Autore | Soft cell | Euro 18,00 |
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Titolo | Bedsitter / facility girls |
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supporto | 12'' | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1981 | stampa | uk | etichetta some bizzare | codice 261452 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Excellent |
versione per stampa |
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Singolo in formato 12", prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro senza barcode e senza costola, label custom azzurra e bianca, catalogo BZS612, "BZS612 A//1 E PS 1 1 2 A Porky Orime Cut" e "BZS612 B//2 E PS 1 1 2 Porky" incisi sul trail off dei rispettivi lati. Pubblicato nel novembre del 1981 dalla Some Bizzare in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto in classifica, il terzo singolo, uscito dopo il celebre ''Tainted love'' (1981) e prima del primo album ''Non-stop erotic cabaret'' (1981). Contiene due lunghi brani: la splendida ''Bedsitter'', che per quanto irresistibilmente danzabile e' intensa e fornisce ad Almond modo di esprimere tutte le sue superbe qualita' di interprete, in una versione molto piu' lunga di quella inserita nel primo album, e l' inedita ''Facility girls'', rarefatta ed atmosferica, episodio molto poco noto della discografia del gruppo ma assai interessante. La storia dei Soft Cell inizia nel 1977, all'epoca Marc Almond e Dave Ball frequentano i corsi di arte del Politecnico di Leeds dove scoprono di avere una particolare sintonia sulla musica elettronica, qui sperimentano inoltre una loro prima performance musicale traendo spunti dal teatro e dalle ultime tendenze glamour, esperienza che risultera' preziosa e fondamentale per il loro successo. Dopo un primo singolo autoprodotto, oggi considerata tra le massime rarita' del gruppo, l'artista e produttore Steve 'Stevo' Phillips li fece debuttare per la sua etichetta Some Bizzare. Nel 1981 usci' il dodici pollici Tainted Love che arrivo' al numero uno delle classifiche in Gran Bretagna e l'anno successivo figurava sempre nella top ten americana, inizia cosi' la breve ma fondamentale carriera musicale dei Soft Cell. Nel 1981 venne pubblicato il primo album del gruppo "non-stop erotic cabaret" al quale segui', dopo la pubblicazione del mini album "non-stop ecstatic dancing" ed alcuni singoli, il secondo lavoro della strana coppia formata da Marc Almond e Dave Ball, che torno' in pista nel 1983 con "The art of falling apart". Difficile dar seguito a un lavoro del genere, felice negli esiti commerciali e artistici, e in grado di fornire una fotografia sociale ambigua e vivida di certa Inghilterra tatcheriana. Almond e Ball si separarono poco dopo, non prima di un altro album ancora di vaglia (il malato "Last night in Sodom"): il primo per iniziare una felice carriera solista, il secondo lontano dalle scene, a parte l'ottimo progetto dei Grid. La riuscita reunion di qualche anno fa avrebbe poi ribadito il consenso e l'ammirazione per il cabaret targato Soft Cell: sempre scintillante, proprio come quella vecchia insegna a Soho. | |||||||
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