Autore | Battiato franco | Euro 29,00 |
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Titolo | Ferro battuto (red vinyl ltd.) |
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supporto | lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 2001 | stampa | eu | etichetta rca / sony | codice 3026854 |
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versione per stampa |
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Ristampa del 2021, edizione limitata in vinile rosso, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Originariamente pubblicato solo in cd nell' aprile del 2001, ed in vinile nel 2018, fra "Campi magnetici" e "Fleurs 3". Da Wikipedia: Ferro battuto e' il ventiduesimo album di Franco Battiato. Dell'album e' uscita, durante l'anno seguente, una versione interamente cantata in spagnolo con il titolo Hierro forjado. La raccolta si avvale ancora dei testi di Manlio Sgalambro e contiene un duetto con Jim Kerr dei Simple Minds (Running against the grain). Secondo posto in classifica nell'aprile del 2001. La musica del brano Personalità empirica contiene un'ampia citazione tratta dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Cajkovskij. Il brano e' cantato anche da Natacha Atlas e Manlio Sgalambro. Il testo di Sarcofagia e' ispirato all'opera dello scrittore e filosofo greco Plutarco "Del mangiar carne". Hey Joe e' una cover dell'omonimo brano portato al successo da Jimi Hendrix, al quale Battiato ha mutato gli interi accordi in minore, dando una componente piu' etnica al brano, che tratta di un uomo, Joe appunto, che fugge in Messico dopo aver ucciso la fedifraga moglie. Assieme a Battiato, nel brano canta anche la cantante Natacha Atlas, belga di padre tunisino e madre egiziana esperta nel campo della musica araba e dell'etno-elettronica. Il cammino interminabile e' cantata in lingua siciliana (Franco Battiato e' infatti nato a Ionia, l'attuale Riposto, in provincia di Catania), esattamente come l'artista aveva fatto in Stranizza d'amuri del 1979 (tratta dall'album L'era del cinghiale bianco), Veni l'autunnu del 1988 (tratta dall'album Fisiognomica) e come fara' nel 2009 con 'U cuntu, tratta dall'album Inneres Auge - Il tutto e' più della somma delle sue parti. La decima ed ultima traccia e' Il potere del canto, della durata di undici minuti e diciassette secondi, in cui si accentuano incredibilmente i suoni da campionatura, radicalizzando quindi il ritorno dello "sperimentalismo elettronico" che aveva caratterizzato il Battiato dal 1972 al 1978, "ritorno" che aveva già trovato spazio nel visionario album dello stesso Battiato del 1998 Gommalacca, ed in particolare nel brano progressive Shakleton. Ne Il potere del canto, Battiato afferma che "Il canto e' potere, si bagna come un prato, si arrampica sugli alberi" e che "Smuove il cuore al Faraone". Il brano presenta due parti, intervallate da una pausa di quasi dieci secondi al minuto quattro. I primi quattro minuti sono infatti quelli cantati, mentre i restanti sette sono interamente strumentali ed "inglobano" il movimento campionato Ode (del tutto distinto dal primo, che invece è cantato) assumendo il ruolo di ardita "ghost track", ovvero una traccia che per scelta dell'autore non viene accreditata nell'elenco dei brani nel libretto del disco ma e' presente nell'album medesimo. Ode venne anche ripresa nel 2014 da Battiato stesso nel brano The implicate order, tratta dall'album sperimentale scritto a quattro mani con Pino "Pinaxa" Pischetola Joe Patti's experimental group. Singoli estratti dall'album, oltre alla già citata Running against the grain, sono Bist du bei mir (Tu sei con me) ed Il cammino interminabile. | |||||||
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