Autore | Afonso jose | Euro 28,00 |
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Titolo | Cantares do andarilho |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1968 | stampa | eu | etichetta mais cinco | codice 3514289![]() |
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versione per stampa |
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Copertina apribile. Ristampa del 2021 ad opera della Mais Cinco, con artwork cambiato e con copertina apribile. Originariamente pubblicato nel 1968 dalla Orfeu in Portogallo, il secondo album, successivo a "Baladas e cancoes" (1964) e precedente "Contos velhos rumos novos" (1969). Inciso con il chitarrista Rui Pato, è un lavoro di puro cantautorato folk portoghese che segna l'inizio del periodo artisticamente più fertile e prolifico della carriera di Afonso, che canta con una voce fortemente emotiva, quasi fragile, ma sempre composta, percorsa da una vena dolente, passionale e da una spinta ideale che riflette il suo impegno politico contro la dittatura. Questa la scaletta: "Natal dos simples", "Balada do sino", "Resiniero engracado", "Cancao de embalar", "O cavaleiro e o anjo", "Saudadinha", "Tecto na montanha", "Endechas a barbara escrava", "Chamaram-me cigano", "Senhora do almortao", "Vejam bem", "Cantares do andarilho". José Afonso (1929-1987) è ricordato come uno dei più importanti ed influenti musicisti folk e cantautori portoghesi del '900; la sua opera, fortemente politicizzata a sinistra e molto critica del regime dittatoriale portoghese Estado Novo, fu una fonte di ispirazione della rivoluzione dei garofani che nel 1974 pose fine alla dittatura, ed una sua canzone, "Grandola, vila morena" (1971), fu trasmessa alla radio per segnalare l'inizio della rivoluzione stessa, in quando era uno dei brani di Afonso non soggetti alla censura del regime; la canzone è poi divenuta un simbolo della rivoluzione e dell'opposizione all'autoritarismo. Nato ad Aveiro e figlio di un giudice che lavorava nelle colonie portoghesi, Afonso crebbe sia in Portogallo che in Angola e Mozambico, dedicandosi presto alla musica ed incidendo del 1953 alcuni 78 giri. Appassionato di filosofia e di politica quanto lo era di musica, continuò negli anni successivi a perseguire la sua passione artistica oltre alla professione di insegnante ed all'attivismo; nel 1964 pubblicò il suo primo album, "Baladas e cancoes", quindi nel 1967 firmò con la Orfeu e l'anno successivo uscì il suo secondo lp, "Cantares do andarilho", seguito da numerosi altri lavori (la Orfeu rimarrà la principale etichetta della discografia di Afonso). Negli anni successivi alcuni suoi brani caddero vittime della censura del regime, per i loro contenuti politici, ed anche dopo la rivoluzione del 1974 Afonso rimarrà attivo come cantautore di protesta fortemente critico ed impegnato politcamente; la sua carriera fu poi minata da una terribile malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, che lo avrebbe portato alla morte nel 1987. | |||||||
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