Autore | Soft cell | Euro 12,00 |
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Titolo | down in the subway + 2 |
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supporto | 12" | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1984 | stampa | uk | etichetta some bizzare | codice 222066 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Very good |
versione per stampa |
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la prima stampa inglese, copia con lievi segni di invecchiamento, nella versione in formato 12", con copertina in cartoncino lucido con apertura per il disco in alto, sagomata sul retro, etichetta "custom" rossa con scritte dorate, catalogo BZS2212. Uscito nel febbraio del 1984 e giunto al 24esimo posto delle classifiche inglesi, il secondo dei singoli che anticiparono il terzo ed ultimo album "This Last Night In Sodom" del duo di Leeds di Marc Almond e Dave Ball. La title track e' tratta da quel disco, efficacissima nel suo incedere quasi cabarettistico che lascia esprimere Almond nelle sue corde piu' teatrali. Sul retro preziosi inediti: "Disease and Desire", che alterna estasi e tormento, e nella sua complessita' si avvicina ai contemporanei esperimenti di Almond come Marc and the Mambas, ed una cover decisamente trasfigurata di "Born To Lose" degli Heartbreakers di Johnny Thunders. La storia dei Soft Cell inizia nel 1977, all'epoca Marc Almond e Dave Ball frequentano i corsi di arte del Politecnico di Leeds dove scoprono di avere una particolare sintonia sulla musica elettronica, qui sperimentano inoltre una loro prima performance musicale traendo spunti dal teatro e dalle ultime tendenze glamour, esperienza che risultera' preziosa e fondamentale per il loro successo. Dopo un primo singolo autoprodotto, oggi considerata tra le massime rarita' del gruppo, l'artista e produttore Steve 'Stevo' Phillips li fece debuttare per la sua etichetta Some Bizzare. Nel 1981 usci' il dodici pollici Tainted Love che arrivo' al numero uno delle classifiche in Gran Bretagna e l'anno successivo figurava sempre nella top ten americana, inizia cosi' la breve ma fondamentale carriera musicale dei Soft Cell. Nel 1981 venne pubblicato il primo album del gruppo "non-stop erotic cabaret" al quale segui', dopo la pubblicazione del mini album "non-stop ecstatic dancing" ed alcuni singoli, il secondo lavoro della strana coppia formata da Marc Almond e Dave Ball, che torno' in pista nel 1983 con "The art of falling apart". Difficile dar seguito a un lavoro del genere, felice negli esiti commerciali e artistici, e in grado di fornire una fotografia sociale ambigua e vivida di certa Inghilterra tatcheriana. Almond e Ball si separarono poco dopo, non prima di un altro album ancora di vaglia (il malato "Last night in Sodom"): il primo per iniziare una felice carriera solista, il secondo lontano dalle scene, a parte l'ottimo progetto dei Grid. La riuscita reunion di qualche anno fa avrebbe poi ribadito il consenso e l'ammirazione per il cabaret targato Soft Cell: sempre scintillante, proprio come quella vecchia insegna a Soho. | |||||||
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