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White manna Ape on sunday

Lp (edition) new record stereo eu 2019 cardinal fuzz
indie 2000

+ notes

copertina lucida, coupon per download, etichette custom. Il sesto album del gruppo californiano, psichedelia meditativa con influssi cosmici, in questo disco ancora più presenti e sperimentali. I White Manna sono una band californiana, interpreti di un rock pischedelico fra fuzz garagistico e derive kraut, quasi sempre assestato su lunghe tracce, ritmiche mid-tempo e chitarre pesantemente effettate. Debuttano nel giugno 2012 con l'album omonimo, con un suono che trova fondamento nella musica degli Stooges ed in quella degli Hawkwind, in un'estetica che evoca la cultura hippie. Il secondo album, “Dune Worship” (2013), segna l'ingresso in formazione di un secondo chitarrista, estendendo la line-up a quintetto; il suono che deriva è un viaggio sonico pesante, frutto anche di sovraincisioni, in rimandi che contemplano i constatali Wooden Shijps e i Mondo Drag, e in maniera minore verso i Black Angels e Carlton Melton. Arrivano poi altri tre dischi : “Come Down Safari”(2014), “Pan” (2015) e “Bleeding Eyes” (2017).

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Euro
24,00

id. 2088052
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White manna Bleeding eyes

Lp (edition) new record stereo eu 2017 agitated
indie 2000

+ notes

inserto, etichetta blu/nera. “Bleeding Eyes” (2017) è il disco in perfetto stile White Manna : un album con le chitarre protagoniste, che costruiscono un muro sonoro fatto da feedback, effetti fuzz. Non manca però in alcuni brani vibrazioni più pop e psichedeliche.
I White Manna sono una band californiana, interpreti di un rock pischedelico fra fuzz garagistico e derive kraut, quasi sempre assestato su lunghe tracce, ritmiche mid-tempo e chitarre pesantemente effettate. Debuttano nel giugno 2012 con l'album omonimo, con un suono che trova fondamento nella musica degli Stooges ed in quella degli Hawkwind, in un'estetica che evoca la cultura hippie. Il secondo album, “Dune Worship” (2013), segna l'ingresso in formazione di un secondo chitarrista, estendendo la line-up a quintetto; il suono che deriva è un viaggio sonico pesante, frutto anche di sovraincisioni, in rimandi che contemplano i constatali Wooden Shijps e i Mondo Drag, e in maniera minore verso i Black Angels e Carlton Melton. Arrivano poi altri tre dischi : “Come Down Safari”(2014), “Pan” (2015) e “Bleeding Eyes” (2017).

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Euro
26,00

id. 2075997
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White manna Dune workship

Lp (edition) new record stereo usa 2013 holy mountain
indie 2000

+ notes

Versione in vinile nero, copertina lucida senza codice a barre, completa di coupon per il download digitale, adesiivo di presentazione sul cellophane, etichetta bianca con scritte grigie, Lp pubblicato dalla Holy Mountain nell'ottobre 2013, dopo il debutto full lenght eponimo del giugno 2012, il secondo album della band californiana di Arcata, che con questa prova, estende la propria formazione a 5 elementi: ne deriva un viaggio sonico piu' pesante ed organico, frutto anche di sovraincisioni in studio, sempre immerso in una psichedelia spaziale fra derive kraut e fuzz garagistiche: lunghe tracce, rimiche mid-tempo solide e granitiche con pochi cambi, chitarre massicciamente effettate con echi, reverberi e distorsioni, con assoli aciduli; anche la voce si allinea alle stratìficazioni delle chitarre, mentre i rimandi si dirigono sempre, per chi scrive, verso i constatali Wooden Shijps e i Mondo Drag, ed in maniera minore verso i Black Angels e Carlton Melton. Rispetto all'esordio, il suono e' sicuramente maturato, grazie alle due chitarre ed al lavoro in studio. Si segnala, infine, la cover di Mike Farrren dei Deviants, "I'm coming home" dal loro primo album "Ptooff!".

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Euro
24,00

id. 2051401
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White manna Live frequencies

Lp (edition) new record stereo uk 2014 cardinal fuzz
indie 2000

+ notes

Edizione a tiratura limitata a 350 copie, copertina ruvida senza codice a barre, corredata da coupon per il download digitale. etichetta custom con scritte nere, Lp pubblicato dalla Cardinal Fuzz alla fine del settembre 2014, dopo il mini "Come down safar" (agosto 14), il terzo album, il primo dal vivo. Dopo 2 studio-albums, arriva questa prova registrata dal vivo durante due date del primo tour europeo dl 2013, in Francia e Danimarca; prova che cattura tutta l'energia della band con sei tracce: "Acid head" e "Sweet Jesus" tratte dal primo eponimo album del 2012, "X-ray" e "I'm coming home" dal secondo "Dune workship" del 2013 e due ancora non pubblicate: "E shira" e "Evil". I White Manna sono una band californiana basata ad Arcata, da un rock pischedelico fra fuzz garagistico e derive kraut, quasi sempre assestato su lunghe tracce, ritmiche mid-tempo e chitarre pesantemente effettate. Debuttano nel giugno 2012 con l'album eponimo con un suono che trova fondamento nella musica degli Stooges ed in quella degli Hawkwind, in un'estetica che evoca la cultura hippie. Il secondo album segna l'ingresso in formazione di un secondo chitarrista, estendendo la line-up a quintetto; il suono che deriva e' un viaggio sonico pesante, frutto anche di sovraincisioni, in rimandi che contemplano i constatali Wooden Shijps e i Mondo Drag, ed in maniera minore verso i Black Angels e Carlton Melton.

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23,00

id. 2048347
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White manna Pan

Lp (edition) new record stereo eu 2015 cardinal fuzz
indie 2000

+ notes

inserto, adesivo su cellophane, etichette custom. Pubblicato dalla Cardinal/Captcha Records nel giugno 2015, dopo "Dune Workship" (13) e dopo il live del settembre 14 "Live frequencies", il terzo studio-album della band americana. Il suono di questa terza prova rimane sempre ancorato ad un pesante rock spaziale con sfumature cosmiche; attraverso chitarre distorte e sporche, il suono crea spirali vorticose, in un'attitudine che spesso ricorda i texani Black Angeles ed i californiani Wooden Shijps. I White Manna sono una band californiana basata ad Arcata, da un rock pischedelico fra fuzz garagistico e derive kraut, quasi sempre assestato su lunghe tracce, ritmiche mid-tempo e chitarre pesantemente effettate. Debuttano nel giugno 2012 con l'album eponimo con un suono che trova fondamento nella musica degli Stooges ed in quella degli Hawkwind, in un'estetica che evoca la cultura hippie. Il secondo album segna l'ingresso in formazione di un secondo chitarrista, estendendo la line-up a quintetto; il suono che deriva e' un viaggio sonico pesante, frutto anche di sovraincisioni, in rimandi che contemplano i constatali Wooden Shijps e i Mondo Drag, ed in maniera minore verso i Black Angels e Carlton Melton.

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23,00

id. 2053639
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White stripes 7 Nation army (glitch mob remix)

7" (edition) new record stereo eu 2003 third man
indie 2000

+ notes

lato b etched (scolpito), adesivo su cellophane. Per la prima volta su vinile il remix effettuato da Glitch mob nel 2011 dell'iconico brano divenuto inno negli stadi di (quasi) tutto il mondo, versione che uscita in modo clandestino ebbe via via successo di critica e pubblico.   I White Stripes, tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives, sono un duo di Detroit, composto da Meg White alla batteria e backing vocals e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano; mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg.

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19,00

id. 2102698
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White stripes de stijl

lp (edition) new record stereo eu 2000 sony
indie 2000

+ notes

Ristampa su Sony/Legacy del 2021, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Sympathy for the Record Industry, vinile 180 grammi. Pubblicato nel giugno del 2000 dalla SFTRI in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''De stijl'' e' il secondo album degli White Stripes, uscito dopo l'eponimo lp d'esordio del 1999 e prima di ''White blood cells'' (2001). Dedicato al bluesman Blind Willie McTell ed all'artista olandese Gerrit Rietveld, guida del movimento De Stijl, alla cui estetica gli White Stripes si rifanno anche per l'artwork dell'album, il secondo lp del duo americano e' un lavoro eclettico per quanto scarno e minimale, in cui Jack e Meg propongono la loro prospettiva sul blues, il garage ed il rock'n'roll, attraverso un set in cui si alternano brani spigolosi e potenti, pezzi acustici che ammodernano il vecchio blues e garage punk scheletrico. Le radici blues del gruppo sono testimoniate anche da due cover, ''Death letter'' di Son House e ''Your southern can is mine'' di Blind Willie McTell. Gruppo formato a Detroit nel 1997 dal chitarrista e cantante Jack White e dalla batterista Meg White, gli White Stripes sono riusciti a coniugare le loro radici dylaniane, folk blues e garage punk con un approccio non derivativo e con un grande successo commerciale. Autori di un rock scarno, minimale e spigoloso, che sa essere abrasivo ma anche melodico ed introspettivo, nonche' portatori di un'estetica originale che attira per il particolare uso dei colori rosso, bianco e nero, gli White Stripes si fanno notare a livello underground con i primi lp ''White stripes'' (1999), ''De stijl'' (2000) e ''White blood cells'' (2001), per poi rendere piu' corposa e varia la loro musica e raggiungere il grande pubblico con ''Elephant'' (2003) e ''Get behind me Satan'' (2005), senza comunque rinunciare ai tratti caratteristici del loro stile.

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29,00

id. 2108931
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White stripes de stijl

lp (edition) new record stereo usa 2000 third man
indie 2000

+ notes

Ristampa su Third Man in vinile 180 grammi, con copertina cartonata e senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Sympathy for the Record Industry, corredata di inserto. Pubblicato nel giugno del 2000 dalla SFTRI in Gran Bretagna e negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''De stijl'' e' il secondo album degli White Stripes, uscito dopo l'eponimo lp d'esordio del 1999 e prima di ''White blood cells'' (2001). Dedicato al bluesman Blind Willie McTell ed all'artista olandese Gerrit Rietveld, guida del movimento De Stijl, alla cui estetica gli White Stripes si rifanno anche per l'artwork dell'album, il secondo lp del duo americano e' un lavoro eclettico per quanto scarno e minimale, in cui Jack e Meg propongono la loro prospettiva sul blues, il garage ed il rock'n'roll, attraverso un set in cui si alternano brani spigolosi e potenti, pezzi acustici che ammodernano il vecchio blues e garage punk scheletrico. Le radici blues del gruppo sono testimoniate anche da due cover, ''Death letter'' di Son House e ''Your southern can is mine'' di Blind Willie McTell. Gruppo formato a Detroit nel 1997 dal chitarrista e cantante Jack White e dalla batterista Meg White, gli White Stripes sono riusciti a coniugare le loro radici dylaniane, folk blues e garage punk con un approccio non derivativo e con un grande successo commerciale. Autori di un rock scarno, minimale e spigoloso, che sa essere abrasivo ma anche melodico ed introspettivo, nonche' portatori di un'estetica originale che attira per il particolare uso dei colori rosso, bianco e nero, gli White Stripes si fanno notare a livello underground con i primi lp ''White stripes'' (1999), ''De stijl'' (2000) e ''White blood cells'' (2001), per poi rendere piu' corposa e varia la loro musica e raggiungere il grande pubblico con ''Elephant'' (2003) e ''Get behind me Satan'' (2005), senza comunque rinunciare ai tratti caratteristici del loro stile.

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29,00

id. 2108680
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White stripes Elephant (ltd 20th ann.)

lp2 (edition) new record stereo eu 2003 legacy
indie 2000

+ notes

ristampa limitata in doppio vinile colorato, in occasione del ventesimo anniversario. Il quarto album, uscito dopo "White Blood Cells" e prima di "Get Behind Me Satan", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano.  Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg.  Registrato su un otto tracce analogico ai Toe-Rag Studios di Hackney, Londra, da Liam Watson nell'Aprile del 2002, nessun computer e' stato utilizzato durante la scrittura, la registrazione, il mixaggio e il mastering di questo disco, il loro maggiore successo, che li ha confermati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "I just don't know what to do with myself", "The hardest button to button" e "Seven nation army", quest'ultimo, brano d'inizio dell'album, e' divenuto uno dei cori piu' in voga tra i tifosi della nazionale italiana campione del mondo 2006.

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Euro
48,00

id. 2119800
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White stripes Elephant (ltd 20th ann.)

lp2 (edition) new record stereo eu 2003 legacy
indie 2000

+ notes

ristampa limitata in doppio vinile colorato, in occasione del ventesimo anniversario. Il quarto album, uscito dopo "White Blood Cells" e prima di "Get Behind Me Satan", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano.  Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg.  Registrato su un otto tracce analogico ai Toe-Rag Studios di Hackney, Londra, da Liam Watson nell'Aprile del 2002, nessun computer e' stato utilizzato durante la scrittura, la registrazione, il mixaggio e il mastering di questo disco, il loro maggiore successo, che li ha confermati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "I just don't know what to do with myself", "The hardest button to button" e "Seven nation army", quest'ultimo, brano d'inizio dell'album, e' divenuto uno dei cori piu' in voga tra i tifosi della nazionale italiana campione del mondo 2006.

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48,00

id. 2119348
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White stripes Elephant (reissue 2021)

lp2 (edition) new record stereo eu 2003 legacy
indie 2000

+ notes

ristampa del 2021 con copertina pressochè identica all'originale. Il quarto album, uscito dopo "White Blood Cells" e prima di "Get Behind Me Satan", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano.  Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg.  Registrato su un otto tracce analogico ai Toe-Rag Studios di Hackney, Londra, da Liam Watson nell'Aprile del 2002, nessun computer e' stato utilizzato durante la scrittura, la registrazione, il mixaggio e il mastering di questo disco, il loro maggiore successo, che li ha confermati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "I just don't know what to do with myself", "The hardest button to button" e "Seven nation army", quest'ultimo, brano d'inizio dell'album, e' divenuto uno dei cori piu' in voga tra i tifosi della nazionale italiana campione del mondo 2006.

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Euro
37,00

id. 2117841
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White stripes Get behind me satan (reissue 2021)

Lp2 (edition) new record stereo eu 2006 legacy
indie 2000

+ notes

ristampa con copertina pressochè identica all'originale del 2021, il quinto album del duo americano, uscito dopo il successo planetario di Elephant, e dal quale il gruppo sembra prendere le distanze utilizzando una strumentazione più ricca e meno elettrica con brani guidati sopratutto da pianoforte e colorati da marimba e chitarre acustiche. Gruppo formato a Detroit nel 1997 dal chitarrista e cantante Jack White e dalla batterista Meg White, gli White Stripes sono riusciti a coniugare le loro radici dylaniane, folk blues e garage punk con un approccio non derivativo e con un grande successo commerciale. Autori di un rock scarno, minimale e spigoloso, che sa essere abrasivo ma anche melodico ed introspettivo, nonche' portatori di un'estetica originale che attira per il particolare uso dei colori rosso, bianco e nero, gli White Stripes si fanno notare a livello underground con i primi lp ''White stripes'' (1999), ''De stijl'' (2000) e ''White blood cells'' (2001), per poi rendere piu' corposa e varia la loro musica e raggiungere il grande pubblico con ''Elephant'' (2003) e ''Get behind me Satan'' (2005), senza comunque rinunciare ai tratti caratteristici del loro stile.

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Euro
40,00

id. 2106766
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White stripes Icky thump (reissue 2021)

lp2 (edition) new record stereo eu 2007 legacy
indie 2000

+ notes

ristampa con copertina pressochè identica all'originale del 2021. Pubblicato nel Giugno del 2007 dalla XL, registrato in un periodo di tre settimane a Nashville, nei Blackbird Studios. Icky Thump e' il sesto album in studio del duo di Detroit, uscito dopo "Get Behind Me Satan", del quale mantiene lo spirito eclettico, in cui si susseguono brani esuberanti e canzoni piu' personali, in un insieme di pezzi tirati ed heavy, blues acustici e ballate, con un suono decisamente meno basato sul piano rispetto a Get Behind Me Satan, ma piu' vicino a quello spirito primigenio presente in De Stijl. Questo lavoro secondo la critica rappresenta nella discografia dei White Stripes un ampliamento dei confini del loro lato piu' heavy, con le chitarre che assumono sfumature che stanno tra il garage surf e il metal. Da segnalare l'impiego di arrangiamenti di fiati stile Mariachi nel brano "Conquest", di cornamuse nella ballata scottish folk "Prickly Thorn, But Sweetly Worn". I White Stripes, duo di Detroit con Meg White alla batteria e backing vocals e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano, mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg.

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Euro
39,00

id. 2106795
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White stripes white blood cells

lp (edition) new record stereo usa 2001 xl/third man
indie 2000

+ notes

vinile pesante, inserto apribile con foto e testi, etichette nere con scritte bianche. Il terzo album, uscito dopo "De stijl" e prima di "Elephant", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano. Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg. registrato nell'inverno del 2001 da Stewart Sikes negli studi Easley McCain di Memphis, Tennesse, di Doug Easley, e' il disco che li ha lanciati verso il successo internazionale, con apprezzamenti anche da parte della critica, che li ha decretati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "Dead leaves and the dirty ground", "Hotel Yorba", "Fell in love with a girl".

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Euro
29,00

id. 2113546
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White stripes White blood cells (ltd 20th)

lp (edition) new record stereo usa 2001 xl/third man
indie 2000

+ notes

edizione limitata in vinile colorato "peppermint pinwheel" in occasione del ventesimo anniversario. . Il terzo album, uscito dopo "De stijl" e prima di "Elephant", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano. Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg. registrato nell'inverno del 2001 da Stewart Sikes negli studi Easley McCain di Memphis, Tennesse, di Doug Easley, e' il disco che li ha lanciati verso il successo internazionale, con apprezzamenti anche da parte della critica, che li ha decretati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "Dead leaves and the dirty ground", "Hotel Yorba", "Fell in love with a girl".

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Euro
42,00

id. 2104959
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White stripes white blood cells (red vinyl)

lp (edition) original issue stereo uk 2001 xl/third man
[vinyl] excellent [cover] excellent indie 2000

+ notes

la prima rara stampa inglese, in VINILE ROSSO TRASPARENTE, completa di inserto apribile con foto e testi, copertina lucida, etichette nere con scritte bianche, "grazz the exchange" sul trail off del lato A, trail off matrix sui rispettivi lati "A1"e "B1". Il terzo album, uscito dopo "De stijl" e prima di "Elephant", del duo di Detroit, con Meg White alla batteria e backing vocals, e Jack White alla voce, alla chitarra e al piano. Mossi dalla ricerca della semplicita' e dalla passione per la musica folk americana, sono riusciti a creare sin dai primi singoli una originale e brillante miscela di garage, blues e punk, grazie al talento compositivo di Jack e allo stile minimale di Meg. Registrato nell'inverno del 2001 da Stewart Sikes negli studi Easley McCain di Memphis, Tennesse, di Doug Easley, questo e' il disco che li ha lanciati verso il successo internazionale, con apprezzamenti anche da parte della critica, che li ha decretati tra i principali esponenti della new wave of rock'n'roll, insieme a Strokes e Hives. Da questo lp sono stati tratti i singoli "Dead leaves and the dirty ground", "Hotel Yorba", "Fell in love with a girl". Gruppo formato a Detroit nel 1997 dal chitarrista e cantante Jack White e dalla batterista Meg White, gli White Stripes sono riusciti a coniugare le loro radici dylaniane, folk blues e garage punk con un approccio non derivativo e con un grande successo commerciale. Autori di un rock scarno, minimale e spigoloso, che sa essere abrasivo ma anche melodico ed introspettivo, nonche' portatori di un'estetica originale che attira per il particolare uso dei colori rosso, bianco e nero, gli White Stripes si fanno notare a livello underground con i primi lp ''White stripes'' (1999), ''De stijl'' (2000) e ''White blood cells'' (2001), per poi rendere piu' corposa e varia la loro musica e raggiungere il grande pubblico con ''Elephant'' (2003) e ''Get behind me Satan'' (2005), senza comunque rinunciare ai tratti caratteristici del loro stile.

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Euro
80,00

id. 253925
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White tony joe Smoke from the chimney

Lp (edition) new record stereo uk 2021 easy eye sound
rock 60-70

+ notes

Copertina con "made in th uk" sul retro, inserto con foto, testi e crediti, label nera con scritte bianche e logo Easy Eye Sound bianco e nero in basso, catalogo EES016. Pubblicato nel maggio del 2021 dalla Easy Eye Sound, il toccante album postumo de grande cantante ed autore Tony Joe White, scomparso nel 2018. "Smoke from the chimney" contiene registrazioni casalinghe inedite effettuate da parte di White e riscoperte dopo la sua morte, i cui demos sono stati curati dalle mani amorevoli del produttore Dan Auerbach, che a lungo aveva desiderato di collaborare con la leggendaria "Swamp Fox", e di abili session men di Nashville; un lavoro che ha impiegato più di un decennio per giungere a compimento, e che Auerbach ed i suoi turnisti hanno modellato con un sound che si ricollega direttamente agli album di White dei tardi anni '60 e dei primi '70. Uno "swamp rock" (rock di palude) che racchiude in sé country, blues, rock'n'roll, persino echi dylaniani con una struggente intensità emotiva, evocata soprattutto dal cantato riflessivo, dolente e virile di White. Questa la scaletta: 1. Smoke from the Chimney 2. Boot Money 3. Del Rio, You’re Making Me Cry 4. Listen to Your Song 5. Over You 6. Scary Stories 7. Bubba Jones 8. Someone Is Crying 9. Billy. Proveniente da Goodwill in Louisiana da una famiglia di origini parzialmente cherokee, Tony Jow White (1943-2018) e' forse piu' ricordato come compositore che come cantante, grazie a brani come ''Rainy day in Georgia'' e ''Willie and Laura Mae Jones'', fra gli altri, interpretati da vari musicisti. E' tuttavia anche un cantante solista, in possesso di una voce molto maschia che si districava fra pop, soul e country. Il suo primo album ''Black and white'' risale al 1969, primo espisodio di una discografia che prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo.

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Euro
32,00

id. 2114590
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White willow (opium cartel) Storm season

Lp (edition) new record stereo eu 2016 panorama records
indie 90

+ notes

copertina apribile, vinile pesante, etichette custom. “Storm Season” è il quarto disco dei norvegesi White Willow, band cardine del prog revival anni novanta insieme agli svedesi Anekdoten, Landberk ed Anglagard. L’album, inizialmente uscito solo su cd per l’americana The Laser’s edge e per la giapponese Avalon, è stato registrato al The Dude Ranch Studio, di proprietà del chitarrista Jacob Holm-Lupo, unico membro fisso (del gruppo) nel corso dei vari cambi di line-up. Si tratta del lavoro più heavy della formazione norvegese, assenti gli elementi folk dei primi tre dischi della band (“Ignis Fatuus”, “Ex Tenebris”, “Sacrament”), le parti strumentali dall’impianto prog sinfonico presentano sviluppi dark e metal (chitarre pesanti e doom). Alla voce Sylvia Erichsen. Collettivo norvegese prog., attivo dal 1993, intorno al quale hanno ruotato vari musicisti scandinavi, fra cui il chitarrista Jacob Holm-Lupo, attivo anche nel proprio progetto denominato Opium Cartel. La musica dei White Willow si avvale di influenze che spaziano da Steely Dan ai King Crimson, dai Magna ai Weather Report fino a Nick Drake e Joni Mitchell, con il peculiare filtro della musica popolare celtica e scandinava, caratterizzata da una prevalenza di voci femminili, flauti e mellotron e sintetizzatori analogici. Sono considerati dalla stampa specializzata come una delle band piu' rappresentative del progressive contemporaneo.

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Euro
26,00

id. 2087811
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Whitenails First trip

Lp (edition) new record stereo can 2017 kozmik artifactz
indie 2000

+ notes

edizione limitata in vinile rosa, copertina apribile ruvida, etichette custom. I canadesi WhiteNails sono autori e interpreti di un stoner rock muscolare, hard e heavy. Hanno all'attivo, per ora, un unico LP, "First Trip" (2017). 
Il disco di debutto, con una copertina molto fulciana (che richiama film come "...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà" del regista romano), è un concentrato - ben otto brani - di chitarre fortemente hard rock, riff pesanti e divagazioni stoner e psichedeliche.

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Euro
26,00

id. 2072249
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Whitfield barrence and the savages Dig thy savage soul

Lp (edition) new record stereo usa 2013 bloodshoot records
soul funky disco

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Completo di coupon per il download digitale, etichetta fuxia con scritte bianche sul primo lato, bianche con scritte fuxia sul secondo, Lp pubblicato dalla BloodShoot Records nel 2013, dopo "Ritual of the savages" (95), circa il decimo album del cantante soul/R&B americano, il primo dopo la riunion della band del 2010; con Peter Greenberg, Andy Jody e Tom Quartulli, il nostro propone un disco ad alta concentrazione di R&B e rock and roll, caratterizzata dalla voce di Whitfield capace di passare da toni bassi ringhiosi a urla selvagge degne del miglior Little Richard. Un lavoro blues/rock and roll molto grintoso fra Jack White e Chuck Berry, che in alcuni momenti ricorda anche Eric Burdon and the Animals e Screamin' Jay Hawkins. Cantante americano, meglio conosciuto per essere il frontman  dei Barrence Whitfield & the Savages, Barrence Whitfield nasce in Florida nel 55, ma cresce nel New Jersey, dove inizia a cantare in un coro gospel, per poi passare a suonare la batteria e al canto in bands rock/funk. Nel 1977, da universitario lavora in un negozio di dischi, dove conosce Peter Greenberg dei Lyres, con il quale forma i Barrence Whitfield & the Savages, reclutando altri musicisti dai Lyres. La sua voce viene definita 'soul', nello spirito di Little Richard, Wison Pickett, Salomon Burke ed il primo Don Covay.

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Euro
22,00

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Whitfield barrence and the savages Savage kings

Lp (edition) new record stereo eu 2011 munster
soul funky disco

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Copertina a busta (con artwork diverso rispetto all'edizione USA), inner sleeve con foto a colori, label gialla e bianca con scritte, rosse, nere e blu, logo Munster Records blu a destra, catalogo MR306. Pubblicato nel 2010 dalla Munster in Europa e dalla Shake It! Records negli USA, l'ottavo album di Whitfield con i suoi Savages, successivo a ''Ritual of the savages'' (1994) e precedente ''Dig thy savage soul'' (2013). Inciso nel dicembre del 2010 allo Ultra Suede Studio di Cincinnati, Ohio, prodotto dall'ex Lyres e DMZ Peter Greenberg (che vi suona anche la chitarra e che e' membro storico dei Savages), l'album e' frutto della riunione della formazione originale dei Savages. ''Savage kings'' e' un dirompente set di infuocati brani che si presentano come un cocktail esplosivo di rock'n'roll, garage punk e r'n'b, partendo alla grande con una versione di ''Ramblin' rose'' molto ruvida e rock'n'roll, meno tirata rispetto a quella storica degli MC5, e prosegue con un set di brani guidati dalla potentissima voce di Whitfield, situata sul versante piu' scatenato e ''urlato'' del soul e del rock'n'roll (Redding, Pickett e soprattutto Little Richard) e sostenuta da un sound che si rifa' apertamente al passato fifties e sixties senza essere meramente derivativo. Originario del New Jersey, Barrence Whitfield (al secolo Barry White, ma non quel Barry White!) e' un esplosivo cantante afroamericano di soul / r'n'b, ispirato dai frontmen piu' scatenati e sanguigni (Little Richard, Otis Redding, Wilson Pickett...). Whitfield fece parte di gruppi di diversa estrazione stilistica negli anni '70, fino a che, stabilitosi a Boston, nella prima meta' del decennio successivo non mise insieme i Savages insieme al chitarrista Peter Greenberg, gia' nei DMZ e nei primissimi Lyres di Jeff ''Mono Mann'' Conolly; suonano un dirmpente e ruvido amalgama fra soul e rock'n'roll ispirato dagli anni '50 e '60 ed i loro infuocati show diventano un'attrazione locale in quel di Boston. Il gruppo debutta su album con ''Barrence Whitfield and the savages'' nel 1984, pubblicando una decina di album nel corso del trentennio successivo, alcuni assai acclamati dalla critica.

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Euro
12,00

id. 3507868
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Whitfield barrence and the savages Soul flowers of titan

Lp (edition) new record stereo usa 2018 bloodshot
soul funky disco

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Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download dell'album da internet, label custom a colori con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo BS258LP. Pubblicato nel marzo del 2018 dalla Bloodshot, l'undicesimo album di Whitfield con i suoi Savages, successivo a ''Under the savage sky'' (2015). Inciso nell'agosto del 2017 allo Ultra Suede Studio di Cincinnati, Ohio, prodotto dall'ex Lyres e DMZ Peter Greenberg (che vi suona anche la chitarra e che e' membro storico dei Savages), ecco un nuovo dirompente set di infuocati brani che si presentano come un cocktail esplosivo di rock'n'roll, garage punk e r'n'b, guidati dalla ancora potentissima voce di Whitfield, situata sul versante piu' scatenato e ''urlato'' del soul e del rock'n'roll (Redding, Pickett e soprattutto Little Richard) e sostenuta da un sound che si rifa' apertamente al passato fifties e sixties senza essere meramente derivativo. Originario del New Jersey, Barrence Whitfield (al secolo Barry White, ma non quel Barry White!) e' un esplosivo cantante afroamericano di soul / r'n'b, ispirato dai frontmen piu' scatenati e sanguigni (Little Richard, Otis Redding, Wilson Pickett...). Whitfield fece parte di gruppi di diversa estrazione stilistica negli anni '70, fino a che, stabilitosi a Boston, nella prima meta' del decennio successivo non mise insieme i Savages insieme al chitarrista Peter Greenberg, gia' nei DMZ e nei primissimi Lyres di Jeff ''Mono Mann'' Conolly; suonano un dirmpente e ruvido amalgama fra soul e rock'n'roll ispirato dagli anni '50 e '60 ed i loro infuocati show diventano un'attrazione locale in quel di Boston. Il gruppo debutta su album con ''Barrence Whitfield and the savages'' nel 1984, pubblicando una decina di album nel corso del trentennio successivo, alcuni assai acclamati dalla critica.

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25,00

id. 3510983
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Whitmore william elliott Field songs

Lp (edition) new record stereo usa 2011 anti
indie 2000

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Completo della versione in Cd e di inner sleeve sagomato, adesivo sul cellophane, etichetta nera con scritte bianche, Lp pubblicato dalla Anti nel 2011, dopo "Animals in the dark" (09), il settimo album del musicista americano, che, armato solamente di chitarra acustica e banjo, della sua voce ruvida e solitaria e da sporadici colpi di tamburo,  propone un folk scarno, intimo e rurale, venato di blues e country roots, con liriche che parlano di lavoro agricolo e di natura; i riferimenti portano allo Springsteen di "Nebraska", ma anche verso il blues-folk rurale e di protesta degli anni 30 e 40, di Blind Willie Johnson, Bukka White e Leadbelly. Proveniente dall'Iowa, William Eliott Whitemore, e' considerato un bluesman bianco, attivo dagli inizi del nuovo millennio: debutta nel 2003 con "Hymns for the hopeless", cui seguono "Ashes to dust" e "William Elliott Whitemore", entrambi del 2005, "Song of the blackbird" del 2006, "Animals in the dark" del 2009 e "Field song" del 2011, la cui promozione lo ha impegnato in un tour, ovviamente acustico, accompagnato dal cantante dei Soundgarden, Chris Cornell.

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Euro
23,00

id. 6001633
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Whitmore william elliott Radium death

Lp (edition) new record stereo eu 2015 anti
indie 2000

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Completo di coupon per il download digitale ed inner sleeve, adesivo di presentazione sul cellophane, etichetta custom multicolorata, Lp pubblicato dalla Anti alla fine del marzo 2015, dopo "Fields songs" (11), l'ottavo album del musicista americano. Lavoro nel quale troviamo il solito country e radici bluegrass (suonato con banjo e fidder), alternato con tracce che presentano retaggi punk come ("Healing to do") e venature southern come "Aint't gone yet". Una piccola variazione nella suo discografia, con un suono piu' articolato che ingloba chitarre elettriche basso e batteria, espresso anche in pezzi come "Don't strike me down". Un disco fra tradizione e brani piu' elettrici che puo' essere sicuramente apprezzato dai fans di Bruce Springsteen. Proveniente dall'Iowa, William Eliott Whitemore, e' considerato un bluesman bianco, attivo dagli inizi del nuovo millennio: debutta nel 2003 con "Hymns for the hopeless", cui seguono "Ashes to dust" e "William Elliott Whitemore", entrambi del 2005, "Song of the blackbird" del 2006, "Animals in the dark" del 2009 e "Field song" del 2011, la cui promozione lo ha impegnato in un tour, ovviamente acustico, accompagnato dal cantante dei Soundgarden, Chris Cornell.

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23,00

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Who Endless wire

lp2 (edition) reissue stereo eu 2007 polydor / universal
[vinyl] Excellent [cover] Excellent rock 60-70

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ristampa del 2012, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, doppio album con copertina pressoche' identica a quella originaria, etichetta "custom", inner sleeves con testi. Pubblicato nell' ottobre del 2006 dalla Universal negli USA e dalla Polydor nel resto del mondo, "Endless wire" e' l'undicesimo album in studio del leggendario gruppo inglese. Uscito ben ventiquattro anni dopo il precedente album in studio "It's hard" (1982), questo doppio album, realizzato dai due membri superstiti del gruppo originario Pete Townsend e Roger Daltrey, e' un lavoro in buona parte basato su brani sorretti da chitarra acustica e piano che accompagnano il canto rauco di Daltrey, ma non mancano episodi elettrici come "Fragments" con i suoi rimandi alla storica "Baba O'Reilly" e "It's not enough"; l'atmosfera dell'album e' in buona parte intimista e malinconica, i testi di Townsend sono spesso incentrati su temi autobiografici e particolarmente apprezzato e' stato lo sforzo di Daltrey di interpretare i brani scritti dal vecchio compagno d'avventura.

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24,00

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