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Euclid heavy equipment (gatefold)

lp (edition) new record stereo eu 1970 bgp
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2023, copertina apribile pressoche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in Usa su Flying Dutchman Amsterdam. Pubblicato nel 1970, "Heavy Equipment" e' l' unico album di questa band americana del Maine, autrice di un graffiante heavy rock chitarristico con influenze psichedeliche. Il loro unico album e' da molti ritenuto uno dei migliori a cavallo tra la psichedelia dei '60 e gli sviluppi del decennio successivo. Guidati dai fratelli Gary (chitarra) e Jay Leavitt (batteria), entrambi ex Cobras (garage band autrice di un singolo nella meta' degli anni '60), avevano in formazione il chitarrista Ralph Mazzotta, che proveniva dai Lazy Smoke, autori del leggendario album "Corridor of Faces" nel 1968, ed il bassista Maris Neiburgers, dagli Ones (autori dell' album "The Ones! Volume One" nel 1965); furono molto attivi dal vivo per alcuni anni, ma Gary Leavitt fu ucciso nel '75, ponendo fine all' attivita' della band.

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Euro
36,00

id. 3037038
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Evans bill Waltz for debby (+1 track)

Lp (edition) new record stereo eu 1962 waxtime
jazz

+ notes

ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, ma con l' inclusione di una traccia in piu', "I Loves You Porgy", tratta dallo stesso concerto. L' album originariamente pubblicato nel 1962 su Riverside. Registrato dal vivo al Village Vanguard di New York il 25 giugno del 1961 con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Scott la Faro (contrabbasso) e Paul Motian (batteria). Uno dei lavori piu' acclamati del grande pianista, frutto delle stesse registrazioni da cui era stato tratto un anno prima l'altro classico album ''Sunday at the Village Vanguard'', questo disco vede all'opera il suo primo trio, caratterizzato dall'approccio ''simbiotico'' e corale fra i tre strumentisti, e non basato esclusivamente sull'esposizione del pianoforte del leader; Scott la Faro scomparve tragicamente pochi giorni dopo queste storiche sessioni, che mostrano un jazz lento e rilassato, lirico e venato di toni autunnali, che mette in rilievo il lato piu' romantico di Evans. Questa la scaletta: ''My foolish heart'', ''Waltz for debby'', ''Detour ahead'', ''My romance'', ''Some other time'', ''Milestones''.. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).

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Euro
19,00

id. 2135226
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Evans bill You must believe in spring (+ 3 tracks, electric blue and doublemint)

12"2 (edition) new record stereo eu 1977 klimt
jazz

+ notes

Ristampa del 2024, ampliata a doppio album (con i due dischi che girano a 45 giri per una migliore qualita' di ascolto), con tre tracce aggiuntem edizione limitata, in vinile colorato, con copertina per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella della originaria tiratura, senza barcodeM queste le tracce "bonus": "Without a Song", "Freddie Freeloader" e "All Of You". Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Warner Bros, purtroppo postumo, inciso ai Capitol Studios di Hollywood il 23, 24 e 25 agosto del 1977 da Bill Evans (pianoforte), Eddie Gomez (contrabbasso) ed Eliot Zigmund (batteria). Toccante album postumo del grande piansita, ''You must believe in spring'' e' un lavoro di raffinato, malinconico e lirico bop jazz pianistico, capace di grande intensita' emotiva senza mai andare sopra le righe, basti ascoltare la profonda malinconia blues di ''Thje peacocks'', struggente quanto essenziale e misurata. Questa la scaletta: ''B minor waltz'', ''You must believe in spring'', ''Gary's theme'', ''We will meet again (for harry)'', ''The peacocks'', ''Sometime ago'', ''Theme from M-A-S-H (aka suicide is painless)''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).

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Euro
30,00

id. 3036755
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Everly brothers Everly brothers (+4 tracks)

Lp (edition) new record mono eu 1958 waxtime
blues rnr coun

+ notes

ristampa limitata in vinile 180 grammi, con fronte della copertina fedele alla prima assai rara tiratura uscita su Cadence, ma retro con note esclusive e quattro brani aggiunti per l' occasione, registrati tra il 1958 ed il 1960: "All I Have To Do Is Dream", "What Kind of Girl Are You", "Cathy's Clown" e "Claudette"). Il primo storico album dei fratelli Don e Phil, giunto nel 1958 fino al 16esimo posto delle classifiche americane, disco come pochi altri rappresentativo di un' epoca che gia' iniziava ad affacciarsi verso il decennio non appena iniziato pur prendendo le mosse dal rock'n'roll esploso un paio di anni prima, screziato qua' e la' di country. Gli Everly Brothers, non a caso, furono una delle principali influenze, cosi' come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l' aspetto melodico della loro musica, per innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacita' di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, fossero in realta' anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Aldila' di questi aspetti, questo loro primo album e' un disco di rara e contagiosa freschezza, diviso tra brani dei due fratelli, riuscitissime covers ed episodi scritti per loro da Felice e Boudleaux Bryant. Tra i brani i singoli "I Wonder if I Care as Much" (numero due nelle charts "pop" americane), "Bye Bye Love" "Bye Bye Love" (numero 1 nelle classifiche country, numero due in quelle pop e numero 5 in quelle r'n'b) e "Wake Up Little Susie" (che giunse al numero 1 in tutte e tre le classifiche); e poi ancora le covers di "Keep A-Knockin" (Little Richard) e "Be Bop A Lula" (Gene Vincent). Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa. Scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sara' lunga e ricca di successi.

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Euro
18,00

id. 3037065
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Every brothers (july 14th) Picks and pens

LPM (edition) original issue stereo aus 1986 greasy pop
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

Prima stampa, pressata solo in Australia, copertina (con leggeri segni di usura in basso a destra) lucida e senza barcode, inserto con foto, note e testi di alcuni brani, label bianca e grigia con immagine di strumenti a corda sullo sfondo, logo Greasy Pop bianco e nero in alto, catalogo GPR123, groove message "greg was not born on july (seguito da un numero in parte illeggibile, probabilmente "14th", dal nome del gruppo in cui suonavano alcuni membri degli Every Brothers a metà anni '80)" sul lato A e "terry does not play loud!" sul lato B. Pubblicato nel 1986 dalla benemerita Greasy Pop in Australia, questo è il primo mini lp degli Every Brothers, successivo al singolo di debutto "Play loud" (1985) e precedente il primo album "Everyone" (1988, uscito a nome Everys). Sei brani, cinque dei quali originali ed una bella cover di "Absolutely sweet Marie" di Bob Dylan, nei quali gli Every Brothers propongono una declinazione per lo più interamente acustica dell'ala più melodica e folkeggiante del rock indipendente australiano degli anni '80, spinti da una ispirazione sicuramente dylaniana ed in una certa misura anche byrdsiana (ma senza chitarre elettriche). Folkeggianti sì, e con belle armonie corali, ma poco o nulla zuccherini gli Every Brothers di "Picks and pens". Gruppo da non confondere con i famosi Everly Brothers statunitensi, questi Every Brothers sono una band australiana di Adelaide attiva dagli anni '80, composta da musicisti celati dietro il cognome fittzio Every, che in realtà sono Greg Williams, Robyn Habel, Terry Bradford ed Andrew Mills: questi ultimi tre militarono anche nei July 14th intorno a metà anni '80, altro ottimo gruppo di Adelaide dedito all'espressione più lirica e melodica della musica indie australiana del decennio (come anche i loro concittadini Garden Path); lo stesso Greg Williams, autore nei primi anni '90 anche di due albums solisti, aveva collaborato con i July 14th. Gli Every Brothers suonavano una musica acustica ed elettroacustica ispirata dal folk e dal cantautorato di maestri come Bob Dylan, e furono autori di una manciata di dischi: il mini "Picks and pens" (1986), il primo album "Everyone" (1988, pubblicato a nome Everys), ed i successivi "Junk factory" (1998) e "Tintinara breakdown" (2000).

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Euro
16,00

id. 337015
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Everyhead A rock opera

LP2 (edition) reissue stereo ita 1975 akarma
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

Doppio album, in vinile 180 grammi, ristampa del 1999 su Akarma, copertina (con lievi segni di invecchiamento) cartonata apribile, senza barcode, pressoché identica alla rara prima tiratura, completa di inserto apribile con testi, label bianca con scritte nere e grande logo Akarma bianco e nero sulla prima e terza facciata, con disegno a colori sulla seconda e quarta, catalogo AK069/2. Originariamente pubblicato nel 1975 dalla Stanza negli USA, l'unico album uscito sotto la sigla Everyhead è una rock opera americana, con le musiche ed i testi a cura di Kenneth Cottrell e la produzione affidata a Stan Zipperman, già produttore nel singolo del 1968 degli psichedelici Hunger di Portland. Cottrell suona anche le tastiere, il mellotron ed il sintetizzatore. "A rock opera" è un lavoro sul tema del cambiamento dei costumi e dello scontro generazionale in atto negli Stati Uniti (ed anche nel resto dell'Occidente) fra gli anni '60 e '70, con testi anche molto espliciti per l'epoca, contenenti parole scurrili con intento provocatorio (prima che ciò diventasse un cliché nei decenni successivi...); l'opera sembra pervasa da un clima hippie e corale, sostenuto da un impianto musicale fra soul rock, hard rock ed echi psichedelici e proto-progressive, sulla scia di successi come il celeberrimo "Hair!" di qualche anno prima.

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Euro
18,00

id. 264446
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Ex Pokkeherrie (+ poster and booklet)

Lp (edition) new record stereo eu 1985 pockabilly
punk new wave

+ notes

Ristampa del 2022, copertina senza codice a barre, pressoché identica alla rara prima tiratura, con allegate le riproduzioni dell'originario poster e del libretto formato LP. Originariamente pubblicato nel 1985 dalla Pockabilly in Olanda, il quinto album, successivo a "Blueprints for a blackout" (1984) e precedente "Too many cowboys" (1987). Inciso con formazione a quartetto da Terrie (chitarra), G.W. Sok (voce), Luc (basso) e Katrin (batteria), "Pokkeherrie" è un urticante opera in cui gli Ex fondono le ossessioni ed i toni caustici dei Fall più aggressivi ed graffianti con sonorità dissonanti e noisy, esprimendo un cantato tortuoso, viscerale ed antimelodico, occasionalmente lanciandosi in aggressive tirate fra punk e martellamenti alla Killing Joke. Un disco abrasivo e sovversivo, claustrofobico e liberatorio. Formatisi nel 1979 nell'ambito dell'attivismo squat di Amsterdam, influenzati dai Crass, gli Ex hanno scelto il loro nome per via della velocita' con la quale poteva essere scritto sui muri. Il suono dei loro primi album sembra collegare il ritmo dei Gang Of Four ed il pungente stile declamatorio dei Fall; col tempo maturano il loro ricco ed originale stile, avvicinandosi alle sperimentazioni rumoriste con le chitarre in primo piano sempre accompagnate dalle liriche lacerate, veri e propri tour de force vocali accompagnati dai ritmi schizofrenici. Il gruppo si distanzia sempre piu' dal puro e semplice sound del punk, incorporando anche influssi di musiche folk africane ed europee orientali, ed accompagnando la loro attivita' musicale con operazioni multimediali come libri fotografici sulla storia delle rivoluzioni con allegati canti rivoluzionari. Il gruppo ha collaborato con tanti e diversi artisti, non solo musicisti: da Thurston Moore e Lee Ranaldo dei Sonic Youth a Steve Albini dei Big Black, dall'ensemble curdo degli Awara al ballerino giapponese Hisako Hor Iikawa, dal gruppo americano Tortoise al suonatore di conga senegalese Serigne, dall gruppo congolese Konono al cantante eritreo Tsehaytu Beraki. La loro musica, costantemente accompagnata da un impegno politico anticonvenzionale e critico, si esprime ormai attraverso una discografia pluridecennale.

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Euro
24,00

id. 2135769
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Exkursions Exkursions

lp (edition) new record stereo eu 1971 twisted flowers
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2023 in vinile pesante, edizione limitata di 300 copie, in vinile nero (altre 100 copie sono state realizzate in vinile chiaro), copertina senza barcode pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Finalmente ristampato in vinile, per la prima volta, il raro unico album del gruppo americano di Chicago, trio guidato dal chitarrista e cantante Mike Johnson (accompagnato da Leon Wilson e Fyl Jonnzen). Si tratta di uno dei piu' leggendari albums della ricca scena "Christian rock'' americana tra gli anni '60 e gli anni '70, con otto brani, tutti originali, con una groove vicina all' heavy blues, con forti rimandi ad Hendrix o ai Cream, ed occasionali passaggi jazzy, caratterizzato da una notevolissima verve compositiva ed esecutiva, con la viscerale voce e la splendida chitarra distorta di Johnson a dominare la scena (e testi per fortuna non cosi' asserviti alla causa religiosa). Come molti altri gruppi della scena Christian rock americana, suonarono tantissimo dal vivo in un lungo ed in largo per gli States, lasciando per fortuna anche la testimonianza discografica della loro esistenza, un disco che e' tra i pochi davvero validi della scena sopracitata. Il disco e' stato riscoperto dopo che nella celebre compilation "Holy Fuzz" del 1998 sono state inserte due tracce di questo lavoro, "Dry Ground" e "It's Been Set Down". Mike Johnson sara' poi autore di vari lavori solisti ed alcune collaborazioni degli anni '70, oltre che nei Cry 3 autori di un album nel 1975 e nei Second Coming autori di un album nel 1978 ed uno del 1982.

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Euro
29,00

id. 3037072
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Explosions in the sky those who tell the truth shall die (anniversary col.)

Lp (edition) new record stereo usa 2001 temporary residence
indie 2000

+ notes

ristampa in edizione rimasterizzata per l'anniversario e vinile colorato. Titolo completo "those who tell the truth shall die, those who tell the truth shall live forever". l'album di debutto uscito prima di "the earth is not a cold dead place" della formazione di Austin, Texas. qui rappresentata da Christopher Hrasky, Mark T. Smith, Michael James e Munaf Rayani, con basso, due chitarre e batteria, caratterizzata da una musica strumentale, dagli influssi post rock, basata sulle trame rarefatte create dagli arpeggi delle chitarre e sulla ricerca di continue variazioni di intensita', passando dai silenzi, attraverso i crescendo, alle esplosioni di suoni saturi, con un'atmosfera che oscilla tra la malinconia e la gioia. il loro disco piu' trascinante e dinamico, registrato nel dicemnre del 2000 a Washington, DC, da Trevor Kampmann e Jeremy De Vine. riferimenti a Mogwai, Godspeed You Black Emperor, Sigur Ros, Slint.

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Euro
38,00

id. 2134734
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Eyeless in gaza Photographs as memories

Lp (edition) new record stereo eu 1981 spittle
punk new wave

+ notes

Ristampa del 2023, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inserto. Pubblicato nel febbraio del 1981 dalla Cherry Red in Gran Bretagna, dove arrivo' al 19esimo posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, questo e' il primo splendido album, esordio del duo composto da Peter Becker e Martyn Bates, poi quest'ultimo solista, un disco scarno ed essenziale, dominato dalle tastiere di Becker e dalla indimenticabile voce di Bates, capace di esprimere come poche le emozioni in tutta la loro dolorosa violenza o delicata malinconia, uno dei nomi di culto della scena post punk inglese, oltre che uno dei progetti piu' originali di quegli anni. Il sette pollici Kodak Ghosts Run Amok, prima pubblicazione in assoluto degli Eyeless In Gaza datato maggio 1980 ha gia' pieni requisiti per sottolineare l'assoluta originalita' del duo con una title-track a suo modo impetuosa con synth squillante e perforante, basso sommerso ma indubbiamente post-punk, melodia incatenante ed evocativa, ed una b-side con acuminati contorni cold electro wave.  Il nome sotto cui si uniscono Becker e Bates deriva dall'omonimo libro di Aldous Huxley che, a sua volta, s'era ispirato a John Milton, poeta del '600 inglese. Photographs As Memories, suggella l'inizio del duraturo rapporto con la Cherry Red, ed il  titolo prende nuovamente citazione da Huxley, infatti estrapola parte della frase d'apertura di 'Eyeless In Gaza, in copertina una bella immagine trattata, di Peter Becker bambino tra le braccia materne sulla riva di un lago. Un disco realizzato in appena 24 ore che, pur nel contemporaneo, quanto mai eterogeneo e concitato fermento, non manca di sconcertare, per la sua ricercata inafferrabilita', ad arte amplificata dalla produzione di John Rivers, tra chitarra sferragliante e ruvida, voce di Bates urlata, synth dissonanti. L'apertura di Seven Years e' grezza quanto un demo, quasi punk, piu' orientata sulle coordinate della Sheffield elettronica Fixation, algidi sintetizzatori come echi lontani e batteria elettronica, Looking Daggers ha chitarre grattate alla Fall, From A To B possiede tratti apparentemente piu' gentili sino a quando Bates vocalmente non conferma una rabbia che si direbbe disperata, Speech Rapid Fire introduce a quella formula peculiare in bilico tra esasperata drammaticita' vocale e suoni rarefatti e scarni che diventera' tratto distintivo e arma letale del duo di Nuneaton (un villaggio vicino Coventry), John Of Patmos ha beats elettronici, cantato in litania e striduli isterismi no wave, Knives Replace Air chitarre che simulano funk elementare e melodie vocali che penetrano dentro, focalizzando senza timore le doti vocali, raggelanti per espressivita', di Martyn, No Noise e Faceless sono pop sangs irridenti, In Your Painting procede come un carillon grippato, Whitewash ha cadenze quasi tribali poi deraglia irrimediabilmente con onirici svolazzi sintetici. Nella sostanza un album imparagonabile ad altro ed avulso dalle classiche atmosfere early eighties, tra anarchia sonora e compressa romanticismo che si disperdono in rigagnoli dalle direzioni impensate. Inconsapevoli padri di tanto del cosiddetto new acoustic mouvement come di certo pop obliquo, jazzato e dalle trame elettroniche gli Eyeless In Gaza, nonostante quattro lustri abbondanti di carriera e centinaia di incisioni disseminate nel tempo, rimangono un autentico culto sotterraneo. Uno dei progetti piu' originali di quegli anni, gli Eyeless in Gaza si formano a Londra ad opera di Martyn Bates e Pete Becker nei primi anni '80; dopo l'introvabile ed oggi ricercatissimo singolo d'esordio Kodak Ghosts Run Amok uscito per l'indipendente Ambivalent Scale, il duo firmo' per la Cherry Red che li accompagno' sino al loro scioglimento. Gli Eyeless In Gaza sono portavoce di un post-punk rappresentato da un minimalismo estremo, dove elettronica e partiture classiche sono le basi delle loro realizzazioni, che si abbandonano nelle tessiture vocali di Martyn Bates.

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Euro
17,00

id. 3037190
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Faces A Nod is As Good As A Wink...To A Blind Horse (+poster 180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1971 music on vinyl
rock 60-70

+ notes

ristampa del 2018 in vinile 180 grammi per audiofili, corredata del poster gigante apribile originariamente incluso, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Warner Bros. Pubblicato  nel novembre del 1971 (qualche mese dopo il terzo album solista di Rod Stewart "Every Picture Tells a Story"); dopo ''Long player'' e prima di ''Ooh la la'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numeo 6 di quelle Usa, il terzo e piu' noto album, da piu' parti indicato come  il piu' completo ed anche il migliore, contiene due magnifici brani, ''Stay with me'' e ''Miss Judy's farm'', capolavori del rock'n'roll in pura tradizione Chuck Berry e migliori Rolling Stones (e di Chuck Berry e' l' unica cover presente, "Memphis, Tennessee"), ma anche gli altri non sono troppo da meno (tre sono cantati da Ronnie Lane), in un disco di pura energia suonato con incredibile potenza e perizia sopraffina. Un grandissimo album di rock'n'roll, se riesce bene, e' come questo.

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Euro
30,00

id. 2135305
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Facs (disappears) Wish defense

Lp (edition) new record stereo eu 2025 trouble mind
indie 2000

+ notes

adesivo su cellophane. Sesto album per la band post-punk, vede un cambio di formazione con il rientro dell'originario chitarrista Jonathan Van Herik al basso al posto di Alianna Kalaba. Un lavoro che abbandona aperture strumentali che si erano palesate nel precedente "“Still Life In Decay” per un suond più tagliente. Il disco doveva essere prodotto da Steve Albini, prematuramente scomparso nel 2024, sostituito dal fido Sanford Parker.
Band americana di Chicago nata dalle ceneri dei Disappears, composta da Brian Case alla chitarra, Jonathan Van Herik poi sostituito da Alianna Kalaba al basso (fino al 2023) e Noah Leger alla batteria/tastiere. Autori di un rock abrasivo claustrofobico e minimale, pungente e circolare, caratterizzato da atmosfere scure e malinconiche con elementi sonori industrial e dinamiche post-punk/math-rock. influenze riconducibili a gruppi storici quali Wire, P.i.l., Gang of 4, June of 44, Shellac.

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Euro
29,00

id. 2134906
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Fairport convention Bonny Bunch Of Roses

lp (edition) second issue stereo uk 1977 woodworm
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Seconda stampa inglese del 1987, realizzata dalla Woodworm di Dave Pegg, copertina lucida con barcode, pressoche' identica alla prima tiratura, nella sua versione non apribile (era apribile la prima stampa inglese su Vertigo, ma in altri paesi il disco usci' con coertina non apribile), catalogo WR011. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1977 dopo ''Gottle o' gear'' e prima di ''Tippler's tale'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il dodicesimo album in studio, il primo dei due realizzati su etichetta Vertigo dopo la fine del lungo rapporto con la Island. Registrato da Dave Swarbrick, Dave Pegg e Bruce Rowland (la formazione del precedente album in studio) con l' aggiunta del grande ritorno di Simon Nicol, dopo il fallimento commerciale di "Gottle O'Geer", e' un disco di notevole bellezza, diviso tra originali, covers e traditionals riarrangiati, tra cui la bellissima versione della title track di quasi tredici minuti, con alcuni magnifici jigs e reels; notevole anche la versione di "The Poor Ditching Boy", dalla produzione solista dell' ex Fairport Convention Richard Thompson, e la versione a capella di "General Taylor", brano anche nel repertorio degli Steeleye Span. Opera magnificamente suonata e prodotta, senza inutili modernismi ed un sound che torna asciutto ed essenziale, vede i Fairport sulle orme dei vecchi capolavori "Liege and Lief" e "Full House", con un notevole Nicol alla chitarra ed il solito monumentale Swarbrick al violino.

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Euro
23,00

id. 264266
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Fairport convention fairport convention (1st lp)

Lp (edition) reissue stereo uk 1968 polydor
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

Ristampa inglese del 1984, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, con artwork completamente diverso da quello della rara edizione originale del disco, e che si rifa' invece ad una ristampa uscita in Inghilterra per la prima volta nella meta' degli anni '70, ma aggiunge una cornice marrone e l' indicazione "SPecial Price Series" in alto, etichetta rossa con logo nero e bianco, catalogo 2384-047, busta interna neutra che riporta su un lato la data stampata 1/84. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1968 prima di ''What We Did On Our Holidays'', non entrato nelle classifiche inglesi ne' in quelle americane, dove usci' nel '70 su Cotillion. Il primo album, registrato da Ian McDonald (poi cambiera' il nome in Ian Matthews), Judy Dyble, Richard Thompson, Simon Nicol, Tyger (Ashley) Hutchings, Martin Lamble, prodotto da Joe Boyd.  Il disco e' ancora pesantemente influenzato dalla psichedelia, ma presenta gia' gli elementi folk e folk rock che renderanno il gruppo leggendario; fu pubblicato dopo che il gruppo aveva cambiato nome da Tim Turner's Narration a Fairport Convention appena pochi mesi dopo la loro nascita, che risale al novembre del 1967. Durante questo periodo il gruppo suonava regolarmente sia all'UFO club che al Middle Earth e le coincidenze musicali e personali che li vedono rispecchiare il primo periodo dei Jefferson Airplane sono davvero sconcertanti. Tra i brani le versioni di "I Don't Know Where I Stand", delicatissime e splendida, e "Chelsea Morning", entrambe di Joni Mitchell, "Time Will Show The Wiser" di Emitt Rhodes e "Jack O'Diamonds", traditional qui' co-accreditato a Bob Dylan. La Dyble uscira' dal gruppo dopo questo album (magnificamente sostituita da Sendy Denny), e sara' con Trader Horne e Giles, Giles & Fripp, piu' tardi anche solista.

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Euro
18,00

id. 264250
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Fairport convention Fairport live convention

Lp (edition) third issue stereo uk 1974 island
[vinyl] excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Terza stampa inglese, copertina con giusto lievissimi segni di invecchiamento, retrocopertina con logo con "i" stilizzata e "Island Records Ltd" e "Manufactured and Distributed By Emi Records Ltd." sotto di essa, etichetta blu chiaro da un lato e piu' scuro dall' altro, con logo colorato con palma in basso, nella versione senza "Emi Records Ltd" in basso, catalogo ILPS 9285. Pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1974 dopo ''Fairport Nine'' e prima di ''Rising For The moon'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, stampato coma ''A moveable feast'' in Usa e come ''Fairport convention live 1975'' in Germania, il decimo album, il primo dal vivo. Registrato dal vivo al Rainbow Theatre di Londra il 30 novembre del 1973, alla Fairfield Hall di Croydon il 16 dicembre 1973 e alla Opera House di Sydney il 26 gennaio del 1974 da John Wood, parte di uno storico tour che vide lo straordinario rientro nella band di SANDY DENNY, accanto agli stessi musicisti dei precedenti due albums in studio "Rosie" e "Nine", con i due ex-Fotheringay Jerry Donahue e Trevor Lucas alle chitarre, il redivivo Dave Mattacks (dopo la prima delle parentesi con l' Albion Country Band), Dave Pegg e Dave Swarbrick, ovvero nessuno piu' dei membri fondatori del gruppo (Simon Nicol era uscito dalla band per entrare nella Albion Band dell' altro ex-Fairport Ashley Hutchings), con i soli Swarbrick e Mattacks della band che Sansìdy Denny alveva lasciato anni prima, ritrovando pero' qui le chitarre dei Fotheringay. Tra i brani una magnifica versione di "John the Gun", gia' nel repertorio dei Fotheringay, e pubblicata da Sandy Denny nel suo primo album solista del 1971 "The North Star Grassman and the Ravens", la cover di "Down in the Flood" di Dylan, anche quella inserita dalla Denny nel suo primo album, e la sempre magnifica "Sloth". Prodotto da Trevor Lucas e John Wood, e' considerato unanimemente dalla critica inglese come uno dei loro capolavori del decennio; contiene i seguenti brani: "Matty Groves", "Rosie", "Fiddlestix", "John the Gun", "Something You Got", "Sloth", "Dirty Linen", "Down in the flood", "Sir B. Mackenzie".

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Euro
28,00

id. 264265
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Fairport convention farewell farewell

lp (edition) original issue stereo uk 1979 woodworm
[vinyl] excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

Prima stampa inglese, pubblicata per la Woodworm di Dave Pegg, copertina (con lievi segni di invecchiamento) apribile, etichetta bianca con scritte e logo neri, catalogo BEAR 22. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1979 dopo il tredicesimo album in studio ''Tippler's tales'' e prima del live ''Moat on the ledge'', non entrato nelle classifiche Uk e non pubblicato all' epoca in Usa, il terzo live della storica band inglese. Si tratta del live album registrato nella primavera del 1979, a Birmingham, Leeds e Southampton,  per i concerti del momentaneo addio del principale gruppo inglese di folk elettrico, qui per l' ultima volta con Dave Swarbrick in formazione. La band, composta per questa speciale occasione da Simon Nicol, Dave Swarbrick, Dave Pegg e Bruce Rowland (la stessa line up dei due precedenti albums in studio), piuttosto che proporre i brani dagli albums su Vertigo da poco pubblicati, onora questi concerti d' addio eseguendo superbe versioni di alcuni dei tanti classici del suo repertorio, alcuni dai primi albums, originali o traditionals riarrangiati; questa la scaletta: "Matty Groves/High Road to Linton/Orange Blossom Special" (traditional), "John Lee" (di Dave Swarbrick, dall' album "Babbacomb Lee" del 1971), "Bridge Over the River Ash" (traditional), "Sir Patrick Spens" (traditional), "Mr. Lacey" (di Ashley Hutchings, dal secondo album "What We Did On Our Holiday" del 1968), "Walk Awhile" (di Swarbrick, Richard Thompson, dal quarto album "Full Hose" del 1970), "The Bonny Black Hare" (traditional), "The Journeyman's Grace" (di Swarbrick e Thompson, dal sesto album "Angel Delight" del 1971), "Meet on the Ledge" (brano di Richard Thompson dal secondo album "What We Did On Our Holiday"). La band tornera' insieme anni dopo, producendo un nuovo album in studio nel 1985, "Gladys' Leap".

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Euro
35,00

id. 264268
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Fairport convention full house

Lp (edition) reissue stereo ita 1970 island
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Ristampa italiana della prima meta' degli anni '80, copertina non apribile, con logo "Island Life Collection" sul fronte a destra, senza barcode, etichetta blu da un lato e grigia dall' altro, catalogo ORL19130, data sul trail off riferita ancora al 1979. Pubblicato in Inghilterra  nel luglio del 1970 dopo ''Liege & lief'' e prima di ''Angel delight'', giunto al numero 13 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle Usa, il quinto album. Registrato da Dave Mattacks, Simon Nicol, Dave Pegg, Dave Swarbrick, Richard Thompson, prodotto da Joe Boyd, e' il primo album senza Sandy Danny (che formo' i Fotheringay) e Ashley Hutchings (che lascio' per gli Steeleye Span), ed il primo con Dave Pegg (ex Ugly's). Lavoro viscerale e potente, assolutamente non inferiore ai predecessori, ha nelle straordinarie performances vocali di Thompson e Swarbrick, che ricordano le atmosfere del primissimo periodo del gruppo e nelle armonie collettive il suo punto di forza, si ascoltino "Sir patrick spens'' o ''Flowers of the forest''. Questa qualita' unita alla potentissima carica emotiva delle partiture musicali, dona a questo lavoro la invidiabile palma di migliore prova della carriera fairportiana sia per Richard Thompson che per Dave Swarbrick (che si cimenta qui anche alla viola, oltre che nel tradizionale violino): per sincerarsi di cio' si ascoltino la magnifica, lunga ''Sloth'' o  ''Doctor of physick''. Sara' l' ultimo album con Richard Thompson, che lascera' nel novembre del 1970 (per una splendida carriera solista) ma che evidentemente, ci teneva a lasciare il segno nella memoria dei fans. Tornera' ad esibirsi dal vivo con i Fairport saltuariamente negli anni a venire.

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18,00

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Fairport convention house full live in L.A. 1970

lp (edition) original issue stereo uk 1970 hannibal
[vinyl] Very good [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

L' originale stampa inglese, uscita nel 1986, copia con un lievissimo difetto di pressaggio che causa alcuni leggeri tic nell' ultimo brano del lato A, copertina lucida senza barcode, corredata di cartolina da compilare e rispedire all' etichetta, etichetta grigia, nera, azzurra e celeste, nella versione con vinile pressato in Francia, catalogo HNBL1319. Questo album e' basato su ''Fairport Convention live at L.A. Troubador 1970'', lavoro che venne  pubblicato in Inghilterra  nel 1977 ma qui e' completamente rivisto da Joe Boyd in persona,  che ha cambiato, rispetto alla prima edizione da lui definita ''The worst cover in the Island history'', non solo la copertina, ma anche i brani, con quattro inediti aggiunti e cambiamenti radicali negli altri, di cui sono state recuperate versioni assai piu' interessanti e meglio registrate (secondo Boyd, infatti, questa e' la versione che doveva essere pubblicata nel 1976, ma una serie di problemi interni alla Island fecero si' che un' altra versione, non a cura di Boyd, venisse data alle stampe). Registrato il 4 e 6 settembre 1970 al Troubador di Los Angeles da John Wood, ''House Full'' vede all' opera la formazione di  ''Full House'', uscito da poci mesi (Richard Thompson, Dave Swarbrick, Simon Nicol, Dave Pegg e Dave Mattacks), in piena forma ed allo zenith creativo della loro vicenda artistica, prova ne sono le  incredibili versioni proposte di "Sloth", che si protrae magicamente per oltre 12 minuti, e "Matty Groves", ma anche quella di "Battle of the Somme", poi proposta anche dalla Albion Band, e' eccezionale. Richard Thompson, che lascera' poco dopo, prima della registrazione del successivo album in studio "Angel delight'', e' in grandissima forma, ed e' un piacere sentirlo all' opera nella versione del traditional "Banks of the Sweet Primroses", che la band registrara' senza di lui proprio per "Angel Delight". Un documento eccezionale che non potra' non deliziare oltremodo chiunque sia addentro al suono della band. Ecco la lista dei brani contenuti: "Sir Patrick Spens", "Banks of the Sweet Primroses", "Toss the Feathers", "Sloth", "Staines Morris", "Matty Groves", "Mason's Apron", "Battle of the Somme".

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23,00

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Fairport convention in real time : live 87

Lp (edition) original issue stereo usa 1987 island
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

l' originale stampa americana, copertina con barcode, etichetta nera con fascia celeste lungo la circonferenza e logo nero, giallo e celeste in basso, catalogo 90678-1, con prefisso 7 sulla costola. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1987 dopo "Expletive Delighted!" (1986) e prima di "Red & Gold" (1988), il quinto live album della storica band inglese, registrato in realta' in gran parte non in concertro ma live in studio (al Mill studio di Farnham, Buckinghamshire), nell' estate del 1987. L' album vede la gloriosa folk rock band inglese impegnata nella stessa formazione del precedente album in studio "Expletive Delighted!": Simon Nicol, Ric Sanders, Maartin Allcock, Dave Pegg e Dave Mattacks; tutt' altro e' il risultato, perche' qui i Fairport fanno quello che gli riesce meglio, ovvero semplicemente... i Fairport, producendosi in una efficace serie di composizioni originali, covers e traditionals riarrangiati, dimostrando ancora un' ottimo stato di forma. Tra i brani, due vecchi straordinari classici del gruppo come "Crazy Man Michael" e "Meet on the Ledge". Questa la lista dei brani: "Reynard the Fox", "The Widow of Westmoreland's Daughter"/"Random Jig", "The Hiring Fair", "Crazy Man Michael", "Close To The Wind", "Big Three Medley" ("The Swirling Pit"/"Matty Groves"/"The Rutland Reel"/"Sack the Juggler"), "Meet on the Ledge".

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23,00

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Fairport convention Live at rock city, nottingham 1987

LP2 (edition) new record stereo eu 1987 trading places
rock 60-70

+ notes

Vinile doppio, copertina senza codice a barre, catalogo TDP54134. Pubblicato nel 2024 dalla Trading Places, questo album contiene le registrazioni di un concerto dato dai Fairport Convention al Rock City di Nottingham, Inghilterra, nel 1987. La formazione era composta da Dave Mattacks (batteria), Simon Nicol (chitarra, voce), Dave Pegg (basso), Martin Allcock (chitarra, voce) e Ric Sanders (violino elettrico), questi ultimi due entrati nella band a metà anni '80, entrambi esperti musicisti già con molte importanti collaborazioni sulle spalle. I musicisti cambiano, ma i Fairport mantengono elevato lo standard del loro folk rock elettrificato, sempre sotto la guida di Simon Nicol, e qui con la storica e granitica sezione ritmica formata da due giganti come Pegg e Mattacks, in una scaletta che contiene classici vecchi e nuovi, oltre ad una interpretazione della famosa "John Barleycorn". Questa la scaletta: "Dirty Linen", "John Barleycorn", "Three Left Feet", "Crazy Man Michael", "The Wise Maid", "The Hiring Fair", "Bankruptured", "Close To The Wind", "Head In A Sack", "Sí Bheag, Sí Mhór", "Reynard The Fox", "Portmerion", "Honour & Praise", "Lark in the Morning Medley", "Royal Selection No.5".

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29,00

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Fairport convention nine

Lp (edition) original issue stereo uk 1973 island
[vinyl] excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

prima rara stampa inglese, copertina (con moderati segni di invecchiamento) apribile, stampata da ''Robor Ltd'' (come indicato all' interno), con logo "I" sul retro con indicazione "Island Records ltd 22 st peter's square london w6 9wn'', con la lista dei brani all'interno e non sul retro come sulla seconda edizione e con la copertina di colore marrone e non tendente al nero (come nella seconda edizione), etichetta pink rim, con fascia esterna rosa, ed isola multicolorata in basso, nella sua ultima versione, con un puntino e non un trattino dopo il prefisso del catalogo, trail off matrix "ILPS 9246 A 1U  STERLING" e "ILPS 9246 B 1U STERLING". Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1973  dopo ''Rosie'' e prima di ''Live a movable feast'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, il nono album. Registrato con la medesima line-up dell' album precedente, con i due ex-Fotheringay Jerry Donahue e Trevor Lucas alle chitarre, accanto al redivivo Dave Mattacks (dopo la prima delle parentesi con l' Albion Country Band), Dave Pegg e Dave Swarbrick, ovvero nessuno piu' dei membri fondatori del gruppo (Simon Nicol era uscito dalla band per entrare nella Albion Band dell' altro ex-Fairport Ashley Hutchings), ne vede cresciuto l' affiatamento, per un disco che e' senz' altro assai sottovalutato da parte di certa critica. La versione del traditional "The Hexhamshire Lass" e' assolutamente splendida, e mette in mostra una band potente e sicura, con un lavoro di chitarre magistrale (in questo brano come anche in "Big Williams" di Swarbrick i germi degli sviluppi futuri degli Steeleye Span e del rock progressivo dalle tinte folk dei Jethro Tull della fine del decennio); e poi c' e' almeno un altro classico come la dolente "Polly on the shore'' di Dave Pegg, cantata con grande sensibilita' da Trevor Lucas. Anche in questo caso, come nel disco precedente, i brani sono frutto del lavoro di tutta la band, per un album che ha poche cadute di tono (la strumentale "Tokyo" di Donahue che chiude la prima facciata), e da rivalutare certamente, d' altro canto molto amato dal pubblico, e anche se il successo nel  1973 non fu enorme, e' uno dei loro lps che ha venduto retrospettivamente di piu' nel corso degli anni.

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35,00

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Fairport convention red & gold

Lp (edition) original issue stereo uk 1988 new routes
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

prima stampa inglese, copertina in cartoncino lucido fronte retro, completa di inserto con testi ed artwork, etichetta in bianco e nero, catalogo RUE002. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1988, dopo ''In real time: Live '87" e prima di ''The five seasons" (1990), giunto al numero 74 delle classifice Uk e non entrato in quelle Usa, il sedicesimo album in studio della fondamentale folk-rock band inglese. L' album vede la gloriosa folk rock band inglese impegnata nella stessa formazione del precedente album in studio "Expletive Delighted!": Simon Nicol, Ric Sanders, Maartin Allcock, Dave Pegg e Dave Mattacks. Ottimamente accolto dalla stampa specializzata, si tratta certamente uno dei migliori lavori del decennio per i Fairport Convention, opera che vede il classico folk inglese mischiato con il rock nello stile inconfondibile della maggiore realta' del folk rock britannico; tra i brani la cover di "Open the Door Richard" di Bob Dylan, ed il brano che da' il titolo all' album, scritto da Ralph McTell, con una splendida interpretazione vocale di Simon Nicol. Curioso il fatto che l' intero lavoro veda l' utilizzo della midi guitar.

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23,00

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Fairport convention rosie

Lp (edition) reissue stereo ita 1973 island
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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Ristampa Italiana degli anni '80, pressoche' identica alla prima tiratura del 1973, copertina pero' con logo "Island Life Collection" sul fronte in alto a destra, etichetta blu con logo con palma in basso, catalogo ORL 19208. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1973 dopo ''Babbacombe Lee'' e prima di ''Nine'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa, l' ottavo album. Primo lavoro registrato con l' ingresso in formazione dei due ex-Fotheringay Jerry Donahue e Trevor Lucas alle chitarre, accanto al redivivo Dave Mattacks (dopo la prima delle parentesi con l' Albion Country Band), Dave Pegg e Dave Swarbrick, ovvero nessuno piu' dei membri fondatori del gruppo (Simon Nicol era uscito dalla band per entrare nella Albion Band dell' altro ex-Fairport Ashley Hutchings), ma con due storici membri ospiti nel brano "Rosie" (Sandy Danny ai cori e Richard Thompson alla chitarra elettrica e alla chitarra 12 corde) e ancora  Linda Peters, ovvero Linda Thompson (ai cori sempre in "Rosie"), oltre al cantautore Ralph McTell ed al batterista (anche lui ex-Fotheringay) Gerry Conway, tra gli altri, e' un lavoro nonostante i cambiamenti di line-up simile al precedente, con tutti i membri che si cimentano nella scrittura dei pezzi, dall' atmosfera primaverile e solare, lontana dalle tensioni del passato.

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20,00

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Fairport convention unhalfbricking

Lp (edition) reissue stereo uk 1969 island
[vinyl] excellent [cover] Excellent rock 60-70

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Ristampa inglese dei primi anni '80, copertina lucida ancora senza barcode, etichetta bianca con fascia esterna multicolore, catalogo ILPS 9102. Pubblicato in Inghilterra dalla Island nel Luglio del 1969  dopo ''What We Did On Our Holidays'' e prima di ''Liege and Lief'', giunto al numero 12 delle classifiche UK e non entrato in quelle USA. Il terzo album. Registrato da Sandy Denny, Ashley Hutchings, Martin Lamble, Simon Nicol, Richard Thompson. Sara' l'ultimo registrato con Martin Lamble, che morira' prima dell'uscita,  Unhalfbricking e' il ritratto di una giovane band, i Fairport Convention, nel pieno del processo di  fusione tra l' American folk-rock e le pulsioni che derivano dal nuovo folk inglese del Soho movement, ed  in procinto di divenire  il gruppo leader del nascente movimento del  British folk rock,  il cui suono sara' portato a compimento nel successivo Liege & Lief. Ridimensionato il legame con l' American folk-rock con la dipartita di  Ian Matthews, che lascio' il gruppo poco dopo che le registrazioni preparatorie per Unhalfbricking  erano cominciate, il  mix di brani originali, traditionals americani ed inglesi, sonorita' west coast e progressive che proponeva  What We Did on Our Holidays rimane in questo album pressoche' intatto negli ingredienti, ma varia nelle quantita', con un deciso  spostamento verso sapori e colori di matrice britannica, Sandy Denny scrive per il gruppo due brani, la celeberrima  "Who Knows Where the Time Goes?" e la magnifica  "Autopsy", vi sono poi ben tre covers di Bob Dylan, la riproposizione in chiave  Cajun di  "If You Gotta Go, Go Now" (retitolata "Si Tu Dois Partir"),  la magnifica e commovente interpretazione dell'allora inedito capolavoro  "Percy's Song" e  "Million Dollar Bash". Richard Thompson contribuisce con due brani, ''Genesis Hall" e "Cajun Woman'', ma il cuore e la fama dell'opera vanno ricercati soprattutto nella versione di  11 minuti del  traditional  "A Sailor's Life", che vede ospite al violino Dave Swarbrick, che presto entrera' nel gruppo e al quale dara' un impronta fortissima che condizionera' la terza stagione della band, quella che inizia con ''Full House' del 1970. Riascoltandolo in retrospettiva ed a quasi 40 anni dalla sua pubblicazione, risulta evidente che Unhalfbricking e' un album eccezionale, certamente da annoverare tra i pilastri del folk rock di tutti i tempi.

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28,00

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Fairport convention What we did on our holidays

Lp (edition) new record stereo eu 1969 island / universal
rock 60-70

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Ristampa del 2023, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra dalla Island nel gennaio del 1969 prima di ''Unhalfbricking'' e dopo il primo omonimo ''Fairport convention'', non entrato nelle classifiche Uk  ne' in quelle Usa. Il secondo album. Uno dei riconosciuti  masterpieces del folk-rock inglese, nonche'  uno dei capolavori della musica britannica.  il primo volume  della trilogia del 1969 ( what we did on our holidays, gennaio, unhalfbricking, luglio, liege & leaf dicembre ) e' il primo con sandy danny alla voce, registrato con  ian matthews, richard thompson, simon nicol, martin lamble, ashley hutchings, prodotto da joe boyd, ( pink floyd, nick drake..) contiene brani quali ''fotheringay'', ''no man's land'', ''easter rain'', '' she moves through the fair'', e' anche l'ultimo lavoro pubblicato con ian matthews, che lascera' per formare i southern comfort che esordiranno nel 1970 e con martin lamble ancora in vita, morira' dopo pochi mesi, ma in tempo per terminare le registrazioni del seguente album. rimane a tutt'oggi uno dei piu' desiderati albums inglesi del decennio, erroneamente considerato un album di folk, e' invece una  miscela di musica americana, folk inglese, rock anche duro e brani acustici.

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37,00

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