del gruppo; sul retro una bella cover di "Play With Fire" degli Stones, interpretata con grande personalita' ed una vena vagamente barrettiana, che porta inconfondibile il marchio di fabbrica dei Peter Sellers & the Hollywood Party, una delle migliori formazioni della scena underground italiana degli anni '80; neopsichedelici devoti a Syd Barrett (oltre che, evidentemente, a Peter Sellers...), formatisi a Milano nel 1984, guidati da Stefano Ghittoni (impegnato resto anche nei Subterranean Dining Rooms autori di due albums tra il 1988 ed il 1989) e da Tiberio Longoni (piu' tardi nei Sidra), pubblicarono un minialbum nel 1987 ed un album nel 1989 su etichetta Toast, fino allo scioglimento avvenuto nel 1991, prima di una reunion del 2010 che produrra' un 12" nel 2013.

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10,00

id. 248491
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Rowan peter Peter rowan and the wild stallions

Lp (edition) original issue stereo ita 1982 appaloosa
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Prima stampa, realizzata solo in Italia, copertina lucida fronte retro senza barcode, label marrone con disegno di cavalli sullo sfondo, scritte marroni lungo il bordo e nere al centro, logo Appaloosa marrone in alto, catalogo AP016. Pubblicato nel 1982 dalla italiana Appaloosa, il sesto album solista (includendo l'oscuro disco solo giapponese "Hiroshima mon amour" del 1979), successivo a "The walls of time" (1982) e precedente "The first whippoorwill" (1985). Inciso ai Blue Marble Studios di New York; parteciparono alle registrazioni, accanto a Rowan (voce, chitarra, mandola), Jon Sholle (chitarre acustiche ed elettriche), Roger Mason (basso, voce) e Barry Lazarowitz (batteria, percussioni). La musica, quasi tutta composta da Rowan con i suoi collaboratori (tranne la cover di "Baby, let's play house" di Arthur Gunter, resa celebre da Elvis Presley, e "Sheila" di Tommy Roe), oscilla fra pezzi rock blues, canzoni country rock ed episodi più inclini al rock'n'roll ed al rockabilly, con un sound tendenzialmente aggiornato agli anni '80. Peter Rowan, nativo di Boston, principalmente cantante e chitarrista, è una figura di grande importanza nell'ambito del progressive bluegrass. Fra le sue prime esperienze di rilievo, va citata la militanza nei leggendari Blue Grass Boys di Bill Monroe, ai quali si unì nel 1964 come cantante e chitarrista, quindi fu importante membro di gruppi che abbinavano il folk ed il bluegrass con il nuovo idioma rock degli anni '60 e '70: prima gli Earth Opera, poi per un periodo i Seatrain, quindi l'esperienza degli Old & In The Way con Jerry Garcia dei Grateful Dead ed i Muleskinner, e nel 1975 la formazione dei Rowans con i fratelli Lorin e Chris, altra formazione annoverata nel genere progressive bluegrass ed autrice di alcuni pregiati ed acclamati album. A fine anni '70 pubblica quindi i suoi primi album solisti, portando avanti una prolifica e lunga carriera.

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Euro
18,00

id. 334140
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Rowan peter Revelry

Lp (edition) second issue stereo uk 1986 waterfront
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Seconda stampa inglese del 1986, sempre su Waterfront ma con label cambiata, copertina semilucida senza barcode, label rosa con scritte bianche, logo Watefront Records bianco in alto, catalogo WF012, scritta "boppin' bob" incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel 1983 dalla Waterfront nel Regno Unito, dopo l'album solista di Rowan "Peter Rowan and the wild stallions" (1982), questo lp è frutto della collaborazione fra il bostoniano (voce, chitarra acustica, mandola) con un altro veterano del bluegrass come Tex Logan (violino) e con il chitarrista rock Greg Douglass (chitarra elettrica solista, slide guitar), quest'ultimo già collaboratore di Hot Tuna e Steve Miller Band negli anni '70, accompagnati dal bassista Dave Hatfield e con l'ospite Tom Stern (al banjo nel brano "Black mountain juice". Composto in parte da brani scritti da Rowan e Douglas, ma per la maggioranza di arrangiamenti di traditionals e di covers di autori come Leadbelly ("When I was a cowboy"), Lonnie Carter / Walter Jacobs ("Sitting on top of the world") e Hank Williams / Fred Rose ("Mansion on the hill"), "Revelry" è un lavoro di progressive bluegrass elettroacustico molto moderno, in cui una chiara vena contemporanea si fonde con le inconfondibili melodie vecchio stampo del bluegrass. Peter Rowan, nativo di Boston, principalmente cantante e chitarrista, è una figura di grande importanza nell'ambito del progressive bluegrass. Fra le sue prime esperienze di rilievo, va citata la militanza nei leggendari Blue Grass Boys di Bill Monroe, ai quali si unì nel 1964 come cantante e chitarrista, quindi fu importante membro di gruppi che abbinavano il folk ed il bluegrass con il nuovo idioma rock degli anni '60 e '70: prima gli Earth Opera, poi per un periodo i Seatrain, quindi l'esperienza degli Old & In The Way con Jerry Garcia dei Grateful Dead ed i Muleskinner, e nel 1975 la formazione dei Rowans con i fratelli Lorin e Chris, altra formazione annoverata nel genere progressive bluegrass ed autrice di alcuni pregiati ed acclamati album. A fine anni '70 pubblica quindi i suoi primi album solisti, portando avanti una prolifica e lunga carriera.

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16,00

id. 335615
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Sarstedt peter Peter sarstedt

Lp (edition) original issue mono uk 1969 united artists
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

l' originale rara stampa inglese in mono, copertina laminata sul fronte, flipback su tre lati sul retro, etichetta azzurra ed argento, corredata di inserto apribile con testi. Pubblicato nel 1969 dalla United Artists, il primo eponimo album del cantautore anglo-indiano, precedente ''As tough it were a movie'' (1969). L'album, che contiene uno dei suoi maggiori successi, il brano ''Where do you go to (my lovely)'', e' all'insegna di un piacevole baroque pop, con sfumature folk, che ricorda in alcuni episodi il Donovan piu' pop. Nato a Dehli, il cantante ed autore Peter Sarstedt e' stato accostato a figure come Donovan, Cat Stevens ed Al Stewart. Trasferitosi adolescente in Inghilterra, viene a contatto con la nuova musica portata dagli USA e coltivata in Gran Bretagna da pionieri quali Lonnie Donegan, e comincia le sue prime espeirenze musicali. Il suo stile, fra pop, arrangiamenti orchestrali ed  influenze folk, matura negli anni '60, regalandogli alcuni successi di classifica.

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Euro
35,00

id. 316020
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Schickert gunther (gam) and peter unsicker Mauerharfe (ltd. + cd)

Lp (edition) new record stereo eu 2009 marmo music
rock 60-70

+ notes

Edizione limitata, copertina senza codice a barre, label custom fotografica in bianco e nero con artwork diverso su ciascuna facciata, inserto apribile con foto e note, allegata versione cd dell'album con una bonus track di trenta minuti, catalogo MARMOLP02. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2019 ad opera della Marmo Music, questo album fu originariamente pubblicato in forma autoprodotta nel 2009 solo in formato CDr, con il titolo di "Mauerharfe 1989 – 2009". L'opera fu concepita a partire dal 1989 e registrata fra l'agosto e l'ottobre del 1990 nella capitale tedesca da Gunther Schickert con l'amico gallerista Peter Unsicker, facendo uso di una installazione sonora costruita con un frammento del celebre muro di Berlino, la cui demolizione era cominciata proprio ad agosto. L'installazione era composta dai resti di muratura e di metallo del pezzo di muro, ai quali furono legate corde di pianoforte e fissate alla parte superiore ed a quella inferiore del rudere, come a formare una bizzarra arpa, collegata poi con amplificatori per chitarra. L'opera consiste in tre lunghi brani (dei quali uno, quello di trenta minuti, è presente solo sul cd allegato al vinile), nei quali si snoda una musica metallica e misteriosa, carica di eco e dalle note oscillanti e quasi "piegate", che si susseguono in trame irregolari nel rarefatto primo brano; le sonorità si fanno poi più spigolose e marziali nel secondo brano, muovendosi su pattern ritmici più percussivi ed in rilievo, in una atmosfera cupa e tesa. Il terzo brano, presente solo sul cd, include anche una maggiore presenza sonica umana, con registrazioni ambientali di voci di donne e bambini e la sirena di un'auto della polizia, e con un tono più caldo e gentile rispetto ai primi due episodi. Il berlinese Gunther Schickert, considerato da alcuni critici (Rolf Semprebon) come uno dei pionieri della chitarra eco (echo guitar) insieme ad Achim Reichel, fu attivo negli anni '70 negli oscuri GAM, di cui alcune registrazioni sono state pubblicate postume. Schickert e' artefice poi di alcuni album solisti, partendo da ''Samtvogel'' (1974), seguito da ''Uberfallig'', registrato con il batterista Charles Heuer).

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29,00

id. 2127457
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Shock headed peters (lemon kittens) fear engine

Lp (edition) original issue stereo uk 1987 The Produkt Korps
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

l' originale rara stampa inglese, copertina in cartoncino lucido senza barcode, etichetta bianca con scritte nere da un lato e custom in bianco e nero dall' altro, catalogo PKLP020, del secondo album del gruppo di Karl Blake, il negromante australiano gia' leader dei Lemon Kittens insieme a Danielle Dax, autore di un raro album solista nel 1983 ("The Prehensile Tales") e qui' senza per il momento Dave Knight, con cui aveva dato vita a questo progetto, e con cui tornera' a collaborare per i lavori che gli Shock Headed Peters pubblicheranno negli anni '90. Pubblicato nel novembre del 1987 dalla Produkt Korps, dopo il primo ''Not born beautiful'' del 1985, e dopo una manciata di 12" ep, diviso fra incisioni in studio (sulla prima facciata) e dal vivo in Europa nel maggio del 1987 (sulla seconda), questo secondo lp del gruppo di Karl Blake segna un marcato cambio di rotta rispetto al 33 giri precedente: il gruppo e' qui concentrato su di un potente, ruvido e tirato rock chitarristico dalle tinte vagamente oscure e glam; scomparse sono ormai le derive vicine alla dark ambient di ''Not born beautiful'', lasciando spazio ad un approccio decisamente piu' fisico e rock. Circondati da un ristretto pubblico di culto, gli Shock Headed Peters torneranno ad incidere del nuovo materiale occasionalmente negli anni '90. Da ricordare di Blake anche il progetto Underneath con la chitarrista Kateryna Burbela (ex Rock Goddess), e la collaborazione con i Sol Invictus.

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Euro
30,00

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Shock headed peters (lemon kittens) Life extinguisher + 3

12"ep (edition) original issue stereo uk 1986 beach culture
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

Ep in formato 12", l' originale stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida fronte retro senza barcode, con artwork realizzato da Danielle Dax, label rosa con disegno di indiano a sinistra, catalogo 3BC, groove message ''this is the dawning...'' sul lato A e ''...of the age of e.g.g.'' sul lato B. Registrato con la partecipazione al violino, in due brani, di David Cross, gia' nei King Crimson, pubblicato nel febbraio del 1986 dalla Beach Culture in Gran Bretagna, il terzo 12'', uscito fra il primo album ''Not born beautiful'' (1985) ed il secondo ''The fear engine'' (1987). Contiene quattro brani inediti su album: la bellissima ''Scorch'', ''Life extinguisher'', la spigolosa ''Son of thumbs of a murderer'' (poi riproposta dal vivo nel secondo lp) e ''Win on condition'', episodi che sembrano essere di transizione fra il sound del primo album, piu' atmosferico e vicino al dark, e quello del secondo, piu' fisico e rock; infatti atmosfere vicine a cerca new wave o in misura minore dark wave, ombrose ed avvolgenti, ed uno stile vocale che richiama ancora il post punk di pochi anni prima, convivono con spunti piu' rock, quasi hard nei brevi ma potenti assoli di chitarra che compaiono in quasi tutti i brani. Il gruppo dell'australiano Karl Blake (ex Lemon Kittens) era artefice di una musica in bilico tra post punk oscuro ed ossessivo e sperimentazione, oscillante tra violente esplosioni di abrasivita', sincopati assalti rock riecheggianti i primi Killing Joke ed i Bauhaus e composizioni rarefatte ed evocative, guidate da notturni tappeti di tastiere e spesso prive di parti ritmiche, legate ai primi oscuri anni di attivita' musicale di Blake, prima ancora che formasse i Lemon Kittens. Da ricordare di Blake anche il progetto Underneath con la chitarrista Kateryna Burbela (ex Rock Goddess), e la collaborazione con i Sol Invictus.

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Euro
12,00

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Silberman peter (antlers) Impermanence

Lp (edition) new record stereo eu 2017 play it again sam
indie 2000

+ notes

adesivo su cellophane, coupon per download, inner sleeve, etichette custom. Inizialmente gli Antlers sono un progetto solista di Peter Silberman, la cui produzione inizia nel 2006 con il folk intimista di "Uprooted", seguito un anno dopo da "In the attic of universe", lavoro che comprende anche campionamenti ed effetti lo-fi. Con "Hospice" la formazione si estende ad un trio con Lerner alla batteria e percussioni, Cicci alle tastiere, tromba e banjo. “Impermanence” (2017) è il ritorno solista di Peter Silberman: senza gli Antlers il musicista americano pubblica un album a suo nome lavorando di sottrazione,  si toglie il superfluo e resta solo l’essenziale, rimangono solo la voce di Silberman, la chitarra e il piano. Un disco intimo che basa il suo racconto sulle parole che scorrono, le pause ed i silenzi.

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30,00

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Sopwith camel miraculous hump returns from the moon (ltd. white vin.)

Lp (edition) new record stereo eu 1973 music on vinyl
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2023, in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA DI 750 COPIE, IN VINILE BIANCO, copertina apribile senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Usa su Reprise. Pubblicato in Usa nel 1973  dopo '' hello hello ! "non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album. Molto piu' complesso del primo, uscito dopo sei anni di silenzio discografico e da molti critici considerato un vero capolavoro, opera visionaria e maturata durante gli anni di abbandono delle scene musicali, contiene dieci brani originalissimi e pieni di invenzioni. , lavoro coraggioso e sperimentale, e' lontanissimo dalla psychedelia pop ingenua del primo lavoro.  gruppo americano, furono tra i primi gruppi della psychedelia californiana, nati a san francisco nel 1966, nell'estate del 1967 pubblicano il 45 ''hello hello !" che diviene istantaneamente un successo incredibile, vanno in tour con i rolling stones, gli who ed i lovin' spoonful, ma si sciolgono nell'arco di poche settimane, rientreranno in studio solo 5 mesi piu' tardi per registrare il primo lp, poi la dissoluzione, si riuniranno nel 1973, per dare alle stampe questo  ''Miracolous hump returns from the moon''.

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31,00

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Sopwith camel Sopwith camel (hello,hello)

Lp (edition) original issue mono usa 1967 kama sutra
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Prima rara stampa usa in mono, catalogo KLP 8060,  copertina cartonata completa del piccolo adesivo ovale ''remember hello hello'' con microhole promozionale in basso a destra, etichetta gialla con logo rosso. Pubblicato in Usa nel settembre del 1967 prima di ''Miracolous hump returns from the moon'', non entrato nelle classifiche americane ne'  in quelle Uk. Il primo album. Uno dei principali gruppi della scena del San Francisco Ballroom, i Sopwith Camel vengono alla ribalta nel 1966; il loro e' un suono certo psichedelico, ma  molto piu' pop e lontano, almeno in studio, dalle improvvisazioni di  Grateful Dead, Jefferson Airplane e Quicksilver Messenger Service. Il nome del gruppo fu suggerito dal manager della Bay Area Chet Helms, che voleva inizialmente usarlo per il gruppo di Janis Joplin, chiamato invece poi  Big Brother & the Holding Company. In un periodo in cui un determinato movimento (la psichedelia in questo caso) assorbe gran parte delle attenzioni, i gruppi che se ne discostano abbastanza radicalmente difficilmente riescono ad emergere appieno; cosi' accadde ai Sopwith Camel che rimasero nel limbo, troppo ''strani'' per piacere al pubblico pop e troppo ''normali'' per quello uso alle improvvisazioni lisergiche. Ebbero un unico hit,  "Hello, Hello" che entro' nella top 10 delle classifiche Usa. Anche se nella loro musica erano presenti tentazioni New Vaudeville, sullo stile degli Harpers Bizarre, erano invece assai piu' vicini a gruppi  quali i  Charlatans o i  Notes From the Underground, e si dice che dal vivo fossero invece assai piu' lisergici e dilatati; tracce di queso ''sound'' possono essere ascoltate nell' acid blues di "Cellophane Woman"o nell' assolo di chitarra di "Frantic Desolation". Da non dimenticare le affinita' melodiche con i loro compagni di scuderia alla Kama Sutra, i Lovin' Spoonful. Tra i brani vale la pena di ricordare anche  "You Always Tell Me Baby" e  "Maybe in a Dream" che ricordano per la raffinatezza e la complessita' delle armonie il miglior Curt Boettcher del periodo Sagittarius .

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Euro
50,00

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St peters crispian the pied piper

LP2 (edition) new record stereo eu 1966 vinyl lovers
rock 60-70

+ notes

Doppio album in vinile 180 grammi, uscito nel 2009, con copertina in cartoncino lucido senza barcode, etichette gialle nere ed arancio. Inglese di Swanley, Kent, Peter Smith e' il vero nome di questo artista per la prima volta giunto alla notorieta' con il singolo You Were On My Mind, che divenne un grosso successo in Usa nella versione dei We Five. La versione di St. Peters giunse invece al numero 2 in UK, seguita presto da altri due noteviolissimi successi, Pied Piper e Changes, dopodiche' la sua carriera ha subito notevoli rallentamenti. In questo album vengono raccolti l'album ''The Pied Piper'', e altri 8 rani inediti, ecco la lista del materiale incluso: You were on my mind, Pied piper, Changes, Your love has gone, Jilly honey, When we meet, My little brown eyes, It's a funny feelin, So long, But she's untrue, Goodbye to you, Willingly, Without you, That's the way i feel, That little chain, What i'm gonna be, Sweet dawn my true love, Almost persuaded, I'm always crying, No longer mine, You ever changin' mind, You have gone, Free spirit, At this moment, Goodbye you'll forget me, No 
no no, Three goodbyes, Silent times.

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20,00

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Stark Peter Mushroom Country

LP (edition) original issue stereo usa 1976 MONTAGE
[vinyl] Very good [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

l' originale assai rara stampa americana, stampata privatamente in poche centinaia di copie nel 1976 dalla piccola etichetta Montage, e mai ristampata in vinile, copertina cartonata, vinile pesante, etichetta verde e nera, catalogo DAH/MI 5 394; bella copia con giusto lievi segni di invecchiamento sul vinile. Proveniente da Ann Arbor, Michigan, Peter Stark pubblico' questo unico oscuro album (gegistrato proprio ad Ann Arbor nel gennaio del 1976), che lo vede alle prese, accompagnato da una band, con un notevole acid folk elettroacustico, che si segnala in particolare per la bellezza di alcuni brani, come la ottima cover di "Hey Gyp" di Donovan, che, insieme all' iniziale raga psichedelico "Ragas For Bayleaf" e' il cuore dell'opera, ma notevoli sono anche altri brani come la scarna "Many Times", la strumentale per sola chitarra acustica "Iargo Springs Boogie" anche le particolari e fluidissime partiture delle chitarre. Al banjo Willard Spencer, gia' nei RFD Boys autori di due albums tra il 1972 ed il 1974, e poi anche con Peter Berkow nell' album "Bootleg Demo" del 1979, all' armonica Peter Ruth, gia' con New Heavenly Blue, Dave Brubeck e Sky King, e piu' avanti anche lui piu' volte con Peter Berkow.

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90,00

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Subterranean dining rooms (peter sellers & the hollywood party) ghost in the sun

Lp (edition) original issue stereo ita 1989 crazy mannequin
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

l' originale rara stampa, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta "custom" rossa e nera da un lato e con foto in bianco e nero di un occhio dall' altro, catalogo CRAZY00013. Pubblicato nel 1989 dalla etichetta italiana Crazy Mannequin, questo e' il secondo dei due lavori del gruppo milanese, dopo il primo minialbum "There's not rock'n'roll singer without a spanish knife" di un anno prima, progetto laterale dei mai troppo apprezzati PETER SELLERS & THE HOLLYWOOD PARTY. I SDR realizzano un altro affascinante e purtroppo misconosciuto lavoro alettroacustico in cui si mescolano psichedelia, folk e blues stralunati, le acide visioni del Syd Barrett solista ed un approccio acido e caustico vicino a certi Velvet Underground. Se quindi alcuni brani rimandano ai Peter Sellers, altri rivelano il lato piu' oscuro ed acido della personalita' artistica dei musicisti, qui comunque meno propensi che nell' esordio a sperimentazioni stridenti. Un progetto meritevole di esplorazione, tra le testimonianze piu' genuinamente psichedeliche della scena italiana di tutti gli anni '80. Stefano Ghittoni, attivo sia nei Peter Sellers che nei SDR, intraprende in seguito, nel 1998, un nuovo progetto sotto il nome di Dining Rooms, piu' versato all'elettronica, con il quale pubblica alcuni album all'inizio del nuovo secolo.

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Euro
18,00

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Subterranean dining rooms (peter sellers & the hollywood party) there's not rock'n'roll singer without a spanish knife

Lp (edition) original issue stereo ita 1988 crazy mannequin
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

l' originale stampa, copertina (con moderati segni di invecchiamento) apribile senza barcode, etichetta argento con scritte rosse, catalogo CRAZY 00005. Pubblicato nel 1988 dalla Crazy Mannequin in Italia, questo e' il primo dei due lavori del gruppo milanese, progetto laterale dei mai troppo apprezzati PETER SELLERS & THE HOLLYWOOD PARTY, minialbum contenente nove brani da far suonare a 45 giri, uscito prima del secondo ''Ghosts in the sun''. I SDR realizzano qui un affascinante e purtroppo misconosciuto lavoro alettroacustico in cui si mescolano folk e blues stralunati, le acide visioni del Syd Barrett solista (esplicitamente omaggiato in "I Don't Care", versione riveduta di "Syd Barret Blues") ed un approccio acido e caustico vicino a certi Velvet Underground, anch'essi coverizzati con la abrasiva versione di "European Son". Se quindi alcuni brani rimandano ai Peter Sellers, come la memorabile ballata iniziale "Love Song" o la onirica, e davvero incantevole "Sweet Insanity", altri episodi, come gran parte quelli della seconda side, rivelano il lato piu' oscuro ed acido della personalita' artistica dei musicisti. Un disco meritevole di esplorazione, tra le testimonianze piu' genuinamente psichedeliche della scena italiana di tutti gli anni '80. Stefano Ghittoni, attivo sia nei Peter Sellers che nei SDR, intraprende in seguito, nel 1998, un nuovo progetto sotto il nome di Dining Rooms, piu' versato all'elettronica, con il quale pubblica alcuni album all'inizio del nuovo secolo.

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Euro
18,00

id. 13056
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Subterranean dining rooms (peter sellers & the hollywood party) there's not rock'n'roll singer without a spanish knife

Lpm (edition) original issue stereo ita 1988 crazy mannequin
[vinyl] Excellent [cover] Good punk new wave

+ notes

l' originale stampa, copertina (con diversi segni di invecchiamento) apribile senza barcode, etichetta argento con scritte rosse, catalogo CRAZY 00005. Pubblicato nel 1988 dalla Crazy Mannequin in Italia, questo e' il primo dei due lavori del gruppo milanese, progetto laterale dei mai troppo apprezzati PETER SELLERS & THE HOLLYWOOD PARTY, minialbum contenente nove brani da far suonare a 45 giri, uscito prima del secondo ''Ghosts in the sun''. I SDR realizzano qui un affascinante e purtroppo misconosciuto lavoro alettroacustico in cui si mescolano folk e blues stralunati, le acide visioni del Syd Barrett solista (esplicitamente omaggiato in "I Don't Care", versione riveduta di "Syd Barret Blues") ed un approccio acido e caustico vicino a certi Velvet Underground, anch'essi coverizzati con la abrasiva versione di "European Son". Se quindi alcuni brani rimandano ai Peter Sellers, come la memorabile ballata iniziale "Love Song" o la onirica, e davvero incantevole "Sweet Insanity", altri episodi, come gran parte quelli della seconda side, rivelano il lato piu' oscuro ed acido della personalita' artistica dei musicisti. Un disco meritevole di esplorazione, tra le testimonianze piu' genuinamente psichedeliche della scena italiana di tutti gli anni '80. Stefano Ghittoni, attivo sia nei Peter Sellers che nei SDR, intraprende in seguito, nel 1998, un nuovo progetto sotto il nome di Dining Rooms, piu' versato all'elettronica, con il quale pubblica alcuni album all'inizio del nuovo secolo.

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12,00

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Thomas Peter 100% Jerry Cotton

lp2 (edition) original issue stereo ger 1966 crippled dick
[vinyl] Excellent [cover] Excellent soundtracks

+ notes

Prima stampa Europea del 1997, doppio album con copertina liscia apribile, etichetta ustom bianca ed arancio. Peter Thomas gia' al lavoro con i  Combustible Edison, e' celebre specialmente in Germania per le colonne sonore dei  telefilms polizieschi tra cui quella di  Jerry Cotton , una via di mezzo tra 007 e Derick, musicalmente sospeso tra jazz, esperimenti sonori, pop , orchestrazioni alla  James Last, le sue colonne sonore per Jerry Cotton composte tra il  1965ed il 1968, sono assoluti culti della musica Europea, questo album raccoglie le sovramenzionate 8 colonne sonore oltre a numerosi brani del tutto inediti .

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22,00

id. 46773
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Tilston steve, peter finger, seth austen Silently the snow falls christmas carols & songs

Lp (edition) original issue stereo usa 1986 shanachie
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

prima stampa USA, copertina lucida senza barcode e fabbricata in Canada, label marrone con scritte nere e grande logo Shanachie in alto, catalogo 95007. Pubblicato nel 1986 dalla Shanachie, questo album raccoglie brani natalizi interpretati separatamente da Steve Tilston, dalla violinista Seth Austen e dal chitarrista tedesco Peter Finger, registrati rispettivamente in Inghilterra, Stati Uniti e Germania. I brani sono tutti strumentali ed acustici e, nonostante il tema natalizio, e' forte l'aura folk che circonda queste interpretazioni, le quali assumono qui toni lontani da quelli piu' canonicamente associati alle canzoni di natale. Una piacevole sorpresa. Questa la scaletta: ''Christmas eve'', ''Angels on high'', ''Silent night'', ''Lo, how a rose e'er blooming'', ''The three ships suite'', ''Between the ox and the little donkey'', ''Silently the snow falls'', ''Hark the herald angels sing'', ''Early in the morning'', ''Through the forest of thorn'', ''Oh holy night''.  Proveniente da Liverpool, il cantautore inglese Steve Tilston si stabili' ventenne a Londra, dove prese a suonare nel circuito folk ed acustico, in locali come Les Cousins. Notato da Ralph McTell, ottenne un contratto con la Village Thing, che pubblico' il suo primo album ''An acoustic confusion'' nel 1971, a base di una delicata ed evocativa canzone d'autore acustica vicina a Donovan, Barry Dransfield e Nick Drake. Il successivo ''Collection'' (1972), contraddistinto da arrangiamenti piu' corposi, che includevano un'orchestra e strumenti rock, ebbe scarsa fortuna presso la critica ed il pubblico. Tilston torno' nel 1977 con ''Songs from the dress rehearsal'', stampato privatamente; dalla fine degli anni '80 prese a pubblicare con ritmi piu' serrati, spesso in compagnia della moglie Maggie Boyle, e partecipando anche al progetto Ship of Fools di John Renbourn (un album molto bello nel 1988).

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25,00

id. 326690
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Tosh peter bush doctor

Lp (edition) new record stereo eu 1978 music on vinyl
reggae

+ notes

ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pessocche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1978 dopo '' equal rights'' e prima di '' mystic man'', non entrato in classifica. il terzo album. il primo per la  Rolling Stones , con la partecipazione di  Jagger e  Richards,  e naturalmente con la  Word Sound & Power band , con  Sly & Robbie ,  Mikey "Mao" Chung e  Donald Kinsey. il piu' famoso brano di questo lp e' certamente la cover dei  Temptations' "(You Gotta Walk) Don't Look Back" che vede il duetto Jagger- Tosh , ma moltissimi sono invece quelli  entrati nella sua storia, "I'm the Toughest," "Stand Firm," , la rilettura del brano dei  Wailers  "Dem Ha Fe Get a Beatin," mentre bizzarra e'  la chiusura, con una rilettura di  Handel,  "Messiah," . album storico e  certamente entrato di diritto nella storia del reggae ed in quella del rock.

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29,00

id. 2135921
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Tosh peter legalize it (+bonus dub lp, ltd, coloured vinyl)

lp2 (edition) new record stereo eu 1976 columbia / legacy / sony
reggae

+ notes

Doppio album, ristampa del 2018 rimasterizzata, edizione limitata con un album in vinile verde e l' altro in vinile giallo, copertina pressoche' identica alla prima tiratura ma arricchita di un secondo album contenente contenente sei versioni dub di brani dell' album, come gia' nella ristampa uscita su Music On Vinyl nel 2011, corredata di due inserti. Lo storico primo album, uscito nell' agosto del 1976 su Virgin, e giunto al 54esimo posto delle classifiche inglesi, pubblicato prima del secondo "Equal Rights" (1977), del piu' grande interprete insieme a Bob Marley della musica reggae (e come lui membro fondatore dei seminali Wailers) nonche' profeta della filosofia rasta, soprannominato "ministro dell'erba", vero nome Winston Hubert Mc Intosh, nato nel 1944 e morto assassinato in casa da un rapinatore nel 1987. Con Robbie Shakespeare al basso, Bunny Wailer e Rita Marley alla voce, questo album, il cui titolo e' piu' che mai esplicito, e' il primo storico tassello della discografia di questo grande artista (soprannominato "il Wailer alto alto con la voce bassa bassa"), ed insieme uno dei massimi capolavori non solo di Tosh ma di tutta la musica reggae, che si apprestava ad una stagione di grande successo in ogni angolo del mondo, culminato presto purtroppo con la morte di Marley. L'aspetto fisico travolgente e un'attitudine pop alquanto sbarazzina lo portarono a diventare una vera rock star, capace di tenere testa a Mick Jagger nel celebre video di "Don't Look Back" e di incidere per l' etichetta degli stessi Rolling Stones, suoi grandi fans. Meno fortemente connotato dall' impegno politico che caratterizzera' molti dei suoi lavori successivi, "Legalize It" si avvale di una ispirazione compositiva davvero straordinaria, che da' vita ad una serie ininterrotta di episodi imperdibili, tra cui doveroso citare almeno l' iniziale title track e "Why Must I Cry" co-scritta con l' amico di sempre Bob Marley. Un disco bellissimo.

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29,00

id. 3036362
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