Autore | Small faces | Euro 30,00 |
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Titolo | ogdens' nut gone flake (+ 2 tracks) |
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supporto | Lp | edizione | ristampa | stereo | |||
anno | 1967 | stampa | ita | etichetta get back | codice 260716 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Excellent |
versione per stampa |
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Copia ancora incellophanata, ristampa del 2000, in vinile 180 grammi, e con due tracce aggiunte rispetto all' edizione originaria; copertina sagomata di forma circolare, come quella della prima edizione inglese del disco, ma apribile in quattro parti e non in cinque, senza barcode, corredata di due inserti con lista dei brani (uno dei quali rotondo), etichetta custom, catalogo GET550DL, ancora senza " www.gzvinyl.com" sul trail off del primo lato (presente invece nella ristampa sempre su Get Back del 2008; i brani aggiunti in questa edizione sono "Donkey Rides, A Penny, A Glass", pubblicata su singolo nel 1968, e "Every Little Bits Hurts", cover di un successo Motown, registrata anche questa nel 1968 ma pubblicata solo molti anni dopo. Pubblicato in Inghilterra dalla Immediate il 24 Maggio del 1968, dopo ''There Are But Small Faces'' e prima di ''The Autumn Stone'', giunto al numero 1 delle classifiche UK e non entrato in quelle Usa, il quinto album. Considerato il loro capolavoro assoluto ed uno dei dischi piu' lisergici di tutti i tempi, vede organi e chitarre distorte che si mischiano e sovrappongono a invenzioni sonore con nastri al contrario, effetti, echi, il tutto strutturato in indimenticabili brani mantrici di pura matrice swingin' London. Uno dei capolavori assoluti ed intramontabili dell'estate dell' amore. Lavoro dalla fama leggendaria, rappresenta la summa dell' era classica della psychedelia Inglese, e' un concept album che narra le vicende di Happiness Stan alla ricerca della altra meta' della luna, legato nell'estetica delle immagini dei testi ai periodi Eduardiani e Vittoriani, ma con un clima completamente pop '60, presenta influenze che tracciano il quadro completo degli ultimi 4 anni della musica UK, dal beat al preprogressive, i brani sono composti magnificamente e Ronnie Lane, Ian McLagan e Steve Marriott sono al top della loro carriera, alla sua uscita il disco divenne album del mese su ''Melody Maker'' e su ''Disc'', con un riscontro di pubblico, anche a causa della arcinota copertina, mai piu' ripetuto dal gruppo. Un assoluo archetipo della musica Britannica di ogni epoca. | |||||||
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