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Koppes peter (church) from the well

Lp (edition) original issue stereo usa 1989 tvt
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

prima stampa americana, copertina lucida fronte retro con barcode, inserto con foto in bianco e nero e crediti, label nera con bordo bianco, scritte nere lungo il bordo e bianche al centro TVT2460, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nell'ottobre del 1989 dalla TVT negli USA, il secondo album solista, uscito dopo ''Manchild & myth'' (1988) e prima di ''Water rites'' (1995, uscito a nome The Well) e del terzo solista ''Love era / Irony'' (1998). Il chitarrista e co-fondatore dei grandi Church, qui al suo secondo lp solista, da' luogo ad un disco dalla produzione piu' accurata e dalle idee piu' focalizzate, con brani arricchiti da fluidi arrangiamenti di tastiere, immersi in atmosfere sognanti e fluttuanti come spesso accadeva negli stessi Church. Si tratta di un album rilassato e contemplativo, in cui echi della trascorsa new wave si alternano con sonorita' piu' tipicamente churchiane, in particolare in ''Aural garden'', che potrebbe stare senza troppi problemi in uno dei coevi album dei Church stessi. Al piano David Moor, ex Crystal Set.

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20,00

id. 206301
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Koppes peter (church) From the well

Lp (edition) original issue stereo usa 1989 tvt
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

Copia ancora avvolta nel cellophane (aperto) sul quale e' applicato adesivo di presentazione del disco, prima stampa USA, copertina lucida fronte retro con barcode, inserto in carta con foto in bianco e nero e crediti, label nera con bordo bianco, scritte nere lungo il bordo e bianche al centro TVT2460, vinile ambrato se posto controluce. Pubblicato nell'ottobre del 1989 dalla TVT negli USA, il secondo album solista, uscito dopo ''Manchild & myth'' (1988) e prima di ''Water rites'' (1995, uscito a nome The Well) e del terzo solista ''Love era / Irony'' (1998). Il chitarrista e co-fondatore dei grandi Church, qui al suo secondo lp solista, da' luogo ad un disco dalla produzione piu' accurata e dalle idee piu' focalizzate, con brani arricchiti da fluidi arrangiamenti di tastiere, immersi in atmosfere sognanti e fluttuanti come spesso accadeva negli stessi Church. Si tratta di un album rilassato e contemplativo, in cui echi della trascorsa new wave si alternano con sonorita' piu' tipicamente churchiane, in particolare in ''Aural garden'', che potrebbe stare senza troppi problemi in uno dei coevi album dei Church stessi.

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23,00

id. 317732
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Korner alexis and Peter Thorup Accidentally born in new orleans

Lp (edition) original issue stereo uk 1972 Transatlantic
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

La prima rara stampa inglese, copertina apribile laminata all' esterno, pressata da "Howards Printers" come indicato sul retro, etichetta in bianco e nero da un lato, multicolore con aereoplanino dall' altro, catalogo TRA269. Pubblicato nel 1972 dalla Warner Bros negli USA e nel 1973 dalla Transatlantic in Gran Bretagna, l'unico album frutto della collaborazione fra il grande del blue inglese Alexis Korner e Peter Thorup, insieme a tre membri della formazione del 1971/72 dei King Crimson: Ian Wallace, Mel Collins e Boz Burrell. I cinque si riunirono a New Orleans e suonarono alcuni concerti negli Stati Uniti sotto il nome di SNAPE, che suscitarono reazioni positive. Questo progetto, e questo unico album in studio che ne segui', fu l'unica avventura di Korner nel rock senza strette connessioni con il blues piu' genuino: e' un disco elettrico con i sassofoni di Collins in evidenza, arrangiamenti che fondono rock, soul ruvido e blues elettrico. Vi suonarono anche Steve Marriot e Zoot Money, accreditati alle tastiere in alcuni brani. Gli SNAPE suscitarono l'interesse dei discografici negli Stati Uniti, ma Korner non cedette alle richieste di effettuare un lungo tour americano, e cosi' il gruppo si dissolse.

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Euro
50,00

id. 257166
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Maxwell Davies Peter / Fires of London Vesalii Icones

lp (edition) original issue stereo uk 1970 unicorn
[vinyl] Excellent [cover] Excellent classica cont.

+ notes

Prima rara stampa inglese, copertina apribile laminata fronte retro, nella primissima versione con etichetta arancio con logo bianco e oro, catalogo RHS307. Registrato tra l' 1 ed il 2 ottobre del 1970, supervisionato dal registra di culto inglese Ken Russell, fu il primo di numerosi lavori ("Eight Songs For A Mad King" nel 1971 il successivo) suonato da Peter Maxwell Davies con i Fires Of London, un sestetto di musica da camera contemporanea noto per la bizzarria delle sue performances, attivo tra il 1965 (all' epoca come Pierrot Players) ed il 1987. Peter Maxwell Davies (conosciuto come  MAX), nato nel  1934 a Salford, studia a  Manchester, Roma ed all'universita' di  Princeton; e' considerato  da molta della critica contemporanea come uno dei piu' grandi compositori del nostro tempo, discograficamente autore del suo primo album nel 1963 ("O Magnum Mysterium"). I suoi lavori  hanno un approccio originalissimo e molto diverso l'uno dall'altro,  mischiando spesso musiche di epoche e stili diversi in un caleidoscopio sonoro e lirico di enorme fascino, che mette insieme la tradizione delle radici musicali europee con l' innovazione della sperimentazione, nella sua produzione opere, sinfonie, pieces teatrali.

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35,00

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Modern jazz quartet / oscar peterson trio At the opera house

Lp (edition) original issue mono ita 1957 verve
[vinyl] Very good [cover] Very good jazz

+ notes

Bella copia con una sottile abrasione e di circa 2 centimetri di lunghezza sul fronte copertina in basso, e con lievi segni di invecchiamento sul vinile, con leggeri effetti sull'ascolto, prima stampa italiana, con copertina completamente diversa da quelle inglese ed americana, flipback su due lati sul retro, label nera ed argento con scritte argentate e logo Verve argento in alto, logo BIEM e piccolo logo Jolly in alto a sinistra, senza logo né timbro SIAE (introdotti nel 1970), catalogo MGV8269. Pubblicato dala Verve nel 1957 negli USA e nel 1958 nel Regno Unito, questo album dal vivo contiene registrazioni effettuate alla Opera House di Chicago il 19 ottobre del 1957, da due delle migliori formazioni jazz del periodo: sulla prima facciata ascoltiamo il Modern Jazz Quartet (Milt Jackson – vibrafono, John Lewis – pianoforte, Percy Heath – contrabbasso, Connie Kay – batteria), sulla seconda il trio di Oscar Peterson (O. P. - pianoforte, Herb Ellis – chitarra, Ray Brown – contrabbasso). Un delizioso set che evidenzia il diverso approccio delle due formazioni, più introspettivo e "calmo" il MDQ, più esuberante il trio di Peterson, ma dal livello qualitativo omogeneo. Questa la scaletta: MJQ, "Now's the time", "'Round about midnight", "D & E blues"; OPT, "Should I love you", "Big fat mama", "Indiana", "Joy spring", "Elevation". Il Modern Jazz Quartet fu il celeberrimo quartetto del pianista e compositore John Lewis; il brano "Django" e' considerato in assoluto il grande capolavoro di John Lewis, scritto per la morte del chitarrista Django Reinhardt e che, nel tempo, e' divenuto un pezzo standard, eseguito da generazioni di musicisti. Il gruppo nacque nel 1952 dall'incontro fra il vibrafonista Milt Jackson ed il pianista John Lewis, quest'ultimo valorizzato ai suoi inizi da Dizzy Gillespie e da Charlie Parker, per finire poi a dare sostegno alla proposta innovatrice di Ornette Coleman. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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12,00

id. 334201
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Moffitt peter Zoe's song

Lp (edition) original issue stereo ita 1988 novus
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

+ notes

Copia ancora avvolta nel cellophane (aperto), prima stampa italiana, copertina lucida fronte retro con barcode, label blu con scritte nere, logo Novus bianco e nero in alto, catalogo PL83020. Pubblicato nel 1988 dalla Novus, inciso da Peter Moffitt (tastiere) con Clint DeGanon (percussioni in due brani), il primo album di Peter Moffitt, precedente ''Riverdance'' (1989). Il tastierista americano, attivo negli anni '80 a New York, e' stato autore di due album; questo ''Zoe's song'' presenta sei composizioni da lui scritte, all'insegna di una fusion melodica e leggera, nella quale il jazz melodico convive con una moderna concezione dello easy listening e del jazz pop, frizzante e solare ma non del tutto priva di slanci lirici, soprattutto nei passaggi pianistici. Moffitt suona sia tastiere elettriche che pianoforte. Questa la scaletta: ''Rocinante'', ''Destination'', ''Big stuff'', ''Zoe's song'', ''Poem'', ''The gathering''.

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17,00

id. 322050
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Murphy peter (bauhaus) Should the world fall apart

Lp (edition) original issue stereo uk 1986 beggars banquet
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

prima stampa inglese, copertina apribile con barcode, etichetta custom, catalogo BEGA 69, completo di inner sleeve con foto. Il primo disco solista per l' ex voce dei Bauhaus, a due anni dalla parentesi Dali's Car e due anni prima del successivo "Love Hysteria". Certamente il suo miglior lavoro solista, che segno' un riavvicinamento al rock (indicative le covers di "The Light Purs Out of Me" dei Magazine e di "Final Solution" dei Pere Ubu, davvero efficace) dopo le atmosfere affascinanti e raffinatissime dei Dali's Car. Registrato con l' aiuto di molti musicisti di primo piano come l' altro ex Bauhaus Daniel Ash, Howard Hughes, Martin McCarrick, Gini Ball, John McGeogh, contiene i singoli "The Final Solution" e "Blue Heart", che pero' non ottennero, come anche l' album, il successo sperato; non mancano pero' nel disco momenti di grande suggestione, come l' acustica, funerea e delicatissima insieme, "Never Man" e l' eterea "Jemal", che chiudono le rispettive facciate. Carismatico e talentuoso cantante di una d

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25,00

id. 324907
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Murphy peter (bauhaus) Should the world fall apart

Lp (edition) original issue stereo uk 1986 beggars banquet
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

copia con leggeri segni di invecchiamento sulla copertina, prima stampa inglese, copertina apribile con barcode, etichetta custom, catalogo BEGA 69, completo di inner sleeve con foto. Il primo disco solista per l' ex voce dei Bauhaus, a due anni dalla parentesi Dali's Car e due anni prima del successivo "Love Hysteria". Certamente il suo miglior lavoro solista, che segno' un riavvicinamento al rock (indicative le covers di "The Light Purs Out of Me" dei Magazine e di "Final Solution" dei Pere Ubu, davvero efficace) dopo le atmosfere affascinanti e raffinatissime dei Dali's Car. Registrato con l' aiuto di molti musicisti di primo piano come l' altro ex Bauhaus Daniel Ash, Howard Hughes, Martin McCarrick, Gini Ball, John McGeogh, contiene i singoli "The Final Solution" e "Blue Heart", che pero' non ottennero, come anche l' album, il successo sperato; non mancano pero' nel disco momenti di grande suggestione, come l' acustica, funerea e delicatissima insieme, "Never Man" e l' eterea "Jemal", che chiudono le rispettive facciate. Carismatico e talentuoso cantante di una delle fondamentali formazioni del dark inglese, i Bauhaus, Peter Murphy avvio' la sua carriera solista dopo il loro scioglimento, sopraggiunto nel 1983 e dopo la breve esperienza con i Dali's Car insieme allìex Japan Mick Karn; da allora Murphy ha proseguito con una prolifica attivita' solista, caratterizzata da una certa varieta' stilistica e sostenuta da un pubblico principalmente di culto.

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18,00

id. 324739
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O'shaughnessy peter Old botany bay

Lp (edition) original issue stereo aus 1968 music for pleasure
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Prima stampa australiana, copertina laminata sul fronte e liscia sul retro, etichetta marrone con scritte argento e logo Music For Pleasure argentato in alto, catalogo SMFP-8120 sulla label e MFP A-8120 sulla copertina. Pubblicato dalla Music For Pleasure, si tratta del raro album che vede la partecipazione di Marian Henderson (voce cantante), John Currie (voce cantante), Ron Martin (contrabbasso) e Richard Brookes (armonica), compilato e narrato da Peter O'Shaughnessy (1923-2013), attore e scrittore australiano sempre alla ricerca della tradizione anglosassone, ed ispirato al poema di Mary Gilmore, a proposito dei viaggi del capitano Cook in Australia, e' un album di grande bellezza, i cui brani sono divisi in due sezioni, alcuni parlati, altri musicati con un folk anglosassone sullo stile dei migliori Steeleye Span acustici o degli Watersons. Un album difficile, consigliato solo a coloro che hanno una grande dimestichezza con il folk inglese degli anni '70 o che si appassionano alle opere a meta' fra musica e letteratura.

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Euro
30,00

id. 323284
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Oren peter Anthropocene

Lp (edition) new record stereo usa 2017 western vinyl
indie 2000

+ notes

inserto, coupon per download, etichette custom, adesivo su cellophane. Peter Oren, musicista nativo dell'Indiana (USA), con all'attivo due dischi : "Living by the Light"(2016) e "Anthropocene"(2017). Quest'ultimo disco è stato realizzato insieme a Ken Coomer (batterista Wilco), i due musicisti hanno scelto di farsi accompagnare da una backing band di session man di Nashville :  Michael Webb (John Fogarty), i chitarristi Sam Wilson (Sons of Bill) e Laur Jaomets (Sturgill Simpson), il cantante Maureen Murphy (Zac Brown Band).
Il risultato finale è ottimo : un incrocio di sonarità blues, folk e country, impreziosite dalla voce di Oren.

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Euro
27,00

id. 2074631
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Perrett peter (Only ones) humanworld

Lp (edition) new record stereo eu 2019 domino
punk new wave

+ notes

copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, corredata di codice per il download digitale. Uscito nel giugno del 2019, esattamente due anni dopo il sorprendente "How the west was won", il secondo album solista di uno dei "cult heroes" della musica inglese della scena punk e post punk con i grandi londinesi Only Ones, sebbene già attivo nei primi anni '70 con gli England' s Glory. Così come nel precedente lp, il nucleo del gruppo di supporto di Perrett in "Humanworld" è composto dai suoi due figli, Jamie (chitarra) e Peter Jr (basso); completano la formazione gli altri due membri degli Strangefruit, la band dei figli di Perrett, vale a dire Jake Woodward (batteria) e Jenny Maxwell (viola elettrificata, sintetizzatore Microkorg, cori), ed infine Laureen Moon (tastiere, cori). Anche questo lavoro ha suscitato positivi riscontri di critica, che hanno rilevato un sound leggermente più duro e spigoloso rispetto all'album del 2017 (eccellenti e vibranti le parti chitarristiche in mirabile equilibrio fra toni graffianti e melodici, e molto belli anche gli accompagnamenti di viola); le atmosfere richiamano quelle ombrose di molte grandi canzoni degli Only Ones, così come il cantato malinconico, quasi al confine con il narrativo ed influenzato da Dylan e Lou Reed, di Peter Perrett, la cui voce è ancora ben riconoscibile e che non ha perso quel fascino decadente ed autunnale degli anni verdi. Perrett, da molti giustamente definito il Syd Barrett del punk, compositore talentuosissimo e cantante di grande personalità, fu capace con la band di un trittico formidabile di albums prima di scomparire per oltre dieci anni dalle scene, divorato dal baratro della tossicodipendenza. Ricomparve una prima volta con un nuovo progetto, i The One, con cui realizzò tra il 1994 ed il 1998 un ep e due albums, prima che si perdessero nuovamente le sue tracce per lungo tempo.

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Euro
28,00

id. 2086476
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Perrett peter (Only ones) the cleansing

lp2 (edition) new record stereo eu 2024 domino
punk new wave

+ notes

Doppio album, corredato di booklet, copertina apribile senza barcode, adesivo di presentazione sul cellophane, corredato di codice per il download digitale. Uscito nel novembre del 2024, oltre cinque anni dopo l' ultimo "Humanworld" (2019), il terzo album solista di uno dei "cult heroes" della musica inglese della scena punk e post punk con i grandi londinesi Only Ones, sebbene già attivo nei primi anni '70 con gli England' s Glory. 
Descrizione completa a seguire.
Perrett, da molti giustamente definito il Syd Barrett del punk, compositore talentuosissimo e cantante di grande personalità, fu capace con la band di un trittico formidabile di albums prima di scomparire per oltre dieci anni dalle scene, divorato dal baratro della tossicodipendenza. Ricomparve una prima volta con un nuovo progetto, i The One, con cui realizzò tra il 1994 ed il 1998 un ep e due albums, prima che si perdessero nuovamente le sue tracce per lungo tempo.

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Euro
34,00

id. 3035802
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Peter and the test tube babies Pissed and proud (ltd. blue vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 1982 radiation reissues
punk new wave

+ notes

Ristampa del 2022, edizione limitata in vinile blu, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su No Tuture, corredata di inserto. Pubblicato nel dicembre del 1982 dalla No Future in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, ''Pissed and proud'' e' l'album d'esordio del gruppo inglese, precedente ''The mating sounds of South American frogs'' (1983). Registrato dal vivo nel 1982 in due concerti, a Blackpool e ad Hammersmith, Londra, l'album introduce il punk rock potente e tirato, in bilico fra '77 sound e hardcore, dei PATTTB, feroce musicalmente ma carico di ironia nei testi; non c'e' che dire, brani come ''Shit stirrer'' si appiccicano addosso, in particolare sotto le scarpe. Chiude l'album nientemeno che una cover di Gary Glitter, ''I'm the leader of the gang''. Storica punk/Oi! band inglese di Brighton attiva dal 1978 (anno in cui gia' esordirono con un brano incluso in una raccolta di punk band locali), ma emersa definitivamente solo nel 1981 grazie all'inclusione nella storica raccolta "Oi! The Album" compilata dalla rivista Sounds, e da quel momento autrice di una nutrita discografia che ne ha fatto una delle bands piu' amate della terza scena punk inglese,  i Peter And The Test Tube Babie sono assimilati perlopiu' alle band della scena Oi, ma sono caratterizzati da un approccio meno aggressivo sia nei testi, segnati da una forte ironia, sia nella musica, vicina allo spirito del primo punk rock e non di rado venata di pop. Sono ancora attivi e carichi di ironia nei primi anni del nuovo secolo, come dimostra l'album del 2005 ''A foot full of bullets''.

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Euro
21,00

id. 3028621
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Peter en zijn rockets De beste van peter en zijn rockets

Lp (edition) original issue stereo hol 1960 philips
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

la prima stampa olandese, copertina laminata sul fronte, etichetta blu con logo e griglia argento. Pubblicata nel 1972 dalla Philips, questa raccolta e' dedicata al seminale gruppo rock'n'roll olandese guidato da Peter Koelewijn, uno dei pionieri del rock cantato in olandese, qui con brani fra rock'n'roll, glam, pop e hard rock melodico, cantati nella propria lingua. Il disco presenta quattordici brani, editi su singoli, incisi fra il 1960 ed il 1971. Questa la scaletta: ''Kom van dat dak af'' (1960), ''Rock'n'roll groupie'' (1971), ''Marijke'' (1960), ''Dieper'' (1971), ''24000 kussen'' (1961), ''Doe maar net alsof'' (1960), ''Speel die dans'' (1963), ''De hele stad is gek en dol'' (1968), ''Conny'' (1971), ''Mij oh mij'' (1972), ''Ga, peter, ga'' (1960), ''Hela'' (1972), ''Laat me los!'' (1960), ''Veertig rovers'' (1960). Nato nel 1940, Peter Koelewijn e' un importante figura nello sviluppo iniziale del rock olandese con il suo gruppo Peter En Zijn Rockets, attivo con questo nome dalla fine degli anni '50; la band resto' in attivita' fino al 1967, per poi riformarsi nel 1971, restando attiva fino al 1975. Si sono riformati per alcuni concerti nel 2002. Koelewijn e' anche un produttore e scrittore di canzoni per altri musicisti olandesi.

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20,00

id. 316669
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Peter jacques band Fire night dance

Lp (edition) original issue stereo ita 1978 goody music
[vinyl] Excellent [cover] Good soul funky disco

+ notes

prima stampa italiana del 1979 su Goody Music, copertina (con diverszi comunque non gravi segni di invecchiamento) senza barcode, label bianca con scritte nere e loghi Goody Music neri ripetuti vicino al bordo dell'etichetta, nome gruppo stilizzato in bianco e nero in alto, catalogo GOM30003, senza data sul trail off, con timbro SIAE del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa più l'intero cerchio centrale. Pubblicato nel 1978 dalla Ariola in alcuni paesi europei, poi nel 1979 dalla stessa label nel Regno Unito e Prelude negli USA, il primo album, precedente ''Welcome back'' (1980), di questo gruppo disco music basato in Italia, frutto dell'iniziativa del franco-italiano Jacques Fred Petrus, originario di Guadalupa e produttore del progetto, e dell'italiano Mauro Malavasi, compositore, arrangiatore e conduttore; entrambi collaborarono nel 1979 al progetto Revanche, sempre di ambito disco music, con un album all'attivo, ''Music man'', uscito in quello stesso anno. La Peter Jacques Band propone una classica disco music con inserti sia elettronici che di archi, ritmiche sostenute e frizzanti, coretti femminili appiccicosi ed ammiccanti. Il gruppo ebbe un buon riscontro presso il pubblico statunitense della disco music, pubblicando tre album ed ottenendo alcune hits come ''Walking on music'' (1978), che apre la scaletta di questo primo lp, composto da quattro lunghe tracce: "Walking on music", "Devil's run", "Fire night dance" e "Fly with the wind".

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10,00

id. 263556
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Peter sellers & hollywood party Early Years 1985-1988 (Lp+Cd)

lp (edition) new record stereo eu 1988 spittle dust colours
punk new wave

+ notes

Allegata versione in cd del disco (il cd, corredato di copertina, include sei tracce in piu), inserto apribile con foto, artwork e note, etichetta custom. Pubblicato nel novembre del 2018, questo album tributa finalmente un doveroso omaggio ad una delle migliori formazioni della scena underground italiana degli anni '80; neopsichedelici devoti a Syd Barrett (oltre che, evidentemente, a Peter Sellers...), formatisi a Milano nel 1984, guidati da Stefano Ghittoni (impegnato resto anche nei Subterranean Dining Rooms autori di due albums tra il 1988 ed il 1989) e da Tiberio Longoni (piu' tardi nei Sidra), pubblicarono un minialbum nel 1987 ed un album nel 1989 su etichetta Toast, fino allo scioglimento avvenuto nel 1991, prima di una reunion del 2010 che produrra' un 12" nel 2013. Questo album contiene tredici tracce (tra delle quali registrate dai Subterranean Dining Rooms), e se "Silent Clouds" faceva parte del primo minialbum "Peter Sellers and the Hollywood Party" del 1987 (su etichetta Toast), tutti gli altri brani provengono dai tanti piccoli e preziosissimi reperti lasciati dal gruppo sotto forma di singoli, ep e cassette, oltre a quelache partecipazione a compilation su vinile o cassetta, tutti registrati tra il 1985 ed il 1988. Questa la lista dei brani inclusi: "Chaotic Shampoo And Strange Rock'n'roll", "Peggy's Farm", "Acid Football", "Stolen Letter", "Over Marrakech", "Spun Out Of A Mind", "Love Song" (dal primo album dei Subterranean Dining Rooms "There's No Rock'N'Roll Singer Without A Spanish Knife"), "Silent Clouds", "The Devil And The Moon", "Crashing Time" (dal primo alnbum dei S.D.R.), "I Rmember Nothing"; "I Don't Care" (dal primo album dei S.D.R.), "Play With Fire" (cover dai Rolling Stones, proveniente da un singolo realizzato nel 1988 a nome Red Roses in The Sand, con Nikki Sudden), Preziosi reperti tra ballate stralunate di matrice barrettiana, psichedelia, rock'n'roll sbilenco, atmosfere agrodolci, per i Television Personalities della scena italica.

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19,00

id. 2125732
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Peter Thomas Sound orchestra Organic

lp (edition) original issue stereo uk 1968 polydor
[vinyl] Excellent [cover] Good rock 60-70

+ notes

L' originale rara stampa inglese, copertina laminata sul fronte, pressata da MacNeill Press, con ringwear sul retro, etichetta rossa con logo nero e bianco, con "ST 33" in due cerchi a destra, catalogo 184171. Pubblicato nel 1968 dopo "Presents: " e prima di ''The Perfect Marriage", il terzo album accreditato alla Peter Thomas Sound Orchestra, uno dei quattro pubblicati nel solo 1968 (!), e certo il piu' ricercato dai collezionisti di musica rock, poiche' contiene versioni strumentali brillantemente "easy listening" di alcuni classici rock come "Jumpin' Jack Flash" dei Rolling Stones, "This Wheel' s On Fire" di Dylan e "Lazy Sunday" degli Small Faces, oltre ad una "Sittin' On The Doc of The Bay" di Otis Redding, un paio di brani originali ed una manciata di altre covers di varia provenienza. Alla ricca discografia della Sound Orchestra ci sarebbero poi da aggiungere lavori pubblicati sotto altre denominazioni, tra cui Constantin Sound Orchester, Joe Ki Und Die P.T.S.G., Pete's Band, Peter Popper's Piano-Soundkapelle, Peter Popper's Soundkapelle, Peter Thomas Sound Group, Sir Peter And His Oldtimer. Peter Thomas e' un compositore ed arrangiatore basato in Germania; nato a Breslau (Silesia, oggi Polonia) nel 1925, la sua carriera dura oltre 50 anni dal 1955 al 2006. Conosciutissimo per le sue colonne sonore di films e per la TV, tra di essi "Raumpatrouille". Anche George Clooney per "Confessions of a Dangerous Mind" (2002), ha usato musicche di  Peter Thomas. Inventore dello strumento  "ThoWiephon", utilizzo' anche il Theremin in molte delle sue colonne sonore.

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20,00

id. 49162
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Peter, paul and mary Best of (red vinyl)

Lp (edition) original issue stereo jap 1962 Warner Bros
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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Prima stampa, pressata in Giappone in vinile di colore rosso semitrasparente, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, ancora completa della fascia obi in eccellenti condizioni, prezzo indicato, sia sull'obi che sul retro copertina, di 1,800 yen, ma in entrambi i casi coperto da un'etichetta adesiva con prezzo di 1.750 yen, inserto apribile formato 12" con testi in lingua inglese, label color oro con scritte nere e rosse e logo Warner Bros nero, oro e rosso in alto, catalogo BP7460, poi cambiato. Pubblicata nel 1967 dalla Warner Bros in Giappone, questa antologia compila sedici brani che documentano la prima parte della carriera discografica del trio americano, con alcune delle loro più celebri e celebrate interpretazioni, evidenziando soprattutto la propensione folk acustica più vicina alla canzone di protesta (vedi la loro versione di ''Blowin' in the wind'' di Dylan). Alcuni brani sono tratti anche dal live del 1964 "In concert". Questa la scaletta: ''500 miles'' (1963), ''Puff (the magic dragon)'' (1963), ''Blowin' in the wind'' (1963), "All my trials" (1963), "This land is your land" (1963), ''Lemon tree'' (1962), ''If I had a hammer (the hammer song)'' (1962), "Where have all the flowers gone" (1962), "San francisco bay blues" (1965), "The times they are a changin'" (1964), "Tell it on the mountain" (1963), "Come and go with me" (1965), ''Don't think twice, it's all right'' (1963), "Jesus met the woman" (1964), "Cruel war" (1962), ''Early mornin' rain'' (1965). Messi insieme da Albert Grossman (futuro manager di Bob Dylan e Janis Joplin), Peter Yarrow, Noel Paul Stookey e Mary Travers, cantanti di varia provenienza gia' da tempo attivi nei circuiti folk di New York (la Travers era stata nei Song Swappers, un coro di studenti messo in piedi da Pete Seeger con tre album per la Folkways pubblicati nel '55), sono stati uno dei gruppi vocali di maggior successo del folk americano dei '60, con ben otto dischi d'oro ottenuti con una serie di album generalmente caratterizzati da una strumentazione scarna e da arrangiamenti sobri, tesi a valorizzare le cristalline voci dei tre, tra originali e cover, attinte ora dal repertorio dei grandi della canzone di protesta, come Pete Seeger o Woody Guthrie, ora da quello di giovani cantautori destinati a grandi cose, come Bob Dylan, Tom Paxton e Gordon Lightfoot. In una intensa carriera che li vide spesso in tour anche fuori dagli Stati Uniti, con uno scioglimento avvenuto nel '70 ma seguito, oltre che dalle rispettive carriere soliste, anche da numerose reunion, segnaliamo soprattutto "Album" il loro disco più elettrico, segnato dalla presenza di Paul Butterfield, Mike Bloomfield, Mark Naftalin ed Al Kooper, oltre che da covers di Laura Nyro, Fred Neil, John Denver e Richard Farina.

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Euro
28,00

id. 333965
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Peter, Paul and Mary Peter, Paul and Mary (180 gr,)

lp (edition) new record stereo eu 1962 not now
rock 60-70

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ristampa del 2025, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura su Warner Bros, se non per l' indicazione "180 g Vinyl" in basso. Pubblicato nel 1962  prima di "In The Wind", giunto al numero 1 delle classifiche Usa, e non entrato in quelle Uk, il primo storico album. Il debutto di  Peter, Paul & Mary e' considerato unanimemente come uno dei capolavori assoluti del  folk music revival americano dei primi anni ''60, straordinario capitolo che vede sia nelle armonizazioni vocai che negli originali arrangiamenti la quintessenza stessa del movimento, presenta episodi che traggono la loro linfa vitale dal folk, canzoni per bambini e gospel, vedi "If I Had My Way,  i brani sono luminosi,  "Lemon Tree," e potenti,  "If I Had a Hammer." scritta da Pete Seeger e Lee Hayes ai tempi dei pionieristici  Weavers, ma vi e' anche la mitica  "Where Have All the Flowers Gone,"sempre di Seeger, il brano simblo della protesta preDylaniana,  che i tre suonarono live a  Boston durante una performance con i  Kingston Trio, che rimati affascinati dal brano,  immediatamente ritornarono a  New York  e incisero la propria versione nel  1962 che presto diverra' il primo brano di folk politico ad entrare nelle classifiche. Tra gli altri capolavori qui presenti  "It's Raining" e  "500 Miles." Certamente un opera tra le piu' significative dell'intero movimento e il piu' puro lavoro del trio, divenuto oramai una icona assoluta del folk Americano.

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Euro
25,00

id. 3037642
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Peter, paul and mary Peter, paul and mary de luxe

Lp (edition) second issue stereo jap 1962 Warner Bros
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

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Bella copia, che presenta leggeri segni umidità sulla parte interna della copertina, ancora completa della fascia obi ancora intatta, sulla quale è stampato il prezzo di 2.500 yen, seconda stampa giapponese della seconda metà degli anni '70, copertina cartonata apribile, con superficie "textured" all'esterno, scritte dorate in incavo sul fronte ed inserto di quattro pagine con testi e spartiti musicali fissato all'interno, etichetta multicolre con viale alberato "Burbank Street", catalogo P-10002W. Pubblicata negli anni '70 dalla Warner Bros in Giappone, questa antologia compila quattordici brani che documentano la prima parte della carriera discografica del trio americano, con alcune delle loro più celebri e celebrate interpretazioni, evidenziando soprattutto la propensione folk acustica più vicina alla canzone di protesta (vedi la loro versione di ''Blowin' in the wind'' di Dylan). Questa la scaletta: ''Lemon tree'' (1962), ''500 miles'' (1963), "Cruel war" (1962), ''If I had a hammer (the hammer song)'' (1962), "Where have all the flowers gone" (1962), "This land is your land" (1963), "Gone the rainbow" (1962), ''Puff (the magic dragon)'' (1963), ''Blowin' in the wind'' (1963), ''Don't think twice, it's all right'' (1963), "The times they are a changin'" (1964), ''Early mornin' rain'' (1965), "I dig rock and roll music" (1967), "Leaving on a jet plane" (1969). Messi insieme da Albert Grossman (futuro manager di Bob Dylan e Janis Joplin), Peter Yarrow, Noel Paul Stookey e Mary Travers, cantanti di varia provenienza gia' da tempo attivi nei circuiti folk di New York (la Travers era stata nei Song Swappers, un coro di studenti messo in piedi da Pete Seeger con tre album per la Folkways pubblicati nel '55), sono stati uno dei gruppi vocali di maggior successo del folk americano dei '60, con ben otto dischi d'oro ottenuti con una serie di album generalmente caratterizzati da una strumentazione scarna e da arrangiamenti sobri, tesi a valorizzare le cristalline voci dei tre, tra originali e cover, attinte ora dal repertorio dei grandi della canzone di protesta, come Pete Seeger o Woody Guthrie, ora da quello di giovani cantautori destinati a grandi cose, come Bob Dylan, Tom Paxton e Gordon Lightfoot. In una intensa carriera che li vide spesso in tour anche fuori dagli Stati Uniti, con uno scioglimento avvenuto nel '70 ma seguito, oltre che dalle rispettive carriere soliste, anche da numerose reunion, segnaliamo soprattutto "Album" il loro disco più elettrico, segnato dalla presenza di Paul Butterfield, Mike Bloomfield, Mark Naftalin ed Al Kooper, oltre che da covers di Laura Nyro, Fred Neil, John Denver e Richard Farina.

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Euro
18,00

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Peters alain Rest' la maloya

Lp (edition) new record stereo eu 1981 bongo joe / sofa
world

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Con inserto. Ristampa del 2016 ad opera della Bongo Joe / Sofa, con copertina cambiata, della raccolta originariamente pubblicata nel 2015 dalla Moi J'Connais. ''Rest' la maloya'' contiene dieci rari brani, qui per la prima volta disponibili in vinile, incisi dal musicista di Reunion Alain Peters (1952 – 1995), ricordato come una vera icona della musica tradizionale dell'isola dell'Oceano Indiano. Peters comincia' giovanissimo la sua attivita' di musicista, suonando durante l'epoca hippie e poi quella disco con gruppi come Les Lords, Pop Decadence e Satisfaction, quindi alla fine degli anni '70 avviene il fatale incontro con un poeta di Reunion, Jean Albany, che lo spinge a dedicarsi alla musica tradizionale dell'isola, la maloya, ed a cantare nella lingua creola locale, di origini secolari. Peters fonda quindi un nuovo gruppo, i Carrousel, che riprendono le tradizioni musicali e liriche dell'isola aprendosi anche ad influenze piu' moderne, ma la band resta attiva per un solo anno; Peters ha un animo inquieto e conduce una vita errabonda e precaria. Nel 1981 un insegnante entusiasta riesce ad approntare uno studio di registrazione casalingo, dove Peters incide una dozzina di brani nell'arco di un anno; il canto malinconico del musicista, che esprime in modo malinconico testi dolceamari cantati in creolo e spesso incentrati sul disagio della poverta', si accompagna con un approccio molto ritmico al suo piccolo strumento a corde, la takamba, originario del Sahel. Scompare nel 1995, a soli quarantatre' anni, in seguito ad un attacco cardiaco. Questa la scaletta: ''Caloubadia'', ''Mange' pou le coeur'', ''La rosee si feuilles songes'', ''La peche bernica'', ''Plime la misere'', ''Ti pas ti pas n'arriver'', ''Complainte de satan 2'', ''Ti cabart'', ''Wayo manman!'', ''Rest' la maloya''.

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Euro
20,00

id. 2110195
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Peters bernadette Bernadette peters (vargas artwork!)

Lp (edition) original issue stereo usa 1980 mca
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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Copia con microforo promozionale in basso a destra sulla copertina, prima stampa USA, copertina ruvida fronte retro senza barcode, inserto con testi, label con cielo azzurro, arcobaleno e nuvole sullo sfondo, scritte nere, logo MCA Records blu sopra il foro centrale, catalogo MCA-3230. Pubblicato nel 1980 dalla MCA negli USA, dove giunse al 114esimo posto in classifica, il primo album solista, precedente ''Now playing'' (1981). Con la splendida copertina illustrata dal grande pittore Alberto Vargas, famoso autore di ritratti di ragazze pin-up, il primo album dell'attrice e cantante newyorchese fu prodotto da Brooks Arthur, integrando elementi di moderna canzone pop, ballata pianistica e misurati arrangiamenti orchestrali, che ben si sposano con la voce delicata, acuta e quasi adolescenziale della Peters, particolarmente a suo agio con i brani piu' lenti, languide e struggenti ballate. Uno dei due singoli che furono tratti dall'album, ''Gee whiz'', cover di Carla Thomas, giunse al 31esimo posto in classifica nella billboard hot 100. Nata nel 1948 a New York, Bernadette Peters e' un artista versatile, acclamata e stimatissima attrice del circuito teatrale di Broadway, importante interprete delle opere del compositore e commediografo Stephen Sondheim. Nella sua lunga carriera si e' anche cimentata con la musica come cantante e nella letteratura per l'infanzia come scrittrice, lavorando anche come attrice cinematografica e televisiva. La sua carriera musicale discografica inizio' nella seconda meta' degli anni '60 con alcuni singoli, mentre il primo eponimo album arrivo' nel 1980, raccogliendo un modesto successo commerciale; Peters partecipo' anche alle incisioni di molte delle musiche degli spettacoli di Broadway ai quali partecipo', ed alcuni di questi ''cast albums'' hanno vinto dei prestigiosi grammy awards. La sua carriera musicale, per quanto meno famosa rispetto a quella di attrice, ha comunque prodotto molti lavori ed ha ottenuto importanti riconoscimenti.

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Euro
16,00

id. 328917
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Peterson oscar In tune

Lp (edition) reissue stereo ger 1973 mps
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

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Ristampa europea di pressaggio tedesco degli anni '80, con copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) non più apribile, lucida fronte retro e con barcode, label nera con scritte e logo argento, GEMA in riquadro a sinistra, scritta "printed / made in west germany" su retro copertina ed etichetta, catalogo 821 850-1. Originariamente pubblicato nel 1973 dalla MPS / Basf negli USA ed in Germania questo album fu inciso dal trio di Peterson con il raffinato ed anticonvenzionale quartetto pop vocale americano Singers Unlimited (Gene Puerling, Don Shelton, Len Dresslar e Bonnie Herman), nato nel 1967 da una costola degli Hi-Lo's. "In tune" fu registrato nello studio privato di Hans Georg Brunner-Schwer a Villingen, Germania, nel luglio del 1971, da Oscar Peterson (pianoforte), Jiri Mraz (contrabbasso) e Louis Hayes (batteria), insieme al sopracitato gruppo vocale. Peterson stimava i Singers Unlimited e li raccomandò alla label MPS, oltre ad incidere insieme a loro questo particolare album, fusione di jazz melodico e lineare con vellutate e deliziose armonie vocali, che si snoda per lo più attraverso ballate dove brilla l'interazione fra piano e voci. Questa la scaletta: "Sesame Street", "It Never Entered My Mind", "Children's Game", "The Gentle Rain", "A Child Is Born", "The Shadow Of Your Smile", "Catherine", "Once Upon A Summertime", "Here's That Rainy Day". Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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Euro
16,00

id. 334543
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Peterson oscar Jazz-history vol. 6

LP2 (edition) second issue stereo ita 1952 verve
[vinyl] Excellent [cover] Excellent jazz

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Doppio album, seconda stampa italiana della seconda metà degli anni '70, copertina apribile laminata all'esterno, label nera con scritte e logo argento, catalogo 2632006 S sulla copertina, 2332 011 / 012 sul vinile, data sul trail off 7/11/72, ma timbro SIAE del secondo tipo, in uso dal 1975 al 1978/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Originariamente pubblicata nel 1972 dalla Verve in alcuni paesi europei, questa antologia compila diciassette brani incisi fra il 1952 ed il 1963 da Oscar Peterson con diverse configurazioni del suo splendido trio, che includono colleghi quali Ed Thigpen, Barney Kessel, Ray Brown e Herb Ellis; in un brano, "'Round midnight", il trio è accompagnato dall'orchestra di Nelson Riddle, ed in un altro, "Extended blues", il grande Count Basie siede all'organo. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: "Tenderly" (2/53), "C Jam Blues" (2/53), "Easy Listening Blues" (7/58), "Should I ?" (7/58), "Big Fat Mama" (19/10/57), "Gypsy In My Soul" (8/8/56), "Night Train" (15/12/62), "Hymn To Freedom" (15/12/62), "Liza" (8/59), "You Look Good To Me" (data ignota), "Yours Is My Heart Alone" (25/9/62), "Extended Blues" (25/7/62), "I Feel Pretty" (24/1/62), "It Ain't Necessarily So" (10/59), "Reunion Blues" (autunno del 1961), "'Round Midnight" (11/63), "West Coast Blues" (6/62). Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studiò fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia così nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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18,00

id. 334503
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Peterson oscar Night train (+1 track)

Lp (edition) new record stereo eu 1962 waxtime
jazz

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Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte alla rara prima tiratura, con note supplementari sul retro ed una traccia aggiunta per l' occasione, una versione di "Volare" di Domenico Modugno, tratta dalle stesse sessions dell' album. Originariamente pubblicato nel 1963 dalla Verve, inciso a Los Angeles il 15 ed il 16 dicembre del 1962 da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Un pregevole album che presenta una classica sessione dell'ottimo trio guidato dal pianista di Montreal, alle prese con un set zeppo di standards ed un'eccellente interpretazione di ''Band call'' di Duke Ellington ed una calda e blueseggiante title track, ciliegine sulla torta di una ispirata sessione bop. Questa la scaletta: ''Night train'', ''C-jam blues'', ''Georgia on my mind'', ''Bag's groove'', ''Moten swing'', ''Easy does it'', ''The honey dripper'', ''Things ain't what they used to be'', ''I got it bad (and that ain't good)'', ''Band call'', ''Hymn to freedom''. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studio' fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia cosi' nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman", incidendo con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suo trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71 incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, l'hanno ritenuto il vero erede di Art Tatum.

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