Autore | Aksak maboul | Euro 36,00 |
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Titolo | Une aventure de vv - songspiel (ltd. + booklet) |
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supporto | LP2 | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 2023 | stampa | eu | etichetta crammed discs | codice 3515261![]() |
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versione per stampa |
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Edizione limitata, vinile doppio, copertina apribile, libretto di ventiquattro pagine, label con parti verdi e blu, scritte blu e color crema, catalogo MTM48DLP. Pubblicato nel marzo del 2023 dalla Crammed Discs, questo nuovo lavoro degli Aksak Maboul è il 48esimo volume della longeva e pregiata serie "Made to measure". La formazione di Marc Hollander era tornata in scena nel 2020 con l'album "Figures", e la rinnovata vena creativa del progetto continua scorrere in questo "Une aventure de VV (songspiel)", una suite in quindici movimenti della durata complessiva di 63 minuti. L'opera si sviluppa attorno ad un testo scritto da Veronique Vincent, un racconto filosofico e poetico dai contenuti enigmatici, che scorre fra monologhi, dialoghi, spoken word e cantato, per bocca di vari partecipanti al progetto, i quali impersonano una serie di personaggi; fra le voci partecipanti, citiamo Laetitia Sadier (dagli Stereolab), Blaine L. Reininger (dai Tuxedomoon), Audrey e Benjamin (da Aquaserge) ed alcuni membri della attuale formazione degli Aksak Maboul. Le musiche sono state scritte ed arrangiate da Marc Hollander, il quale segue un approccio ibrido ed eclettico, integrando eccentrico indie pop elettronico, influenze krautrock, techno per la mente, collage sonori e suggestioni di raffinata musica classica contemporanea. Gli Aksak Maboul, leggendaria formazione indipendente messa in piedi negli anni '70 da Marc Hollander (fondatore della label Crammed Discs) e da Vincent Kenis (membro anche degli Honeymoon Killers), furono autori di due interessanti album ed associati spesso al movimento Rock In Opposition. Il primo ''Onze danses pour combattre la migraine'' (1977), presenta un set di tracce di breve e brevissima durata (tranne un paio di eccezioni), frutto di un'opera iconoclasta di decostruzione sonora e di interazione fra molteplici influenze che vanno dal jazz elettrico al minimalismo, dal rock alle manipolazioni elettroniche, ma anche suggestioni di lounge music e cabaret europeo filtrate elettronicamente; un album acclamato dalla critica specializzata di ieri e di oggi come un'opera visionaria e pionieristica, senz'altro un ascolto impegnativo e non per tutti, lontano da qualsivoglia canone della music rock, e semmai vicino nello spirito al Frank Zappa di dieci anni prima. Il secondo ''Un peu de l'ame des bandits'' (1980), inciso con una formazione che includeva i britannici Fred Frith e Chris Cutler, e' considerato anche piu' sperimentale dell'esordio, ma ancora posseduto dal suo spirito giocoso, e fu acclamato dalla critica come uno dei vertici artistici del RIO (Rock In Opposition). Gli Aksak Maboul si riattivano nel secondo decennio del XXI secolo, attorno a Marc Hollander ed a Veronique Vincent, e pubblicano nuovi dischi, alcuni dei quali co-accreditati alla Vincent con gli Aksak Maboul, ed finalmente un terzo lp a nome solo del gruppo, "Figures", che esce nel 2020. | |||||||
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