Autore | St. john bridget | Euro 160,00 |
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Titolo | thank you for |
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supporto | lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1972 | stampa | uk | etichetta dandelion / polydor | codice 258270 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Very good |
versione per stampa |
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prima davvero rara stampa inglese, copertina apribile (con giusto lievi segni di invecchiamento) stampata da E.J.Day Group, con logo Polydor sul fronte e sul retro, etichetta bianca con logo con fiore e foglie a sinistra e con "Marketed by Polydor" in basso, catalogo 2310-193, trail off matrix "...A-1" e "...B-1". Il terzo album, uscito dopo ''Songs for a gentle man'' e prima di ''Jumble queen''. Pubblicato per la etichetta Dandelion di John Peel (che la fondo', proprio per avere la possibilita' di pubblicare i dischi di Bridget...), registrato con John Martyn alla chitarra, Rick Kemp al basso (all' epoca con gli Steeleye Span, e gia' con Michael Chapman), Pyp Pyle alla batteria (all' epoca nei Gong, poi con Hatfield & the North e National Healt, tra gli altri), Rick Sanders alla chitarra, Gordon Hunley (Matthews' Southern Comfort), Ian Whiteman (Mighty Baby), Dave Mattacks (Fairport Convention), Tim Renwick (gia' con Bowie e Ian Matthews, tra gli altri), ed infine Willie John Wilson e Bruce Thomas dei Quiver, nel periodo in cui la St. John poteva contare su una legione di fans che la fecero divenire una delle principali attrazioni del circuito folk-rock , include molti brani originali e reinterpretazioni di Bob Dylan e Buddy Holly, ma soprattutto il suo brano piu' celebre, "Lazarus". Cantautrice inglese di culto fra la fine degli anni '60 ed i primi anni '70, Bridget St. John esordì suonando circuito folk ed in quello dei college. Il suo primo album uscì per la Dandelion di John Peel, che fu anche il produttore del disco. Seguirono altri tre lavori, fra cui ''Thank you for'' (1972), in cui era accompagnata da John Martyn e da membri dei Quiver e dei Mighty Baby. St. John cantò anche nell'album ''Shooting at the moon'' (1970) di Kevin Ayers; trasferitasi negli Stati Uniti a metà anni '70, abbandonò le scene musicali per oltre vent'anni, quindi riprese ad esibirsi nel 1999 e pubblicò alcuni nuovi album dal vivo nel primo scorcio del XXI secolo. | |||||||
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