Autore | Battisti lucio | Euro 30,00 |
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Titolo | anima latina (ltd. red / white) |
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supporto | lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1974 | stampa | eu | etichetta sony / dischi numero 1 | codice 3037099![]() |
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versione per stampa |
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ristampa del 2025, rimasterizzata, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE ROSSO E BIANCO TRASPARENTE, pesante 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato in Italia su Numero 1 nel novembre del 1974 dopo ''Il nostro caro angelo'' e prima di ''La batteria il contrabbasso eccetera''. L' ottavo album. Tutti i brani sono di Mogol-Battisti e suonati con claudio pascoli, gigi mucciolo, pippo colucci, gianni bagliano, bob j wayne, gianni dall'aglio, dado nileb, claudio maioli, mara cubeddu, mario e alberto, gneo pompeo, massimo luca, piero bravin, ambrogio ferrario, registrato presso gli studi fono-roma , a cologno monzese, milano. pubblicato ad un un anno dall'uscita precedente contiene i seguenti brani- . Abbracciala abbracciali abbracciati, Due mondi, Anonimo, Gli uomini celesti, Gli uomini celesti (ripresa), Due mondi (ripresa), Anima latina, Il salame, La nuova America, Macchina del tempo, Separazione naturale. composto dopo un lungo viaggio in sudamerica, l' album rappresenta una notevole rottura con i dischi precedenti , la musica e' molto eleborata con suoni inediti e testi ridotti davvero all'osso che sono ora basati su immagini spezzate e frasim piu' che sulle storie come nel passato, i musicisti coinvolti sono moltissimi, e per la prima volta nella sua carriera e' la musica ad essere piu' in risalto dei testi , in un certo qual modo interrompendo quell'equilibrio con mogol che stava alle radici del successo battistiano, il lavoro non piacque e venne tacciato, all'uscita, di inconcludenza e presunzione. In realtà questo disco va interpretato come un esempio del rigore artistico di battisti, che cerca di uscire dal personaggio che lui stesso aveva creato pochi anni prima ma che inizia ora ad andargli stretto, diversi i brani comunque entrati nella storia della musica del belpaese, "Due mondi", "Anonimo", "Gli uomini celesti", "Anima latina" e "Macchina del tempo" ma anche dove le atmosfere ricordano quelle del passato, diversissima e' la struttura sonora, Battisti, infatti, si cimenta qui con immagini sonore che si possono avvicinare a quelle del ''progressive'' post canterburyano britannico da un lato ed alla musica ''pre disco'' dei neri americani della meta' degli anni ''70 dall'altro, con largo spazio alle parti solo strumentali, vocalità al servizio della musica e non viceversa - da notare soprattutto come la voce, nel mixaggio, venga tenuta volutamente in secondo piano (alcuni critici parlarono all'epoca di mixaggi sbagliati, ignorando, evidentemente, la possibilita' dell'artista di decidere autonomamente su tali questioni ) il risultato e' un album completamente atipico per il pop italiano dell'epoca, ma tuttavia assolutamente innovativo con soni complessi e mai ascoltati prima, e' da questo disco infine, che inizia quella ''allergia melodica'' che portera' Battisti ad affermare, dopo un percorso di distacco dalla ''canzone'' che durera' ancora molti anni che '' tutta la melodia e' assolutamente inutile e nociva ''. un disco coraggioso e davvero notevole, il preferito dagli ascoltatori npiu' ''avventurosi'' e che avevano apprezzato lo sperimentale '' amore non amore'' del 1971. | |||||||
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