Autore | Orbison roy | Euro 18,00 |
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Titolo | Cry softly lonely one |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1967 | stampa | cze | etichetta roy's boys / ume | codice 3516100 |
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versione per stampa |
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Ristampa del 2015 ad opera della Roy's Boys / UMe, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nell'ottobre del 1967 dalla MGM negli USA, uscito nel Regno Unito su London, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, il dodicesimo album in studio (considerando anche "Oh, pretty woman", non uscito negli Stati Uniti). Inciso in un lungo periodo di tempo, fra il marzo del 1966 ed il luglio del 1967, durante il quale Roy dovette interrompere le sessioni per occuparsi anche di altri progetti, fra cui il film "The fastest guitar alive" e la relativa colonna sonora, "Cry softly lonely one" rimane in ogni caso un lavoro che contiene alcuni splendidi gioielli, grazie ad una grande forma dal punto di vista vocale per il cantante, che qui dà alcune delle sue migliori perfomances in assoluto, con un canto cristallino ed assolutamente toccante; certo stilisticamente questo 33 non sarà stato in linea con le rivoluzionarie innovazioni del pop e del rock del 1967, ma in quanto a pura bellezza il canto senza tempo di Orbison teme pochi rivali anche qui, con splendidi pezzi quali "Communication breakdown", l'ipnotica "Girl like mine" e la title track, solo per citarne due. Questa la scaletta completa: "She", "Communication Breakdown", "Cry Softly Lonely One", "Girl Like Mine", "It Takes Two", "Just Let Me Make Believe", "Here Comes The Rain Baby", "That's A No No", "Memories", "Time To Cry", "Only Alive". Uno dei grandi interpreti del primo rock'n'roll, il texano Roy Orbison (1936-1988) pubblico' i primi singoli di rilievo nel 1956 con la celebre Sun, che dette alle stampe anche i primi fondamentali 45 giri dell'amico Elvis Presley; e' di questo periodo uno dei suoi grandi classici , ''Ooby dooby''. Dotato di una voce dall'estensione eccezionale e di un caratteristico falsetto, Orbison aveva anche riconosciute qualita' compositive: il suo stile, decisamente personale in ambito rock'n'roll, era contaminato da country e pop, con ricchi arrangiamenti orchestrali e cori, che davano ai brani un tono etereo e sognante, mentre i testi parlavano spesso di personaggi perdenti e soli, come di romantici senza speranza. La sua influenza sui Beatles e' stata notevole e riconosciuta dai fab four, dei quali era peraltro amico, e moltissimi altri musicisti, fra cui Bob Dylan, hanno manifestato la loro ammirazione nei suoi confronti. Il suo brano piu' celebre e' probabilmente ''Pretty woman'' (1964), una delle poche canzoni in Orbison fa uso di uno stile piu' energico e vicino al rock ed uno dei suoi piu' grandi successi. La sua carriera e' stata particolarmente felice a cavallo fra gli anni '50 e '60 e poi negli anni '80, fino a che problemi cardiaci non lo hanno portato ad una prematura scomparsa. | |||||||
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