Autore | Saint vitus | Euro 30,00 |
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Titolo | Lillie: f-65 (purple-white-black splatter vinyl) |
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supporto | Lp | edizione | seconda stampa | stereo | |||
anno | 2012 | stampa | eu | etichetta season of mist | codice 262178 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Excellent |
versione per stampa |
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copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, seconda stampa, realizzata nel giugno 2012, in vinile viola con striature bianche e nere con effetto splatter (come da secondo adesivo sul cellophane), edizione limitata di mille copie numerate a mano sul retro (questa la copia 882), copertina ruvida, allegato coupon per il download dell'album da internet (non sappiamo se ancora utilizzabile), inner sleeve con testi e foto, label grigio/nera con scritte e logo porpora, catalogo SOM258LP. Pubblicato nell'aprile del 2012 dalla Season Of Mist, l'ottavo album in studio, successivo a ''Die healing'' (1995) e prima di "Saint Vitus" (2019). Lo storico gruppo doom californiano ritorna a ben diciassette anni di distanza dal precedente album in studio; ''Lillie: f-65'' segna fra l'altro il ritorno su disco del cantante Scott Weinrich, che aveva lasciato il gruppo dopo ''V'' (1990), e la prima prova in studio del nuovo batterista Henry Vasquez. E' un disco di classico doom metal, con ritmi lenti ed inesorabili e potenti partiture chitarristiche figlie dei primi Black Sabbath, immerse in atmosfere cupe e da incubo. Formatisi a Los Angeles nel 1979, inizialmente con il nome di Tyrant, i Saint Vitus sono stati negli anni '80 fra i pionieri del doom metal americano, insieme a Trouble e Obsessed; fedeli al sacro/diabolico verbo dei Black Sabbath, erano artefici di un metal lento ed ossessivo, contraddistinto da potenti riff di chitarra che colavano come lava attraverso lunghi brani. Il loro stile influenzera' senza dubbio lo stoner degli anni '90, carico anch'esso di riferimenti ai Sabbath. Il gruppo pubblico' i primi lavori presso la mitica SSI di Greg Ginn, fra cui l'album d'esordio eponimo del 1984 ed il secondo lp ''Born too late'' (1986), considerato da molti il loro migliore; dopo l'uscita di ''Die healing'' (1995) scomparvero dalle scene, lasciandosi dietro una scia di zolfo. | |||||||
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