Autore | East of eden | Euro 23,00 |
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Titolo | mercator projected |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1969 | stampa | eu | etichetta trading places | codice 2135285![]() |
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versione per stampa |
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ristampa del 2023, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rarissima tiratura uscita in Inghilterra su Evolution. Pubblicato in Inghilterra nel febbraio del 1969 prima di ''Snafu'', non entrato nelle charts inglesi ne' in quelle Usa. Il primo album. Il debutto degli East of Eden e' considerato come uno dei capolavori assoluti del primo progressive inglese ed il miglior album pubblicato dalla Decca (a cui la Deram era legata), a parte quelli dei Rolling Stones, in Inghilterra negli anni '60. Paragonato per il suono innovativo e la perizia strumentale ai King Crimson di ''In The Court Of The Crimson King'', riesce a fondere l' eredita' della psichedelia con l' oriente delle mille ed una notte e il nascente art rock in una miscela di supremo gusto, carica di riferimenti alla cultura balcanica dell' est e di suggestioni classiche; il suono del gruppo e' pero' anche potente ed heavy, con il basso di Steve York e la batteria di Dave Dufort a comporre una delle piu' memorabili basi ritmiche della storia del rock inglese, il violino elettrico di Dave Arbus non e' da meno di quello di Simon House negli High Tide, e la chitarra elettrica distorta e immaginifica di Geoff Nicholson, che venne addirittura paragonata a quella di Jimi Hendrix, dona all' album una potenza e liricita' espressive ineguagliate. Tra i brani la magnifica "Isadora", "Waterways Niotic Landscape in 5/4", che anticipa il suono del 1973 dei King Crimson di David Cross/John Wetton/Bill Bruford, "Centaur Woman", che addirittura offre rimandi alla Graham Bond Organization, "Communion," ispirato ad un quartetto di Bartok, e per finire "In the Stable of the Sphinx", in cui il violino elettrico, la chitarra distorta, il sax alto e quello tenore si fondono in un alchimia mai prima di allora ascoltata. Un album eccezionale ed uno dei piu' brillanti documenti del primo progressive britannico. Uno dei piu' importanti ed originali gruppi dell' underground inglese dell' epoca. L' avventurosa musica del gruppo mette insieme, psichedelia, progressive, jazz ed influenze orientaleggianti, con soluzioni strumentali e compositive atipiche e personalissime, e si tratta certamente del periodo piu' interessante e creativo del gruppo, all' epoca seguitissimo soprattutto forse nell' Europa continentale dove gli East Of Eden furono, per un breve momento, una delle bands Inglesi piu' conosciute. Formati nel 1968 in Inghilterra, nella loro musica coesistono influenze folk, progressive, jazz, orientali con sassofono, violino, caratterizzati da uno spirito vicino al Canterbury ma con un approccio piu' sperimentale, sicuramente una delle bands piu' interessanti tra quelle emerse a cavallo dei decenni '60 e '70. | |||||||
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