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Echo and the bunnymen Heaven up here

Lp (edition) new record stereo eu 1981 korova / warner
punk new wave

+ notes

ristampa del 2021, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura, con l' originario effetto textured in rilievo, e corredata di inner sleeve. Il secondo memorabile album degli Echo & The Bunnymen. Uscito nel maggio del 1981, a meno di un anno di distanza dal primo "Crocodiles", e giunto al decimo posto della classifica inglese, con "Heaven Up Here" assistiamo ad un primo cambiamento di suono nella musica del gruppo inglese di Liverpool: l' urgenza espressiva e le atmosfere asciutte ed essenziali del primo magnificamente acerbo album  lasciano spazio a sonorita' volutamente piu' ricercate e perfezioniste ma ugualmente sfuggenti e crepuscolari, lasciandoci in un mondo incantato dove le linee melodiche mai ovvie della voce di McCulloch, le chitarre ora delicatamente arpeggiate, ora piu' rabbiose e distorte, e gli intrecci delle tastiere di inconfondibile gusto post-punk compongono un panorama sonoro visionario e notturno che non rimane mai uguale, nemmeno all'interno della stessa canzone. Arrangiamenti complessi e stratificati, canzoni continuamente cangianti (particolare menzione per il trittico iniziale, ma certo anche il memorabile singolo "A Promise" merita una segnalazione), che ad ogni successivo ascolto si impreziosiscono di nuovi spessori e rivelano via via particolari quasi subliminali, grazie anche all'eccellente lavoro di produzione di Hugh Jones. Il gruppo si spingera' ancora piu' in la' con i successivi, magnificamente barocchi, "Porcupine" ed "Ocean Rain", ma sono in molti a ritenere questo il loro assoluto capolavoro. Gli Echo & The Bunnymen si formano a Liverpool nell'autunno del 1978 da Ian McCulloch voce e chitarra, Will Sergeant chitarra e Les Pattinson basso, chiude la formazione la fantomatica drum machine battezzata Echo. Dopo il primo singolo Pictures On My Wall uscito nel Marzo del 1979 si unira' al gruppo Pete De Freitas dando vita ad una delle piu' belle ed originali formazioni che la new wave anglosassone abbia mai prodotto. Ian McCulloch prima di formare gli Echo & The Bunnymen aveva partecipato al progetto A Shallow Madness insieme a Julian Cope ed al progetto ancor piu' memorabile The Crucial Three, fantomatica formazione che lo vedeva protagonista insieme a Julian Cope e Pete Wylie futuri Teardrop Explodes e Wah! Purtroppo nessuna di queste formazioni giunse alla pubblicazione di singoli od album, rimarra' unica testimonianza della collaborazione di Cope e McCulloch il brano Read It In Books, retro del primo singolo degli Echo & The Bunnymen e presente anche nel rarissimo singolo Do It Clean. Lo stesso Cope omaggia la sua vecchia collaborazione nel suo primo album, infatti con i Teardrop Explodes riprendera' il brano intitolandolo solamente Books.

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30,00

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Echo and the bunnymen Ocean rain

Lp (edition) original issue stereo ger 1984 korova
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

La prima stampa tedesca, pressata anche per il mercato inglese (come il precedente "Porcupine" anche questo album non venne pressato in Inghilterra), copertina (con moderati segni di invecchiamento) lucida senza codice a barre, completa di inner sleeve, etichetta nera con logo rosso in alto nella rara versione senza durata dei brani e senza marchio "Gema" o "Stemra" e senza durata dei brani, scritte in basso su tre righe, catalogo KODE 8 (240 388-1), "GB" inciso sul trail off del lato A. Il quarto album della band di Liverpool, uscito nel maggio del 1984 e giunto al quarto posto della classifica inglese, ultimo dei quattro episodi che hanno caratterizzato la discografia del gruppo prima di vari scioglimenti e ricostituzioni, riuscendo ad essere tra gli album fondamentali di tutta la musica anglosassone degli anni ottanta. "Ocean Rain" prosegue lungo le coordinate del precedente "Porcupine", ormai lontano dalla urgenza espressiva dei primi lavori della band di Liverpool, e dalle loro atmosfere nervose ed asciutte, pur conservandone la brillantezza compositiva, caratterizzato pero' da arrangiamenti piu' ricchi e ricercati, ai limiti di un perfezionismo formale che solo superficialmente puo' apparire freddo e distaccato. Contiene i singoli 'Silver'', ''Seven Seas'' e la sognante "Killing Moon", tra i brani piu' memorabili di un disco ancora una volta bellissimo, sfuggente e crepuscolare, un mondo incantato dove le linee melodiche mai ovvie della voce di McCulloch, le chitarre ora delicatamente arpeggiate, ora piu' rabbiose e distorte, e gli intrecci delle tastiere di inconfondibile gusto post-punk compongono un panorama sonoro visionario e notturno che non rimane mai uguale, nemmeno all'interno della stessa canzone. Arrangiamenti complessi e stratificati, canzoni continuamente cangianti, che ad ogni successivo ascolto si impreziosiscono di nuovi spessori e rivelano via via particolari quasi subliminali. Gli Echo & The Bunnymen si formano a Liverpool nell'autunno del 1978 da Ian McCulloch voce e chitarra, Will Sergeant chitarra e Les Pattinson basso, chiude la formazione la fantomatica drum machine battezzata Echo. Dopo il primo singolo Pictures On My Wall uscito nel Marzo del 1979 si unira' al gruppo Pete De Freitas dando vita ad una delle piu' belle ed originali formazioni che la new wave anglosassone abbia mai prodotto. Ian McCulloch prima di formare gli Echo & The Bunnymen aveva partecipato al progetto A Shallow Madness insieme a Julian Cope ed al progetto ancor piu' memorabile The Crucial Three, fantomatica formazione che lo vedeva protagonista insieme a Julian Cope e Pete Wylie futuri Teardrop Explodes e Wah! Purtroppo nessuna di queste formazioni giunse alla pubblicazione di singoli od album, rimarra' unica testimonianza della collaborazione di Cope e McCulloch il brano Read It In Books, retro del primo singolo degli Echo & The Bunnymen e presente anche nel rarissimo singolo Do It Clean. Lo stesso Cope omaggia la sua vecchia collaborazione nel suo primo album, infatti con i Teardrop Explodes riprendera' il brano intitolandolo solamente Books.

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28,00

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Echo and the bunnymen Ocean rain (180 g.)

Lp (edition) new record stereo eu 1984 korova / warner
punk new wave

+ notes

ristampa del 2021, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura, e corredata di inner sleeve. Il quarto album della band di Liverpool, uscito nell'aprile del 1984 e giunto al quarto posto della classifica inglese, ultimo dei quattro episodi che hanno caratterizzato la discografia del gruppo prima di vari scioglimenti e ricostituzioni, riuscendo ad essere tra gli album fondamentali di tutta la musica anglosassone degli anni ottanta. "Ocean Rain" prosegue lungo le coordinate del precedente "Porcupine", ormai lontano dalla urgenza espressiva dei primi lavori della band di Liverpool, e dalle loro atmosfere nervose ed asciutte, pur conservandone la brillantezza compositiva, caratterizzato pero' da arrangiamenti piu' ricchi e ricercati, ai limiti di un perfezionismo formale che solo superficialmente puo' apparire freddo e distaccato. Contiene i singoli 'Silver'', ''Seven Seas'' e la sognante "Killing Moon", tra i brani piu' memorabili di un disco ancora una volta bellissimo, sfuggente e crepuscolare, un mondo incantato dove le linee melodiche mai ovvie della voce di McCulloch, le chitarre ora delicatamente arpeggiate, ora piu' rabbiose e distorte, e gli intrecci delle tastiere di inconfondibile gusto post-punk compongono un panorama sonoro visionario e notturno che non rimane mai uguale, nemmeno all'interno della stessa canzone. Arrangiamenti complessi e stratificati, canzoni continuamente cangianti, che ad ogni successivo ascolto si impreziosiscono di nuovi spessori e rivelano via via particolari quasi subliminali. Gli Echo & The Bunnymen si formano a Liverpool nell'autunno del 1978 da Ian McCulloch voce e chitarra, Will Sergeant chitarra e Les Pattinson basso, chiude la formazione la fantomatica drum machine battezzata Echo. Dopo il primo singolo Pictures On My Wall uscito nel Marzo del 1979 si unira' al gruppo Pete De Freitas dando vita ad una delle piu' belle ed originali formazioni che la new wave anglosassone abbia mai prodotto. Ian McCulloch prima di formare gli Echo & The Bunnymen aveva partecipato al progetto A Shallow Madness insieme a Julian Cope ed al progetto ancor piu' memorabile The Crucial Three, fantomatica formazione che lo vedeva protagonista insieme a Julian Cope e Pete Wylie futuri Teardrop Explodes e Wah! Purtroppo nessuna di queste formazioni giunse alla pubblicazione di singoli od album, rimarra' unica testimonianza della collaborazione di Cope e McCulloch il brano Read It In Books, retro del primo singolo degli Echo & The Bunnymen e presente anche nel rarissimo singolo Do It Clean. Lo stesso Cope omaggia la sua vecchia collaborazione nel suo primo album, infatti con i Teardrop Explodes riprendera' il brano intitolandolo solamente Books.

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Euro
30,00

id. 2135401
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Eckman chris (walkabouts) The land we knew the best (ltd)

Lp (edition) new record stereo eu 2025 glitterhouse
punk new wave

+ notes

edizione limitata in vinile trasparente, copertina apribile. Sesto album solista. Registrato in Slovenia, dove Eckman risiede da anni, l'album riflette l'influenza dei paesaggi montuosi e delle foreste circostanti. Un disco che ritrova arrangiamenti più ricchi rispetto al precedente lavoro, con piano, violino, contrabbasso e lap-steel. Collabora Catherine Graindorge, nota per i suoi lavori con Nick Cave e Iggy Pop.
 I Walkabouts si formano a Seattle nel 1984 ad opera di Chris Eckman e Carla Torgerson; la loro proposta musicale è piuttosto inconsueta nella Seattle della seconda metà degli anni '80, che vede la fioritura del grunge: i Walkabouts si dedicano invece ad un melodico e malinconico amalgama di folk rock, psichedelia vicina al Paisley underground e reminiscenze dei Byrds. Dopo un lp uscito nel 1987 su Pop Llama, il gruppo firma con la Sub Pop, con la quale pubblica singoli ed lp fino al 1994, diventando un gruppo di culto nel bel mezzo dell'esplosione del grunge, con il quale condividono poco o nulla. Eckman e la Torgerson danno vita negli anni '90 al progetto collaterale Chris & Carla, e proseguono con i Walkabouts oltre l'inizio del nuovo millennio.

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Euro
38,00

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Eddie and the hot rods Teenage depression

Lp (edition) original issue stereo ire 1976 island
[vinyl] Excellent [cover] Very good punk new wave

+ notes

La prima stampa irlandese, copertina con lievi segni di invecchiamento e piccolo cut promozionale lungo la costola in alto, etichetta Island arancio con ring azzurro, palma verde e scritte nere, catalogo ILPS9457, groove message ''steal this record...'' sul lato B, scritta ''EG'' incisa sul trail off di entrambi i lati e ''jonz'' su quello del lato A. Uscito nel novembre del 1976 su Island, dopo una serie di quattro tra singoli ed ep, giunto al 43esimo posto delle classifiche inglesi, il primo storico album della grande band inglese basata a Londra, vero "ponte" tra il pub rock ed il punk settantasettino. Attivi da anni nella piccola Southend, nell' Essex, si erano trasferiti a Londra nel maggio del 1975 per cercare di dare sfogo a velleita' musicali che non erano semplicemente quelle di una delle tante pub band dell' epoca, suonando il proprio materiale con una verve ed una aggressivita' che li inserirono immediatamente nei circuiti della nascente scena punk rock, dividendo il palco con le giovani bands locali, sia che si trattasse di gruppi come i Dr.Feelgood o 101ers (con il poi Clash Joe Strummer) che cercavano di rivitalizzare il r'n'roll, il beat ed il r'n'b del passato con rinnovato vigore, sia che fossero quei Sex Pistols o quei Damned che in modo determinante scossero sin dalle sue fondamenta la musica di quegli anni infuocati. Come molte di queste bands trovarono presto modo di incidere per una etichetta accreditata, nel loro caso la Island, che ne pubblico' il primo singolo "Writing on the Wall" nel marzo del 1976, giungendo poi dopo una manciata di altri 7" a questo album, pubblicato nel novembre del 1976, ben prima della "sacra triade" del punk inglese rappresentata dagli esordi di Damned, Clash e Sex Pistols. "Teenage Depression" e' un concentrato di pura energia, con i suoi 11 brani tra cui le covers di "Show Me" di Joe Tex, "Shake" di Sam Cooke e "The kids are allright" dei padri spirituali Who, giusto per ribadire i (sani) legami con il passato, e brani originali esaltanti come "Get Across to You", "Double Checkin Woman", "Teenage Depression" (che aveva anticipato l' album, pubblicata su singolo), la sferragliante ed anfetaminica "Horseplay" (gia' retro del secondo loro singolo), la lunga "On the Run". Gran disco!

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Euro
26,00

id. 264130
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Edwards tex and out on parole (nervebreakers) Pardon me, i've got someone to kill

Lp (edition) original issue stereo fra 1989 new rose
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

l' originale stampa europea, realizzata dalla francese New Rose, copertina lucida fronte retro con barcode, catalogo ROSE 223. Pubblicato nel 1989 dalla Sympathy For The Record Industry negli USA, e dalla New Rose in  Francia, inciso agli Imperial Audioworks di Austin, Texas, il primo album solista di T.Tex Edwards, inciso insieme ad una formazione di supporto battezzata Out On Parole, e precedente "Up against the floor" (1996, uscito a nome T. Tex Edwards & the Swingin' Cornflake Killers). Co-prodotto da Mike Buck dei Leroi Brothers (che vi suona anche la batteria e le percussioni), è un album in cui è difficile scorgere il confine fra l'esilarante ed il serio: è un set di covers di "murder ballads" di grandi autori americani come Lee Hazlewood, Porter Wagoner o Leon Payne, improntate dalla musica country e caratterizzate da temi noir, interpretate con un piglio un po' lunatico e grottesco, non lontano da quello posseduto dai Cramps nella loro visione del rockabilly ma non altrettanto delirante, che le rende spassosissime nonostante la cupezza dei temi. Thomas Edwards, noto come T. Tex Edwards Tex Edwards, è considerato uno dei pionieri ancora non del tutto riconosciuti del cowpunk ed autore di una sintesi eccentrica, in cui sfuma il confine fra punk, country e rock'n'roll così come quello fra sentito omaggio ed ironia; prima della sua carriera solista, Edwards era membro dalla più leggendaria tra le punk rock bands texane di fine anni '70, i Nervebreakers, attivi tra il 1973 (in una formazione embrionale tra 60's garage punk e rock'nroll) ed il 1981 ed autori di un ep e due singoli mitici per la loro rarità ed esaltanti esempi di grezzo, crudo e viscerale punk rock, e dell' album "We Want Everything" registrato nel 1980 ma uscito solo molti anni dopo, oltre che della partecipazione alla storica raccolta "Are We Too Late For The Trend" con il brano "I Love Your Neurosis" del 1977. Finita l'esperienza con i Nervebreakers, Edwards continuò a diffondere il verbo del rock'n'roll più eccentrico e vitale con vari progetti, fra cui Tex Edwards and Out On Parole, avviato nel 1984, e con il quale pubblicherà il suo primo album solista nel 1989, e Loafin' Hyenas, autori di un album nel 1991, condensato di sporco rock blues venato di country punk in alcuni episodi e di rock'n'roll in altri, con lo stomp alla Bo Diddley che fa capolino in più di un brano, ed affinità con il voodoobilly dei Cramps o di certi Gun Club; un ulteriore album, accreditato a T. Tex Edwards & the Swingin' Cornflake Killers, uscì nel 1996 con il titolo di "Up against the floor".

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18,00

id. 264750
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El wali Tiris

Lp (edition) new record stereo usa 1994 sahel sounds
world

+ notes

Allegato codice per il download digitale dell'album, copertina senza codice a barre, inserto apribile con note, label celeste con scritte nere, catalogo SS-055. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2019 ad opera della Sahel Sounds, l'unico album internazionale di questo gruppo composto da musicisti sahrawi dell'Africa nord-occidentale fu inciso nel 1994 in uno studio belga, quando gli El Wali stavano suonando in tour, ed inizialmente pubblicato solo in cd dalla OXFAM, in una tiratura limitata e presto divenuta pressoché irreperibile; nel 2012 uno dei brani riapparve sulla compilation "Music from Saharian cellphones vol. 2", e dopo anni di ricerche, la casa discografica riuscì a rintracciare i musicisit e le registrazioni originali, per arrivare finalmente a questa pubblicazione integrale del 2019, realizzata in collaborazione con la Badawi Archives, la prima etichetta discografica sahrawi. Salma Mohamed-Salid (voce), Frattat Baali (voce), Bendir Ahmed Salem (voce), Mohamed Salek (tidnit), Ali Mohamed (chitarra), Shoyta (tbal – frattata), Baba Yuli (tastiere) e Rais Mustafa Mehdi (batteria), erano i membri del gruppo, che in questi brani fondeva melodie e ritmiche della cultura sahrawi, così come anche le istanze della loro lotta politica per l'indipendenza, espresse con grande forza e decisione nei loro testi, con sonorità elettriche ed elettroniche e con influssi della moderna musica occidentale. "Tiris" è considerato uno dei primi lavori musicali della cultura sahrawi ad impiegare la chitarra elettrica, oltre che i sintetizzatori e le percussioni elettroniche programmate.

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Euro
28,00

id. 3516531
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Electric blue peggy sue and the revolutionions from mars But when you talk about destruction

Lp (edition) original issue stereo fin 1988 gaga goodies
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

l' originale stampa, pressata in esclusiva dalla finlandese Gara Goodies, copertina semilucida senza barcode, label fotografica in bianco e nero su di una facciata, bianca con parti grigie e nere e scritte nere sull'altra, catalogo GOD-5. Pubblicato nel 1988 dalla Gaga Goodies in Finlandia, il secondo album in studio, successivo a "You tell me that it's evolutionion" (1987) e precedente "Music for mcdonald's" (1989). Inciso ancora con la formazione originale composta da Ray Katz (voce, chitarre), Ismo (chitarre), Merja (organo), Kale (basso, voce in un brano) e Timppa (batteria, percussioni), questo 33 giri prodotto dalla band con Tumppi Niemela, membro di un'altra storica formazione di Oulu, i Garbo, offre nove brani di difficile inquadramento stilistico, il cui filo conduttore è l'appartenenza all'ala più graffiante del rock'n'roll: il gruppo alterna o mischia caratteri di garage duro, aggressione punk o addirittura vicina allo hardcore, richiami al vecchio rockabilly e rock'n'roll ma potenziati da una vena protopunk, e persino una certa idiosincrasia che, unita al sound garagistico ed a un organetto quasi psichedelico ma minimale ed ossessivo, fa venire in mente i primi Fall in un pezzo come "Scene in my mind", l'episodio più lungo del disco. Altrove, come in "Meanest man in Trinidad", il gruppo è animato da una carica dirompente, alcolica e lacerante nell'abrasivo cantato di Ray Katz, o come in "Rodeo wedding", perfetta sintesi fra proto punk e garage rock. Questa rock band finlandese di Oulu, attiva fra il 1986 ed il 1996, pubblicò cinque album in studio, "You tell me that it's evolutionion" (1987), "But when you talk about destruction" (1988), "Music for mcdonald's" (1989), "Normal but normal" (1991) e "Family favourites" (1993), un mini lp ed un disco dal vivo, oltre ad una manciata di singoli. Erano dediti ad un vibrante rock'n'roll stradaiolo in cui confluivano molteplici influenze, dal garage al rockabilly, dal protopunk allo hardcore melodico, il tutto condito da un evidente vena di salace umorismo.

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18,00

id. 264975
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Electric peace Insecticide

Lp (edition) original issue stereo usa 1988 barred
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

la rara prima stampa sulla micro etichetta Barred, vinile ambrato se posto in controluce, completo dell' originario inserto con testi e foto in bianco e nero su carta liscia formato lp, copertina lucida fronte retro senza barcode fabbricata in Canada, label nera con scritte e logo argento, catalogo CLN111. Pubblicato nel 1988 dalla Barred, ''Insecticide'' e' il terzo album della oscura e sfortunata band californiana attiva dai primi anni '80, degno seguito del celebratissimo "Medieval Mosquito". Heavy blues iperdistorto e davvero malato, grezzo ed animalesco, dove il blues diventa uno strumento di tortura. Immaginate dei Cult eroinomani, che utilizzano il blues non per scalare le classifiche ma per una discesa negli inferi di una musica dove non si fa che parlare di morte e disperazione, e forse avrete una idea di cio' che questo disco contiene. Non per tutti, certamente. Ospite alla chitarra in un brano la grande Sylvia Juncosa (ex To Damascus, tra l' altro).

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Euro
30,00

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Electric peace Medieval mosquito

Lp (edition) original issue stereo usa 1987 barred
[vinyl] Excellent [cover] Excellent punk new wave

+ notes

la rara stampa originale americana sulla microetichetta Barred, labels nere con scritte argento, copertina lucida fronte retro senza codice a barre, catalogo CLN110, vinile ambrato se posto controluce, il secondo album della oscura e sfortunata band californiana attiva dai primi anni '80, autrice (dopo i primi passi testimoniati dall' esordio "Rest In Peace" e dal postumo "Road to Peace", in cui suonavano una particolarissima musica tra post punk e "proto grunge"), in seguito all' ingresso in formazione del grande chitarrista Honey Davis (anche solista e negli Hollyrock) di un heavy blues iperdistorto e davvero malato, grezzo ed animalesco, dall' approccio vagamente "garagey", ma anche caratterizzato da occasionali aperture progressive, sovente segnato da un' impronta marcatamente dark. Immaginate dei Cult eroinomani, che utilizzano il blues non per scalare le classifiche ma per una discesa negli inferi di una musica dove non si fa che parlare di morte e disperazione, e forse avrete una idea di cio' che questo disco contiene, cosi' come il successivo "Insecticide", che ne fu l' afficacissimo seguito un anno dopo, prima dello scioglimento della band. Non per tutti, certamente.

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Euro
30,00

id. 264146
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Electric prunes i had too much to dream last night

Lp (edition) reissue stereo usa 1967 reprise
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Copia ancora incellophanata, ristampa degli anni 2000, in vinile 180 grammi (come da adesivo sul cellophane), con copertina lucida senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura del 1967, nella prima versione che riporta l' ordine dei brani non corretto sul retro (tra gli altri, il brano "Bangles" e' indicato come quinta traccia del lato A, mentre sull' etichetta e sul disco e' la seconda traccia), etichetta Reprise tricolore, catalogo R6248. Pubblicato nel Marzo del 1967 prima di "Underground", giunto al numero 27 delle classifiche USA e non entrato in quelle UK dove usci' nell' Aprile dello stesso anno. Il primo album.  Certamente il piu' celebre lavoro dell'intero punk psychedelico americano dei '60, ma anche uno degli lp's piu' noti della storia del rock, e' un riconosciuto capolavoro che coniuga il pop alla psichedelia attraverso il garage punk, il brano omonimo e' il simbolo stesso dell' esplosione psych punk e la musica del gruppo riesce a creare un inedito suono innovativo, mai sentito prima e che vanta centinaia di imitatori ancora oggi.  Tra i brani, tutti celeberrimi, oltre a ''I Had Too Much To Dream Last Night'',  "Bangles",  "Onie", "Are You Lovin' Me More (But Enjoying It Less)", "Train to Tomorrow", "Sold to the Highest Bidder",  "Get Me to the World on Time".  Originari di San Fernando Valley, vicino Los Angeles, sebbene sia generalmente riportato che la loro citta' di provenienza fosse Seattle, gli Electric Prunes pubblicarono, nell' anno di grazia 1967, due albums in splendido equilibrio tra garage-punk e psichedelia, ora acidissima ora sognante, profondamente segnati dalla collaborazione con la coppia compositiva costituita da Annette Tucker e Nancie Mantz, gia' responsabili di un grande classico del garage americano: "I Ain' t a Miracle Worker", suonata da Brogues e Chocolate Watchband. A Tucker e Mantz si deve il piu' grande successo della band, l' inno che da' il titolo al primo album, ma, curiosamente, sono in molti a ricordare i Prunes per un disco che fu in effetti suonato da altri musicisti mentre la band era in tournee' in Svezia : la nota "Messa in Fa Minore", voluta e prodotta da David Axelroad ed esempio massimo di un vero e proprio "genere" con molti estimatori. Anche gli albums successivi furono realizzati senza alcuno degli effettivi membri della band, e restano decisamente lontani dalla straordinaria bellezza dei primi. Il bassista Mark Tulin partecipo' alle registrazioni dell' album pubblicato da Ananda Shankar per la Reprise nel 1970.

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28,00

id. 263964
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Electric prunes release of an oath

Lp (edition) reissue stereo gre 1968 Reprise
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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ristampa greca del 1986, copertina lucida senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta marrone con anno di uscita "1986", catalogo RS 6316. Uscito su Reprise nel 1968 dopo "Mass in F Minor" e prima di "Just Good Old Rock and Roll", non entrato nelle classifiche americane, il quarto album dello storico gruppo psichedelico americano. Originari di San Fernando Valley, vicino Los Angeles, sebbene sia generalmente riportato che la loro citta' di provenienza fosse Seattle, gli Electric Prunes pubblicarono, nell' anno di grazia 1967, due albums in splendido equilibrio tra garage-punk e psichedelia, ora acidissima ora sognante, profondamente segnati dalla collaborazione con la coppia compositiva costituita da Annette Tucker e Nancie Mantz, gia' responsabili di un grande classico del garage americano: "I Ain' t a Miracle Worker", suonata da Brogues e Chocolate Watchband. A Tucker e Mantz si deve il piu' grande successo della band, l' inno che da' il titolo al primo album, ma, curiosamente, sono in molti a ricordare i Prunes per i due dischi successivi che furono in effetti suonati da altri musicisti, il primo addirittura mentre la band era in tournee' in Svezia: la nota "Messa in Fa Minore", voluta e prodotta da David Axelroad ed esempio massimo di un vero e proprio "genere" con molti estimatori, ed il suo successore, il secondo album di questo nuovo periodo che fu invece questo quarto lp che infatti e' il seguito, nelle sonorita' e nella formazione, di quella stessa messa in f minore, uscita l'anno precedente e della quale ricalca sia lo stile che l'atmosfera ma in una chiave se possibile ancora piu' mistica e sperimentale.

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Euro
28,00

id. 264869
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Electric prunes underground

Lp (edition) reissue stereo usa 1967 reprise
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

Copioa ancora incellophanata, ristampa degli anni 2000 in vinile 180 grammi, come da adesivo sul cellophane, copertina lucida senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura del 1967, etichetta Reprise tricolore, catalogo RS-6262. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1967 dopo ''I Had Too Much To Dream Last Night'' e prima di ''Mass in F Minor'', non entrato nelle classifiche USA e non pubblicato all'epoca in UK. Il secondo album. Lavoro da considerarsi a pieno titolo tra i masterpieces del suono Americano del decennio, registrato in un clima fuzz sognante non dissimile dall'esordio, forse ancora piu' potente e dinamico, ma privo delle hits  "I Had Too Much to Dream (Last Night)" e  "Get Me to the World on Time",  vede il gruppo in forte crescita sia nello stile che nella personalita' compositiva con oltre meta' dei brani scritti da loro stessi, o dai collaboratori storici Annette Tucker e Nancie Mantz che con i loro testi misteriosi ed atmosferici conferiscono un tono flower power  e surreale a episodi quali "The Great Banana Hoax", "Children of Rain", "Dr. Do-Good", "Antique Doll". musicalmente l'opera e' stata piu' volte accostata allo psychedelic pop anche a causa del grosso utilizzo dei reverberi, specie nelle chitarre, e degli effetti di studio, tra i brani  "Hideaway", "Dr. Do-Good", "Long Day's Flight", quest' ultima certamente uno dei capolavori del garage psychedelico Americano, "I Happen to Love You", uno dei piu' oscuri e sottovalutati episodi blues di Goffin/King.

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26,00

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Elephants memory elephants memory - 1st album (ltd. purple)

Lp (edition) new record stereo eu 1969 music on vinyl
rock 60-70

+ notes

Ristampa del 2025, in vinile 180 grammi, EDIZIONE IN VINILE PORPORA, LIMITATA IN 750 COPIE, NUMERATE sull' adesivo di presentazione posto sulla busta esterna plastificata, copertina apribile, pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in Usa dalla Buddah nel 1969  prima di "Take It to the Streets", il primo album. Il debutto del gruppo di New York, da non confondere con l'omonimo album su Apple del 1972, registrato dalla stessa formazione che contribuira' alla colonna sonora di "Midnight Cowboy", presenta la sfaccettata musica del gruppo nel suo momento di maggior appeal creativo; la loro musica si muove  tra psichedelia jazzy, uptempo, sorretta dalla sezione fiati  soul che ricorda i migliori Electric Flag o l' Al Kooper dei Blood, Sweat & Tears. Il disco e' molto complesso e spazia  anche nel pop acido, come in "Crossroads of the Stepping Stone", con il suo feeling alla  Sopwith Camel, e persino nel  ragtime- jug band sound sullo stile dei Charlatans  e della New Vaudeville Band. Questa band di New York, gia' nota per i trasgressivi spettacoli live, pubblico' un primo ottimo album tra psichedelia, soffici ballate, jazz e venature hardrock, dopo il quale Michal Shapiro, Richard Sussman e Chester Ayers andarono a suonare nei Grootna. Cambiata piuttosto radicalmente formazione, dopo una riedizione leggermente modificata dello stesso disco d' esordio con il nuovo titolo di "SONGS FROM MIDNIGHT COWBOY", pubblicata dalla Buddah per sfruttare il successo del film nella cui colonna sonora la band era presente con due brani, riuscirono a mantenersi su buoni livelli con un secondo lavoro vicino all' hardrock delle migliori bands di Detroit. Dopo altri cambiamenti che videro l' ingresso nel gruppo del bassista Gary Van Scyoc e del tastierista Adam Ippolito, provenienti dai Pig Iron, accompagnarono John Lennon in uno dei due dischi del doppio "Sometime in New York City"(1972). Lo stesso Lennon produsse il loro album su Apple, nel quale una chitarra e' suonata da Wayne Tex Gabriel, poi con Mitch Ryder; un disco piu' accessibile dei precedenti e ricco (come il successivo registrato senza piu' Ippolito) di influenze jazz. Da segnalare anche che gli Elephant' s Memory accompagnarono nel '73 Chuck Berry nell' album "Bio".

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Euro
31,00

id. 2135086
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Eleventh hour adventists (jowe head) Eleventh hour adventists (purple vinyl)

Lp (edition) new record stereo usa 2019 emotional response
punk new wave

+ notes

Vinile color porpora, label custom fotografica a colori con particolari dello artwork di copertina, diversi su ciascuna facciata, catalogo ER86. Pubblicato nel luglio del 2019 dalla americana Emotional Response, il primo album del progetto animato dalla collaborazione fra Jasmine Pender (nota anche come Rotten Bliss) e Jowe Head (ex Swell Maps e Television Personalities), incontratisi circa dieci anni prima ad un concerto degli Einsturzende Neubauten. I due artisti creano con EHA un set di canzoni ombrose e decadenti, dalle atmosfere cinematiche ed evocatrici di una desolazione che potrebbe essere desertica come metropolitana, combinando sonorità elettroacustiche in cui confluiscono elementi dark folk, ambient, modernamente psichedelici e post punk. L'eco di "antiche" murder ballads si confonde con quello di melodie ad un tempo avvolgenti ed inquietanti, il blues si fa sonicamente post-moderno, il folk acustico viene punkizzato, la ballata folk si dilata in direzione ambient. Bassista degli Swell Maps e poi nei Television Personalities, l'inglese Jowe Head debutto' come solista con ''Pincer movement'' nel 1982, poco prima di entrare in quell'ultima band; il suo secondo lavoro usci' quattro anni dopo in Germania con il titolo di ''Strawberry deutsche mark'', quando Head aveva messo insieme i Palookas, seguito nel 1988 da ''The Jowe Head personal organizer''. Un artista iconoclasta, che ha aggiunto colore al predominante, per quanto fascinoso, bianco e nero della stagione post punk britannica.

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Euro
19,00

id. 3516533
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Eliminators Loving explosion (180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 1974 demon
soul funky disco

+ notes

Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla BRC (sigla legata alla storica label Brunswick) negli USA, l'unico leggendario album degli Eliminators, gruppo soul funk afroamericano della Virginia, autori nello stesso anno anche di un raro singolo, tratto da questo 33 giri. Un gruppo numeroso, composto da James Funches (sax alto, flauto), Nathaniel Williams (basso), Clifford Little (congas), Carl Johnson (batteria), Calvin Rhodes (chitarra), Robert Burris (chitarra), James Anderson (organo), Godosakahi Jordon (sax tenore), Jonatham L. Robinson (tromba, flicorno), Levon Meyers (voce) e Donald Clark (voce, armonica), gli Eliminators offrono un sinuoso blend fra soul anni '70 e funk, con intense armonie vocali, voci soliste che offrono sia timbro basso che falsetto, densi bordoni di fiati (che in alcuni passaggi possiedono un'aura affine allo spiritual jazz), chitarre dal sound classicamente funk, dondolante e liquido. Alcuni episodi, come "Get satisfied", riconducono al seminale funk di James Brown, ma con un approccio meno duro ed aggressivo. Questa la scaletta: "Loving Explosion", "Get Satisfied", "Love Your Woman", "Give It Up", "Try, Try, Try", "Blood Donors Needed (Give All You Can)", "Taking Love, And Making Love", "Get Satisfied (Pt. 2)", "Loose Hips", "Rump Bump".

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Euro
29,00

id. 3037051
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Ellington duke Meets coleman hawkins (audiophile)

lp (edition) new record stereo usa 1962 impulse! / verve / ume
jazz

+ notes

Bella ristampa del 2022, in vinile 180 grammi per audiofili, rimasterizzata dalle fonti analogiche originali, copertina cartonata apribile, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1962 dalla Impulse, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 18 agosto del 1962, da Duke Ellington (pianoforte), Coleman Hawkins (sax tenore), Ray Nance (cornetta, violino), Johnny Hodges (sax alto), Harry Carney (sax baritono, clarinetto basso), Aaron Bell (contrabbasso) e Sam Woodyard (batteria). Una sessione veramente storica, in quanto fu la prima e l'unica volta che i due grandi del jazz incisero un disco assieme: Hawkins era un fervente ammiratore di Duke e quest'ultimo aveva gia' auspicato di incidere con il sassofonista vent'anni prima, ma l'occasione fu colta solo in quel 18 agosto del 1962. Un disco acclamato dalla critica e non a torto, grazie ad un gioviale ed efficacissimo mainstream jazz che scorre senza intoppi, alimentato da una formazione di altissimo livello; Ellington, oltretutto, propose in questo lp anche alcuni nuovi brani da lui composti, oltre ad offrire una versione splendida della sia classica ''Mood indigo'', blues, notturna, lirica e sensuale al tempo stesso. Questa la scaletta: ''Limbo jazz'', ''Mood indigo'', ''Ray Charles' place'', ''Wanderlust'', ''You dirty dog'', ''Self portrait (of the bean)'', ''The jeep is jumpin''', ''The ricitic''. Il compositore, pianista e band leader Duke Ellington (1899-1974) e' senza dubbio una delle massime figure della storia del jazz e della musica del '900; uno dei massimi protagonisti dell'era swing, giunse a New York dalla natia Washington D.C. e gia' nella seconda meta' degli anni '20 divenne uno dei jazzisti piu' rispettati, grazie anche alle esibizioni con la sua leggendaria big band. Amato e rispettato anche dagli esponenti di correnti musicali successive, Ellington e' apprezzato dai conoscitori del jazz anche per il suo stile pianistico essenziale ed elegante, spesso sottovalutato perfino dallo stesso Duke.

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Euro
25,00

id. 2136052
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Ellington duke / john coltrane duke ellington and john coltrane

Lp (edition) new record stereo eu 1963 waxtime
jazz

+ notes

Ristampa limitata in vinile 180 grammi, rimasterizzata, fronte della copertina pressocche' identico a quello della prima rara tiratura su Impulse! del 1963, ma copertina a busta singola e non apribile, con note sul retro, e contenente una traccia in piu' ("I Got It Bad And That Ain't Good" registrata il 15 novembre del 1957 da John Coltrane, Donald Byrd, Red Garland, Jamil Nasser, Art Taylor), di questo fantastico album, registrato il 26 settembre del '62, che vede la collaborazione tra il grande maestro e l'altrettanto grande saxofonista. Con Elvin Jones (batteria), Aaron Bell (contrabbasso), Jimmy Garrison (contrabbasso) e Sam Woodyard (batteria), che si alternano alla sezione ritmica. Il disco contiene i seguenti brani: "In a sentimental mood", scritta da Ellington, con Elvin Jones alla batteria e Aaron Bell al basso, dove Coltrane da subito mostra della sua abilita' nel risuonare il pezzo di Ellington; "Take the Coltrane", scritta da Ellington, con la famosa apertura di solo piano dello stesso "Duca" e dove Elvin Jones e Jimmy Garrison costruiscono una base ritmica decisamente compatta, sulla quale Coltrane improvvisa con la sua grande energia; "Big Nick", scritta da Coltrane e dedicata al saxofonista tenore Big Nick Nicholas (nell'orchestra di Gillespie con Coltrane), con Coltrane al soprano, Ellington in una interpretazione al piano superba, Garrison al basso e Jones alla batteria; "Stevie", scritta da Ellington e dedicata al giovane batterista Stephen James, conosciuto per aver preso il posto di Woodyard nella band di Ellington e grande ammiratore di Coltrane e Jones, con Bell e Woodyard alla sezione ritmica; "My little brown book", scritta da Billy Strayhorn, dove l'approccio strumentale di Coltrane ricorda molto quello del sax di Strayhorn, con Bell e Woodyard; "Angelica", scritta da Ellington per un film francese, con una splendida introduzione al piano dello stesso Ellington e con, oltre ad una originale interpretazione di Coltrane, Garrison al basso e Jones alla batteria; chiude "The feeling of jazz", scritta dal "Duca", unico nuovo pezzo dell'album, con Bell e Woodyard. Consigliato!

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Euro
20,00

id. 2135212
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Elliott ron (beau brummels) candlestickmaker

Lp (edition) new record stereo usa 1970 Warner Bros
rock 60-70

+ notes

ristampa limitata pressocche' identica all' originale, sempre piu' rara, in vinile 180 grammi, copertina lucida senza codice a barre, etichetta verde con logo "W7" in alto, dell' unico bellissimo album di culto pubblicato dal chitarrista dei californiani Beau Brummels, splendida prosecuzione del discorso intrapreso da quel gruppo con quei capolavori che sono "Triangle" e "Bradley's Barn". Registrato ad Hollywood con l' aiuto di musicisti come Dan Levitt e Marc McClure (gia' nel duo Levitt & McClure, e presto nei sottovalutati Joyous Noise), il Flying Burrito Brothers ed ex International Submarine Band Chris Ethridge, l' altro ex Beau Brummels Sal Valentino, o ancora Ry Cooder in un paio di brani. Come gli ultimi dischi dei Beau Brummels, anche questo propone una serie di brani di grande fascino ma di difficile catalogazione, dove confluiscono elementi folk e flok rock, country e blues, con veanture psichedeliche ed una vena dolentemente malinconica di grande fascinazione, tanto nei brani della prima side, tra cui le davvero notevoli "All time green", "To the city, to the sea" (con i suoi delicatissimi e riusciti arrangiamenti orchestrali) e "Deep river turns blue", quanto nella splendida seconda side, per intero occupata dalla evocativa title track, divisa in due parti. Un disco di grande bellezza, senz'altro da considerare come uno dei frutti piu' preziosi della scena westcoastina negli anni che seguirono la breve stagione psichedelica. Elliott negli anni a venire pubblico' un album con i Pan (nel '73), partecipo' all' effimera riunione dei Brummels che frutto' un album nel '75 e pubblico' ancora un album nel '76 con i Giants.

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Euro
19,00

id. 2135558
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Eminem Marshall mathers lp

lp2 (edition) new record stereo eu 2000 aftermath/interscope
hip-hop

+ notes

doppio album in vinile 180 grammi, ristampa su Aftermath/Interscope, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, copertina con logo ''parental advisory explicit content'' in basso sul fronte, completa di inserto testi formato 11". Il terzo album, realizzato originariamente dalla Interscope/Aftermath nel maggio 2000, dopo "The Slim Shady" (99), prima di Devil's night" (01), giunto alla posizione n.1 sia in Usa che in Uk (oltre a numerosi altri paesi), vendendo solo nella prima settimana, piu' di un milione e mezzo di copie, divenendo cosi' l'album piu' velocemente venduto da un solo artista nella storia della musica americana. Alla produzione lo stesso Eminem, con 45 King, Bass Brothers e Dr. Dre, Mel-Man, in un lavoro considerato da molti, il suo capolavoro, approcciato con un mood piu' serio rispetto al precedente "Slim Shady", con le liriche rappate in rima che raccontano l'ascesa al successo con attacchi polemici verso chi lo aveva criticato, e il proprio rapporto difficoltoso con la famiglia, la madre in particolare e l'ex moglie. Musicalmente la sua solita scrittura tagliente e' assistita da linee di basso liquide, ritmiche balbuzienti e da effetti sonori evocativi, ricavati da ampi e vari campionamenti. Marshall Bruce Mathers III, nato nel 1972 a Kansas City, Missouri, ma cresciuto a Detroit, attraverso un infanzia problematica, è il più famoso rapper bianco della scena internazionale; conosciuto come Eminem o Slim Shady, ha iniziato a metà anni '90 vendendo circa 80 milioni di dischi, dei quali 30 milioni solo negli Stati Uniti. Particolare il suo stile nel rappare, capace di variare gli stili vocali nella stessa canzone e per il frequente uso di assonanze e di ripetizioni di vocali e consonanti nei versi successivi, con testi che trattano con toni critici, temi quali le proprie difficoltà familiari e il costume del proprio paese.

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47,00

id. 2135011
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Eno brian ambient 4: on land

Lp (edition) new record stereo eu 1982 virgin / emi / umc
rock 60-70

+ notes

Ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, corredata di voucher con codice per il download digitale, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1982 dopo ''My life in the bush of ghosts'' (in coppia con David Byrne) e prima di ''Apollo: Atmospheres and Soundtracks" (coaccreditato a Daniel Lanois e Roger Eno), giunto al numero 93 delle classifche Uk e non entrato in quelle USA. L' ottavo album accreditato al solo Brian Eno. Registrato con collaboratori eccezionali come Bill Laswell, Jon Hassell, Michael Brook, Daniel Lanois, un capitolo tra i piu' suggestivi ed affascinanti della produzione dell' epoca dell' artista inglese; sul retro il progetto dell ''ambient speaker system''. Si tratta del quarto volume della serie ''Ambient'', progetto al quale Eno lavorera' assiduamente nella prima meta' del decennio e che gettera' le basi di molta della contemporanea elettronica ambient.

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Euro
35,00

id. 3037424
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Erazerhead Rumble of the east (ltd. blue vinyl rsd 2025)

Lp (edition) new record stereo ita 1982 radiation reissues
punk new wave

+ notes

Edizione limitata in vinile di colore blu, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL'APRILE 2025, copertina senza barcode. Ristampa del 2025 ad opera della Radiation Reissues, pressoché identica alla prima stampa. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Flicknife nel Regno Unito, il primo album, precedente "Take me to your leader" (1984). Grezzamente prodotto, "The rumble of the East" rivela così l'approccio diretto e spontaneo ed ancor più l'attitudine ad un tempo giocosamente pop (ma alquanto eccentrica) ed aggressivamente punk, il tutto costruito con un sound leggero, semplice e propulsivo, chiaramente figlio dei primi Ramones (anche nel cantato): canzoni appiccose, spiritose, moderatamente graffianti, che fondono, come già avevano fatto i loro maestri newyorchesi, pop e punk con rara efficacia. Questo gruppo londinese fu attivo nel corso della prima meta' degli anni '80: formatisi nel 1980, erano autori di un punk rock ramonesiano fino al midollo,che li distanziava dalla dominante scena hardcore. Pubblicarono due album ed una manciata di singoli, fra il 1981 ed il 1984, il cui discreto successo nelle classifiche indipendenti britanniche testimonia uno status di culto della band. Il loro era uno sferragliante, spassoso e ultradiretto punk rock di diretta filiazione ramonesiana, con riferimenti ai Ramones del primo periodo, quello degli anni '70, ed in misura minore ad altri gruppi di punk ''scanzonato'' come i primissimi Dickies, con solo una leggerissima aggiunta di potenza dal sentore hardcore, sebbene gli Erazerhead restino ben lontani dai caratteri salienti dello HC dei primi anni '80.

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Euro
22,00

id. 3516462
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Erickson roky all that may do my rhyme

lp (edition) original issue stereo usa 1995 trance syndicate
[vinyl] Excellent [cover] Very good rock 60-70

+ notes

la prima rara stampa americana, con l' originaria copertina poi cambiata nella riedizione del disco, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza codice a barre, pressata in Canada come tutte le copie, etichetta nera con scritte e logo bianchi, catalogo TR-33. Il bellissimo, imperdibile album uscito nel 1995 per la Trance Syndicate, con brani registrati in studio dal leggendario cantante dei texani 13th Floor Elevators tra l' ottobre del 1993 ed il marzo del 1994 ed una manciata di vecchie registrazioni risalenti alla meta' degli anni '80. Del primo gruppo, che rende immediatamente irrinunciabile il disco, fanno parte ben 6 brani, suonati con una band essenziale (in alcuni brani con Paul Leary dei Butthole Surfers) e dall' approccio molto roots: "I'm gonna free her" (con il bellissimo organo di Charlie Sexton), una sempre splendida "Starry eyes" cantata in duetto con Lou Ann Barton, una "Please judge" quasi country, le romantiche ballate "We are never talking" e "For you (I do anything)", il country rock vivace di "For you"; registrate invece nel 1983/84 sono invece la commovente "You Don't Love Me Yet", il favoloso garage psichedelico tiratissimo di Dont' Slander Mama", le classiche "Clear night for love" e "Starry Eyes", una micidiale "Haunt" e, non indicata nelle liste dei brani presenti, una versione suonata con gli Spades (gruppo dalle cui ceneri nacquero i 13th Floor Elevators) della meravigliosa, "We Sell Soul", capace di emozionare ad ogni ascolto come la prima volta.

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40,00

id. 263879
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Erickson roky don't slander me (uk version)

lp (edition) original issue stereo uk 1986 demon
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

nella rara prima stampa inglese uscita nel 1987 su Demon, con copertina (lucida) completamente diversa da quella americana e tre brani in piu' ("Click Your Fingers Applauding the Play", "If You Have Ghosts" e "Sputnik", registrate nel 1980 e fino a quel momento inedite in Inghilterra), etichetta grigia e rossa, catalogo FIEND 86, "Don't Slander Me" e' il secondo vero album solista (a distanza di 6 anni dal precedente "Rocky Erickson & the Aliens") del Syd Barrett texano, ex 13th Floor Elevators, da sempre diviso tra i palchi e gli ospedali psichiatrici. Alcuni classici reincisi per l' occasione e molti assolutamente inediti, tutti brani imperdibili: splendide "love songs" come la magica "Starry Eyes", un grande brano folk rock psichedelico, "killer tracks"che rinverdiscono i fasti di "You're Gonna Miss Me" come la title track e "Bermuda", tra i brani piu' belli mai composti da Erickson, micidiali garage-punk-blues come "The Haunt" e "Burn the Flames; un grandissimo disco, registrato  con l' aiuto in studio tra gli altri dell' ex Flaming Groovies Paul Zahl e dell' ex Jefferson Airplane, Hot Tuna e SVT Jack Casidy, oltre che degli "Aliens" Ben Miller e Duane Aslaksen, con lui gia' nell' album precedente. Si spero' essere un ritorno definitivo sulle scene per Erickson, che pero' ancora negli anni a venire si dividera' tra ospedali psichiatrici, una vita appartata ed occasionali e sempre felicissimi ritorni alla musica.

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Euro
40,00

id. 264278
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Erickson roky holiday inn tapes

lp (edition) original issue stereo fra 1987 fan club
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

+ notes

prima rara stampa pubblicata in esclusiva dalla francese Fan Club, legata alla New Rose, copertina senza barcode, semilucida, etichetta nera con scritte rosse, catalogo FC030, completo di inner sleeve. Uscito nel 1987, "The Holiday Inn Tapes", uscito nel 1987, e' il bellissimo terzo vero album solista (dopo "Don't Slander Me" del 1986) e prima di "Reverend Of Karmic Youth" del 1990 (raccolte e live esclusi) del Syd Barrett texano, ex 13th floor elevators, da sempre diviso tra i palchi e gli ospedali psichiatrici, catturato in uno dei periodi piu' bui della sua storia personale ed artistica in perfetta solitudine in una stanza d' albergo di un qualsiasi Holiday Inn (ad Austin il primo dicembre del 1986) in una pausa tra un ricovero psichiatrico e un' altro. 10 commoventi brani eseguiti con il solo accompagnamento della chitarra acustica, registrati ed eseguiti in maniera forse approssimativa me quanto intensamente struggenti! Alcuni suoi classici ("Don't slander me", "May the circle remain unbroken") e molti brani inediti, tra cui due covers di Buddy Holly, in una vena folk-blues tra Dylan e Barrett che non puo' lasciare indifferenti.

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40,00

id. 264073
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