Autore Stewart mark (pop group)   Euro
20,00
Titolo Exorcism of envy (ltd. + poster + cd)  
supporto LP2 edizione nuovo          stereo  
anno 2012 stampa uk etichetta   future noise   codice 3515628

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versione per stampa
Edizione limitata, copertina senza codice a barre, con allegato poster e versione in cd dell'album, catalogo FNMDV004. Pubblicato nel dicembre del 2012 dalla Future Noise, "Exorcism of envy" è un lavoro complementare al settimo album solista di Stewart, "The politics of envy" (uscito nel marzo precedente), dei cui brani presenta anche alcune versioni dub e remix. "Exorcism of envy" è considerato in effetti soprattutto un lavoro dub e remix di quello lp, ma si tratta di una rielaborazione approfondita ed originale, che lo rende un'opera quasi a sé stante: la voce di Stewart risuona su basi strumentali spesso urticanti ma anche ipnotizzanti ed ossessive. Keith Levene ed i Factory Floor mettono mano a "Sexorcist", episodio da toni netti e nervosi; quindi lo stesso Levene rielabora "Letter (full of tears)", la cover di "Letter to Hermione" di David Bowie, ed i Factory Floor si prendono cura anche di "Want version"; Lee Scratch Perry e Xacute contribuiscono a "Mirror wars", Daddy G (Massive Attack) aggiunge una voce spettrale ad "Apocalypse dub", i Primal Scream danno il loro tocco ad "Attack dogs", ed il poeta punk Richard Hell con il regista di culto Kenneth Anger (qui al theremin) compaiono in "Killswitch". Musicalmente "Exorcism of envy" è una fusione di dub moderno, incubi industriali e dance elettronica underground. Mark Stewart (1960-2023), nel dicembre del 1980 pose fine al seminale progetto Pop Group, artefice di tre album ritenuti a buon titolo pietre miliari della scena new wave anglosassone. Stewart, voce del Pop Group, diede vita con questi e poi con i suoi Maffia ad una delle saghe piu' avvincenti del rock degli anni ottanta, un personalissimo progetto nel quale prendevano forma la sua passione per il funk e, in generale, per la musica afro-americana che veniva destrutturata attraverso basi dub, dove la matrice funk filtrata da una violenza urticante di chiara ascendenza industrial, è base per un disordine armonico di loop e campionamenti; un incredibile mix di elettronica, funky, jazz, sperimentazione e dub. I Maffia originariamente nascono come collettivo musicale a nome Tackhead e rappresentano una delle entità più influenti degli anni ottanta nell'ambito della musica dance. Partendo dal rap, dal funk, dal dub e dal soul, hanno rivoluzionato il concetto di brano musicale e il processo con cui lo si crea, hanno inventato uno stile personalissimo e potentissimo capace di influenzare il trip-hop e tante altre musiche degli anni novanta. Keith Leblanc (percussioni e tastiere), Doug Wimbish (basso, poi nei Living Colour) e Skip McDonald (chitarra) erano tre ragazzi del New Jersey che, come tanti loro coetanei, sperimentavano con le nuove tecniche di registrazione venute a galla dopo il boom dei disc jockey giamaicani. Questo trio di artisti venne poi assunto dal produttore Adrian Sherwood e con lo pseudonimo di Maffia venne affiancato al grande Mark Stewart. Negli anni 2010 Stewart riformerà poi i Pop Group, realizzando con essi nuovi album.    
   
     
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