Autore | Cult of youth | Euro 26,00 |
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Titolo | Final days |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 2014 | stampa | usa | etichetta sacred bones | codice 6004778![]() |
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versione per stampa |
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Copertina senza codice a barre, completa di coupon per il download digitale ed inserto con testi, adesivo sul cellophane, etichetta crema con scritte e logo label marrone, Lp pubblicato dalla Sacred Bones Records nel novembre 2014, dopo "Love will prevail" (12), il quarto album della band newyorkese. Sean Ragon, figura centrale del progetto, compositore cult nella scena folk-punk della Grande Mela, appassionato per il paganesimo e la spiritualita' pre-cristiana, e' accompagnato, in questa quarta prova, da nuovi musicisti: Jasper McGandy al basso, Christian Kount alla chitarra (entrambi negli Hunt), Cory Flannigan alla batteria e Paige Flash (violoncello). Album oscuro ed apocalittico, dal quale traspare un pessimismo cosmico, nel tipico assetto sonoro in bilico fra folk e post-punk, attitudine che raggiunge spesso frequenze decadenti, fra Birthday Party, Bad Seeds, ma anche Bauhaus e Death in June. La chimica della band comunque riesce a manifestare personalita', pur richiamando svariati rimandi ed influenze: ritmiche tribali, bassi portanti post punk e feedback si mescolano alla chitarra acustica ed alla voce baritonale ed indolente di Ragoon, con violoncello e percussioni (anche di ossa umane, come segnalato sul sito della label), che completano il quadro. Band di New York, capitanata da Sean Ragon, il quale suona, registra e produce interamente l'album debutto "A stick to bind, a seed to grow" nel 2008; dopo l'esordio, la line-up si estende al bassista, Micki Pellerano, alla violinista Christiana Key e al batterista Glenn Maryansky, tutti coinvolti nel progetto: esce il secondo full lenght eponimo per l'etichetta Sacred Bones. Prodotto da Chris Coady e mixato dal produttore degli Swans, Kevin McMahon, mette in luce un folk adrenalinico e apocalittico, cupo ma talvolta anche delicato, con elementi etnico e psichedelici, approcciati con uno spirito prettamente punk. Nel settembre 2012 esce il quarto "Love will prevail", lavoro che continua a dipanare un folk apocalittico con un post-punk dalle atmosfere lussureggianti e fururiste. | |||||||
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