Rock bottom records

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Tons Musineè doom sessions, volume 1

Lp (edition) original issue stereo ita 2012 escape from today / heavy psych sounds
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 2000

+ notes

La rara prima stampa, nella versione in vinile nero da 180 grammi, pressata in 400 esemplari (altri 100 furono pressati in vinile di colore verde), copertina ruvida fronte retro senza barcode, inner sleeve rigida e ruvida con note e crediti, label in bianco e nero con scritte bianche, catalogo HPS005 / EFT050, scritta "MPO" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel marzo del 2012 congiuntamente dalle italiane Escape From Today e Heavy Psych Sounds, il primo album, precedente "Filthy flowers of doom" (2018). Inciso nel 2011 con la co-produzione di Danilo Battocchio (Last Minute To Jaffna), l'esordio dei Tons contiene sei brani suonati con una classica formazione a power trio, espressione qui di una musica densissima, cupamente psichedelica e dai riffs granitici: fra lo sludge dei Melvins, lo stoner/doom degli Sleep e degli Electric Wizard, e l'influenza onnipresente dei maestri Black Sabbath, i ritmi sono per lo più lenti ed in mid tempo, il cantato molto abrasivo, ma più acuto del tipico gutturale metal, l'ispirazione proviene pare dal Monte Musinè, situato in Val di Susa e circondato da leggende di spiritualità, stregoneria, apparizioni spiritiche e visite aliene. I Tons sono un gruppo torinese formatosi nel 2009 ed attivo per lo più con formazione a trio, composta da Steuso (chitarra, anche con The Redrum), Marco (batteria, anche con Noinfo e Medusa) e Paolo (basso e voce, anche con Lamatematica e Pancarrè), e propone un denso e potente intreccio di sludge metal, stoner e doom. Nel 2012 pubblicano il loro primo album "Musineè doom sessions, volume 1", seguito nel 2018 da "Filthy flowers of doom", nel 2021 dallo split con i Bongzilla "Doom sessions vol. 4" e nel 2022 da "Hashension".

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Euro
23,00

id. 336284
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Tony borlotti e i suoi flauers battuti e beati ep

7"ep (edition) new record stereo ita 2016 area pirata
indie 90

+ notes

Edizione limitata di 300 copie, copertina in cartoncino rigido senza barcode, etichetta nera con scritte e logo bianchi, foro al centro largo. Uscito nell' ottobre del 2016, dopo l' ep "Aperitivo da Tony" del 2013, il nuovo disco (il 6° tra singoli, ep ed albums) del longevo ed irresistibile complesso di 60'beat Italiano proveniente da Salerno (se capitano dalle vostre parti andate a vederli assolutamente!!!). E' un nuovo delizioso EP in vinile che contiene 4 canzoni (2 per lato), per una volta tutte originali: "Ciak", "Battuti e Beati", "Superdonna" e "La Giostra", tra beat (o meglio, piu' precisamente, neat italiano), merseybeat ed occasionali tentazioni lounge. Tony Borlotti e i suoi Flauers si formano nel 1995. La missione e' quella di rivivere, con passione ed ironia, l’epopea dei piu' sgangherati complessi beat italiani dei medi ’60. Prima cover band (Satelliti, Teste Dure, I 4 di Lucca…), poi autori di proprie canzoni. Nel 1997 aprono il concerto di Mal (ex Primitives) a Cava dei Tirreni (SA). Nel 1998 condividono una serata con la surf band romana dei Cosmonauti a Salerno e partecipano al VI festival Beat internazionale di Castel S. Giovanni (PC), destando sorpresa ed interesse e ricevendo periodici inviti ad esibirsi nel nord italia. Nel 1999 esibizione a Napoli con artisti come Rudi Protudi (Fuzztones), e Bradipos Four. Nel 2000 applaudito live al festival “Expo 2000” a Roma assieme a band come Chocolate Watch Band, Greg Moore dei Gonn, Thanes, e Others. Esce anche il 45 giri “Inno dei Flauers” per la Teen Sound di Roma le cui copie sono attualmente esaurite. Nel 2003 vede la luce l’album “Il mondo e' strano” (Teen Sound): 11 canzoni, 8 originali e 3 cover (Teste Dure, I ragazzi del sole, I Profeti), in puro vinile. Nel 2004 partecipano alla XII edizione del Festival Beat Internazionale di Piacenza, dove vengono presentati come la migliore beat band italiana. Nell’agosto 2005 partecipano al prestigioso Festival di Ravello (concerto a Villa Rufolo , sezione “altri suoni”) e nell’aprile 2006 portano il Beat Italiano alla manifestazione Sixties più importante della Catalogna figurando nella scaletta del Go! Lleida festival.Nel 2007 al Beat Epoque in Verona. Nel 2008 prendono parte al festival Internazionale della Teen Sound a Cattolica ed esce il cd “ A che serve protestare?” sempre per i tipi della Teen Sound. Nel 2009 partecipano a manifestazioni come “Befana Beat” al Sonar (Si) Primavera Beat (Al), “Monterey beat party” (Valencia ESP), e il festival del beat italiano di Roma (2009) (2010). Hanno recentemente suonato la "messa beat" nel 2012 al 20° festival del beat Italiano a Salsomaggiore. E in attesa di uscire il loro nuovo 7 pollici in puro vinile con quattro nuove canzoni beat al fulmicotone !!!

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Euro
8,00

id. 3020513
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Tony borlotti e i suoi flauers belinda contro i mangiadischi

lp (edition) new record stereo ita 2019 area pirata
indie 90

+ notes

Edizione limitata di 300 copie, corredata di codice per il download digitale. Pubblicato nell' aprile del 2019, il terzo album, dopo "Il Mondo È Strano" (2003) e "A Che Serve Protestare?" (2008) della irresistibile band di bittitaliano guidata da Tony Borlotti che aveva esordito con il suo primo 7"ep nell' ormai lontano 2000, e che in tempi abbastanza recenti si era rifatta viva per gli ep "Aperitivo da Tony" (2014) e "Battuti e Beati" (2016, da quest' ultimo sono qui ripresi due brani: "Ciak" e "La Giostra"). Il longevo complesso di 60'beat Italiano proveniente da Salerno (se capitano dalle vostre parti andate a vederli assolutamente!!!) immortala su vinile una nuova raccolta di brani (sono dodici), ovviamente cantati in italiano, tra cui una cover degli indimenticati Powerillusi, piu' un' introduzione parlata che ci catapulta subito (con molta ironia), nelle atmosfere 60's in cui e' necessario immergersi per apprezzare al meglio la musica contenuta, tra delizioso 60's beat italiano, merseybeat ed occasionali tentazioni lounge. Tony Borlotti e i suoi Flauers si formano nel 1995. La missione e' quella di rivivere, con passione ed ironia, l’epopea dei piu' sgangherati complessi beat italiani dei medi ’60. Prima cover band (Satelliti, Teste Dure, I 4 di Lucca…), poi autori di proprie canzoni. Nel 1997 aprono il concerto di Mal (ex Primitives) a Cava dei Tirreni (SA). Nel 1998 condividono una serata con la surf band romana dei Cosmonauti a Salerno e partecipano al VI festival Beat internazionale di Castel S. Giovanni (PC), destando sorpresa ed interesse e ricevendo periodici inviti ad esibirsi nel nord italia. Nel 1999 esibizione a Napoli con artisti come Rudi Protudi (Fuzztones), e Bradipos Four. Nel 2000 applaudito live al festival “Expo 2000” a Roma assieme a band come Chocolate Watch Band, Greg Moore dei Gonn, Thanes, e Others. Esce anche il 45 giri “Inno dei Flauers” per la Teen Sound di Roma le cui copie sono attualmente esaurite. Nel 2003 vede la luce l’album “Il mondo e' strano” (Teen Sound): 11 canzoni, 8 originali e 3 cover (Teste Dure, I ragazzi del sole, I Profeti), in puro vinile. Nel 2004 partecipano alla XII edizione del Festival Beat Internazionale di Piacenza, dove vengono presentati come la migliore beat band italiana. Nell’agosto 2005 partecipano al prestigioso Festival di Ravello (concerto a Villa Rufolo , sezione “altri suoni”) e nell’aprile 2006 portano il Beat Italiano alla manifestazione Sixties più importante della Catalogna figurando nella scaletta del Go! Lleida festival.Nel 2007 al Beat Epoque in Verona. Nel 2008 prendono parte al festival Internazionale della Teen Sound a Cattolica ed esce il cd “ A che serve protestare?” sempre per i tipi della Teen Sound. Nel 2009 partecipano a manifestazioni come “Befana Beat” al Sonar (Si) Primavera Beat (Al), “Monterey beat party” (Valencia ESP), e il festival del beat italiano di Roma (2009) (2010). Hanno suonato la "messa beat" nel 2012 al 20° festival del beat Italiano a Salsomaggiore, e negli anni seguenti si sono dimostrati piu' attivi e prolifici che mai.

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Euro
24,00

id. 3022224
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Tool 10000 Days (different cover, col)

lp2 (edition) new record stereo eu 2006 ssounderground
indie 90

+ notes

doppio vinile colorato, ristampa "private press" con copertina esclusiva apribile. Pubblicato nel maggio del 2006 dalla Tool Dissectional/Volcano, giunto al primo posto in classifica negli USA ed alla quarta posizione in Gran Bretagna, ''10000 days'' e' il quarto album dei Tool, uscito dopo ''Lateralus'' (2001). Il gruppo americano ritorna a circa un quinquennio dall'album precedente con un lavoro dai toni piu' introspettivi e pacati, che tuttavia mostra ancora un sound muscolare di matrice metal, ma concedendosi anche ad episodi piu' rarefatti e quasi sperimentali; restano ancora le strutture complesse all'interno dei lunghi brani che compongono il disco, tratto caratteristico della band che ha mescolaro spesso la potenza e la rabbia del metal con la complessita' del rock progressivo. Formatisi nel 1990 a Los Angeles, i Tool sono considerati uno dei gruppi piu' originali del metal degli anni '90. La musica del gruppo e' caratterizzata dalla fusione fra la potenza e la rabbia del metal con la complessita' del rock progressivo, che li ha fatti accostare ai Jane's Addiction; anche i King Crimson sono considerati un'influenza importante. I Tool aggiungono inoltre atmosfere particolarmente cupe e dal sentore dark, rendendo la loro musica ancora piu' personale. Dopo un mini lp pubblicato nel 1992, il gruppo ottiene il primo grande successo con il primo album ''Undertow'' (1993), bissato tre anni dopo con ''Aenima'' (1996) e nel 2001 con ''Lateralus''. Il gruppo e' apprezzato anche per l'elaborato artwork delle copertine dei propri dischi.

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Euro
40,00

id. 2135295
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Tool Fear inoculum

lp3 (edition) new record stereo eu 2019 rca
indie 90

+ notes

Ristampa ufficiale uscita nel 2022 in versione limitata triplo vinile con il sesto lato etched (scolpito senza musica), poster, inner sleeves . Il quinto album in studio dei Tool, uscito solo in cd nel 2019 ed in vinile nel 2022 (sebbene esistano versioni non ufficiali in circolazione dal 2020). Album dalla lunga gestazione, uscito solo dopo 13 anni il precedente "10000 days", conferma l'abilità del gruppo nel fondere metal, rock progressive, psichedelia ed art-rock. 
Formatisi nel 1990 a Los Angeles, i Tool sono considerati uno dei gruppi piu' originali del metal degli anni '90. La musica del gruppo e' caratterizzata dalla fusione fra la potenza e la rabbia del metal con la complessita' del rock progressivo, che li ha fatti accostare ai Jane's Addiction; anche i King Crimson sono considerati un'influenza importante. I Tool aggiungono inoltre atmosfere particolarmente cupe e dal sentore dark, rendendo la loro musica ancora piu' personale. Dopo un mini lp pubblicato nel 1992, il gruppo ottiene il primo grande successo con il primo album ''Undertow'' (1993), bissato tre anni dopo con ''Aenima'' (1996) e nel 2001 con ''Lateralus''. Il gruppo e' apprezzato anche per l'elaborato artwork delle copertine dei propri dischi.

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Euro
54,00

id. 2131671
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Tool Lateralus (different artwork)

lp2 (edition) new record stereo eu 2001 volcano / private
indie 90

+ notes

Doppio Lp in vinile colorato, ristampa "private press" con copertina (con artwork esclusivo) apribile lucida, senza barcode. Il terzo album, pubblicato  originariamente nel maggio 2001 prima di "10000 days" e dopo "Aenima", giunto al n.1 delle classifiche americane. Considerato fra le opere piu'mature e creative della band, prodotto da David Bottril "Lateralus" si orienta verso un suono prog rock, con reminescenze pinkfloydiane e King Crimson, caratterizzato dal consueto assalto sonico, ma arricchito da complessi cambi ritmici e dinamici. Quartetto di Los Angeles, formato da Adam Jones, Maynard James Keenan, Paul D'Amour (poi sostituito da Justin Chancellor) e Danny Carey, artefice di un metal oscuro con influenze grunge e alternative rock, definiti dalla critica una versione dark e violenta dei Jane's Addiction, ai quali la band si ispira.Beghe legali ritardano l'uscita dell'album, e ci vogliono cinque anni per ascoltare il nuovo dei Tool, ma l'attesa non è tradita. Lateralus (2001) è un album tanto perfetto quanto profondo. I ragazzi sono all'apice della forma e la scintillante produzione di David Bottril riesce a far risaltare il suono di tutti gli strumenti, anche nelle fasi più caotiche. Lateralus è un album di puro progressive rock; è l'album che porta il progressive rock nel 2000, che tenta di svecchiarlo, donandogli una nuova veste, quella del metal alternativo. Pensate alle suite dei King Crimson trasfigurate da suoni metallici, ritmi devastanti, accordi dissonanti; quello che ne risulta è la fine del modo, e Keenan ne è il profeta. Ciò rende la filosofia dei Tool più vicina al pessimismo esistenziale dei Van Der Graaf Generator che al romanticismo esotico dei King Crimson. L'album si apre con l'imponente "The Grudge", che cresce lentamente per per poi esplodere. Gli strumenti producono una ritmica tribale su cui si innesta la voce di Keenan, prima calma, poi arrabbiata, poi feroce. "The Patient" e "Schism" hanno la stessa struttura: inizio calmo, costante crescita, esplosione e cambi repentini di ritmo, catarsi finale. Sembra che Keenan voglia penetrare nell'animo umano per poi rivoltarlo dall'interno. "Parabol" è il lamento di un monaco tibetano, e prepara il terreno a "Parabola", che invece martella dall'inizio alla fine. "Disposition", è la più calma del lotto, ma allo stesso tempo la più minacciosa; Keenan biascica parole su un tappeto melodico tessuto dall'intreccio dei vari strumenti, che sembrano dialogare tra loro. Nonostante la lunghezza complessiva e la non facile assimilazione dei brani, il disco si lascia ascoltare, in quanto ogni composizione prepara il terreno alla successiva, destando curiosità per ciò che verrà dopo. Lateralus è il capolavoro dei Tool, un album distante anni luce dalle premesse iniziali, il disco che dimostra il talento e la creatività dei musicisti.

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Euro
45,00

id. 2135296
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Tool The pepsi challenge - colorado broadcast 2002 vol. 1

Lp2 (edition) new record stereo eu 2002 gimme recordings
indie 90

+ notes

copertina apribile, doppio vinile che contiene il primo volume delle registrazioni live del tour di "Lateralus". I brani in questo disco 
Disk 1
1. INTRO
2. SOBER
3. 4
4. THE GRUDGE
5. (-) IONS
6. STINKFIST

Disk 2
1. FORTY SIX & 2
2. SCHISM INTRO
3. SCHISM
4. PARABOL INTRO
5. PARABOL
6. PARABOLA

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Euro
38,00

id. 2131690
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Tool The pepsi challenge - colorado broadcast 2002 vol. 2

Lp2 (edition) new record stereo eu 2002 gimme recordings
indie 90

+ notes

copertina apribile, doppio vinile che contiene il secondo volume delle registrazioni live del tour di "Lateralus". I brani in questo disco 
Disk 1
1. EON BLUE APOCALYPSE
2. THE PATIENT
3. NEMA
4. INTERMISSION
5. DISPOSITION

Disk 2
1. REFLECTION
2. TRIAD
3. MAYNARD'S SPEECH
4. LATERALUS

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Euro
38,00

id. 2131691
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Topsy the great Steffald

Lp (edition) original issue stereo ita 2012 from scratch / santa valvola
[vinyl] Excellent [cover] Excellent indie 90

+ notes

Prima stampa, pressata in Italia, in edizione limitata a 300 copie vinile bianco da 160 grammi, numerate su una label (questo esemplare il numero 039/300), copertina costituita da pannello di cartoncino ripiegato, con artwork all'esterno ed all'interno, senza barcode, label nera con scritte bianche e nome gruppo stilizzato in alto, catalogo FSCHR024. Pubblicato nel 2012 dalla >From Scratch / Santa Valvola, il primo album, precedente ''Fampor'' (2014). Il gruppo pratese prosegue sulla strada di un dirompente cocktail a base di aggressivita' hardcore punk, abrasione, dissonanza ed ossessione noise, e ritmi articolati e decostruiti, creando una musica al tempo stesso intrisa di fisicita' e molto mentale, che fa un po' pensare allo spirito dei primi Don Caballero, ma con un approccio piu' punk e grezzo. I Topsy the Great sono un trio strumentale formato a Prato nel 2008 da Emanuele Ravalli (chitarra), Alessandro Gambassi (basso) e Lorenzo Bob Coppini (batteria), nato dalle ceneri dei Just Dogs e dei Funny Noise, due gruppi noise della zona. Il gruppo integra l'aggressivita' e l'urgenza del punk con le abrasive dissonanze del noise e ritmi articolati, facendo uso di strumentazione caratterizzata da amplificatori a transistor e pedali custruiti dai musicisti stessi, e producendo una musica incisiva e graffiante, animata da un'attitudine DIY ed aperta alla sperimentazione. Il gruppo debutta con un ep eponimo nel 2009, seguito nel 2010 dal secondo ''Vol. II'', poi nel 2012 arriva il primo album ''Steffald'', seguito nel 2014 da ''Fampor''

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Euro
16,00

id. 327405
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Torche Restarter

Lp (edition) new record stereo usa 2015 relapse
indie 2000

+ notes

Vinile pesante, copertina apribile, etichetta custom, Lp pubblicato dalla Relapse ne febbraio 2015 dopo "Harmonicraft" (12), il quarto album della band americana. Primo per la Relapse, "Restarter" posegue nella fusione di un certo metal (sludge e doom), attitudine granitica stoner, con melodie meno estreme e molto orecchiabili, tanto da far evocare bands come Smashing Pampinks. Pesanti distorsioni a ripetizione e ganci catchy di facile presa, sono le componenti principali di questo lavoro, etichettato dalla critica d'oltreoceano 'doom pop'. Altri riferimenti rimandano ai Queens of Stoneage e i Dinosaur Jr. Gruppo formatosi a Miami in Florida intorno al 2005, i Torche si attivarono in seguito allo scioglimento dei Floor, dai quali provenivano Steve Brooks e Juan Montoya (quest'ultimo anche nei Cavity), insieme a Jon Nunez (Shitstorm) ed al batterista Rick Smith. Autori di un rock pesante potente e monolitico, mettono insieme metal, hardcore e post rock; esordiscono su album nel 2005 con un lavoro eponimo, a cui fa seguito nel 2008 "Meanderthal".

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Euro
25,00

id. 2051014
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Torres Sprinter

Lp (edition) new record stereo eu 2015 partisan
indie 2000

+ notes

vinile 180 grammi, inner sleeve, coupon per download, adesivo di presentazione su cellophane, etichetta custom grafica con scritte bianche rosa e nere. Pubblicato dalla Partisan nel maggio 2015, "Torres" (13), il secondo album per Mackenzie Scott album, compositrice, cantante e strumentista americana; classe 1991, nativa della Georgia, cresciuta a Nashville e basata a Brooklyn, mette in mostra un lavoro percorso da una tipica anima rock al femminile, che porta subito in mente gli albums di Pj Harvey, Patti Smith, Alanis Morrisette. Personalmente evoca le strutture emozionali ed espressive di Sharon Van Etten, con la quale la nostra Torres a collaborato in "Are we there" del maggio 14.

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Euro
27,00

id. 2056136
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Torres Three futures

Lp (edition) new record stereo eu 2017 4ad
indie 2000

+ notes

copertina apribile, inner sleeve, coupon per download, etichette custom. “Three Futures” (2017), terzo disco della musicista americana Torres, è stato prodotto da Rob Ellis (PJ Harvey) e registrato agli Stockport nel Dorset (Inghilterra). Definito dalla stessa artista come un album "integralmente orientato all'uso del corpo di ognuno come strumento di gioia", il nuovo lavoro discografico a firma Torres mostra l’anima elettronica, industrial e gotica/dark di Mackenzie Scott.
Torres – vero nome Mackenzie Scott - è compositrice, cantante e strumentista americana classe 1991, nativa della Georgia, cresciuta a Nashville e di stanza a Brooklyn. Ha all’attivo tre dischi : il debutto omonimo “Torres” (2013), “Sprinter” (2015) e “Three Futures” (2017).

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Euro
27,00

id. 2071161
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Torrini emiliana fisherman's woman

Lp (edition) new record stereo eu 2005 rough trade
indie 2000

+ notes

ristampa, copertina ruvida apribile. "Fisherman's Woman", originariamente pubblicato nel 2005, è uno degli album migliori della cantante, songwriter italo-islandese : un tuffo profondo in atmosfere acustiche rispetto ai beat trip-hop di "Love in the Time of Science" (1999).
Emiliana Torrini, nata in Islanda nel 1977 da madre Islandese e padre Italiano, è una cantante, songwriter attiva dal 1995 e che nel corso degli anni ha abbracciato folk, elettronica, pop/rock e trip-hop. Ha pubblicato sette album registrati in studio, tuttavia i primi tre sono usciti solo nel suo paese di nascita, il primo disco immesso anche sul mercato Europeo e Statunitense è stato "Love In The Time Of Science" del 1999. È stata in tour con Moby, Sting, Dido, Travis, e Tricky.

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Euro
32,00

id. 2129879
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Tortoise The catastrophist

Lp (edition) new record stereo usa 2016 thrill jockey
indie 90

+ notes

Inner sleeve, coupon per mp3, etichetta custom. “The Catastrophist” (Thrill Jockey, 2016) è il nono album dei Tortoise, band post-rock americana. Dopo una pausa di sei anni – “ Beacons of Ancestorship” è del 2009 – il gruppo ritorna con un nuovo lavoro discografico, catastrofico nel titolo e nella copertina ma solido nei contenuti (rispetto alle prove precedenti della formazione di Chicago): nel corso di quarantatré minuti (ossia dieci brani) la proposta musicale vira verso un (post) rock ibrido, sporcato  da sperimentazioni kraut, space-jazz e synth (pop). In scaletta anche una cover: “Rock On”, brano in origine interpretato da David Essex, cantato per l’occasione da Todd Rittmann degli U.S. Maple.  Non si tratta però dell’unica sorpresa  presente su disco: in via straordinaria l’album contiene un altro pezzo non strumentale, “Yonder Blue” (con alla voce Georgia Hubley de Yo La Tengo).  Uno dei maggiori gruppi indipendenti degli anni '90, i Tortoise si formano nel 1990 a Chicago ad opera di John McEntire (ex Bastro), Doug McCombs (ex Eleventh Dream Day), Bundy K Brown (ex Gastr Del Sol), John Herndon (ex Poster Children) e Dan Bitney (ex Tar Babies). Dopo alcuni singoli usciti su piccole etichette indipendenti, il gruppo pubblica il primo eponimo album su Thrill Jokey nel 1995, raffinata miscela di indie rock e jazz. Il secondo acclamato album ''Millions now living...'' (1996), che vede la partecipazione di Dave Pajo (ex Slint) al posto di Bundy, accresce il prestigio del gruppo nella scena alternativa, con il suo rock strumentale venato di minimalismo, krautrock, jazz, dub ed atmosfere calde e rilassate: il disco e' considerato uno dei più  importanti lavori del cosiddetto post rock. ''TNT'' (1998) esce dopo l'abbandono di Pajo, sostituito da Jeff Parker, e riceve nuovamente il plauso della critica; il disco sviluppa il discorso cominciato con l'album precedente. ''Standards'' esce nel 2001, seguono ''It's all around you” (2004), “Beacons of Ancestorship” (2009) e “The Catastrophist” (2016).

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Euro
25,00

id. 2060085
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Total rejection The time traveller's 3rd will and testament (ltd)

Lp (edition) new record stereo eu 2020 raving pop blast
indie 2000

+ notes

edizione limitata in vinile marmorizzato, foto, postcards e poster. Il terzo album della band di Bristol, un tuffo nella psichedelia inglese del periodo 66-68, con brani pop rock'n'roll pieni di chitarre tremolo/fuzz/wah, batterie suonate con lo stile di Keith Moon, organi Hammond e allucinazioni varie.

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Euro
29,00

id. 2093324
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Toure ali farka Savane

LP2 (edition) new record stereo eu 2006 world circuit
world

+ notes

Doppio album in vinile 180 grammi, con i brani incisi su tre facciate, copertina apribile, fascetta esterna di presentazione ripiegata attorno alla costola, libretto di sedici pagine. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2019 ad opera della World Circuit, l'ultimo album di Toure, originariamente uscito nel luglio del 2006, pochi mesi dopo la sua morte, solo in cd. L'album fu inciso allo Hotel Mande di Bamako, Mali con un gruppo di musicisti ngoni assemblato per l'occasione, è un mirabile testamento musicale intriso di blues mantrico e circolare, vicino ancora una volta nello spirito a John Lee Hooker, anche nelle parti vocali, ombrose e narrative, ma tutto letto sotto una luce più afrocentrica. Questa la scaletta: "Erdi", "Yer bounda fara", "Beto", "Savane", "Soya", "Penda yoro", "Machengoidi", "Ledi coumbe", "Hanana", "Soko yhinka", "Gambari didi", "Banga", "N'jarou". Ali Farka Toure (1939-2006) è stato uno dei più grandi e celebri musicisti dell'Africa occidentale nell'ultimo scorcio del XX secolo; è ricordato come ''il John Lee Hooker africano'', per la capacità di sposare il blues minimalista e profondo del grande collega statunitense, con le radici africane tradizionali di quella musica, dando luogo ad una miscela di grande potenza espressiva, scarna, lirica e spirituale. Nato in Mali, nella regione di Timbuctù, Toure fu ''scoperto'' dal pubblico internazionale verso la fine degli anni '80, grazie anche a collaborazioni con colleghi occidentali come Taj Mahal ed i Chieftains, e poi con il grande chitarrista Ry Cooder (''Talking Timbuktu'', 1994); apprezzate sono anche le sue collaborazioni con il suonatore di kora Toumani Diabaté.

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Euro
35,00

id. 3032465
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Toure samba Wande

Lp (edition) new record stereo eu 2018 glitterbeat
world

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Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download digitale dell'album, copertina apribile, label custom rosa con parti bianche e nere su di una facciata, bianca con parti rosa e nere sull'altra, catalogo GBLP059. Pubblicato nel maggio del 2018 dalla Glitterbeat, il settimo album, successivo a ''Gandadiko'' (2015). Un altro lavoro di grande fascino e magnetismo per questo artista maliano, un incrocio fluidissimo fra il dolente spirito del blues, il canto e le melodie tradizionali del Mali; atmosfere ed idee espresse con un sound chitarristico elettrico estremamente suggestivo, nel quale si incontrano Africa e blues, Ali Farka Toure' e John Lee Hooker; un afro blues mantrico ed amaro che risucchia in vortici introspettivi, alimentato dalle melodie circolari e ipnotiche e dalle percussioni africane che ricamano i ritmi, a sostegno del canto profondo e sofferto di Toure', non meno espressivo della sua chitarra. Un artista da scoprire. Nato nel 1968 a Dabi, nella regione di Timbuctu, il chitarrista e cantante malianao Samba Toure' entro' in gioventu' in contatto sia con la musica chitarristica dello Zaire che con quella del grande Ali Farka Toure', il quale esercito' una fortissima influenza su di lui, spingendolo a sviluppare il suo stile musicale verso il ''desert blues'', sposando le melodie tradizionali dell'Africa occidentale con le sonorita' della chitarra elettrica. Samba aveva formato un gruppo a Bamako, i Farafina Lolo, con Baba Simaga ed il fratello Bouri Toure'; sciolta questa band a meta' anni '90, il chitarrista si uni' pochi anni dopo al gruppo di Ali Farka Toure' ed assorbi' nuove influenze artistiche, anche extra africane, quindi, tornato in Mali, pubblico' un primo album a livello locale, ''Fondo'', ottenendo ottimi riscontri in patria; nel 2007 usci' un secondo album in Mali, ''Aito'', quindi nel 2009 fu pubblicato il suo primo album uscito a livello internazionale, ''Songhai blues'', seguito nel 2011 da ''Crocodile blues'', nel 2013 da ''Albala'' e nel 2015 da ''Gandadiko''. Lo stile musicale di Samba Toure', considerato un erede del grande Ali Farka Toure', integra elementi musicali songhai, blues afroamericano ed altre influenze occidentali, esprimendo nelle sue canzoni messaggi morali e legati alla tradizione culturale maliana, come il forte senso della famiglia; importante e' anche la sua considerazione verso le differenti etnie che compongono il mosaico del Mali, come evidenziato ad esempio nell'album ''Crocodile blues''.

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Euro
23,00

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Toure' vieux farka Les racines (180 gr.)

Lp (edition) new record stereo eu 2022 world circuit
world

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Vinile da 180 grammi, inserto esterno ripiegato sulla costola, libretto di quattro pagine, label gialla con parti nero/marroni, catalogo WCV103. Pubblicato nel giugno del 2022 dalla World Circuit, il sesto album solista in studio, successivo a "Samba" (2017). "Les racines", traducibile come "le radici", è il titolo di un'opera con la quale Touré si riconnette alle sue radici musicali, quelle della tradizione songhai del Nord del Mali, filtrata attraverso la lente moderna del "blues desertico" elettroacustico; inciso nella natia Bamako, è un lavoro di sintesi fra tradizione e contemporaneità, con splendidi brani dall'andamento quasi mantrico nelle melodie chitarristiche, nelle ritmiche sullo sfondo e nelle armonie vocali, evocatrici di un forte senso di poesia e spiritualità, ed anche apertamente ricollegate con la musica del suo grande padre, Ali Farka Touré. Vieux Farka Touré, nato nel 1981 a Bamako, è il figlio secondogenito del grandissimo musicista maliano Ali Farka Touré. Cantante, paroliere e chitarrista, Vieux crebbe inevitabilmente in un ambiente musicale ma non fu incoraggiato dal padre, che desiderava per lui una vita meno precaria e problematica di quella dell'artista. Il richiamo della musica era tuttavia forte, e Vieux, a fine anni '90, imbracciò la chitarra, già strumento del padre, e cominciò a scrivere canzoni, sviluppando uno stile indubbiamente affine al blues africano e "desertico" del padre; si unì al gruppo del grande suonatore di kora Toumani Diabaté, e nel 2005 intraprese le lavorazioni del suo primo eponimo album solista, uscito poi nel 2007, l'anno successivo a quello della morte dell'illustre padre, il quale contribuì alle incisioni, in quello che sarebbe rimasto il suo ultimo lavoro di sessione in studio. Gli album successivi di Vieux mostrano un progressivo allargamento degli orizzonti, che lo porta ad incorporare elementi jazz, rock  e latini, nella sua musica, comunque ancora radicata nel suolo africano.

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Euro
30,00

id. 2111228
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Tower recordings The Galaxies' Incredibly Sensual Transmission Field Of The Tower Recordings

Lp (edition) new record stereo usa 2004 communion
indie 2000

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Copertina cartonata, senza barcode, corredata di inner sleeve fotografica, etichetta custom, catalogo COMM61. Pubblicato nel novembre del 2004 dalla Communion Label negli USA, il decimo ed ultimo album (contando anche quelli usciti su CDr) del progetto basato a New York. Registrato in una chiesa newyorchese all'epoca dell'album "Folk scene" (2000), è probabilmente uno dei loro lavori più musicali ed ipnotizzanti: qui i Tower Recordings realizzano una mirabile sintesi fra le radici folk e blues, filtrate attraverso un'atmosfera dai richiami hippie anni '60, e poi trasfigurate da un approccio modernamente indie, minimale ed intimista. Le melodie degli strumenti acustici si incontrano con quelle delle tastiere elettriche e dell'elettronica, generando avvolgenti litanie dai toni onirici ma anche quieti e contemplativi. L'andamento lento dei brani, cullante e circolare, evoca il ricordo dei Canned Heat di "Going up the country" confuso con quello delle canzoni stralunate del Syd Barrett solista ed ingentilito dalle melodie del Donovan più psichedelico e mistico, ma il tutto espresso con un approccio fresco e sperimentale, non derivativo né nostalgico di un'epoca che fu. Ammalianti bordoni psichedelici di tastiere, gentili chitarre acustiche, interventi di flauto e violino, chitarre elettriche dal sound distorto e vibrato, voci corali e soliste eteree e quasi sussurrate congiurano lunghi brani che danno nuova vita all'idioma psych folk, marce sonnanbule in un mondo da sogno o incubo ("Forum"), incroci fra blues ed acid rock mantrico ("Other kinds run"), dolcissime e cullante ballate folk psichedeliche ("Giggy garbage gods (777)"). Un disco da riscoprire e da riassaporare. I Tower Recordings sono un collettivo musicale indipendente basato a New York, attivo fra il 1995 ed i primi anni del XXI secolo; il gruppo è animato da importanti esponenti della musica indie, psichedelica e sperimentale di fine anni '90 gravitante sulla Grande Mela, fra cui PG Six, il neozelandese Dean Roberts, Samara Lubelski, produttrice, solista ed partecipe di numerosi altri progetti, Matt Valentine, Helen Rush e Tim Barnes. Nella loro caleidoscopica musica convergono elementi della canzone folk americana e del blues, trasfigurati da un approccio modernamente psichedelico, ipnotico ma anche fratturato e low fi, che si ricollega forse ad una certa tradizione folk / sperimentale radicale newyorchese che parte da gruppi degli anni '60 come gli Holy Modal Rounders. Hanno pubblicato una decina di album fra il 1995 ed il 2004.

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Euro
22,00

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Towers of london How rude she was

7" (edition) new record stereo Uk 2005 it's a bitch
indie 2000

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Vinile rosa, copertina apribile con adesivo, etichetta nera con scritte gialle bordate rosso sul lato A, custom sul B,  7", primo di una serie di 2, pubblicato dalla It's a bitch records del 2005, tratto dal primo Lp della band inglese, "Blood, sweat and towers". Giunto alla posizione n.30 dei singoli e alla n.3 delle classifiche indie in Uk, contiene "How rude she was", presente nell'album e l'inedita "Call me dangerous" sul retro, caratterizzate da un rock, il cui ipotetico punto d'incontro poterbbero essere i Sex Pistols e i Guns 'n roses. I Towers of London sono un gruppo rock formatosi a Londra nel 2003 per opera dei fratelli Patrick e Francis Brannan (aka Donny Tourette e Dirk Tourette); la loro musica miscela hard rock e punk rock con elementi shoegaze. hanno pubblicato 2 Lp's: "Blood, sweat and towers" nel 2006 e "Fizzy pop" nel 2008.

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Euro
5,00

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Town and country it all has to do with it

Lp (edition) original issue stereo usa 2000 thrill jockey
[vinyl] excellent [cover] excellent indie 2000

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Prima stampa Usa, copertina in cartoncino lucido fronte retro, etichetta crema e grigia con scritte e logo nero. pubblicato in Usa nel 2000 dopo ''Town and country'' e prima di ''c'mon''. Il terzo album. Lavoro che si pone nella tradizione del suono della band di Chicago con esperimenti acustici lievi e silenti e sperimentazione dai toni vicini a quelli dei Joan of Arc, It All Has to Do With It  e' costruito con l'utilizzo di due bassi, piano, chitarra, campanelli e fisarmonica senza una vera base ritmica, il disco contiene soltanto 4 tracce che il gruppo consiglia di ascoltare in cuffia, per entrare meglio nello spirito dell'opera e specialmente nella traccia finale di 15-minuti , "That Old Feeling," dove, sembrera' strano, non ci sono affatto loops elettronici ma soltanto gli strumenti dei  Town & Country . Lavoro splendidamente registrato e superbamente composto ed eseguito , It All Has to Do With It e' da considerarsi un piccolo capolavoro di originalita' e grazia.

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Euro
22,00

id. 108725
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Toy Clear shot

Lp (edition) new record stereo eu 2016 heavenly
indie 2000

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copertina ruvida, vinile 180 grammi, inner sleeve, etichette custom.  Band basata a Londra, capitanata da Tim Dougall, fratello di Rose Elinor delle Pepettes. La musica espressa nei loro tre dischi – “Toy”  (2012), “ Join the dots” (2013) e “Clear Shot” (2016) -  è una miscela di post punk, shoegaze e kraut,: tappeti chitarristici, batterie serrate robotiche e melodie lisergiche. 
Dopo l’album del 2015, “SEXWITCH”, in collaborazione con Natasha Khan (aka Bat for Lashes) , i Toy con una nuova line up – Alejandra Diex sostituita da Max Oscarnold (tastiere) – pubblicano un nuovo disco, “Clear Shot”: album scritto a Londra e registrato a Stockport insieme al produttore David Wrench (Bombino, Beth Orton, Bloc Party ecc.). Abbandonate quasi del tutto le ritmiche kraut la band realizza un album di transizione: cerca di dare una forma più “pop” e meno cosmica ai propri brani: unisce sfumature (new) wave,  venature psych e melodie dream pop. E, quindi, i dieci brani di “Clear Shot” si potrebbe definire come una summa della musica pop inglese: psichedelia, post punk e shoegaze. In un sol colpo, ovviamente.

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27,00

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Toy Happy in the hollow

Lp (edition) new record stereo eu 2019 though love
indie 2000

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Versione in vinile nero, allegato coupon per il download digitale dell'album, copertina ruvida fronte retro, inner sleeve con testi e foto, label nera con foto dei volti del gruppo in bianco e nero e scritte bianche su di una facciata, bianca con scritte nere sull'altra, catalogo TLV118LP. Pubblicato nel gennaio del 2019 dalla Though Love Records, il quarto album dei londinesi TOY, autoprodotto e mixato dalla band stessa nello Studio B dell'amico Dan Carey. A due anni di distanza da "Clear Shot" (2016), la band ritorna a mescolare, come ha sempre fatto, trip sonori kraut-psichedelici (che in alcuni episodi come ''Mechanism'' richiamano anche i grandi Stereolab) con bordate dream pop wave, e questa volta fanno tutto da soli: compongono, producono, scelgono i suoni e curano il mixaggio. Un cantato immerso in un'atmosfera ovattata ed onirica, si integra con le sonorità avvolgenti, gentilmente psichedeliche, ma talora il gruppo sa modulare questa sua propensione stordente e psych con un approccio più spigoloso ed adrenalinico, ad esempio nella tirata ''Energy'', che suona come una filiazione anglosassone dei teutonici Neu!; la lunga ''The willo'', ispirata dalla figura folklorica dei fuochi fatui, è una più lenta, oscura e cinematica litania che sembra sposare i Doors più lenti ed introspettivi con una cocktail music elettronica, il tutto immerso in un'ambientazione notturna e conturbante. I TOY, quintetto londinese attivo dal 2010, hanno pubblicato - fino ad oggi - quattro dischi in studio : l'omonimo "TOY" (2012), "Join The Dots" (2013), "Clear Shot" (2016) e "Happy in the Hollow" (2019). Hanno impiegato soluzioni che, di volta in volta, spaziano tra psichedelia, kraut, dream pop, shoegaze offrendo una proposta sonora sempre ricca di sfumature, venature e stratificazioni di suoni eterei, distorti, melodici, lisergici.

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24,00

id. 3512151
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Toy Happy in the hollow (blue vinyl)

Lp (edition) new record stereo eu 2019 tough love records
indie 2000

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edizione limitata in vinile blu, copertina ruvida, coupon per download, inner sleeve. "Happy in the Hollow" (2019), quarto disco dei londinesi TOY, è autoprodotto e mixatoo dalla band stessa nello Studio B dell'amico Dan Carey. A due anni di distanza da "Clear Shot" (2016), la band ritorna a mescolare, come ha sempre fatto, trip sonori kraut-psichedelici con bordate dream pop wave. E questa volta fa tutto da sola : compone, produce, sceglie i suoni e mixa.
I TOY, quintetto londinese attivo dal 2010, hanno pubblicato - fino ad oggi - quattro dischi in studio : l'omonimo "TOY" (2012), "Join The Dots" (2013), "Clear Shot" (2016) e "Happy in the Hollow" (2019). E si sono mossi, di volta in volta, tra psichedelia, kraut, dream pop, shoegaze offrendo una proposta sonora sempre ricca di sfumature, venature e stratificazioni di suoni eterei, distorti, melodici, lisergici.

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32,00

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Toy Lose my way

7" (edition) new record stereo uk 2012 heavenly
indie 2000

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Edizione a tiratura limitata, copertina con adesivo trasparente sul fronte, etichetta rosa e nera sul lato A, nera e rossa con bianche scritte rosse sul B, 7" pubblicato dalla Heavenly nel settembre 2012, tratto dal primo full lenght eponimo della band inglese, contenete due tracce: "Lose ny way" presente nell'Lp e "Bright white Shimmering sun", apparso nell'Ep delle BBc Sessions, qui nella versione remixata da Andrew Weatherhall. Quintetto basato a Londra, capitanato da Tim Dougall, fratello di Rose Elinor delle Pepettes, con una musica imperniata in una miscela di post punk, shoegaze e kraut, attraverso tappeti chitarristici, batterie serrate robotiche e melodie lisergiche; i riferimenti istintivi conducono direttamente a Ride, Stereolab, Strokes, Neu! e Horrors, per il quali hanno recentemente aperto i concerti; anche i primi Church sono da annoverare nella lista, forse anche perche' il tono della voce di Dougall ricorda Steven Kilbey..

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12,00

id. 6002719
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